mah...a mio modo di vedere "il preparatore" è uno di quei tanti gadget che indorano il lucroso mondo del ciclismo amatoriale, come il biomeccanico.
oggi c'è "necessità" di avere un telaio in carbonio, e per poter pedalare c'è "necessità" di un biomeccanico e per sfuttare la biomeccanica c'è "necessità" di un preparatore.
Ovviamente c'è "necessità" di un Garmin 9874561 per la "necessità" di geolocalizzare la propria posizione in tempo reale e un misuratore di svariati parametri cardio-respiratori per capire quando si ha il fiato corto...ma pensare a pedalare no?
sono tutti dettagli che se usati con intelligenza permettono di pedalare meglio e divertirsi di più.
Il problema non sono i dettagli, ma l'intelligenza nell'usarli.
Una corretta posizione significa spingere efficacemente e non accusare dolori muscolo-articolari anche dopo una giornata in sella.
A volte un negoziante esperto è sufficiente per settare correttamente la bici, altre volte senza il biomeccanico non se ne viene a capo.
Garmin + strava sono comodissimi per comprendere sia durante che a posteriori.
Il "preparatore" Ti spiega ad esempio - in modo personalizzato e non generico - come, quando e quanto riposarTi, cosa che la maggior parte dei ciclisti non è in grado di comprendere.
I capi tecnici di oggi permettono di pedalare tutto l'anno e non solo in pianura e con il sole.
Il ciclismo rimane una attività di endurance fatta di voglia di pedalare (e di superare brevi momenti di "sana sofferenza"), ma viverlo in modo moderno non può che portare vantaggi al piacere di pedalare (sempre se il cervello rimane in "modalità on").