A me e' capitato ben due volte di salire allo Stelvio proprio il giorno di un raduno di centauri.
Non credo che guidassero come Valentino Rossi ma erano decisamente troppi, sia lungo la via che al piazzale in cima.
Non e' insensato lasciar organizzare raduni motoristici lungo certe strade?
Sergio
Pisa
In effetti bisognerebbe valutare se sia il caso di organizzare un raduno motociclistico sullo Stelvio. Almeno il bike-day ciclistico non fa rumore e non inquina. Ma più che un raduno motociclistico, dove la maggiorparte dei centauri, per forza di cose, sale tranquillamente, quello che volevo evidenziare con questo thread sono i numerosissimi "cani sciolti", quelli che sfrecciano sulle strade di montagna e non solo, solo per aprire il gas a manetta. A costoro ben poco importa della bellezza del luogo in cui si trovano, anzi appena arrivati in cima, li senti parlare al bar con un birrone in mano, sulla staccata al limite, o al "pelo" che hanno fatto per concludere il sorpasso al camper, o che i loro nuovi
Michelin hanno una tenuta eccezionale, che devono cambiare le saponette alle ginocchia perché a forza di strisciare sull'asfalto si sono consumate.
Poi, ogni tanto qualcuno ci "lascia le penne", nonostante la loro bravura (in Italia sono oltre 1500 all'anno- In Alto Adige, ma pare una 70ina); certo spesso non è colpa loro e qualcuno non gli ha dato la precedenza.....ma forse se fossero andati più piano si sarebbe potuto evitare.
Ricordo una ventina di anni fa: sul lunghissimo rettilineo della statale prima di Salorno era appena successo un incidente in moto e il centauro era morto sul colpo. I suoi amici disperati, volevano linciare l'anziano contadino che uscendo da una strada interpoderale gli aveva tagliato la strada. Questo era sotto schock e continuava a ripetere:"non l'ho visto, non l'ho visto.." Come era possibile non vederlo in un rettilineo?
Beh, i rilievi hanno calcolato che viaggiva a quasi 200 km/h. Mi immagino che l'automobilista avesse guardato e visto un puntino in lontananza, q quindi e uscito (come avrei fatto io). Invece quel puntino è diventato enorme a si è schiantato contro l'auto.
Ma quello che mi ha fatto pensare è stata l'ira di tutti gli amici del motociclista che urlavano "bastardo" al povero automobilista.
Tra l'altro parlo con cognizone di causa avendo avuto un negozio di moto per 13 anni, essendo stato consigliere di un motoclub per 10 anni.....insomma, è un mondo che conosco piuttosto bene, tanto da poter dire che la tipologia del motociclista è molto cambiata. Complici anche le Case produttrici che mettono in vendita dei "mostri", i cui sistemi di sicurezza (ABS etc etc) possono ben poco a certe velocitá.
Ma le Case produttrici devono fare i conti con la concorrenza. Quindi ci vorrebbe una decisione forte del Governo, con la quale:
- non si omologano più mezzi con prestazioni esagerate
- far rispettare con il pugno duro il codice;
- sequestro dei mezzi non omologati;
Finchè si sa che "tanto non succede nulla" le cose non possono che peggiorare.
Inoltre ci si mettono anche le riviste del settore: la risposta del direttore di una di queste (non ricordo quale fosse) ad un lettore (e motociclista) che sosteneva che il rumore di molte moto era eccessivo fu in sintesi,
che il rombo della moto è parte integrante del fascino della stessa e che parte del piacere di andare in moto è anche sentire urlare i cilindri....
aggiungo io: e non importa se alle persone che sono anche a chilometri di distanza questo rombo possa dare fastidio.
Mah.....