facciamo un pò di chiarezza...come ho già scritto di là...l'iniziativa è partita dalla passione di una manciata di vigilozzi bikers e dopo aver ottenuto i primi risultati ed anche per una serie di favorevoli circostanze, l'iniziativa è diventata un progetto, con il pieno appoggio del Comando appartenente.
Nell'approcciarsi al fenomeno dei furti bici, ci siamo imbattuti in una serie di difficoltà mica da poco...innanzi tutto socio culturali, dove il furto bici è considerato dall'opinione pubblica al pari del furto di polli di una volta, come ben sappiamo, la bici è un "oggetto" difficilmente riconducibile al legittimo proprietario, spesso ha un modico valore, viene per lo più lasciata "esposta alla pubblica fede", le vittime per la sfiducia, in genere non denunciano e spesso si rivolgono poi al mercato nero, alimentando quindi il fenomeno, etc...la reazione nelle persone, anche colleghi, quando vengono a sapere di cosa ci occupiamo, spesso è un divertito risolino, dimostrando quanto viene minimizzato il fenomeno...almeno per chi non l'ha subito!
In quasi un anno di attività, abbiamo già raggiunto dignitosi risultati, analizzando il fenomeno, non tanto dal punto di vista dei numeri delle denunce o delle bici "rinvenute", ma soprattutto , acchiappando i ladri ed i ricettatori, recuperando bici di conseguenza.
Ora, per chiarezza e per evitare fraintendimenti, non stiamo dicendo che se i furti vengono denunciati, magari a noi, le bici vengono automaticamente ritrovate (lo specifico per gli scettici/polemici...), ma che se si collabora facendo "rete" e le info convergono al ns ufficio, per ciò che riguarda Torino, l'attività svolta diventerebbe molto più efficace, avendo 1000 occhi sul territorio anzichè una manciata. Il problema spesso è dovuto alla dispersione delle energie e quindi anche delle informazioni.
L'obiettivo non è debellare il fenomeno (questo si che sarebbe una presa in giro...) ma di contrastarlo seriamente...approfittiamone!
Adriano:angrymod: