Ciao ragazzi! Che giornata infinita...
Da dove cominciare...ah sì, allora: mi sveglio molto presto, 5.15. Non ho dormito moltissimo, mi sono alzato due volte per andare in bagno, evidentemente sento l'appuntamento con il mostro sacro. Però non sono più abituato a portare via la bici, carico una cosa e me ne dimentico un'altra, ci metto una vita a prepararmi, cosicché parto tardi. Arrivo a Romano e cerco un bel parcheggio all'ombra e tranquillo. Mi scappa subito da andare al bagno, quindi ricerca del bar, ordino un
caffè e una brioche che mi farà pentire di non aver smontato le tacchette ed avermi mangiato quelle al posto della brioche, tanto era buona
Ok ora sono pronto. È tardi, non ricordo a che ora sono effettivamente partito per Semonzo, ma era tardi. Guardo alla Chiesa e mi fermo, non vedo Dragon, era molto tardi e perciò era sicuramente già andato (anche nel prosieguo della giornata calcolerò male i tempi, non sono abituato al percorso ed ero stato troppo ottimista sulle energie rimaste).
Non fa eccessivamente caldo, ma l'asfalto bagnato crea una sensazione di afa opprimente. La salita da Semonzo si fa subito rispettare, perciò ingrano il 30x23 che mi accompagnerà per quasi tutta la salita. Dopo pochi km mi supera un terzetto, vorrei e potrei agganciarmi per salire assieme (li rivedrò poi al Rifugio), ma non voglio bruciarmi le gambe, la strada davanti è davvero tanta ed irta di difficoltà. Continuo a salire e la visibilità si fa via via peggiore. Le previsioni dicevano discreta, ma in alcuni punti si rivelerà pessima. Ho fortunatamento il fanale posteriore, ma per eccesso di sicurezza ho lasciato in auto quello anteriore e un po' me ne pento. Arrivato alla prima galleria, dove se non ricordo male già spiana, sono costretto a continuare ad andare piano, la visibilità è di poche decine di metri sicuramente, non conosco la strada, i co****ni sono sempre in agguato, perciò procedo lentamente. Con la coda dell'occhio vedo una MTB che mi supera. mi rincuoro vedendo che ha la batteria
Solo quando la vegetazione si diraderà lasciando spazio ad un tetro e nuvoloso, ma comunque estasiante, spettacolo, la visibilità migliorerà. In cima al Rifugio tornerà ad essere pessima. Sono salito con un gilet antivento, ho dovuto allacciarlo accettando di sudare, pentendomi di non aver indossato un intimo (chissà se mi avrebbe fatto star meglio poi). Neppure sulla cima era freddo, ma il vento si faceva sentire e si alternavano emanazioni di tepore a brevi brividi.
Arrivato ai piedi del Sacrario, indosso manicotti e un antivento lungo e sto appena decentemente bene finché non mi abbasso di quota. Scendo per la Cadorna, in alcuni punti il manto stradale è in condizioni tutt'altro che buone, reso ancor più viscido dalla pioggia della notte probabilmente. In certi tratti il manto rovinato occupa quasi tutta la carreggiata.
Scendo a valle con calma, mi studio la discesa, vado al bar a bere un caffè, andare al bagno e riempire una borraccia (altra cosa di cui mi pentirò è non aver riempito anche l'altra, credendo sufficiente quanto rimaneva).
Riparto per la Cadorna, l'inizio è anch'esso abbastanza duro. Forse mi manca un buon pranzo, forse il freddo mi ha tagliato le gambe, molto più probabilmente la benzina è calata e mi ritrovo con una velocità di crociera simile a quella di Semonzo. Perciò salgo sempre con un rapporto agile, 30x23 e cerco di non forzare mai, se non per brevi tratti per togliermi di torno alcune auto. Ora fa più caldo, bevo di più e mi rendo conto di dover razionare l'acqua. Ho di nuovo allacciato il gilet per non raffreddarmi quando la strada spiana. Nubi nere avvolgono la Cima, decido comunque di proseguire, fiducioso che quando arriverò saranno scomparse (infatti sarà così). Dopo 2500 m dsl le gambe non hanno più molto sprint, mi accorgo che verso Romano altre nubi minacciose avanzano, ma ormai sono a buon punto, non posso mollare. Quando comincio ad intravvedere il Sacrario ed al contempo si apre il paesaggio, recupero un po' di energie mentali e comincio a mulinare maggiormente (sempre ad un ritmo piuttosto basso in verità). Fa caldo, ma c'è sempre quell'aria che ti frega ed alla quale non sono affatto abituato. Arrivo in Cima, stanco ma non stravolto. Mi godo per qualche istante la mia piccola conquista e poi comincio a rivestirmi. In un battibaleno le nubi hanno di nuovo avvolto la Cima, ma questa volta ho con me anche il faro anteriore (che avevo già acceso nei tratti sottobosco in salita). Mi butto in discesa, cercando di fare presto. Mi ricordo dove erano i tratti peggiori e rallento abbondantemente, per il resto cerco di andare abbastanza spedito, ma ha cominciato a piovere, fortunatamente non molto, ma abbastanza per consigliarmi ancor maggior cautela.
Verso valle rispunta il sole, in alcuni scorci si può ammirare la pianura, l'aria tiepida riempie le narici. Torno così alla macchina e rientro a casa (più o meno, farò qualche tappa intermedia, premiandomi anche con un gelato).
Mi dispiace per aver beccato una giornata nella quale la visibilità era scarsa e questo mi ha impedito di gustarmi il panorama in molti punti, ma pazienza. La media è quello che è, ma non cercavo la prestazione, non ce l'avrei nelle gambe neppure volendo, però ce l'ho fatta, sono salito per il Monte Sacro alla Patria, un luogo incredibilmente carico di significato.
Tornato a casa e...ma quanto bello è farsi una rinvigorente doccia?
Complimenti a tutti spero anche io un giorno di fare quest esperienza
Poi mi raccomando raccontate tutto qui la vostra bella avventura
Se ce l'ho fatta io con un po' di dedizione è alla portata di tutti (io ho cominciato un po' seriamente dall'anno scorso). Vero è che ho un fisico più da scalatore che da passista...
uniche note negative:
poi invece ho scoperto salendo che anche stamattina stavano tagliando i bordi strada: ho incontrato dei ragazzi armati di decespugliatori dopo il 13° tornante, e poco + su pure un trattore con attrezzo che tagliava le ramaglie dalle piante che penzolavano troppo sulla strada...
2]strada ancora bagnata/umida per la pioggia di ieri/stanotte e mi ha costretto a tirare molto i freni in discesa....oltre a dover fare slalom per le sterpaglie sulla carreggiata...
quindi, per chi la farà oggi, e nei prossimi giorni,
massima attenzione a eventuale vegetazione tagliata finita sulla strada, nonchè a sassolini o sassi grandicelli,soprattutto se scendete verso Semonzo...
ah, dimenticavo in un tornante, credo al 6° mi sono pure fermato a togliere dalla strada un bel sasso acuminato in mezzo alla corsia della discesa...erano appena passati 2 ciclisti in discesa schivandolo...(io mi sarei fermato a levarlo fossi stato uno di loro..)
forte un ciclista che ho incontrato mentre salivo:
lui scendeva dal 9° al 8° tornante, si è girato ed ha iniziato di nuovo a salire. io ci stavo a ruota, quindi saliva circa al mio passo 8/9 max 10 orari in quel tratto. arrivati al 9° si è rigirato per scendere di nuovo.
quando sono tornato indietro, penso dopo circa 40' o oltre, era ancora lì che si girava al 8° per risalire al 9°
. aveva una "ibrida" coloro rosso (bici bdc ma con manubrio da mtb)
Vero, molto sporca la strada. Mi sono fermato pure io a togliere un sasso dalla carreggiata.
Mi scuso per il ritardo, purtroppo ho fatto molto male i conti
Se passi per gli Euganei fammi sapere, quelli li so a memoria
tipo il "giovanotto" (di circa 75 anni) che stamattina mi ha raccontato le sue innumerevoli avventure in bici (fatto la milano-sanremo 2/3 volte, 1 gara del garda che fa da 20 anni, salite importanti, ecc), e di tanto in tanto mi diceva con un filo di voce "eh, ma adesso devo rallentare un pò...son mia + giovane eh...anche l'altro ieri son tornato a casa stanco" .
dove io aspettavo lightwave è arrivato sto ciclista "veterano", ha poggiato la bici sui gradini della chiesetta, è entrato, poi una volta uscito si è intrattenuto circa 20/30' con me. mi ha chiesto se avevo intenzione di salire il Grappa. poi lui ha preso la laterale della salita, che va in discesa, presumo per tornare a casa. credergli o non credergli? boh....lui ne andava fiero, lo si vedeva che era orgoglioso nel raccontarmi le sue imprese!
Ah, può essere, ho visto diverse persone non più giovanissime salire per il Grappa, che da qualsiasi versante la si affronti mi sembra che si faccia rispettare
Complimenti,sono andato a guardarti su Strava,ce l'hai fatta a farli entrambi! A che ora eri a meta' della seconda salita?
Avevo molti punti di riferimento ed orari precisi in testa oggi, tipo "a quell'ora ero a quel punto", o tipo "mi sono fermato a mangiare nel punto x", però non me ne ricordo neppure uno
Comunque credo di essere stato a metà alle 14 presumo...