Veramente al quanto pare anche Nibali andava da Ferrari. Ma la cosa è stata messa a tacere a suon di minacce di querele.Dico la mia. Tra tutti quelli citati l'unico esente da problemi di doping, anche facendo solo riferimento a frequentazioni di medici o preparatori "particolari", l'unico è Nibali. Forse la sua fortuna-sfortuna è proprio quella di correre in questi anni. Differentemente si sarebbe dovuto "adeguare" o avrebbe corso da comprimario.
Analizzando i più forti degli ultimi 30anni invece si può oggettivamente accostare ognuno di essi a vicende concrete di doping, per "frequentazioni", per risultati a seguito di test antidoping, per analisi scientifiche-fisiologiche. Indurain, Pantani, Armstrong o Ullrich detengono record a livello sia di Vam che di wattaggi con prestazioni considerate "monstre". Il che è attribuibile con oggettiva certezza sia a positività sia a preparatori/medici: Conconi, Ferrari, Fuentes.
Gli stessi Chiappucci e Bugno, fuoriclasse e campioni, erano seguiti da Conconi.
Ciò che mi chiedo è: questi campioni e fuoriclasse sarebbero stati lo stesso tali senza i vari Conconi, Ferrari, Fuentes e la plausibile (in alcuni casi) o certa (in altri) sottoposizione a pratiche mediche non consentite?
La mia idea è che ci troviamo dinnanzi a soggetti fisiologicamente e geneticamente predisposti il cui passaggio da ottimi atleti a super atleti è stato reso possibile dalla scienza medica applicata allo sport nelle sue varianti lecite e illecite.
E non mi si dica che anche ai tempi di Coppi e Bartali, passando per Merckx, fino ad arrivare a Hinault il doping c'è sempre stato. Il doping ematico ha un effetto dirompente sulle capacità prestative, assolutamente differente da ciò che poteva accadere fino a metà anni '80 con altre tipologie di trattamenti.
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