Un limite di peso non ha senso, piuttosto che vengano previsti dei test in laboratorio che garantiscano un valore minimo di resistenza per tutti i componenti strutturali. Ora troviamo bici di professionisti con i piombi per arrivare al limite minimo che strutturalmente non servono assolutamente a nulla. Con questa regola si potrebbe vedere un telaio da mezzo chilo e ruote di altrettanto peso magari con un trittico e porta borracce di piombo (scrivo per assurdo ovviamente) che promuove la bici alla pesata. Che senso ha? Mi sa di valore uscito da una chiacchierata al bar, almeno al giorno d'oggi. Con test scientifici si potrebbe garantire sicurezza e parlare di numeri che possono essere confrontati al momento dei nostri acquisti, e lo dice uno di oltre 85 chili che molti componenti non li guarda per paura di romperli, o meglio, di rompersi se li monta. Pedaleremmo più a cuor leggero sulle nostre carissime bici ultra leggere, saremmo a conoscenza della bontà e qualità di cosa acquistiamo e vedremmo palesemente quelli che sono i marchi migliori, dando una ragione reale alle migliaia di euro spese di passione in questo sport. Questa é una semplice riflessione di uno che non ha particolari doti ciclistiche né fisiche, ma passione e che si lascia talvolta abbindolare da marketing e pesi bassi...
Te lo dico io dove sta il senso. Se si potesse scendere a piacimento si amplificherebbe la differenza tra li squadre che possono investire miliardi sui mezzi e squadre che non possono e dovrebbero accontentarsi di mezzi molto più pesanti. E se tra granfondisti non conta una coppa siti sicuro che tea i pro 1 kg si sente eccome.