The Extreme Beauty
Estremo: è questo laggettivo che ha caratterizzato il mio quarto brevetto in terra pugliese. Estremo in tutto: nella bellezza dei luoghi, nella dolcezza delle persone che ci hanno assistito, nella bontà dei cibi che abbiamo degustato, nellasprezza delle condizioni climatiche e nella fatica che ho patito.
Gli scenari sono stati incantevoli: siamo passati dalle strade assolate che costeggiavano uliveti e vigneti a perdita docchio delimitati dai caratteristici muri di pietre a secco, alle fresche e ombreggiate strade delloltremodo bella Foresta Umbra, agli incanti dei colori del tramonto sulla costiera garganica, contrapposti allo scintillio dei riflessi che lalba dipingeva sulle Saline di Margherita di Savoia, per finire nella più tipica campagna pugliese contraddistinta dai trulli di ogni forma e dimensione.
Sono un clown e faccio collezione di attimi: prendendo a prestito questa famosa citazione di Heinrich Boll, ripresa con merito su questo forum da un noto principe pugliese, mi rendo conto che la durezza di questa prova ha reso ancor più indelebile il ricordo dei tanti episodi che hanno caratterizzato lintero percorso: lallegria e la grande generosità di Massimo (Servarel sul forum) che, nonostante tutto e tutti, ha sempre dispensato buon umore e simpatia; il furto di pesche da un albero che ci ha saziato e nutrito per molti chilometri; la bontà di un ragazzo di colore che è corso nel suo modestissimo rifugio (una roulotte scassata) per portarci una bottiglia dacqua mentre eravamo arsi da un sole infuocato; a tutti i negozianti ed esercenti che hanno ascoltato increduli le nostre storie e ci hanno dispensato sorrisi e bicchieri di acqua fresca; la grinta del grande Mariano che è ritornato a pedalare dopo un importante problema di salute dimostrando di essere il campione che tutti conoscevamo; alla professionalità di Bartali che ha sistemato le bici mentre noi ci riposavamo e mangiavamo fresche fette di anguria.
Ma più di tutto e, credetemi, qui non è retorica o falso perbenismo, il mio ringraziamento più grande va alle persone che senza alcun benché minimo compenso, hanno vegliato sul nostro cammino, ci hanno atteso dallalba al tramonto, sotto il sole e in posti angusti, per offrirci un sorriso e un ristoro, spostandosi e anticipando ogni volta il nostro arrivo. Non ho che parole di ringraziamento verso questi amici, mogli e figli di ciclisti come me che ci hanno permesso di vivere quella che è stata, come dovrebbe essere ogni randonnèe, una grande avventura, anzi visto il tema, una grande estrema avventura !
Chiudo citando la risposta che mi ha dato la dolcissima figlia di Carlo che, quasi a mezzanotte, dopo tutta una giornata passata ad inseguire e gestire i ciclisti, nellalbergo di Mattinata, alla mia affermazione: certo che sarai stanca hai passato tutta una giornata dietro a noi , mi guarda, mi sorride e mi dice: Io non ho fatto niente, voi invece avete pedalato e faticato, riposatevi e pensate a divertirvi per domani buon viaggio
Tutto il resto non conta
Azz Pino non ci eri riuscito a Londra , non ci sei riuscito con le meravigliose foto e ci sei riuscito stavolta a farmi finire la lettura con gli occhi lucidi , un altro attimo da raccogliere per il clown...maledetto lupo solitario dell'Irpinia:eek: