Nuove tecnologia scarpe Mavic COMETE ULTIMATE

parakito

Passista
24 Giugno 2009
3.875
130
Piovene Rocchette (Vicenza)
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Bici
Scott cr1pro,Cannondale cad3,NSR,Litespeed Archon ,Rewel titanio,Treck fuel,Kona Stinky,Bianchi,ecc
non si sa piu' niente, d'altronde non sono poi molti quelli che possono permettersi un paio di scarpe a quei prezzi
Io no di certo ...
Però sono curioso ...e mi piace chi ha il coraggio di tentate strade nuove ...specialmente in un mondo come quello della bici da corsa notoriamente conservatore e tradizionalista .
 

VECCHIA

Passista
4 Settembre 2014
4.765
6.368
53
Vicenza
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Bici
COLNAGO C64 - PEDEMONTE AURATA RS - PEDEMONTE RHINOCEROS RS - COLNAGO CONCEPT
Ho assistito un paio di giorni fa alla presentazione di queste scarpe innovative presso uno dei 6 rivenditori selezionati da Mavic per questo evento , nello specifico Record Bike a Malo in provincia di Vicenza . Durante la presentazione ho potuto anche scambiare qualche opinione con Omar di Felice , noto personaggio delle due ruote . Si sono fatti molti discorsi sul web su cosa possono dare o non dare scarpe che costano 1000 euro e per questo motivo Mavic da la possibilita' di provarle su strada . Io essendo in buoni rapporti con il negoziante mi sono gia portato a casa le scarpe e le terro' per circa una settimana in modo da provarle in ogni situazione possibile . Ebbene si provarle perché parlare per partito preso , criticare un prodotto perché ha un prezzo alto lascia il tempo che trova anche perché volevo ricordare che esistono borse da donna che costano ben di piu' di questa cifra e che in quanto a contenuti tecnici hanno ben poco . Gia' toccando con mano la scarpa si capisce che e' un prodotto nuovo con soluzioni tecniche mai viste nel ciclismo fino ad ora , la scarpa e' divisa in una sorta di pantofola che si inserisce in un guscio in carbonio dove sono posti due rotori per stringere poi a piacimento il tutto . Una volta indossata si ha subito l'idea di una comodita' interna ma al tempo stesso di essere completamente ancorati alla scarpa che lascia libera la caviglia molto di piu' rispetto a una scarpa normale a tutto vantaggio della rotondita' di pedalata . La suola e' stata ribassata per avvicinarsi ancora di piu' all'asse dei pedali e questo si traduce in una migliore spinta che viene esaltata ancora di piu' dalla struttura completamente in carbonio della scarpa esterna . La resa su strada e' paragonabile a quella che si ha quando si usano ruote top in carbonio rispetto a ruote di bassa gamma , in pianura si accelera da velocita' basse molto piu' rapidamente e con molta facilita' , insomma si ha un collegamento diretto con i pedali che non fa disperdere niente in termini di energia a tutto vantaggio di prestazioni ma anche di risparmio energetico che proiettato in piu' ore di bici fa la differenza sui muscoli . Ovviamente la scarpa va provata perché non a tutti puo' andar bene come forma e in tal caso c'e' poco da fare , se la scarpa e' adatta il grado di confort e' ottimo perché la pantofola interna e' davvero confortevole . I vantaggi su questo tipo di soluzione sono molteplici , ad esempio la scarpetta interna puo' essere cambiata ad un costo di 80 euro e si puo' comunque lavare togliendola dal guscio che dal canto suo essendo in cabonio si lucida con molta facilita' , in questo modo la scarpa risulta sempre in buono stato . Anche la durata e' per forza di cose piu' lunga di una normale scarpa che con il passare dei km tende a perdere le proprie caratteristiche iniziali . In conclusione il prodotto mi ha impressionato e per valutare il prezzo molto alto bisogna considerare tutti pro rispetto a una scarpa normale che non sono pochi .
 

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
11.630
8.042
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Bici
Colnago per la strada & Kona per il fango
già scritto da altre parti
l'idea, già sfruttata in altri campi (sci), è geniale
i contenuti tecnici altissimi
resta il fatto che il prezzo sia troppo alto: qui al 50% si paga quanto sopra e per il rimanente 50% si paga l'esclusività
quando entreranno altri competitor se ne riparlerà
comunque bravi ad iniziare quelli della mavic
 

jack070767

Cronoman
20 Febbraio 2013
766
186
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Bici
specialized tamarc sl3
Queste scarpe mi ricordano il passaggio dagli scarponi da sci in pelle imbottita a quelli con il guscio in materiale plastico e scarpetta in tessuto imbottito inserita dentro... All'inizio nessuno ci credeva nel nuovo prodotto... Certo che poi ci sono voluti anni di sviluppo rispetto ai primi modelli parecchio "acerbi"...

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Jaguar

Apprendista Passista
17 Giugno 2016
985
81
Veneto
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Bici
da corsa
Può sembrare un commento da spammer buttato là e basta. A mio parere però oltre un certo prezzo sembrano tutte tecnologie per farci sembrare pro anche se non lo siamo e di conseguenza spillarci soldi dalle tasche!
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
4.021
1.942
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Bici
Pinifarina
Ho assistito un paio di giorni fa alla presentazione di queste scarpe innovative presso uno dei 6 rivenditori selezionati da Mavic per questo evento , nello specifico Record Bike a Malo in provincia di Vicenza . Durante la presentazione ho potuto anche scambiare qualche opinione con Omar di Felice , noto personaggio delle due ruote . Si sono fatti molti discorsi sul web su cosa possono dare o non dare scarpe che costano 1000 euro e per questo motivo Mavic da la possibilita' di provarle su strada . Io essendo in buoni rapporti con il negoziante mi sono gia portato a casa le scarpe e le terro' per circa una settimana in modo da provarle in ogni situazione possibile . Ebbene si provarle perché parlare per partito preso , criticare un prodotto perché ha un prezzo alto lascia il tempo che trova anche perché volevo ricordare che esistono borse da donna che costano ben di piu' di questa cifra e che in quanto a contenuti tecnici hanno ben poco . Gia' toccando con mano la scarpa si capisce che e' un prodotto nuovo con soluzioni tecniche mai viste nel ciclismo fino ad ora , la scarpa e' divisa in una sorta di pantofola che si inserisce in un guscio in carbonio dove sono posti due rotori per stringere poi a piacimento il tutto . Una volta indossata si ha subito l'idea di una comodita' interna ma al tempo stesso di essere completamente ancorati alla scarpa che lascia libera la caviglia molto di piu' rispetto a una scarpa normale a tutto vantaggio della rotondita' di pedalata . La suola e' stata ribassata per avvicinarsi ancora di piu' all'asse dei pedali e questo si traduce in una migliore spinta che viene esaltata ancora di piu' dalla struttura completamente in carbonio della scarpa esterna . La resa su strada e' paragonabile a quella che si ha quando si usano ruote top in carbonio rispetto a ruote di bassa gamma , in pianura si accelera da velocita' basse molto piu' rapidamente e con molta facilita' , insomma si ha un collegamento diretto con i pedali che non fa disperdere niente in termini di energia a tutto vantaggio di prestazioni ma anche di risparmio energetico che proiettato in piu' ore di bici fa la differenza sui muscoli . Ovviamente la scarpa va provata perché non a tutti puo' andar bene come forma e in tal caso c'e' poco da fare , se la scarpa e' adatta il grado di confort e' ottimo perché la pantofola interna e' davvero confortevole . I vantaggi su questo tipo di soluzione sono molteplici , ad esempio la scarpetta interna puo' essere cambiata ad un costo di 80 euro e si puo' comunque lavare togliendola dal guscio che dal canto suo essendo in cabonio si lucida con molta facilita' , in questo modo la scarpa risulta sempre in buono stato . Anche la durata e' per forza di cose piu' lunga di una normale scarpa che con il passare dei km tende a perdere le proprie caratteristiche iniziali . In conclusione il prodotto mi ha impressionato e per valutare il prezzo molto alto bisogna considerare tutti pro rispetto a una scarpa normale che non sono pochi .

come traspirabilità come l'hai trovate? che scarpe usi abitualmente?
grazie
 

sheik yerbouti

i'm voodoo child
8 Dicembre 2013
17.365
8.425
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Bici
disc
piu' che dallo sci sono mutuate dallo scialpinismo dove sono svariati anni che si usano scafi in carbonio, ma li il carbonio si usa per alleggerire lo scafo e renderlo piu' rigido per la discesa, (tra uno scarpone in plastica da gara ed uno scarpone in carbonio ballano 400 e piu' grammi di differenza a scarpone poi a differenza degli scarponi che hanno torsioni di vario tipo e devono resistere a forze ben piu' alte ( in discesa chi fa gare viaggia vicino anche ai 100 all'ora ) non vedo tutta questa tecnologia in un paio di scarpe da bici come quelle, un foglio di carbonio modellato che a parte la suola non subisce stress di nessun tipo
questa e' solo la mia personalissima opinione

per chi vuol vedere come sono fatti gli scarponi
https://pierregignoux.fr/produit/race-400/
http://www.scarpa.net/alien-3.0.html
il costo dei due scarponi e' piu' o meno uguale, circa 1500 euro
 

SCR1

Recordman
19 Maggio 2008
32.910
7.568
Fiorentino ai 100%
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Bici
Scott CR1 SL+Specialized New tarmac SL6
Ciao a tutti.

Vorrei condividere l’ultimo test fatto con le nuove scarpe della Mavic Comete Ultimate.

Dunque procediamo per ordine partendo dal packaging.

Quando mi è arrivata la confezione sono rimasto basito, solamente per la cura con la quale viene sciorinata, infatti , oltre all’involucro normale in cartone, dentro vi si trova una bags in tessuto soffice che contiene le scarpe,

image.php


a loro volta inserite in una busta in materiale sintetico, singolarmente, 2 paia di solette a spessore differenziato, uno straccio in materiale sintetico per la pulizia delle scarpe, un paio di copri scarpe per la pioggia o per il freddo, in materiale impermeabile, molto aderenti e aerodinamici, il kit di montaggio che consiste, in numero 6 viti di 5 a brugola ex5, 5 mm sotto testa(poi spiegherò il perché) e due staffe di bloccaggio tacchetta triangolari in acciaio molto resistente.

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Ero molto incuriosito dalla nuova scarpa Mavic, perché chi come me è sempre alla ricerca della performance e della spinta massima, penso che questo tipo di scarpa dia delle grandi soddisfazioni.
Come sono costituite?
Le Comete Ultimate sono costituite da due parti, una esterna completamente in carbonio, Carapace,

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proprio come l’armatura dello scheletro di un insetto, molto rigida e resistente, dove alloggia a sua volta una scarpetta,

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in materiale soft, rinforzata nei punti di chiusura sopra la linguetta, in maniera da diventare un corpo unico con il sistema.
La chiusura della scarpa è affidata ad un doppio boa, che si avvita e si svita per stringere ed allentare il sistema, mentre il lacing è a innesto non fisso ma estraibile.

image.php


image.php


La parte in carbonio, il Carapace, ha una parte laterale interna soft , in maniera da permettere alla caviglia di piegarsi verso l’interno, mentre la parte esterna è completamente in carbonio.

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image.php


La scarpetta invece in materiale soft, ha come accennato due solette, traspiranti, perché copre due numeri , io ho optato per il 44/45.

Sono molto areate sia lateralmente che sotto nella parte della suola, ci sono delle fessure di aereazione, in maniera che il piede si raffreddi bene e non subisca inutili surriscaldamenti , molto probabili con le suole in carbonio chiuse.
Le viti che vengono consegnate apparentemente sembrano molto corte, questo succede perché il triangolo di rinforzo, interno allo scafo che ritiene la tacchetta, in un primo posizionamento risulta alto rispetto all’innesto della vite,

image.php




dunque io mi sono prima di tutto aggiustato la tacchetta spessorando ed usando viti più lunghe,

image.php


non nego che in prima analisi avevo anche sbassato delle viti look da 11mm a 7 mm sotto testa, ma poi ad un esame più approfondito , mi sono reso conto, che una volta ben posizionata la tacchetta, portando le viti a coppia di serraggio, si riesce ad avvitare le originali Mavic, che sicuramente non debordano dalla filettatura del triangolo di ritenuta, e non rovinano il sotto della scarpetta soffice, dunque anche con tacchette Look nessun problema.

image.php


La parte sottostante, alla scarpa , la suola di fatto , ha un alloggio tacchetta molto ben fatto, in senso di regolazione, è facile posizionarla sia in verticale che in orizzontale , semplicemente seguendo i marker stampati appunto sulla superficie di contatto. A me personalmente la tacchetta è tornata perfettamente al centro della scarpa, riportando naturalmente dalla punta della scarpa la misura della media dei miei metatarsi, mentre seguendo i marker assiali sia ha un immediato posizionamento rispetto all'ortogonalità del pedale.

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Indossandole staticamente , mi sono reso conto immediatamente di quanto siano rigide, basta premere verticalmente e muovere il piede lateralmente per rendersi conto di come astragalo e pianta diventino un tuttuno.

LA PROVA SU STRADA.

Dunque ho ricevuto le scarpe a fine luglio, ma come sapete per chi è sensibile , cambiare una scarpa significa reimpostare tutta la bici per avere il meglio della spinta e della rotondità di pedalata, oltretutto io sono abituato a pedalare con suole abbastanza arcuate, mentre la Mavic ha un disegno più piatto, pertanto, qualche millimetro di differenza anche in altezza, sia per la planarità maggiore della suola , sia per l’intento di avere la pianta più vicina possibile al centro di rotazione del pedale.

Questo mi ha portato a provare le scarpe almeno per 20 giorni , per abituarmi alla spinta diversa ed al modello di scarpa.

Bene debbo dire che sono molto molto performanti, per chi ha potenza nelle gambe e cerca una spinta monolitica, la Cometa Carbone è la risposta, in quanto in pianura è facile rilanciare sia per la facilità con il quale viene vinto il punto morto superiore ed inferiore, sia per la rigidità della totalità del sistema, dunque abbinando ruote pedali con aggancio a 14 Nm ed una scarpa come questa c’è da divertirsi.

Il molinare delle gambe, io lavoro costantemente sulle 95/100 rpm al minuto, diventa più facile , si sente una differenza di rotondità nella economia di pedalata, che salva leggermente la gamba rispetto ad un altro sistema.

Per la salita, invece bisogna ben posizionarsi in sella , parlo di altezza e arretramento tacchetta, perché li i limiti umani si percepiscono maggiormente, ma una volta trovata appunto la quadra, si ha la medesima sensazione che in pianura, sembra tutto molto più tondo, anche quando ci si alza sui pedali, si percepisce una rigidità assiale e laterale non indifferente-
la comodità di utilizzo, diventa ottimale solamente se il numero e il bloccaggio boa sia perfetto.

Riepilogando:

Pregi:

Scarpa molto rigida, adatta per chi veramente voglia affrontare competizioni e cerchi molta molta rigidità, sia laterale che assiale, il doppio boa è in grado di stritolare il piede se si esagera.
Estetica eccezionale, in gruppo non si può fare a meno di non farsi notare, il carbonio glossy con la scritta laterale mavic è veramente accattivante.

Difetti :

Stante il fatto che la calzata è racing, attenzione al numero, deve essere perfetto, perché la scarpa non perdona, è assolutamente rigida e non si deforma ne si adatta, e se risultasse stretta, diventa una sofferenza invece che un piacere, per questo Mavic si è organizzata proprio per i test, non debbono esserci compromessi, dovete sentirvi perfettamente a vostro agio.

Vi saluto come sempre, e rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Saluti SCR1
 
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arwen

Passista
23 Settembre 2013
4.645
3.411
Lodi/Pavia
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Bici
troppe
Credo troverai poche persone che le abbiano provate personalmente, forse qualche pro.... 1000€ per un paio di scarpe mi sembrano una follia!
Per quanto mi piacciano i prodotti Mavic (fondelli a parte) dovessi fare una follia per un paio di scarpe da ciclismo andrei da Verducci senza nessun dubbiop.
 

Tapinaz

Maglia Iridata
3 Giugno 2005
13.442
6.913
65
Parco agricolo sud Milano
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Bici
C50 e RCA
[MENTION=9488]SCR1[/MENTION] complimenti per la recensione.

A parte la necessità di una prova diretta, vedo che si si parla di vendita con numeri doppi, tenendo conto della scarpetta interna e dello scafo esterno.
Tu hai 44-45, ma il tuo numero di scarpe urbane quale sarebbe ?
 

SCR1

Recordman
19 Maggio 2008
32.910
7.568
Fiorentino ai 100%
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Scott CR1 SL+Specialized New tarmac SL6
[MENTION=9488]SCR1[/MENTION] complimenti per la recensione.

A parte la necessità di una prova diretta, vedo che si si parla di vendita con numeri doppi, tenendo conto della scarpetta interna e dello scafo esterno.
Tu hai 44-45, ma il tuo numero di scarpe urbane quale sarebbe ?

Ciao Tapinaz, io realmente ho un 43, ma il paradosso è che oggi le taglie non sono in generale più veritiere, in quanto una scarpa occorre il 44 una il 42 insomma vanno assolutamente provate.
In ogni caso quelle da ciclismo non mai meno del 44
 

SCR1

Recordman
19 Maggio 2008
32.910
7.568
Fiorentino ai 100%
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Scott CR1 SL+Specialized New tarmac SL6
Ciao a tutti.

Vorrei condividere l’ultimo test fatto con le nuove scarpe della Mavic Comete Ultimate.

Dunque procediamo per ordine partendo dal packaging.

Quando mi è arrivata la confezione sono rimasto basito, solamente per la cura con la quale viene sciorinata, infatti , oltre all’involucro normale in cartone, dentro vi si trova una bags in tessuto soffice che contiene le scarpe,

image.php


a loro volta inserite in una busta in materiale sintetico, singolarmente, 2 paia di solette a spessore differenziato, uno straccio in materiale sintetico per la pulizia delle scarpe, un paio di copri scarpe per la pioggia o per il freddo, in materiale impermeabile, molto aderenti e aerodinamici, il kit di montaggio che consiste, in numero 6 viti di 5 a brugola ex5, 5 mm sotto testa(poi spiegherò il perché) e due staffe di bloccaggio tacchetta triangolari in acciaio molto resistente.

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Ero molto incuriosito dalla nuova scarpa Mavic, perché chi come me è sempre alla ricerca della performance e della spinta massima, penso che questo tipo di scarpa dia delle grandi soddisfazioni.
Come sono costituite?
Le Comete Ultimate sono costituite da due parti, una esterna completamente in carbonio, Carapace,

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proprio come l’armatura dello scheletro di un insetto, molto rigida e resistente, dove alloggia a sua volta una scarpetta,

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in materiale soft, rinforzata nei punti di chiusura sopra la linguetta, in maniera da diventare un corpo unico con il sistema.
La chiusura della scarpa è affidata ad un doppio boa, che si avvita e si svita per stringere ed allentare il sistema, mentre il lacing è a innesto non fisso ma estraibile.

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La parte in carbonio, il Carapace, ha una parte laterale interna soft , in maniera da permettere alla caviglia di piegarsi verso l’interno, mentre la parte esterna è completamente in carbonio.

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La scarpetta invece in materiale soft, ha come accennato due solette, traspiranti, perché copre due numeri , io ho optato per il 44/45.

Sono molto areate sia lateralmente che sotto nella parte della suola, ci sono delle fessure di aereazione, in maniera che il piede si raffreddi bene e non subisca inutili surriscaldamenti , molto probabili con le suole in carbonio chiuse.
Le viti che vengono consegnate apparentemente sembrano molto corte, questo succede perché il triangolo di rinforzo, interno allo scafo che ritiene la tacchetta, in un primo posizionamento risulta alto rispetto all’innesto della vite,

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dunque io mi sono prima di tutto aggiustato la tacchetta spessorando ed usando viti più lunghe,

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non nego che in prima analisi avevo anche sbassato delle viti look da 11mm a 7 mm sotto testa, ma poi ad un esame più approfondito , mi sono reso conto, che una volta ben posizionata la tacchetta, portando le viti a coppia di serraggio, si riesce ad avvitare le originali Mavic, che sicuramente non debordano dalla filettatura del triangolo di ritenuta, e non rovinano il sotto della scarpetta soffice, dunque anche con tacchette Look nessun problema.

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La parte sottostante, alla scarpa , la suola di fatto , ha un alloggio tacchetta molto ben fatto, in senso di regolazione, è facile posizionarla sia in verticale che in orizzontale , semplicemente seguendo i marker stampati appunto sulla superficie di contatto. A me personalmente la tacchetta è tornata perfettamente al centro della scarpa, riportando naturalmente dalla punta della scarpa la misura della media dei miei metatarsi, mentre seguendo i marker assiali sia ha un immediato posizionamento rispetto all'ortogonalità del pedale.

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Indossandole staticamente , mi sono reso conto immediatamente di quanto siano rigide, basta premere verticalmente e muovere il piede lateralmente per rendersi conto di come astragalo e pianta diventino un tuttuno.

LA PROVA SU STRADA.

Dunque ho ricevuto le scarpe a fine luglio, ma come sapete per chi è sensibile , cambiare una scarpa significa reimpostare tutta la bici per avere il meglio della spinta e della rotondità di pedalata, oltretutto io sono abituato a pedalare con suole abbastanza arcuate, mentre la Mavic ha un disegno più piatto, pertanto, qualche millimetro di differenza anche in altezza, sia per la planarità maggiore della suola , sia per l’intento di avere la pianta più vicina possibile al centro di rotazione del pedale.

Questo mi ha portato a provare le scarpe almeno per 20 giorni , per abituarmi alla spinta diversa ed al modello di scarpa.

Bene debbo dire che sono molto molto performanti, per chi ha potenza nelle gambe e cerca una spinta monolitica, la Cometa Carbone è la risposta, in quanto in pianura è facile rilanciare sia per la facilità con il quale viene vinto il punto morto superiore ed inferiore, sia per la rigidità della totalità del sistema, dunque abbinando ruote pedali con aggancio a 14 Nm ed una scarpa come questa c’è da divertirsi.

Il molinare delle gambe, io lavoro costantemente sulle 95/100 rpm al minuto, diventa più facile , si sente una differenza di rotondità nella economia di pedalata, che salva leggermente la gamba rispetto ad un altro sistema.

Per la salita, invece bisogna ben posizionarsi in sella , parlo di altezza e arretramento tacchetta, perché li i limiti umani si percepiscono maggiormente, ma una volta trovata appunto la quadra, si ha la medesima sensazione che in pianura, sembra tutto molto più tondo, anche quando ci si alza sui pedali, si percepisce una rigidità assiale e laterale non indifferente-
la comodità di utilizzo, diventa ottimale solamente se il numero e il bloccaggio boa sia perfetto.

Riepilogando:

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Scarpa molto rigida, adatta per chi veramente voglia affrontare competizioni e cerchi molta molta rigidità, sia laterale che assiale, il doppio boa è in grado di stritolare il piede se si esagera.
Estetica eccezionale, in gruppo non si può fare a meno di non farsi notare, il carbonio glossy con la scritta laterale mavic è veramente accattivante.

Difetti :

Stante il fatto che la calzata è racing, attenzione al numero, deve essere perfetto, perché la scarpa non perdona, è assolutamente rigida e non si deforma ne si adatta, e se risultasse stretta, diventa una sofferenza invece che un piacere, per questo Mavic si è organizzata proprio per i test, non debbono esserci compromessi, dovete sentirvi perfettamente a vostro agio.

Vi saluto come sempre, e rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Saluti SCR1
Riprendo questo tread, dopo una stagione di utilizzo delle scarpe Mavic Comete Ultimate.
Bene dopo una prima fase di adattamento, la scarpa è molto precisa sul mio piede, penso di non poter più variare con altro tipo di scarpa. la spinta che si riesce ad erogare con questo tipo di scarpa è veramente potente, , praticamente dalla parte centro pedale, Punto di spinta, al tallone, il piede lavora in toto e te ne accorgi bene quando vesti altra scarpa.
Per me sono eccellenti, non le tolgo più.
 
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