il mezzo può veramente fare la differenza?

Artigliere63

Pignone
7 Dicembre 2012
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MTB Scott Maggiorenne
È anche vero che una fascia cardio non ti salva da un infarto, e che anzi è molto più probabile capiti ad una persona totalmente sedentaria che magari mangia schifezze. Quàndo è la tua ora è la tua ora, inutile stare a pensàrci.

Hai in parte ragione sul fatto che quando è la tua ora non c'è niente da fare. Ho l'esempio di un mio cugino, medico, che a 52 anni se ne è andato per un attacco di cuore mentre era seduto sul divano a leggere un giornale. Però io concordo con [MENTION=12384]abatta68[/MENTION] e [MENTION=61869]Cancello del Roero[/MENTION]. Il nostro sport è bellissimo ma sicuramente stressa il cuore. Soprattutto se si spinge spesso al limite o se si ama fare salita (come me). Una visita medico sportiva ogni tanto ed un cardiofrequenzimetro da imparare ad usare facendosi spiegare bene dal medico sportivo non hanno sicuramente costi proibitivi e sono praticamente alla portata di tutti. Poi tutto può succedere però è opportuno adottare alcune precauzioni di base che possono evitare grossi problemi o quantomeno ridurre la possibilità che questi accadano. Poi ovviamente non mi riferisco al caso specifico del ciclista deceduto sul Grappa, che non conosco e che magari aveva fatto tutto col massimo scrupolo, ma parlo in generale.
 

mag

Maglia Rosa
19 Agosto 2012
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È anche vero che una fascia cardio non ti salva da un infarto, e che anzi è molto più probabile capiti ad una persona totalmente sedentaria che magari mangia schifezze. Quàndo è la tua ora è la tua ora, inutile stare a pensàrci.

completamente d'accordo.
inoltre non capisco come si dovrebbe usare un cardio per evitare un infarto. non mi è proprio chiaro, ma intendo proprio tecnicamente.
cosa si deve fare? quando si superano certi bpm bisogna fermarsi? vabbè, ma allora è vietato ogni sport, a parte il curling. non è che se sto facendo canottaggio il cuore non va alle stelle. Non è che se corro i 100m o faccio una partita di calcio il cuore non schizza mai.
 

mag

Maglia Rosa
19 Agosto 2012
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... Una visita medico sportiva ogni tanto ...
vale per ogni sport, non capisco perché debba solo valere per il ciclismo. Se hai problemi al cuore e non lo sai, muori anche giocando a basket.
Se fai qualunque sport a livello agonistico e non fai una visita preventiva sei un idiota a prescindere, non solo se vai in bici.

... ed un cardiofrequenzimetro da imparare ad usare facendosi spiegare bene dal medico sportivo ...

ecco, spiega. io so leggere un cardio per analizzare la prestazione. ma non ho veramente idea di come si debba usare un cardio per capire se hai problemi o no (secondo me non è proprio possibile farlo ma ammetto la mia ignoranza).

Leggo sempre di questa cosa ma per me è buio totale, se puoi per favore spiegami come si deve usare un cardio per gestire la salute e non per gestire la prestazione.
 

Dragon77

Apprendista Cronoman
25 Maggio 2016
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gente credo ci sia poco da discutere...
credo è stata una fatalità, magari si anche legata allo sforzo, ma pur sempre di fatalità si tratta...

magari poteva capitargli a casa mentre per esempio tagliava la legna o chennesò mentre sistemava il giardino...

io non lo conoscevo quindi non so nula delle sue capacità ciclistiche, ma stando a commenti che ho letto nei social non era di sicuro un principiante o uno che in bici ci andava a passeggio la domenica e così per gioco ieri ha deciso di salire in Grappa; aveva (visto nelle foto) una buona bici da strada quindi il suo allenamento (credo) lo aveva prima di affrontare la salita di ieri.

purtroppo è successo, e questo mi dispiace (come dispiace a tanti altri che han partecipato, come agli organizzatori della manifestazione...). ma ricordiamo anche tanti atleti (sia pro che amatori) morti di punto in bianco mentre svolgevano l'attività sportiva, per esempio calciatori, ecc... e tutta gente di sicuro supercontrollata, però è comunque successo...


io stesso volendo provare per il primo anno a partecipare a questa manifestazione, ho iniziato a prepararmi "il fisico", prima in piano con poche salitelle, poi con un pò di salita in +, poi fino al 5° tornante verso il Grappa da Romano d'Ezzelino, e poi fino ad aver fatto (per prova) il Grappa già la domenica scorsa (da Semonzo, che già è un pò + difficile come pendenze).
credo, che prima di fare il Grappa già la scorsa domenica avevo sulle gambe circa 300/400 km, sicuramente non moltissimi (esperti delle salite mi dicono che servirebbero almeno 1500 km per affrontarlo..), ma questo son riuscito a fare...

poi ho partecipato perchè l'avevo già scalato nel 2015 per 2 volte ed ero quasi sicuro di potercela fare.

già son andato meglio dello scorso anno dove mi ero fermato svariate volte, contro le sole 3/4 di questa volta da questa salita...ed ho pure leggermente abbassato il tempo, ma forse perchè con tutto quel gruppo di gente e stando anche a ruota di qualcuno ero + motivato/aiutato.
poi, avevo già deciso qualche km prima di arrivare e fermarmi un pò per rilassare le chiappe (mi faceva leggermente male il c... :mrgreen:) proprio in quel punto dove già c'era l'ambulanza dove stavano soccorrendo quel signore...sarò stato fermo circa 10 minuti in quel punto, poi son ripartito e arrivato in cima (penso erano gli ultimi 3/4 km) senza + fermarmi ma solo rallentando la pedalata quando mi sentivo proprio sul punto di cedere...
certo se proprio non riuscivo a continuare, scendevo dalla sella e salivo a piedi pian pianino..avevo da timbrare il brevetto non potevo mollare proprio all'ultimo :wacko:


per esempio domenica scorsa, salendo da Semonzo ho fatto abbastanza bene fin poco oltre la metà del tragitto fermandomi penso 2/3 volte, poi invece negli ultimi tornanti mi continuavo a fermare per scendere e riposarmi un pò...e un pò di metri li ho fatti a piedi con la bici per mano...ero a un paio di tornanti e non potevo mollare...sennò come facevo per il timbro ?
 

Dragon77

Apprendista Cronoman
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gente credo ci sia poco da discutere...
credo è stata una fatalità, magari si anche legata allo sforzo, ma pur sempre di fatalità si tratta...

magari poteva capitargli a casa mentre per esempio tagliava la legna o chennesò mentre sistemava il giardino...

io non lo conoscevo quindi non so nula delle sue capacità ciclistiche, ma stando a commenti che ho letto nei social non era di sicuro un principiante o uno che in bici ci andava a passeggio la domenica e così per gioco ieri ha deciso di salire in Grappa; aveva (visto nelle foto) una buona bici da strada quindi il suo allenamento (credo) lo aveva prima di affrontare la salita di ieri.

purtroppo è successo, e questo mi dispiace (come dispiace a tanti altri che han partecipato, come agli organizzatori della manifestazione...). ma ricordiamo anche tanti atleti (sia pro che amatori) morti di punto in bianco mentre svolgevano l'attività sportiva, per esempio calciatori, ecc... e tutta gente di sicuro supercontrollata, però è comunque successo...


io stesso volendo provare per il primo anno a partecipare a questa manifestazione, ho iniziato a prepararmi "il fisico", prima in piano con poche salitelle, poi con un pò di salita in +, poi fino al 5° tornante verso il Grappa da Romano d'Ezzelino, e poi fino ad aver fatto (per prova) il Grappa già la domenica scorsa (da Semonzo, che già è un pò + difficile come pendenze).
credo, che prima di fare il Grappa già la scorsa domenica avevo sulle gambe circa 300/400 km, sicuramente non moltissimi (esperti delle salite mi dicono che servirebbero almeno 1500 km per affrontarlo..), ma questo son riuscito a fare...

poi ho partecipato perchè l'avevo già scalato nel 2015 per 2 volte ed ero quasi sicuro di potercela fare.

già son andato meglio dello scorso anno dove mi ero fermato svariate volte, contro le sole 3/4 di questa volta da questa salita...ed ho pure leggermente abbassato il tempo, ma forse perchè con tutto quel gruppo di gente e stando anche a ruota di qualcuno ero + motivato/aiutato.
poi, avevo già deciso qualche km prima di arrivare e fermarmi un pò per rilassare le chiappe (mi faceva leggermente male il c... :mrgreen:) proprio in quel punto dove già c'era l'ambulanza dove stavano soccorrendo quel signore...sarò stato fermo circa 10 minuti in quel punto, poi son ripartito e arrivato in cima (penso erano gli ultimi 3/4 km) senza + fermarmi ma solo rallentando la pedalata quando mi sentivo proprio sul punto di cedere...
certo se proprio non riuscivo a continuare, scendevo dalla sella e salivo a piedi pian pianino..avevo da timbrare il brevetto non potevo mollare proprio all'ultimo :wacko:


per esempio domenica scorsa, salendo da Semonzo ho fatto abbastanza bene fin poco oltre la metà del tragitto fermandomi penso 2/3 volte, poi invece negli ultimi tornanti mi continuavo a fermare per scendere e riposarmi un pò...e un pò di metri li ho fatti a piedi con la bici per mano...ero a un paio di tornanti e non potevo mollare...sennò come facevo per il timbro ?
 

Dragon77

Apprendista Cronoman
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io gli anni scorsi le prime salite dure che affrontavo dopo un pò mi iniziava a fare uno strano mal di testa, come avessi un pungiglione che pungeva forte sul davanti della fronte, in maniera istantanea...
oppure mi capitava quando sui miei soliti percorsi cercavo di dare + del solito.
mi ero anche un pò preoccupato, ma quando capitava allora mi fermavo subito o poco dopo, e stavo un pò fermo tranquillo poi ripartivo tendno un passo inferiore.
poi con il tempo e l'allenamento non ho + sentito quel problema, e adesso, anche nelle ultime salite impegnative (Grappa) non ho avuto alcun problema.
 

patroclo

via col vento
8 Aprile 2015
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1 merida disc 3000 2) acciaio spirit Potenza 3) acciaio spirit Gravel disco in arrivo
gente credo ci sia poco da discutere...
credo è stata una fatalità, magari si anche legata allo sforzo, ma pur sempre di fatalità si tratta...

magari poteva capitargli a casa mentre per esempio tagliava la legna o chennesò mentre sistemava il giardino...

io non lo conoscevo quindi non so nula delle sue capacità ciclistiche, ma stando a commenti che ho letto nei social non era di sicuro un principiante o uno che in bici ci andava a passeggio la domenica e così per gioco ieri ha deciso di salire in Grappa; aveva (visto nelle foto) una buona bici da strada quindi il suo allenamento (credo) lo aveva prima di affrontare la salita di ieri.

purtroppo è successo, e questo mi dispiace (come dispiace a tanti altri che han partecipato, come agli organizzatori della manifestazione...). ma ricordiamo anche tanti atleti (sia pro che amatori) morti di punto in bianco mentre svolgevano l'attività sportiva, per esempio calciatori, ecc... e tutta gente di sicuro supercontrollata, però è comunque successo...


io stesso volendo provare per il primo anno a partecipare a questa manifestazione, ho iniziato a prepararmi "il fisico", prima in piano con poche salitelle, poi con un pò di salita in +, poi fino al 5° tornante verso il Grappa da Romano d'Ezzelino, e poi fino ad aver fatto (per prova) il Grappa già la domenica scorsa (da Semonzo, che già è un pò + difficile come pendenze).
credo, che prima di fare il Grappa già la scorsa domenica avevo sulle gambe circa 300/400 km, sicuramente non moltissimi (esperti delle salite mi dicono che servirebbero almeno 1500 km per affrontarlo..), ma questo son riuscito a fare...

poi ho partecipato perchè l'avevo già scalato nel 2015 per 2 volte ed ero quasi sicuro di potercela fare.

già son andato meglio dello scorso anno dove mi ero fermato svariate volte, contro le sole 3/4 di questa volta da questa salita...ed ho pure leggermente abbassato il tempo, ma forse perchè con tutto quel gruppo di gente e stando anche a ruota di qualcuno ero + motivato/aiutato.
poi, avevo già deciso qualche km prima di arrivare e fermarmi un pò per rilassare le chiappe (mi faceva leggermente male il c... :mrgreen:) proprio in quel punto dove già c'era l'ambulanza dove stavano soccorrendo quel signore...sarò stato fermo circa 10 minuti in quel punto, poi son ripartito e arrivato in cima (penso erano gli ultimi 3/4 km) senza + fermarmi ma solo rallentando la pedalata quando mi sentivo proprio sul punto di cedere...
certo se proprio non riuscivo a continuare, scendevo dalla sella e salivo a piedi pian pianino..avevo da timbrare il brevetto non potevo mollare proprio all'ultimo :wacko:


per esempio domenica scorsa, salendo da Semonzo ho fatto abbastanza bene fin poco oltre la metà del tragitto fermandomi penso 2/3 volte, poi invece negli ultimi tornanti mi continuavo a fermare per scendere e riposarmi un pò...e un pò di metri li ho fatti a piedi con la bici per mano...ero a un paio di tornanti e non potevo mollare...sennò come facevo per il timbro ?
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come dicevo in altri post , l'orgoglio non c'azzecca niente con le gambe . la bici va con le gambe e non con l'orgoglio . quindi , bravo a fermarti quando hai ritenuto opportuno fermarti . un'altro segreto sarebbe quello di ascoltare di piu' il nostro corpo ( tutto ) e molte volte non lo facciamo :mrgreen:

inutile comprarsi il cardiofrequenzimetro e poi avere la prostata gonfia a 9 atmosfere e non saperlo.....:wacko:
 

makkio

Apprendista Velocista
27 Agosto 2014
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completamente d'accordo.
inoltre non capisco come si dovrebbe usare un cardio per evitare un infarto. non mi è proprio chiaro, ma intendo proprio tecnicamente.
cosa si deve fare? quando si superano certi bpm bisogna fermarsi? vabbè, ma allora è vietato ogni sport, a parte il curling. non è che se sto facendo canottaggio il cuore non va alle stelle. Non è che se corro i 100m o faccio una partita di calcio il cuore non schizza mai.

anche io non lo capisco francamente..
anche perchè, volendo stare a quardare il cardio e le soglie, non dovrei fare bici neanche io che sono giovane (e, da quanto mi dicono, perfettamente in salute) visto che il cuore arriva in alto spesso e volentieri, per non dire sempre
 

Artigliere63

Pignone
7 Dicembre 2012
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vale per ogni sport, non capisco perché debba solo valere per il ciclismo. Se hai problemi al cuore e non lo sai, muori anche giocando a basket.
Se fai qualunque sport a livello agonistico e non fai una visita preventiva sei un idiota a prescindere, non solo se vai in bici.



ecco, spiega. io so leggere un cardio per analizzare la prestazione. ma non ho veramente idea di come si debba usare un cardio per capire se hai problemi o no (secondo me non è proprio possibile farlo ma ammetto la mia ignoranza).

Leggo sempre di questa cosa ma per me è buio totale, se puoi per favore spiegami come si deve usare un cardio per gestire la salute e non per gestire la prestazione.

Sul primo punto sono pienamente d'accordo con te. Ho parlato di ciclismo perchè, almeno per me, è l'unico sport che pratico con un minimo di continuità e perchè siamo sul forum BDC. Certamente il discorso è valido per tutti gli sport "di fatica".
Per quanto riguarda il cardio provo ad esporre il mio pensiero senza pretesa di insegnare niente a chi ha molta più esperienza (con circa 13.000 km fatti in 4 anni sono poco meno che principiante...). A mio avviso una visita sportiva ben fatta dovrebbe esere in grado di stabilire in maniera personalizzata quali possono essere le soglie massime da non superare, le varie zone di allenamento per la preparazione ecc. ed a quel punto il cardio usato bene potrebbe essere utile per evitare di esagerare soprattutto a chi ancora non "si conosce bene". Poi gli esperti lo usano sicuramente per analizzare la prestazione ma a mio modestissimo parere e sentendo altri amici più o meno esperti credo che molti utenti delle due ruote (me compreso) non abbiano abbastanza esperienza per capire quando stanno esagerando. Basta vedere quanto spesso viene proposta la famosa formuletta empirica "220 - gli anni" per stabilire la soglia massima. Se non erro io e te abbiamo più o meno la stessa età ma probabilmente, per il fisico, il pregresso sportivo ecc. non necessariamente abbiamo la stesa soglia e comunque versimilmete tu che hai molta più esperienza di attività sportiva agonistica e quindi sotto sforzo (mi pare di capire dai tuoi post) riesci a gestirti meglio sotto il profilo dello stress fisico. Comunque se ho detto una boiata chiedo venia ma non credo di essere molto fuori strada.o-o
 

Artigliere63

Pignone
7 Dicembre 2012
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MTB Scott Maggiorenne
anche io non lo capisco francamente..
anche perchè, volendo stare a quardare il cardio e le soglie, non dovrei fare bici neanche io che sono giovane (e, da quanto mi dicono, perfettamente in salute) visto che il cuore arriva in alto spesso e volentieri, per non dire sempre

Non ripeto quello che ho scritto nella risposta che ho dato all'amico [MENTION=47842]mag[/MENTION].
Credo comunque che anche tu per quanto giovane e allenato (beato te) avrai un limite di battiti oltre il quale il cuore inizia a faticare troppo. Se una visita medico sportiva (da ripetere periodicamente perchè la situazione può cambiare con età e allenamento) ti evidenziasse la soglia da non oltrepassare il cardio potrebbe aiutarti a monitorare il battito e non esagerare inutilmente. Tutto qui..
 

mag

Maglia Rosa
19 Agosto 2012
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premesso che non è questione di dire boiate o no, qui ognuno esprime il proprio pensiero.

Detto ciò secondo me sei assolutamente fuori strada.

conoscere o non conoscere la propria soglia, se parliamo di salute, serve a ZERO.
Il significato di soglia è chiaro e chiunque si alleni lo conosce perfettamente.
Il corpo umano non è il motore di una auto. In un auto se stai in fuorigiri a lungo spacchi. Per un uomo non è possibile, non puoi stare fuori soglia quanto tempo vuoi, automaticamente ti spegni.
non esiste alcun rischio, per un atleta sano, a lavorare fuori soglia al massimo delle proprie possibilità. Zero totale.
Leggere il cardio ti serve a zero. Se la tua soglia è per esempio 170bpm non è che tu puoi metterti a 180 e rimanerci per minuti, semplicemente non riesci, fine dei giochi.
Conoscersi o non conoscersi non conta nulla, se vai troppo forte ti autospegni, non esiste il rischio di "rompere un motore".
non muore nessuno per lavorare fuori soglia. Per questo leggere il cardio per ragioni di salute non ha alcun significato. Se ti deve venire qualcosa ti viene punto, e non lo puoi preannunciare in alcun modo guardando i bpm.

Sul primo punto sono pienamente d'accordo con te. Ho parlato di ciclismo perchè, almeno per me, è l'unico sport che pratico con un minimo di continuità e perchè siamo sul forum BDC. Certamente il discorso è valido per tutti gli sport "di fatica".
Per quanto riguarda il cardio provo ad esporre il mio pensiero senza pretesa di insegnare niente a chi ha molta più esperienza (con circa 13.000 km fatti in 4 anni sono poco meno che principiante...). A mio avviso una visita sportiva ben fatta dovrebbe esere in grado di stabilire in maniera personalizzata quali possono essere le soglie massime da non superare, le varie zone di allenamento per la preparazione ecc. ed a quel punto il cardio usato bene potrebbe essere utile per evitare di esagerare soprattutto a chi ancora non "si conosce bene". Poi gli esperti lo usano sicuramente per analizzare la prestazione ma a mio modestissimo parere e sentendo altri amici più o meno esperti credo che molti utenti delle due ruote (me compreso) non abbiano abbastanza esperienza per capire quando stanno esagerando. Basta vedere quanto spesso viene proposta la famosa formuletta empirica "220 - gli anni" per stabilire la soglia massima. Se non erro io e te abbiamo più o meno la stessa età ma probabilmente, per il fisico, il pregresso sportivo ecc. non necessariamente abbiamo la stesa soglia e comunque versimilmete tu che hai molta più esperienza di attività sportiva agonistica e quindi sotto sforzo (mi pare di capire dai tuoi post) riesci a gestirti meglio sotto il profilo dello stress fisico. Comunque se ho detto una boiata chiedo venia ma non credo di essere molto fuori strada.o-o
 

mag

Maglia Rosa
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Non ripeto quello che ho scritto nella risposta che ho dato all'amico [MENTION=47842]mag[/MENTION].
Credo comunque che anche tu per quanto giovane e allenato (beato te) avrai un limite di battiti oltre il quale il cuore inizia a faticare troppo. Se una visita medico sportiva (da ripetere periodicamente perchè la situazione può cambiare con età e allenamento) ti evidenziasse la soglia da non oltrepassare il cardio potrebbe aiutarti a monitorare il battito e non esagerare inutilmente. Tutto qui..

non esiste quella soglia :mrgreen: è il tuo fisico che la autodetermina, non puoi andare oltre, non ci riesci proprio :mrgreen:

e quando sei a quel punto il cardio non lo vedi neppure, ti assicuro che vedi appena appena la strada in mezzo agli occhi lucidi, altro che guardare il cardio :mrgreen:
 

Artigliere63

Pignone
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MTB Scott Maggiorenne
non esiste quella soglia :mrgreen: è il tuo fisico che la autodetermina, non puoi andare oltre, non ci riesci proprio :mrgreen:

e quando sei a quel punto il cardio non lo vedi neppure, ti assicuro che vedi appena appena la strada in mezzo agli occhi lucidi, altro che guardare il cardio :mrgreen:

Se me lo dici tu ci credo. Io non sono mai arrivato a quel punto perchè probabilmente mi fermo prima (anche guadando il cardio). Faccio il possibile, e ci riesco adeguado il ritmo, per rimanere sotto i 165 bpm. Stando a quello che mi dici probabilmente mi sto autolimitando anzi, come probabilmente direbbe qualcuno, mi sto "allenando ad andare piano" ma con i pochi km che faccio visto il tempo che (non) ho a disposizione tra lavoro e famiglia non vorrei avere problemi. Tra l'altro non faccio gare ed esco sempre da solo per cui non rallento nessumo e mi sento un po' più sicuro. Comunque grazie per le risposteo-o
 

Antelao

Apprendista Scalatore
21 Giugno 2014
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premesso che non è questione di dire boiate o no, qui ognuno esprime il proprio pensiero.

Detto ciò secondo me sei assolutamente fuori strada.

conoscere o non conoscere la propria soglia, se parliamo di salute, serve a ZERO.
Il significato di soglia è chiaro e chiunque si alleni lo conosce perfettamente.
Il corpo umano non è il motore di una auto. In un auto se stai in fuorigiri a lungo spacchi. Per un uomo non è possibile, non puoi stare fuori soglia quanto tempo vuoi, automaticamente ti spegni.
non esiste alcun rischio, per un atleta sano, a lavorare fuori soglia al massimo delle proprie possibilità. Zero totale.
Leggere il cardio ti serve a zero. Se la tua soglia è per esempio 170bpm non è che tu puoi metterti a 180 e rimanerci per minuti, semplicemente non riesci, fine dei giochi.
Conoscersi o non conoscersi non conta nulla, se vai troppo forte ti autospegni, non esiste il rischio di "rompere un motore".
non muore nessuno per lavorare fuori soglia. Per questo leggere il cardio per ragioni di salute non ha alcun significato. Se ti deve venire qualcosa ti viene punto, e non lo puoi preannunciare in alcun modo guardando i bpm.
Diciamo che,paragonato a un motore,il fuori soglia è quando il motore entra nel limitatore e la centralina gli toglie corrente :mrgreen:....quindi completamente daccordo con te caro Paolo o-o
Detto ciò,farei la firma per lasciarci la pelle con un colpo in bici,perchè,sono convinto che siamo destinati e piuttosto di una malattia logorante,meglio un CLICK!
 
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mag

Maglia Rosa
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Diciamo che,paragonato a un motore,il fuori soglia è quando il motore entra nel limitatore e la centralina gli toglie corrente :mrgreen:....quindi completamente daccordo con te caro Paolo o-o
Detto ciò,farei la firma per lasciarci la pelle con un colpo in bici,perchè,sono convinto che siamo destinati e piuttosto di una malattia logorante,meglio un CLICK!

non potevi esprimere meglio la mia idea di vita.

Io dico sempre a mia moglie che non voglio viver a lungo, voglio vivere bene, sano, e poco. non voglio trascinarmi per 15 anni come un derelitto.
Lei si incaxxa quando dico queste cose ma la mia speranza è proprio quella, vivere in salute, anche ancora poco, e poi bum, fine.

p.s. si lo so, ti devo scrivere ... ti devo una spiegazione
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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molto bella e funzionale
premesso che non è questione di dire boiate o no, qui ognuno esprime il proprio pensiero.

Detto ciò secondo me sei assolutamente fuori strada.

conoscere o non conoscere la propria soglia, se parliamo di salute, serve a ZERO.
Il significato di soglia è chiaro e chiunque si alleni lo conosce perfettamente.
Il corpo umano non è il motore di una auto. In un auto se stai in fuorigiri a lungo spacchi. Per un uomo non è possibile, non puoi stare fuori soglia quanto tempo vuoi, automaticamente ti spegni.
non esiste alcun rischio, per un atleta sano, a lavorare fuori soglia al massimo delle proprie possibilità. Zero totale.
Leggere il cardio ti serve a zero. Se la tua soglia è per esempio 170bpm non è che tu puoi metterti a 180 e rimanerci per minuti, semplicemente non riesci, fine dei giochi.
Conoscersi o non conoscersi non conta nulla, se vai troppo forte ti autospegni, non esiste il rischio di "rompere un motore".
non muore nessuno per lavorare fuori soglia. Per questo leggere il cardio per ragioni di salute non ha alcun significato. Se ti deve venire qualcosa ti viene punto, e non lo puoi preannunciare in alcun modo guardando i bpm.
Quindi, secondo quanto hai scritto che si fa ?
niente cardio... niente ascoltarsi o dare retta alle percezioni ?
Che si fa andiamo un tanto al sacco ?
Va bene essere contestatori sempre e cmq, denota ragionamento, ma esserlo a prescindere oltre che sbagliato, per me, è fuorviante anche per altri.
Mi pare logico e scontato che se qualcuno si munisce di cardio è perchè abbia un'idea a cosa serva, o deve servire (serviva-secondo alcuni- perchè adesso ci sono i PM) solo a chi fa agonismo ??
Io da principiante l'ho sempre usato... bastava poco a mettere in rapporto le pulsazioni rilevate dal cardio allo sforzo e in base a quello rallentare per evitare la fase dell'oblio o per taluni stellette... visto che ancora non ci si conosce il cardio è un ottima indicazione anche in virtù dei miglioramenti che si andranno a conseguire nel tempo con il susseguirsi degli allenamenti o uscite.

Per quanto riguarda il mezzo di chi ha aperto il thread... sarebbe opportuno fare una approfondita analisi di quel che si vuole fare con le bike e da lì decidere quale specialità... tanto tutto con una sola tipologia di mezzo non la si potrà mai fare perchè prima o poi o manca l'uno o l'altro, un'idea potrebbe essere un ibrida con telaio in carbonio e buone ruote... ma sicuramente le cifre salgono, però con quella può fare sia percorsi lunghi, anche 200 e passa km (io l'ho fatto anche più di una volta) sia sterrati o tratturi e perchè no qualche sentiero di montagna.
 

mag

Maglia Rosa
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Quindi, secondo quanto hai scritto che si fa ?
niente cardio... niente ascoltarsi o dare retta alle percezioni ?
Che si fa andiamo un tanto al sacco ?
....

scusa ma stavamo parlando di altro.
Qui si discuteva dell'uso del cardio per "salvare" il cuore, non per allenarsi, dove invece il cardio serve ... ma per gestire la prestazione, o per analizzare i dati del pm (cioè sempre per analizzare la prestazione), ma non "per stare bene".

quindi mai detto di usare o non usare il cardio, ho solo detto che se uno lo usa per "tutela personale" allora non serve a nulla.
 

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Pignone
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Diciamo che,paragonato a un motore,il fuori soglia è quando il motore entra nel limitatore e la centralina gli toglie corrente :mrgreen:....quindi completamente daccordo con te caro Paolo o-o
Detto ciò,farei la firma per lasciarci la pelle con un colpo in bici,perchè,sono convinto che siamo destinati e piuttosto di una malattia logorante,meglio un CLICK!

Avendo purtroppo visto anche in faniglia situazioni in cui la vecchiaia è stata "impietosa" direi che il tuo pensiero non è sbagliatissimo ed anch'io mi auguro di non arrivare a quei livelli. Diciamo che adesso mi sembrerebbe un po' troppo presto...:mrgreen::mrgreen: per cui adotto la precauzione del cardio.
P.S. non importa a nessuno ma pure io mi chiamo Paolo o-o
 

Antelao

Apprendista Scalatore
21 Giugno 2014
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si 3
non potevi esprimere meglio la mia idea di vita.

Io dico sempre a mia moglie che non voglio viver a lungo, voglio vivere bene, sano, e poco. non voglio trascinarmi per 15 anni come un derelitto.
Lei si incaxxa quando dico queste cose ma la mia speranza è proprio quella, vivere in salute, anche ancora poco, e poi bum, fine.

p.s. si lo so, ti devo scrivere ... ti devo una spiegazione
Non preoccuparti! posso anche attendere,era solo perchè sono curioso!....Io per esempio,a breve faccio le valigie e me ne vado alle canarie (lo so sono molto OT) perchè mi sono rotto le palle del sistema italiano!Li poi,c'è il Teide :mrgreen:
 

dagos

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Bici
molto bella e funzionale
quindi mai detto di usare o non usare il cardio, ho solo detto che se uno lo usa per "tutela personale" allora non serve a nulla.

Scusa ma... non è forse tutela personale (come la chiami tu) monitore il proprio cuore per capire quanto sia intenso lo sforzo confrontandolo con la percezione muscolare e respiratoria ?
Almeno io così mi regolo e mi sono sempre regolato in base a quello... proprio per evitare eventuali fuorigiri che a volte non ti rendi conto, attraverso la sola percezione, di arrivarci.

Poi vorrei poterti far conoscere i tempi di salita di uno della zona che gestisce un negozio di bike, visto che ha uno dei tempi migliori ma con la bdc.. eppure usa moltissimo anche la Mtb e non è certo uno scarso ma tra le due su circa 36 minuti ballano quasi 6 di differenza... il suo giudizio è semplicemente la posizione della bdc che ti permette di spingere più a lungo in modo costante... giusto per tornare sulla notevole differenza tra bdc e mtb... tralasciando le lunghe distanze dove appunto Non c'è storia.