E' una gara che ha i numeri e le potenzialità per ritagliarsi un suo spazio nel pur concorrenziale gruppo delle granfondo romagnole. Innanzitutto perché arriva nello scorcio più bello della Romagna, poi perché gode di un'area ritrovo molto adatta (l'acquario ha parcheggi abbondanti) ed infine per le numerose infrastrutture di servizio.
Vero, il percorso ricalca in parte quello della G.F. di Riccione, le gare si assomigliano: veloci, mangia e bevi continui, poca pianura e poco spazio per recuperare; una tipologia di gara che non è dura in sé, ma lo diventa solo se lo vuole il ciclista che quindi può sempre decidere se pedalarla senza patemi (e allora è veramente godibile) o gettarsi nella mischia e provare a tenere le
ruote del gruppo più avanti, quello che non ti fa mai stare comodo (e allora diventa un allenamento molto duro o una gara tirata).
Va salutato con favore la decisione di eliminare dal percorso tratti di strada ammalorati a costo di accorciare ed ammorbidire (le mie full carbon per tubi ringraziano di cuore): bravi! così si fa.
Qualche macchina di troppo sul percorso, ma sempre disciplinata ed accostata in attesa del transito. Incroci ben presidiati e staffette col cambio ruote efficienti.
Insomma ce n'è per tutti i gusti.. a proposito... ma vogliamo parlare della "rustida" (grigliata di pesce azzurro) con piada, birra e ogni ben di Dio all'arrivo? O del pasta party a base di pesce? (qui va rivista forse l'organizzazione, troppo tempo in coda).
In generale intravvedo un futuro molto radioso per questa gara: il fatto che cresca è un buon segnale ed all'arrivo, personalmente, ho visto solo gran sorrisi e gente felice. Sarà la Romagna, sarà la biciletta, sarà stato il sole, sarà stata la discreta media sul mio
garmin, ma ieri io mi sono divertito molto.