Giro d'Italia 2015

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
31.533
22.055
Bugliano
Visita sito
Bici
qualunquemente
Bel percorso...le prime nove tappe sono quelle che mi piacciono di più...sono disegnate come se fossero nove classiche...bella anche la crono 30km completamente piani e 30 un pò più mossi...belli anche i tapponi alpini con la penultima salita sempre più difficile dell'ultima...mi ricordo che nel 2010 l'aprica fece incrementare in maniera incredibile il vantaggio di basso su arroyo che aveva recuperato nella discesa del mortirolo...bello anche l'arrivo in discesa a verbania...qualcuno di voi sa se è tecnica quella discesa? Forse l'unica cosa che manca è un arrivo in salita tosto sulle dolomiti (Fedaia,Tre Cime,Gardeccia,Giau..)

la prima parte è piuttosto ripida e tecnica, dopo la contropendenza di Premeno diventa abbastanza facile.
piuttosto, la salita è bella tosta...
 

Jello

Gregario
7 Ottobre 2013
549
30
Visita sito
Bici
Trek Madone & Wilier 101SR
Io invece trovo la cosa stupenda...4 tappe in Liguria quando mi ricapitano nella vita,me le godo tutte spensieratamente e alle elezioni regionali ci pensiamo dopo il Giro.
o-o
Non voleva essere una critica nei confronti della Liguria, ci mancherebbe. Il mio voleva solo essere un discorso a carattere generale.
A me dispiace vedere come per il politico medio nostrano il Giro d'Italia sia solo occasione per farsi bello nei confronti dell'elettorato, quando dovrebbe essere altro.
Certo, il prossimo anno alcuni territori liguri si faranno una gran bella pubblicità.
Ma passata la sbornia del Giro 2015, che succederà in seguito? Ho paura che il Giro dimenticherà per molto tempo la Liguria, proprio perché nel frattempo saranno finiti i soldi, e senza elezioni, non ci sarà il politico che vorrà farsi bello.
 

sdematteis

Pedivella
10 Dicembre 2007
476
87
58
lecce
Visita sito
Bici
scott addict hmx sl sr rev meccanico zipp 303
E' inutile lamentarsi il giro passa da dove c'è chi paga. Con la crisi quindi solo al centro nord. Al sud ci sono salite sufficienti a far saltare la clòassifica già dalla prima settimana. Aspromonte, Vesusio, Etna, Nebrodi, Gargano, Cilento hai voglia asalire. Per chi vuole provare la gamba la più dura salita d'Italia non è lo zoncolan ma rifugio calvanico vicino salerno a settefichi 13 km al 13,50 di media con punte del 22%. Parlo per me senza il 34 /30 avrei messo il piede a terra
 

danny

Apprendista Scalatore
27 Maggio 2004
2.628
50
Arezzo
www.danny.it
Aspromonte, Vesusio, Etna, Nebrodi, Gargano, Cilento hai voglia asalire. Per chi vuole provare la gamba la più dura salita d'Italia non è lo zoncolan ma rifugio calvanico vicino salerno a settefichi 13 km al 13,50 di media con punte del 22%. Parlo per me senza il 34 /30 avrei messo il piede a terra

la difficoltà non la fà solo la pendenza e/o la lunghezza ma anche l'altitudine cosa che al centro/sud manca. Ne è prova la tappa del Petrano, sulla carta una delle più dure di sempre 230 Km e più di 5000mt di dislivello tutti sopra i 30° di temperatura eppure non fece nessuna strage.
 

Leopejo

Gregario
1 Febbraio 2009
508
8
Wrocław, Polonia (ex Firenze)
twitter.com
Bici
Focus Izalco Pro 1.0 2011
Ne è prova la tappa del Petrano, sulla carta una delle più dure di sempre 230 Km e più di 5000mt di dislivello tutti sopra i 30° di temperatura eppure non fece nessuna strage.
Beh, i corridori - dal primo all'ultimo - arrivarono uno a uno o a piccoli gruppetti. Il quinto a più di un minuto, l'ottavo a oltre due. Gli ultimi a 48 minuti, passando le otto ore di corsa.

Dopo la tappa si riversarono su twitter - quelli che già allora lo usavano - e dichiararono che era la tappa più dura mai corsa, al limite alla pari con una tappa del Tour di qualche anno prima.

Per il resto sono d'accordo, gli Appennini e le Alpi sono due bestie diverse, per altitudine media e massima, stato delle strade, temperatura dell'aria e dell'asfalto, per non parlare dei paesaggi.
 

sdematteis

Pedivella
10 Dicembre 2007
476
87
58
lecce
Visita sito
Bici
scott addict hmx sl sr rev meccanico zipp 303
la difficoltà non la fà solo la pendenza e/o la lunghezza ma anche l'altitudine cosa che al centro/sud manca. Ne è prova la tappa del Petrano, sulla carta una delle più dure di sempre 230 Km e più di 5000mt di dislivello tutti sopra i 30° di temperatura eppure non fece nessuna strage.

dai sfido te e vegni, la disegno io una tappa al sud magari al 4 o 5 giorno di corsa. vedrai che ballo del tritello come dice l'amico di euro sport. scherzo eh buona giornata o-o
 

danny

Apprendista Scalatore
27 Maggio 2004
2.628
50
Arezzo
www.danny.it
ma sono sicuro anche io che a voler fare una tappa dura la si fa anche al sud ma le montagne "vere" quelle che hanno reso epico e leggendario il giro sono nella alpi.
 

danny

Apprendista Scalatore
27 Maggio 2004
2.628
50
Arezzo
www.danny.it
Beh, i corridori - dal primo all'ultimo - arrivarono uno a uno o a piccoli gruppetti. Il quinto a più di un minuto, l'ottavo a oltre due. Gli ultimi a 48 minuti, passando le otto ore di corsa.

Dopo la tappa si riversarono su twitter - quelli che già allora lo usavano - e dichiararono che era la tappa più dura mai corsa, al limite alla pari con una tappa del Tour di qualche anno prima.

Per il resto sono d'accordo, gli Appennini e le Alpi sono due bestie diverse, per altitudine media e massima, stato delle strade, temperatura dell'aria e dell'asfalto, per non parlare dei paesaggi.

la tappa fu certamente dura ma non fece la selezione che ci si aspettava, tutti i big in lotta per le prime posizioni erano davanti e nessuno saltò!
 

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
33.234
548
Visita sito
Bici
si grazie
il bello dell'italia che tappe dure e belle possono realizzarsi in tante zone, ovvio le alpi restano tali...ma al centro sud non mancano zone con salite lunghe più o meno dure, ma va cmq valutata la possibilità di ospitare la carovana del giro... in cima ad una salita non devono arrivare solo 200ciclisti ma tutto il seguito che questo comporta

ad esempio calvanico (la 14 esima salita più dura d'italia) fu presa in considerazione dalla precedente gestione del giro ma era impossibile far arrivare la caronvana del giro, non c'era spazio per i mezzi di tv,di rcs,sponsor,squadre etc

e come insegna il tour se il giro accrescerà la sua fama la carovana sarà sempre più grande e sarà ancora più difficile portarla in salite meno famose ma magari impegnative

fermo restando che se non si paga,rcs nemmeno prende in considerazione l'ipotesi
 

Jello

Gregario
7 Ottobre 2013
549
30
Visita sito
Bici
Trek Madone & Wilier 101SR
Conoscendo le dinamiche interne al Giro ed il modus operandi degli organizzatori, ho sempre avuto da ridire sui percorsi delle ultime edizioni, sia per via dei trasferimenti lunghi e stressanti, che non piacciono a nessuno, in primis ai corridori, sia per le troppe montagne inserite nel percorso, spesso senza una logica particolare, se non quella di assecondare i desiderata della RAI che chiedeva un percorso telegenico.
Invece, quello del Giro 2015 mi sembra un percorso equilibrato, selettivo ma nella giusta misura, con una corretta ripartizione delle difficoltà, e soprattutto con trasferimenti ponderati, corti, cosa che sarà molto apprezzata da tutta la carovana rosa.
Questa volta, non posso che esprimere il mio apprezzamento per l'operato di RCS Sport.
Volendo cercare il pelo nell'uovo, non mi convincono del tutto le tappe di Verbania e di Cervinia. Credo che manchi all'appello una tappa per velocisti, perché, conoscendo quelle strade, immagino che difficilmente vedremo a Lugano uno sprint: la salita della Croce di Menaggio, anche se a 30 chilometri dal traguardo, può risultare indigesta a qualche sprinter, e l'arrivo è praticamente in discesa, dopo una salitella insidiosa. E' più facile ipotizzare la vittoria di un finisseur, a maggior ragione considerando che la salita di Teglio, dopo pochi chilometri, e la brevità della tappa sembrano fatti apposta perché parta una fuga al chilometro zero. Ecco perché avrei fatto della tappa di Verbania una tappa per velocisti.
Inoltre, la tappa di Cervinia mi sembra troppo lunga. Immagino che la cosa sia voluta, per avere un tappone per fondisti. Ma, in questo caso, non sono del tutto obiettivo, rammaricandomi per il mancato inserimento nel percorso della salita del mio avatar.
 

grimpeur75

Apprendista Cronoman
13 Febbraio 2007
3.549
1.224
Aosta
Visita sito
Bici
Bianchi Specialissima disc
Si ma se mettevano Zuccore dovevano fare Cervinia da Chatillon e non veniva fuori una tappa molto selettiva....con Saint Barthelemy e San Pantaleone diventa bella tosta...ha già deciso un Giro d 'Italia nel 97...
 

Jello

Gregario
7 Ottobre 2013
549
30
Visita sito
Bici
Trek Madone & Wilier 101SR
Si ma se mettevano Zuccore dovevano fare Cervinia da Chatillon e non veniva fuori una tappa molto selettiva....con Saint Barthelemy e San Pantaleone diventa bella tosta...ha già deciso un Giro d 'Italia nel 97...

In ogni caso, avrebbero potuto inserire anche il col de Joux. Io avrei fatto, in rapida sequenza, Col de Joux da Verrès, discesa a Saint-Vincent, Col d'Arlaz da Montjovet, Col Zuccore e poi discesa verso il fondovalle. Così facendo, avrebbero dovuto percorre per due volte solo pochi chilometri della statale della Val d'Ayas.
In realtà, è una gran bella tappa anche così: è che, personalmente, mi dispiace che ancora non abbiano ancora mai fatto lo Zuccore. Anche se non è il Mortirolo, sono convinto che sarebbe una salita molto spettacolare.
 

grimpeur75

Apprendista Cronoman
13 Febbraio 2007
3.549
1.224
Aosta
Visita sito
Bici
Bianchi Specialissima disc
Si ma come dici tu si potevano inserire quelle salite se la tappa non fosse arrivata a Cervinia, xchè la salita di cervinia è troppo lunga e pedalabile x fare selezione e così sullo Zuccore nessuno sarebbe scattato....piuttosto dopo lo zuccore mi mettevi il col de Joux discesa a Brusson e arrivo a Estoul allora si che veniva tosta...
 

grimpeur75

Apprendista Cronoman
13 Febbraio 2007
3.549
1.224
Aosta
Visita sito
Bici
Bianchi Specialissima disc
Alla fine penso che sia una bella tappa cattiva anche così, contando che siamo al terzultimo giorno di Giro e misura 237 km...forse qua pochi conoscono il San Pantaleone, è una salita lunga e dura, e se farà caldo, alle 4 di pomeriggio, tutta al sole....farà selezione...
 

Jello

Gregario
7 Ottobre 2013
549
30
Visita sito
Bici
Trek Madone & Wilier 101SR
Si ma come dici tu si potevano inserire quelle salite se la tappa non fosse arrivata a Cervinia, xchè la salita di cervinia è troppo lunga e pedalabile x fare selezione e così sullo Zuccore nessuno sarebbe scattato....piuttosto dopo lo zuccore mi mettevi il col de Joux discesa a Brusson e arrivo a Estoul allora si che veniva tosta...

Sicuramente, la tappa di Cervinia, così come disegnata, sarà una bella tappa: lunga, dura, logorante, farà tantissima selezione.
Ma a me sarebbe piaciuta tanta la tappa sopra descritta, e credo che avrebbe la chance di essere ugualmente avvincente, magari in maniera diversa.
Saint Barthélemy, Saint Panthaléon, e la stessa salita di Cervinia, sono signore salite. È molto probabile, anche per la collocazione nel percorso del Giro 2015, che possa rivelarsi la tappa decisiva ai fini della classifica generale, così come lo era stata nel '97.
La tappa a cui avevo pensato avrebbe comportato un disegno tattico differente. La salita di Cervinia in sé, pur se lunga, non è molto selettiva. Ma il leit motiv del Giro del prossimo anno sembra essere - e di questo non posso che fare un plauso agli organizzatori - l'abbinamento salita ripida + salita pedalabile: Daone-Campiglio, Mortirolo-Aprica, Finestre-Sestrières: Zuccore-Cervinia sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Certo, se uno aspetta la salita di Cervinia per attaccare non può sperare di fare grande selezione, ma se con la squadra studia una tattica ad hoc, una salita come lo Zuccore sarebbe potuta essere uno splendido trampolino di lancio.