Da possessore BMC GF02 Disc elenco i pro e i contro che ho riscontrato potendo provare di persona le differenze con i freni a pattini
PRO
- frenata migliore in tutte le condizioni. Differenza trascurabile e poco avvertibile durante normali frenate ma c'è un divario immenso non solo sul bagnato ma bensì nelle staccate violente: chi ti segue con freni "normali" arriva facilmente piú lungo, c'è poco da fare se non fare attenzione.
- bici "pronta per il futuro" perché le cose vanno avanti e credo con buona ragione che il disco sia la direzione, che piaccia o meno c'è poco da fare, il progresso non si ferma. Un pó come i nostalgici fotografi che criticano le moderne digitali (parlo di prodotti da 3000 euro a salire) asserendo che come le vecchie macchine a pellicola non c'è niente.
CONTRO
- manutenzione nettamente superiore, almeno con i freni a disco meccanici, forse un pó meno con gli idraulici: dopo ogni uscita superiore ai 100km devo ritarare i freni a seguito di un veloce consumo delle pasticche.
Questa situazione è influenzata da diversi altri fattori quali il peso del ciclista, il percorso (pianura o saliscendi) nonché il tipo di pasticca utilizzata. Io preferisco le organiche perché fanno zero rumore, sono più modulabili e sono subito pronte al massimo della frenata anche "a freddo" ma si consumano in fretta e vanno più facilmente in crisi se stressate in discesoni . Con le metalliche il discorso cambia con durata maggiore nonché potenza maggiore di frenata a discapito di un consumo del disco stesso , ad un minore modulabilita, ad un'emissione di rumore in alcune situazioni e ad un tempo di entrata in esercizio (si devono riscaldare un pochino per dare il 100%).
- al momento la disponibilità di
ruote è inferiore a quelle destinate ai freni a pattino.
Per dirne una sulla mia bici ho montato delle DT Swiss disc con gomme da 32
Continental Sport Contact II.
Vorrei avere un secondo treno di ruote completo di cassetta pronto da essere installato ma con copertoncino da 23 da utilizzare in primavera estate (in autunno inverno preferisco il 32 per via della maggiore impronta a terra e della maggior sicurezza sopratutto sul bagnato e guardate che quando si parla di "bagnato" non necessariamente si intende uscire con la pioggia ma bensì su strade dove è piovuto e quindi appunto piene d'acqua) ma purtroppo la scelta è limitata dando per lo più come opzioni solo costose ruote in carbonio.
Non si trovano molte ruote IN ALLUMINIO ad un prezzo accettabile compatibili con freni a disco e con canale da 15 (622x15) perché appunto su un canale da 20 o superiore non ci puoi installare un copertoncino sottile da 23, a meno che non ci si voglia suicidare.
Questo ultimo contro credo sia solo temporale dato il continuo espandersi del disco e quindi le case si stanno aggiornando. Per il momento credo che sia un limite artificiale e i produttori "marciano" sul carbonio costringendo ad un investimento notevole se si vuole ricreare lo scenario da me elencato. Per me 6-800 euro di ruote senza
copertoni e senza pignoni non sono affatto pochi, poi ovviamente c'è chi 800 euro li guadagna in 1 giorno ed equivalgono ad una cena al ristorante ma questo è un altro discorso.
Questo è quanto ho potuto constatare di persona e non per sensazione di pensiero.
Detto ciò io opterei comunque per il disco in un'ottica di progresso e comunque anche se devo fare più manutenzione preferisco il disco per le sue prestazioni generali. Poi c'è da dire che la manutenzione stessa é per me parte integrante di un rituale quale la cura e la passione per la bicicletta.