credo sia uno dei 3d più letti...primeggio anche qua insomma! :rosik::eek::eek::eek::eek:
grazie a tutti per le numerosissime pagine scritte, quelli di BDC-FORUM dovrebbero darmi un premio:rosik::rosik::rosik:
un bel riconoscimento per quante persone ci hanno scritto su questo 3d!!!!
Battute a parte: io ho avuto una bici disc con QR e
ruote ZTR...lamentavo in continuazione flessioni in frenata e nei rilanci, il telaio era un discreto Flyxii 320, buona rigidità e abbastanza comodo.
Rispetto all'attuale Izalco max non ci sono confronti, già il Cayo era molto meglio; io la scelta di
Specialized la capisco anche troppo bene; no perni passanti per la comodità di mantenere ruote il più possibile compatibili con QR dunque più semplici da "abbinare" e modificare.
l'allineamento che si ottiene con un QR e quello con un PP non hanno paragoni; infatti il PP non è influenzato dalla forza di chiusura, mentre il QR assolutamente si.
Per il resto la mia bici senza costi esoterici peserò 6,6 kg...è proprio necessario lamentarsi del peso?
Direi che ormai andiamo verso una conclusione che reputavo scontata:
i dischi con l'evoluzione 2017/18 saranno sempre più presenti sulle BDC ed il peso andrà gradualmente abbassandosi fino quasi attestarsi alla pari di un caliper media gamma; ormai anche i dischi di nuova concezione (titanio, costo 32 euro l'uno) sono super leggeri, affidabilissimi e durano veramente tanti km...
Unico punto che rimane un po' oscuro è il lato RUOTE.
Non moltissimi produttori si stanno lanciando a proporre soluzioni innovative (solo pochi piccoli artigiani), l'idea di Alchemist è ottima, quella del nuovo mozzo Spada è eccellente...ma dobbiamo sempre tenere in considerazione che la ruota avrà un ruoto estremamente importante, oserei dire quasi fondamentale.
Il carbonio (secondo me) prenderà il sopravvento così come il tubeless; abbiamo visto a livello empirico come il tubeless risulti probabilmente la miglior tecnologia per le bici da strada, nonostante tutti reputino (io compreso) il tubolare imbattibile per sensazioni offerte.
I freni a disco avranno il compito di traghettare questa tecnologia verso la diffusione di massa, non dovensosi più preoccupare i produttori di avere spalle dei cerchi in carbonio dedicate, rinforzate e molto pesanti.