(mi stupisco che un esperto come te nn lo sappia)
Ma quale esperto! ho partecipato una sola volta, e ho fatto l'ultimo terzo del percorso in crisi mistica
Oetztaler Radmarathon 2016 "Uno mas"
- Creatore Discussione samuelgol
- Data di inizio
Ma quale esperto! ho partecipato una sola volta, e ho fatto l'ultimo terzo del percorso in crisi mistica
L'alimentazione in gara è stata una delle mie debolezze quest'anno; per la Oetzaler devo assolutamente evitare errori, soprattutto in caso di condizioni meteo avverse.
Per ora sono a circa 8.500km da gennaio, in linea con gli anni passati; giri lunghi e con dislivello ne ho fatti abbastanza, quindi la resistenza non mi manca.
Quello che mi manca è la "Performans" nel senso che sono più lento degli anni passati.
Avrò più tempo per godermi il paesaggio di Giovo e Rombo
PS [MENTION=18928]Airone[/MENTION]delchianti: mi raccomando il post-gara
, non facciamo lo sbaglio del 2015:rosik:
Per ora sono a circa 8.500km da gennaio, in linea con gli anni passati; giri lunghi e con dislivello ne ho fatti abbastanza, quindi la resistenza non mi manca.
Quello che mi manca è la "Performans"
nel senso che sono più lento degli anni passati.Avrò più tempo per godermi il paesaggio di Giovo e Rombo
PS [MENTION=18928]Airone[/MENTION]delchianti: mi raccomando il post-gara
, non facciamo lo sbaglio del 2015:rosik:
Un mio caro amico la scorsa settimana ha preso un giorno di ferie, si è recato a Vipiteno in auto, ha scaricato la bici da corsa e ha percorso il tracciato della Ötztaler. Bravissimo, non c'é che dire, anche perché essendo molto impegnato lavorativamente parlando, non è molto allenato. Gli ho fatto i complimenti SINCERI. Io quest'anno non sarei neppure il grado di fare solo il Rombo!
Una mia considerazione: anche se i kilometri sono gli stessi, il dislivello è lo stesso, secondo me affrontare il Rombo come seconda salita, dopo il Giovo, e il Brennero come ultima, rende l'impresa "più facile", almeno psicologicamente, e non solo....
Voi che ne pensate?
Una mia considerazione: anche se i kilometri sono gli stessi, il dislivello è lo stesso, secondo me affrontare il Rombo come seconda salita, dopo il Giovo, e il Brennero come ultima, rende l'impresa "più facile", almeno psicologicamente, e non solo....
Voi che ne pensate?
Ma quale esperto! ho partecipato una sola volta, e ho fatto l'ultimo terzo del percorso in crisi mistica
Non dico esperto per i nr. di partecipazioni alla gara, ma di sicuro alle discussioni qui nel forum ci sei sempre e tutti gli anni, e le questioni ed i dubbi sono sempre gli stessi
Non dico esperto per i nr. di partecipazioni alla gara, ma di sicuro alle discussioni qui nel forum ci sei sempre e tutti gli anni, e le questioni ed i dubbi sono sempre gli stessi
Sì, ma non avendo -per il momento- intenzione di partecipare, non sono informato sul regolamento riguardo la cessione di pettorali.
Infatti. Credo che se si affronta il Rombo essendo -relativamente- freschi, sia di fatto "un'altra" Ötztaler...
Verissimo.
Basta partire e fare l'intero giro da S.Leonardo invece che da Sölden e sembra un'altra cosa.
infatti oltre che in gara...sempre fatto il giro Oetzy da San Leonardo....direi come difficolta un 30% più facile rispetto al giro standard
Incide anche il caldo...fatto con il fresco è tutt'altra cosa
Incide anche il caldo...fatto con il fresco è tutt'altra cosa
Credo sia un fatto psicologico e fisico al tempo stesso. Psicologico perchè le pendenze del Brennero bene o male sai che pure se non arrivi mai, alla fine arrivi, mentre il Rombo è più impegnativo sia come pendenze che come altitudine, dunque arrivare finiti prima dell'ultima salita cambia e di molto che poi si abbia l'uno o l'altro da fare. Fisico perchè mentre il Rombo lo fai comunque piano per timore e sensazione di fatica anche da 2 salita e dunque risparmi qualcosa, il Brennero come 2 salita, ti invoglia ad esagerare e il brutto è che non te ne accorgi. Ti consuma e ti svuota silenziosamente non avvisandoti attraverso le sensazioni che un Rombo di seconda salita comunque ti trasmetterebbe, che stai consumando. Sicchè paradossalmente è più facile arrivare finiti a San Leonardo dopo Kuthay, Brennero e Giovo, che non farlo con Giovo, Rombo e Kuthay....secondo me.
Concordo con Clodovico che identifica il mito col Rombo alla fine. Una successione diversa delle salite non avrebbe la stessa valenza psicologica rendendo la oetztaler molto meno affascinante, essendo che il percorso in sè, anche così, non è imho memorabile. Monotoni i primi 50 km, stradone la 1 discesa, brutto il tratto Innsbruck/Vipiteno....insomma almeno metà gara anche di più non è che valga il prezzo del biglietto, secondo me. Però nel totale, lo vale....anche perchè altrimenti non avrei fatto il possibile per darmi una seconda (e quasi certamente ultima) chance.
Concordo con Clodovico che identifica il mito col Rombo alla fine. Una successione diversa delle salite non avrebbe la stessa valenza psicologica rendendo la oetztaler molto meno affascinante, essendo che il percorso in sè, anche così, non è imho memorabile. Monotoni i primi 50 km, stradone la 1 discesa, brutto il tratto Innsbruck/Vipiteno....insomma almeno metà gara anche di più non è che valga il prezzo del biglietto, secondo me. Però nel totale, lo vale....anche perchè altrimenti non avrei fatto il possibile per darmi una seconda (e quasi certamente ultima) chance.
Ultima modifica:
A meno che tu non venga contagiato dalla terribile malattia Ötzalerite acuta.
Difficile guarire...
Io sono totalmente affascinato dalla sensazione che si prova una volta finita la discesa e si arriva ad Innsbruck. Il tempo è passato in un battibaleno, se non si è in un gruppetto ne si aspetta uno o si lavora un poco per prendere quello che stà davanti, si sa che per il prossimo paio di orette bene o male sarà tutto tranquillo.
E' una sensazione bellissima, alla quale poi segue quella di Calice dove si sa che da quel momento in poi saranno solo ed esclusivamente gambe.
E per finire con quando una volta tagliato il traguardo ci si gira indietro a guardarlo... ma qui siamo nel campo dell'onirico.
E' una sensazione bellissima, alla quale poi segue quella di Calice dove si sa che da quel momento in poi saranno solo ed esclusivamente gambe.
E per finire con quando una volta tagliato il traguardo ci si gira indietro a guardarlo... ma qui siamo nel campo dell'onirico.
Sta venendo meno la garite acuta più che altro.......vediamo un pò il prossimo anno come si evolve. Mi basta rimanere non troppo sotto l'attuale condizione....meglio ancora se riuscissi a mantenerla selezionando solo quelle 4/5 gare che comunque varrebbe la pena fare a prescindere.....
p.s. difficile in ogni caso per me contrarre la oetztalerite acuta.....non sono tipo che si fossilizza, dopo un pò guardo sempre altrove in ogni cosa alla ricerca di nuovi stimoli, traguardi e avventure.....
Non sia mai... quest'anno mi devo ubriacare!!PS [MENTION=18928]Airone[/MENTION]delchianti: mi raccomando il post-gara
E poi conto sulla consulenza e la collaborazione di [MENTION=35944]senzasosta[/MENTION]!
...non lo sapevo..😉Purtroppo alcune persone lavorano magari anche la domenica, oppure il sabato, oppure abitano a 600 km dal luogo della gara e lavorano il sabato prima per tutta la vita e non potranno MAI farla😔. Saluti sportivi a tutti voi che magari avete sempre i sabati e le domeniche libere😀
Non vi cito, per evitare 10 citazioni
Per me Solden è più psicologica che gambe, se fosse al contrario perderebbe tanto, troppo fascino. Quella rotonda a S. Leonardo regala un attimo di "timore" e poi un'infinità di rispetto per quei 30 km, dove nel paradiso della montagna ci sarai tu e lei(oltre alle solite pecore che ti raggiungono) nel silenzio assoluto, e ogni sorpasso non sarà soddisfazione ma un piccolo momento di crisi da condividere.
Post gara, Cacaito ci dobbiamo conoscere, non portare la bici che ti rubo le ruote, anche perchè una l'ho appena rottamata
Airone sai che i ragazzacci proveniente dalla Magnifica Terra sapranno renderti partecipe di una piacevole serata
Per me Solden è più psicologica che gambe, se fosse al contrario perderebbe tanto, troppo fascino. Quella rotonda a S. Leonardo regala un attimo di "timore" e poi un'infinità di rispetto per quei 30 km, dove nel paradiso della montagna ci sarai tu e lei(oltre alle solite pecore che ti raggiungono
) nel silenzio assoluto, e ogni sorpasso non sarà soddisfazione ma un piccolo momento di crisi da condividere.Post gara, Cacaito ci dobbiamo conoscere, non portare la bici che ti rubo le ruote, anche perchè una l'ho appena rottamata
Airone sai che i ragazzacci proveniente dalla Magnifica Terra sapranno renderti partecipe di una piacevole serata
1750 d+ 135 km piantato che non ne volevo sapere più di andare avanti....che mi succede? Sono tornato a casa mani e piedi..andiamo bene. 😭
Eppure venivo da 4 giorni di riposo...mah!!
Eppure venivo da 4 giorni di riposo...mah!!
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