Programma o sensazioni?

bianco222

Scalatore
24 Giugno 2013
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Bici
Olmo ZeroTre Disc
Ciao a tutti!
Sono abbastanza nuovo sul forum ma sono un frequentatore assiduo. Volevo porre una domanda.
Dopo una disastrosa esperienza nei dilettanti ormai più di dieci anni fa, tre o quattro anni fa ho ripreso la bici da corsa. Su insistenza di amici e compagni l'anno scorso ho fatto qualche gara e, con mia grande sorpresa, sono andato molto bene (podi in qualche circuito e nei primi 20 assoluti in alcune GF toscane).
Io non mi sono mai allenato. Nel senso: vado parecchio in bici, a volte vado più forte, a volte più piano, a volte salita a volte pianura; tutto un po' a sensazioni. Non ho mai seguito una tabella, mai una ripetuta, una SFR o nulla di tutto ciò. Però visti i risultati dell'anno scorso mi è venuta la voglia di migliorarmi e mi viene da chiedere se effettivamente cambia tanto tra seguire le tabelle o allenarsi a sensazione. Qualcuno di voi ci è passato e ha effettivamente avuto dei miglioramenti?
Ma qui viene la seconda domanda.
Non ho intenzione di seguire una tabella che mi "leghi" dal lunedì alla domenica (c'è già il lavoro e tutto il resto, la bici deve restare il divertimento); pensavo di inserire giusto dei lavori specifici un paio di volte a settimana per migliorare soprattutto in salita (dove comunque vado già abbastanza bene, al top di forma quest'anno ho fatto 1400 di VAM). Ha senso? e cosa? SFR? SFO? 40-20?

Grazie mille a tutti!
 

frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
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Specialized sworks sl6
Ciao a tutti!
Sono abbastanza nuovo sul forum ma sono un frequentatore assiduo. Volevo porre una domanda.
Dopo una disastrosa esperienza nei dilettanti ormai più di dieci anni fa, tre o quattro anni fa ho ripreso la bici da corsa. Su insistenza di amici e compagni l'anno scorso ho fatto qualche gara e, con mia grande sorpresa, sono andato molto bene (podi in qualche circuito e nei primi 20 assoluti in alcune GF toscane).
Io non mi sono mai allenato. Nel senso: vado parecchio in bici, a volte vado più forte, a volte più piano, a volte salita a volte pianura; tutto un po' a sensazioni. Non ho mai seguito una tabella, mai una ripetuta, una SFR o nulla di tutto ciò. Però visti i risultati dell'anno scorso mi è venuta la voglia di migliorarmi e mi viene da chiedere se effettivamente cambia tanto tra seguire le tabelle o allenarsi a sensazione. Qualcuno di voi ci è passato e ha effettivamente avuto dei miglioramenti?
Ma qui viene la seconda domanda.
Non ho intenzione di seguire una tabella che mi "leghi" dal lunedì alla domenica (c'è già il lavoro e tutto il resto, la bici deve restare il divertimento); pensavo di inserire giusto dei lavori specifici un paio di volte a settimana per migliorare soprattutto in salita (dove comunque vado già abbastanza bene, al top di forma quest'anno ho fatto 1400 di VAM). Ha senso? e cosa? SFR? SFO? 40-20?

Grazie mille a tutti!


Ciao, tra fare uscite abbastanza a caso come facevi tu lo scorso anno e fare allenamenti pianificati cambia il mondo.
Probabilmente se sei andato comunque benino o è stato un colpo di fortuna avere "imbroccato" la via della forma oppure hai un potenziale inespresso veramente buono che sarebbe in peccato non sfruttare.

Io ho fatto questo passaggio e sto togliendo le mezz'ore alle Gf, forse anche perchè il mio livello era basso.

Io non so dirti che allenamenti fare perchè io mi faccio seguire altrimenti non saprei da dove iniziare, però sinceramente dubito che pianificare solo 2 allenamenti e poi lasciare il resto a ruota libera possa farti migliorare granchè, perchè non hai la possibilità di contestualizzarli.
 

Pancio

Apprendista Velocista
22 Ottobre 2012
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Phazek Quasar -Sab Saipan-Ferraccio da zonzo - MaxLelli crono
Scusa, forse non ho capito: ma dieci anni fa non correvi fra i dilettanti? E chiedi consiglii a noi su come allenarti per migliorare? ;nonzo%
Non sarebbe più logico il contrario? o-o
 

camuno

Gregario
29 Agosto 2008
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Ridley Helium X
Effettivamente è strano che un ex dilettante venga a chiedere consigli sull'allenamento in un forum di cicloamatori (forse non tutti). ;nonzo%
 

Pancio

Apprendista Velocista
22 Ottobre 2012
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Phazek Quasar -Sab Saipan-Ferraccio da zonzo - MaxLelli crono
In effetti la stranezza mi pare nel fatto che si sia sempre allenato a sensazioni: per arrivare ai dilettanti, al di là dei risultati, ci sarà stato alle spalle l'iscrizione a società sportive con tutto quel che segue: direttori sportivi, programmi stagionali, allenamenti di gruppo con la squadra, fasi di maggiore/minore forma... boh?
Sarà che io ho cominciato verso i 45 per dimagrire un po'...
 

bianco222

Scalatore
24 Giugno 2013
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Olmo ZeroTre Disc
Innanzitutto grazie a tutti quelli che hanno risposto. Cerco di chiarire. Forse vi ho forviato un po' col dire che ho corso nei dilettanti. Però ho precisato che è stata un'esperienza disastrosa. Ovvio che quando correvo ero seguito, ma erano più degli "stregoni" che non dei preparatori. Io avevo 18 anni e ovviamente non avevo la maturità per capire che, di fatto, mi stavano rovinando. E la dimostrazione è che oggi, con 13 anni e 7 kg di più e senza tabelle, sulla mia salita di riferimento faccio un tempo migliore di quando correvo. Ed è anche da lì che nasce un po' il mio scetticismo verso le tabelle. Probabilmente ho delle qualità (delle quali però me ne sono accorto troppo tardi), ma, come ha ben detto ser pecora, andar forte non vuol dire sapersi allenare. Cioè: io so far fatica. Se mi dici di andare a tutta ci vado anche se son da solo (molti non ci riescono senza lo stimolo), però non sarei in grado di capire se le sfr o i 40-20 mi possano essere utili o meno.
Proprio per questo motivo chiedo. C'è qualcuno che ha fatto il cambio sensazioni-tabelle? I miglioramenti sono evidenti?

Grazie ancora!
 

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
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Bici
BMC slr01 TREK Madone
guarda ti dico la mia, da semplice amatore che si allena da 23 anni.
Ho sempre cercato un metodo e di rispettare delle regole e non andare a casaccio.

Pero mi sono accorto che (anche giustamente) poi quando arrivano le belle giornate uno non gli va di continaure a seguire le tabelle i tempi l settimane di carico e quelle di scarico , in estate poi prevale purtroppo la voglia di pedalare e non il metodo.
DA questa premessa pero in questo periodo dove appunto le uscite sono meno e c'e' tanto lavoro in palestra e su i rullli per mia esperienza ti dico che seguire un programma è molto piu allenante e producente.


dunque ??? riuscire a seguire il programma anche d'estate, cercando di non perdere il bello della bici o-o
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
[MENTION=57852]bianco222[/MENTION] Per capirlo devi vedere dove sei carente. Uno che fa 1400 di Vam ho dei dubbi che sia carente, ma tutto è relativo e ognuno hai i suoi, di avversari. Se pensi che andando a sensazioni non riesci a migliorare o solo ad andare come vorresti, deve subentrare un allenamento specifico.
 

abanico

via col vento
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la mia
@bianco222 Per capirlo devi vedere dove sei carente. Uno che fa 1400 di Vam ho dei dubbi che sia carente, ma tutto è relativo e ognuno hai i suoi, di avversari. Se pensi che andando a sensazioni non riesci a migliorare o solo ad andare come vorresti, deve subentrare un allenamento specifico.
Quoto. E' l'anello più debole che determina la resistenza di una catena.
Spesso invece si tende a lavorare di più sui propri punti forti perché è più gratificante.

Io penso che, se si fa agonismo, un allenamento ben programmato ottimizzi al meglio le ore di bici e di riposo, con un calendario di cicli e microcicli e sia più efficace che fare uscite "random" su terreno variegato e senza tabelle da seguire, a patto però di documentarsi bene o (meglio ancora) farsi seguire da un preparatore competente.

Però dipende tutto da come si vuole vivere questo sport, perché seguire delle tabelle rigide inizialmente può anche essere divertente ma alla lunga può anche diventare una prigione, che trasforma la bici in un secondo lavoro, in uno stress negativo invece che in una positiva evasione dal tran tran quotidiano.
E' una scelta molto personale secondo me.
 

bianco222

Scalatore
24 Giugno 2013
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Olmo ZeroTre Disc
Grazie ancora a tutti per i consigli.
Mi sembra di capire che, chi l'ha provato, ha trovato dei notevoli miglioramenti con il programma. Però, visto che io non ho intenzione di seguire tabelle dal lunedì alla domenica (la bici deve restare per prima cosa un divertimento e so già che non lo sarebbe in quel caso) ora il dubbio che mi assale è: vale la pena inserire due o tre giorni a settimana di lavori specifici? o due soli giorni (o tre) non servono a nulla e a quel punto tanto vale continuare con le mie uscite a sensazioni?
 

alearc66

Apprendista Cronoman
9 Aprile 2013
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colnago master xlight bianchi boron xl
Grazie ancora a tutti per i consigli.
Mi sembra di capire che, chi l'ha provato, ha trovato dei notevoli miglioramenti con il programma. Però, visto che io non ho intenzione di seguire tabelle dal lunedì alla domenica (la bici deve restare per prima cosa un divertimento e so già che non lo sarebbe in quel caso) ora il dubbio che mi assale è: vale la pena inserire due o tre giorni a settimana di lavori specifici? o due soli giorni (o tre) non servono a nulla e a quel punto tanto vale continuare con le mie uscite a sensazioni?

Secondo me 3 giorni di lavoro specifici, dovrebbero portare qualche vantaggio.
Le sensazioni sono importanti perche' seguire tabelle alla cieca senza ascoltare il tuo corpo puo' essere controproducente. Certo un valido preparatore ti puo' aiutare, ma devi anche conoscere te stesso(in questo penso che ci puoi arrivare meglio di un preparatore). Integrare dei metodi specifici con le sensazioni penso che sia fondamentale. Se cerchi la prestazione devi necessariamente avere degli indicatori che ti dicano se stai progredendo o no (ad es. test conconi, o se non ami la tecnologia anche i tempi sulla tal salita).
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Grazie ancora a tutti per i consigli.
Mi sembra di capire che, chi l'ha provato, ha trovato dei notevoli miglioramenti con il programma. Però, visto che io non ho intenzione di seguire tabelle dal lunedì alla domenica (la bici deve restare per prima cosa un divertimento e so già che non lo sarebbe in quel caso) ora il dubbio che mi assale è: vale la pena inserire due o tre giorni a settimana di lavori specifici? o due soli giorni (o tre) non servono a nulla e a quel punto tanto vale continuare con le mie uscite a sensazioni?

Se sei andato così forte andando a sensazioni, così a spanne, lavorando sui punti specifici, siano essi deboli o forti, non dovresti avere problemi con un programma minimo.
Prima, come giustamente dice [MENTION=55144]alearc66[/MENTION], devi conoscere te stesso. Se non sai chi sei :mrgreen:, forse ti conviene partire con un programma di base, seguito da un preparatore e, solo in seguito, stilarlo da solo.
 

marko

Maglia Iridata
22 Novembre 2005
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,mhfujcf
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Bici
La mia
secondo me le due cose devono e possono convivere,nel senso che ogni programma di allenamento deve prevedere anche uscite libere a sensazione.
io generalmente faccio settimana lavori specifici e sabato domenica libero,ovvio non ci metto i 10' in z5 a dicembre. pero' se uno ha corso da dilettante sapra' almeno che cosa non andrebbe evitato.
 

bianco222

Scalatore
24 Giugno 2013
6.389
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Bici
Olmo ZeroTre Disc
Beh! conoscermi mi conosco bene. Soprattutto so "ascoltare" il mio corpo (a mio modesto parere) molto bene. Almeno questo da dilettante l'ho imparato...
 

il capo

Apprendista Passista
18 Giugno 2012
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Gallipoli - Salento
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Bici
Venge Vias - Cervelo R5 - Epic Sworks - Fattona - Stj
Io faccio sport da quando sono nato!
Bici (bdc e mtb) da un paio d'anni, preceduti da 20 anni di running!
Ho letto sempre moltissimo sull'integrazione e sulle metodologie di allenamento (anche qui sul forum ad esempio).
Non ho mai seguito rigide tabelle ne preparatori; pero' ne sono sicuro, inserendo anche solo un allenamento specifico (ripetute, sfr e tabata ) a settimana si hanno dei miglioramenti; non saranno certamente paragonabili ad un piano di lavoro di un preparatore, pero' ci sono!
 

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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dove capita
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Beh! conoscermi mi conosco bene. Soprattutto so "ascoltare" il mio corpo (a mio modesto parere) molto bene. Almeno questo da dilettante l'ho imparato...

Questo l'ho sentito dire da tantissima gente, dal signor nessuno ai super pro, ma secondo me è un po' un mito.
Nel senso che "ti saprai ascoltare" oggi o domani, ma non sul lungo periodo di una preparazione, che è quello che conta. E qui sta il senso del "programma", che appunto non è seguire tabelline 24/7, ma pianificare in base ad esigenze/obiettivi.

Per me il bello del programma è solo uno: andare uguale o meglio facendo meno. Cioè ottimizzare.
Che è l'antitesi dei vecchi mantra per cui dovevi sfondarti di kilometri o andare sempre a canna.
Che poi è spesso proprio quello che fanno tanti pro e under: allenamenti aspecifici inseriti (e sopperiti) però in un contesto di gare continue ed enormi volumi.
Chiaro che così vai forte, ma soprattutto se oltre a pedalare lavori e non hai 20 anni alla fine, con un programma ben fatto, ti diverti (perché hai uno scopo ed uno stimolo), ti migliori e non ti consumi :-)