Rotatoria in vista, macchina ferma. Sono già all'interno. Parte, la vedo con la coda dell'occhio. Impatto inevitabile, sulla ruota posteriore... finisco sul piccolo spartitrafficco con un volo da campione di tuffi, e raddrizzo il cartello tondo di divieto d'accesso (dal senso opposto) con spala e gomito. Me ne sto seduto al centro, in ginocchio. Muovo tutto, nonostante la botta. Solo il gomito mi fa un po' più male. Gi urlo... **vieni qui, dove ----- vai!!** perchè sembrava scappare. Invece si ferma ne piccolo parcheggio per soccorrermi, forse più spaventato di me. Non mi aveva visto (ma va?).
Raccolgo qualche pezzo (la piccola pompa al telaio, lo specchietto, il sottosella con gli attrezzi), ma la bici non sembra messa male, infatti nonostante si offra di accompagnarmi a casa (5 km), decido di tornare da solo. Il casco è segnato, probabilmente ho dato una botta anche lì.
La sera, a caldo, escono le botte: gomito (bel "bozzo" che il ghiaccio ha sgonfiato), anca dx con abrasione, palmo della mano dx, gamba sx vicino alla caviglia. Fatico perfino ad alzare il bicchiere per bere. Dopo una notte tranquilla il dolore si dimezza, posso evitare di dirlo a mia moglie, già preoccupata per i miei recenti esami al cuore.
Passa tutto in sordina. E' successo sabato, lunedì già sto meglio, vado in bici dal ciclista: pedali da cambiare, ruote "svirgole"da raddrizzare ma salve, qualche altro controllo ma nulla di grave, nemmeno al telaio. Bici stoica, per il volo fatto e l'altezza del piccolo marciapiede saltato. Ma soprattutto io. Ormai i dolori sono al minimo, nulla di rotto.. e pensare che potevo essere al PS e non sul lavoro, e di lavorare ho bisogno come l'aria.
Il ragazzo mi ha pagato, di persona, direttamente, ieri. Gli avevo chiesto 80 euro, più o meno il costo della riparazione, arrotondato per eccesso, evitando trafile, denunce, esami ecc...
Un bravo ragazzo, solo una svista. Stretta di mano, tante scuse ancora ripetute, come per mail, come per telefono. In fondo è andata bene anche a lui...
Raccolgo qualche pezzo (la piccola pompa al telaio, lo specchietto, il sottosella con gli attrezzi), ma la bici non sembra messa male, infatti nonostante si offra di accompagnarmi a casa (5 km), decido di tornare da solo. Il casco è segnato, probabilmente ho dato una botta anche lì.
La sera, a caldo, escono le botte: gomito (bel "bozzo" che il ghiaccio ha sgonfiato), anca dx con abrasione, palmo della mano dx, gamba sx vicino alla caviglia. Fatico perfino ad alzare il bicchiere per bere. Dopo una notte tranquilla il dolore si dimezza, posso evitare di dirlo a mia moglie, già preoccupata per i miei recenti esami al cuore.
Passa tutto in sordina. E' successo sabato, lunedì già sto meglio, vado in bici dal ciclista: pedali da cambiare, ruote "svirgole"da raddrizzare ma salve, qualche altro controllo ma nulla di grave, nemmeno al telaio. Bici stoica, per il volo fatto e l'altezza del piccolo marciapiede saltato. Ma soprattutto io. Ormai i dolori sono al minimo, nulla di rotto.. e pensare che potevo essere al PS e non sul lavoro, e di lavorare ho bisogno come l'aria.
Il ragazzo mi ha pagato, di persona, direttamente, ieri. Gli avevo chiesto 80 euro, più o meno il costo della riparazione, arrotondato per eccesso, evitando trafile, denunce, esami ecc...
Un bravo ragazzo, solo una svista. Stretta di mano, tante scuse ancora ripetute, come per mail, come per telefono. In fondo è andata bene anche a lui...