Freni a disco: pregi e difetti (Parte 2)

rosetta ha scritto:

Infatti...



Proprio ieri vedevo su una rivista il listino Canyon di una bici a disco, quasi 4000 euro per un peso di 7.8kg..



Anche la mia bici (telaio in alluminio) pesa 7.8 senza pedali... Solo che mi é bastata una frazione di quei soldi, anche facendo vari upgrade tra cui in primis le ruote.



Poi diciamolo, ci sono amatori che anche in condizioni di assoluta sicurezza in discesa vanno frenati... Presa alta e busto eretto. Forse i dischi vanno incontro proprio a chi in discesa ha un timore sacro

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alecabs85 ha scritto:

Scusate ma che amatori conoscete? Io sono notoriamente scarso e pauroso in discesa (i miei amici che fanno anche MTB, quindi più abili esperti, mi danno minuti) ma mai mi sognerei di tenere l'impugnatura alta, con la quale la bici direzione e la frenata si controllano malissimo. Vado in presa bassa proprio perché ho paura e controlla meglio il mezzo.





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quarantennelibero ha scritto:

Concordo. E quando vengono, spesso, ci hanno già provato a risolvere, e arrivano con gli impianti tutti sporchi d'olio che devi anche cambiare le pastiglie. Gli impianti strada, per arrivare alla semplicità di manutenzione dei caliper (praticamente ci si cambiano i pattini e basta, ogni tanto fili e guaine), ne hanno di passi in avanti da fare rispetto allo standard attuale degli impianti mtb (e praticamente sono costruiti nello stesso modo adesso).

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Scaldamozzi ha scritto:

Basta guardarsi in giro o vedere le foto di qualche granfondo, quelli che vanno in presa alta in discesa sono molti.

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danym ha scritto:

mamma mia che ripetitività: le valutazioni si devono fare a parità di capacità. Tu sei un drago, freni uguale coi caliper? buon per te. Mettiti nei panni del tuo amico aggrappato e vediamo se lui non sarebbe stato contento di avere i dischi

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razor 1 ha scritto:

Pregi ... è relativo. Per la gran massa forse si, frenano meglio ma perchè non sapendo dosare bene i caliper, con l'idraulica vengono aiutati.

Non consumo delle piste frenanti ... parliamone. In cantina ho ancora 4 paia di cerchi dell'ammiraglia, 3 del muletto e svariati mila kilometri di storia dal 97 ad oggi. Nessuno di questi set ha le piste rovinate a tal punto da pensare di doverli sostituire. Io pelo poco il freno, chi le rovina in modo irreparabile probabilmente sarà anche quello che fonderà i dischi ...

Rivendere le ruote come nuove ... dipende dalle botte che prendi e dalla fortuna di non stortarle. Questo vale per tutti i tipi di ruote.

Manutenzione inesistente ... mi faccio una bella risata tutte le volte che entro dal mio sivende, sempre con sti impianti da regolare e spurgare; vabbè che è molto gettonato e che ha tanta vendita e assistenza, ma vedere che quasi tutti i giorni deve menarselo con sti impiastri, non lo invidio. Regolare caliper ... quasi mai, o per lo meno ce lo facciamo tutti comodamente a casa.

Minor affaticamento delle mani in una lunga discesa ... bah!!! Le più lunghe discese che ho affrontato (Stelvio e Rombo) mi hanno dato altri problemi, non di certo l'affaticamento (congelamento mani per sottostima freddo). Specie con i freni attuali di Shimano molto morbidi e immediati nella risposta (DA 9000)

Miglior frenata sul bagnato ... io domenica ho visto un altro film nel confronto diretto. Per la grande massa forse sarà vero, ma io ho visto che il limite di entrambi gli impianti era l'aderenza. Che te ne fai del super impianto Brembo da F1 se l'asfalto è al limite della decenza come scivolosità? Facevamo le stesse frenate dolci, le stesse traiettorie ... qual'è questo fantomatico vantaggio quindi? Cosa moduli meglio di un caliper quando non puoi pinzare alla massima potenza?

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razor 1 ha scritto:

Ma infatti, a che gli servivano? Già frenava troppo ... con i dischi lo andavamo a prendere con la macchina e facevamo prima. La sua era una pura paura psicologica, null'altro.

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sheik yerbouti ha scritto:

bene come difetti abbiamo maggior costo e maggior peso, di contro io ho riscontrato questi pregi: che frena meglio, che non mi consuma le piste frenanti, potrò rivendere le ruote come fossero nuove, manutenzione inesistente, modulabilità della frenata, minor affaticamento delle mani dopo una lunga discesa, miglior frenata sul bagnato, tutti questi atout sono imho

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sheik yerbouti ha scritto:

tutti savoldelli i caliperisti ad oltranza su questo forum,

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pietro1973 ha scritto:

che poi salvoldelli e' gia da un bel po' che utilizza bici disc

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pietro1973 ha scritto:

che poi salvoldelli e' gia da un bel po' che utilizza bici disc

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faberfortunae ha scritto:

ti correggo: reclamizza le bici disc (e anche in modo molto entusiastico)
Finora però nelle puntate de "Le grandi salite" ha quasi sempre usato C60 e C59 Durace a caliper

Piuttosto, sentire Chris Froome (e non cicciopuzza pasticcetto, Chris Froome) in una recente intervista ammettere di non aver mai usato una bici da corsa disc e di non essere curioso di farlo la dice lunga sull'interesse e l'opinione della maggior pro' sul tema... :angrymod:
la lettera del sindacato infatti non stupisce affatto: per un uso diffuso in gara bisognerà attendere almeno altre due o tre stagioni, sempre che i sistemi a rotore vengano effettivamente ed integralmente accettati e digeriti dai corridori

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pietro1973 ha scritto:

a leggere quello che c'e' scritto su bdc mag, sembrerebbe piu' un discorso che non tutti sono pronti piu' che un discorso di sicurezza. http://www.bdc-mag.com/freni-a-disco-la-storia-infinita/

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faberfortunae ha scritto:

ti correggo: reclamizza le bici disc (e anche in modo molto entusiastico)

Finora però nelle puntate de "Le grandi salite" ha quasi sempre usato C60 e C59 Durace a caliper



Piuttosto, sentire Chris Froome (e non cicciopuzza pasticcetto, Chris Froome) in una recente intervista ammettere di non aver mai usato una bici da corsa disc e di non essere curioso di farlo la dice lunga sull'interesse e l'opinione della maggior pro' sul tema... :angrymod:

la lettera del sindacato infatti non stupisce affatto: per un uso diffuso in gara bisognerà attendere almeno altre due o tre stagioni, sempre che i sistemi a rotore vengano effettivamente ed integralmente accettati e digeriti dai corridori

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pietro1973 ha scritto:

a leggere quello che c'e' scritto su bdc mag, sembrerebbe piu' un discorso che non tutti sono pronti piu' che un discorso di sicurezza. http://www.bdc-mag.com/freni-a-disco-la-storia-infinita/

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Scaldamozzi ha scritto:

Qualche post sotto ho messo un link dove si dice che Cannondale correrà la Ruta del sol unicamente con bici disc.

Quindi mi fa pensate che corridori firmino e dicano solo quello che gli comodo economicamente.

Froome infatti correre con Pinarello, che non ha una versione disc per la bici da gara.

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Stradista ha scritto:

Che non tutti i marchi siano pronti ci sta, ma non credo che il sindacato dei corridori impugni la causa della sicurezza dei dischi per giustificare i marchi che ad oggi non sono pronti...

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faberfortunae ha scritto:

Si, ci sono alcune case che premono (anche Specialized) ma la maggior parte dei corridori no.
Che lo facciano per sicurezza personale o per interesse economico, io non saprei dirlo. Mi verrebbe da dire che, semplicemente, non avvertano il passaggio come una roba vantaggiosa e sensata (altrimenti l'avrebbero fatto ed avrebbero già iniziato a testare spontaneamente): ipotizzo ciò perché all'alba dell'introduzione dell'elettroattuato, tanto per fare un esempio, a parte qualche rarissima mosca bianca, tutto il gruppo ha virato convintamente sull'innovazione...
Fatto sta che contrariamente a quanto si era ipotizzato, per i dischi, "anche per quest'anno, sarà il prossimo anno"

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razor 1 ha scritto:

Pregi ... è relativo. Per la gran massa forse si, frenano meglio ma perchè non sapendo dosare bene i caliper, con l'idraulica vengono aiutati.

Non consumo delle piste frenanti ... parliamone. In cantina ho ancora 4 paia di cerchi dell'ammiraglia, 3 del muletto e svariati mila kilometri di storia dal 97 ad oggi. Nessuno di questi set ha le piste rovinate a tal punto da pensare di doverli sostituire. Io pelo poco il freno, chi le rovina in modo irreparabile probabilmente sarà anche quello che fonderà i dischi ...

Rivendere le ruote come nuove ... dipende dalle botte che prendi e dalla fortuna di non stortarle. Questo vale per tutti i tipi di ruote.

Manutenzione inesistente ... mi faccio una bella risata tutte le volte che entro dal mio sivende, sempre con sti impianti da regolare e spurgare; vabbè che è molto gettonato e che ha tanta vendita e assistenza, ma vedere che quasi tutti i giorni deve menarselo con sti impiastri, non lo invidio. Regolare caliper ... quasi mai, o per lo meno ce lo facciamo tutti comodamente a casa.

Minor affaticamento delle mani in una lunga discesa ... bah!!! Le più lunghe discese che ho affrontato (Stelvio e Rombo) mi hanno dato altri problemi, non di certo l'affaticamento (congelamento mani per sottostima freddo). Specie con i freni attuali di Shimano molto morbidi e immediati nella risposta (DA 9000)

Miglior frenata sul bagnato ... io domenica ho visto un altro film nel confronto diretto. Per la grande massa forse sarà vero, ma io ho visto che il limite di entrambi gli impianti era l'aderenza. Che te ne fai del super impianto Brembo da F1 se l'asfalto è al limite della decenza come scivolosità? Facevamo le stesse frenate dolci, le stesse traiettorie ... qual'è questo fantomatico vantaggio quindi? Cosa moduli meglio di un caliper quando non puoi pinzare alla massima potenza?

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pietro1973 ha scritto:

dipende chi gli paga lo stipendio




cmq sinora non c'e' nulla di certo c'e' solo questa lettera, le bici disc continuano ad essere in gruppo.

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