Posizionamento bici da triathlon

enricob

Apprendista Scalatore
13 Ottobre 2008
1.987
88
Pesaro
Visita sito
Bici
S-Works Tarmac 2015 DA9000
Vorrei confrontarmi con chi pratica triathlon per capire l'impostazione della propria bici. Proprio ieri sono stato da un biomeccanico che mi ha arretrato la sella di ben 2,5 cm affermando che la posizione avanzata non produce alcun vantaggio ma anzi limita la spinta. Afferma che i vantaggi della posizione avanzata sono solo una leggenda metropolitana. Sinceramente la cosa mi ha disorientato perché non mi spiego perché in tanti l'adottano. Cosa ne pensate? a quanti gradi dell'angolo piantone pedalate?


Sent from my iPhone using BDC-Forum mobile app
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
6.455
1.255
Visita sito
Bici
Colnago V1-r
Dipende da quale assetto stai prendendo in considerazione, se è quello con la classica curva da strada allora valgono le considerazioni del biomeccanico, se però si parla di bici da tri con prolunghe e assetto chrono allora... forse dovrebbe cambiare mestiere.

Parlando quindi di posizione con prolunghe, tralasciando i vantaggi aerodinamici che sono scontati, e considerando un angolo di piantone superiore ai canonici 72° di una bdc, l'avanzamento serve ad "aprire" maggiormente l'angolo dell'anca durante la pedalata, in questo modo i quadricipiti lavorano più decontratti, questa posizione realizza un'economia energetica che consente di affaticare meno le gambe in vista della frazione di corsa, inoltre la schiena non lavora inarcata ma dritta e anche questo contribuisce ad una migliore efficienza biomeccanica.
 
Ultima modifica:

enricob

Apprendista Scalatore
13 Ottobre 2008
1.987
88
Pesaro
Visita sito
Bici
S-Works Tarmac 2015 DA9000
il problema è proprio questo, mi sono rivolto per il posizionamento sulla bici da crono/triathlon. Proprio per i concetti che esponi nasce la mia perplessità considerato che il biomeccanico a cui mi sono rivolto è uno dei piu' conosciuti. Nella sua analisi risulta che la spinta viene al 80% dai quadricipidi mentre gli altri muscoli sono poco utilizzati, con l'arretramento effettuato ora tutti i muscoli lavorano pressochè allo stesso modo. Non so che fare, se fidarmi di lui o fare la visita da un altro biomeccanico, specializzato magari nel triathlon
 

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
8.141
2.027
47
Genova
www.sportintranslation.com
Bici
Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
E ti ha anche abbassato la sella? Hai il reggisella reversibile? 2,5 cm sono tutta la lunghezza del carrello. Può avere più o meno ragione, bisognerebbe approfondire, ma una bici da TT con assetto tutto arretrato non ha senso, anzi non capisco come tu possa stare in prolunga, accorciato anche l'attacco e alzato il manubrio?
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
5.912
1.930
Visita sito
Vorrei confrontarmi con chi pratica triathlon per capire l'impostazione della propria bici. Proprio ieri sono stato da un biomeccanico che mi ha arretrato la sella di ben 2,5 cm affermando che la posizione avanzata non produce alcun vantaggio ma anzi limita la spinta. Afferma che i vantaggi della posizione avanzata sono solo una leggenda metropolitana. Sinceramente la cosa mi ha disorientato perché non mi spiego perché in tanti l'adottano. Cosa ne pensate? a quanti gradi dell'angolo piantone pedalate?


Sent from my iPhone using BDC-Forum mobile app

devi vedere qual'è l'angolo tra femore e busto quando sei al PMI; se tale angolo è <80°, devi avanzare ed alzare la sella, l'ideale è circa 85°
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
6.455
1.255
Visita sito
Bici
Colnago V1-r
il problema è proprio questo, mi sono rivolto per il posizionamento sulla bici da crono/triathlon. Proprio per i concetti che esponi nasce la mia perplessità considerato che il biomeccanico a cui mi sono rivolto è uno dei piu' conosciuti. Nella sua analisi risulta che la spinta viene al 80% dai quadricipidi mentre gli altri muscoli sono poco utilizzati, con l'arretramento effettuato ora tutti i muscoli lavorano pressochè allo stesso modo. Non so che fare, se fidarmi di lui o fare la visita da un altro biomeccanico, specializzato magari nel triathlon

Il concetto è giusto, ma per un assetto da bdc dove effettivamente l'80% della potenza deve essere scaricato sui pedali tramite i quadricipiti.

Il biomecc però non ha considerato che la differenza tra una gara di bdc e una di triathlon consiste nella dinamica di pedalata, in una GF da 140 Km ci sono mediamente 3000 m di dislivello e la strategia è fatta di scatti rilanci e continue variazioni di ritmo, in una frazione tri da 180 Km i dislivelli possono valere poche centinaia di metri, quindi vale la progressione e la costanza nel mantenere la velocità massima.

Queste differenze si traducono in una diversa dinamica di impegno muscolare, nella bdc si lavora essenzialmente di potenza spesso ai massimali (quadricipiti), nel tri invece si lavora di resistenza aerobica e di aerodinamica (risparmiando i quad per la corsa), e se consideri che in pianura l'80% della forza applicata serve a vincere la resistenza aerodinamica (senza scia) ti renderai conto che una corretta posizione aero viene prima di tutto.

Il problema del posizionamento nel tri è che i componenti della zona manubrio non sono standardizzati, quindi si dovrebbe procedere con un posizionamento di massima rispettando gli angoli canonici della specializzazione e facendo gli opportuni aggiustamenti con prolungate prove su strada al fine di ottenere la massima efficienza biomeccanica.

Da esperienze personali e di colleghi ciclisti ho maturato la convinzione che i biomeccanici sono molto influenzati da convinzioni personali, c'è chi ti mette corto e chi invece lungo, chi è talebano sugli angoli e chi no, a mio parere se hai una buona propriocettività puoi fare da solo (io così ho fatto), altrimenti cercatene uno bravo che mette in posizione i triathleti, nell'ambiente qualcuno troverai.
 
Ultima modifica:
  • Mi piace
Reactions: pao

IlNigno

Apprendista Cronoman
13 Agosto 2010
2.885
118
La Citta' dei Doria
Visita sito
Bici
ARGON18 Krypton / VINER X-Plus
il problema è proprio questo, mi sono rivolto per il posizionamento sulla bici da crono/triathlon. Proprio per i concetti che esponi nasce la mia perplessità considerato che il biomeccanico a cui mi sono rivolto è uno dei piu' conosciuti. Nella sua analisi risulta che la spinta viene al 80% dai quadricipidi mentre gli altri muscoli sono poco utilizzati, con l'arretramento effettuato ora tutti i muscoli lavorano pressochè allo stesso modo. Non so che fare, se fidarmi di lui o fare la visita da un altro biomeccanico, specializzato magari nel triathlon

Solo la prova "sul campo" ti darà delle risposte.
 

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
8.141
2.027
47
Genova
www.sportintranslation.com
Bici
Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
Faccio una domanda: per la corsa (dell'ironman) meglio usare molto i soli quadricipedi o tutti i distretti muscolari in maniera equilibrata?


Sent from my iPad using BDC-Forum mobile app

L'ideale sarebbe non usarli proprio i quadricipiti, una corsa leggera ed efficiente, atterraggio sul mesopiede, usa soprattutto la catena posteriore. Poi, certo, da affaticati si tende ad atterrare sul tallone e si usano i quadricipiti ma a priori sarebbe meglio evitarlo anche perché già ampiamente sfruttati in bici. Ma [MENTION=2109]gipsy[/MENTION] è sicuramente più ferrato di me in materia.
 
  • Mi piace
Reactions: ernia and enricob

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
5.912
1.930
Visita sito
L'ideale sarebbe non usarli proprio i quadricipiti, una corsa leggera ed efficiente, atterraggio sul mesopiede, usa soprattutto la catena posteriore. Poi, certo, da affaticati si tende ad atterrare sul tallone e si usano i quadricipiti ma a priori sarebbe meglio evitarlo anche perché già ampiamente sfruttati in bici. Ma [MENTION=2109]gipsy[/MENTION] è sicuramente più ferrato di me in materia.

giustissimo, la parola d'ordine è ECONOMIA. più l'azione è dispendiosa (e la corsa di quadricipite lo è) e prima si termina la benzina...
 

enricob

Apprendista Scalatore
13 Ottobre 2008
1.987
88
Pesaro
Visita sito
Bici
S-Works Tarmac 2015 DA9000
L'ideale sarebbe non usarli proprio i quadricipiti, una corsa leggera ed efficiente, atterraggio sul mesopiede, usa soprattutto la catena posteriore. Poi, certo, da affaticati si tende ad atterrare sul tallone e si usano i quadricipiti ma a priori sarebbe meglio evitarlo anche perché già ampiamente sfruttati in bici. Ma [MENTION=2109]gipsy[/MENTION] è sicuramente più ferrato di me in materia.

giustissimo, la parola d'ordine è ECONOMIA. più l'azione è dispendiosa (e la corsa di quadricipite lo è) e prima si termina la benzina...

concordo con entrambi anche se io guardo lo stile di corsa del 90% dei partecipanti all'Ironman
 

frenkysbr

Novellino
29 Giugno 2018
13
0
50
manfredonia
Visita sito
Bici
kuota kebel
L'ideale sarebbe non usarli proprio i quadricipiti, una corsa leggera ed efficiente, atterraggio sul mesopiede, usa soprattutto la catena posteriore. Poi, certo, da affaticati si tende ad atterrare sul tallone e si usano i quadricipiti ma a priori sarebbe meglio evitarlo anche perché già ampiamente sfruttati in bici. Ma [MENTION=2109]gipsy[/MENTION] è sicuramente più ferrato di me in materia.
e come fai a decidere di correre 42 km, cambiando la tua tecnica di corsa?
non è mica come la posizione sulla bici?
 

ernia

Apprendista Cronoman
28 Settembre 2005
3.522
1.569
Visita sito
sei runner?
quanti km a settimana fai?
Ora sto ricominciando molto light, nel 2017 mi hanno tolto il certificato agonistico e per paura di tenere il cuore alto avevo smesso di correre.
Quando facevo triathlon seriamente andavo dai 50 ai 70 km a settimana, a seconda del periodo agonistico. All'inizio ho corso per un paio di anni sui talloni e convinto (da altri :mrgreen:) di essere un pronatore, alla fine ho mediato con un appoggio più sull'esterno del piede che mi comporta meno impatto quando atterro.
Facendo gare lunghe non sono mai stato molto convinto dell'appoggio diretto sull'avampiede e mi sono limitato a cercare di atterrare a metà piede possibilmente esterno, in qualche mese è diventata, giusta o sbagliata, la mia corsa abituale.

EDIT nella mia abissale ignoranza non sapevo che il mesopiede fosse la metà del piede, quindi a quanto pare avevo modificato la mia corsa proprio come suggeriva @Gamba_tri
 
Ultima modifica:

N3bbia

Maglia Gialla
[Zwift] Team BDC
27 Agosto 2012
11.063
3.380
Parma
Visita sito
Bici
Cannondale slice 2011
e come fai a decidere di correre 42 km, cambiando la tua tecnica di corsa?
non è mica come la posizione sulla bici?

non si cambia la tecnica di corsa il giorno dell IM di sicuro ma ci si lavora su ben prima. melgio ancora nei primi mesi della preparazione dove i volumi sono ridotti (in teoria) e ci si può concentrare su certi aspetti come appunto la tecnica di corsa. Il che non vuol dire che non lo si debba fare per tutto l anno.

E la stessa cosa vale per la posizione in bici, piccoli aggiustamenti e adattamenti e sicuramente non è vicino alla gara che si va a cambiar qualcosa salvo casi particolari
 
  • Mi piace
Reactions: Gamba_tri

frenkysbr

Novellino
29 Giugno 2018
13
0
50
manfredonia
Visita sito
Bici
kuota kebel
non si cambia la tecnica di corsa il giorno dell IM di sicuro ma ci si lavora su ben prima. melgio ancora nei primi mesi della preparazione dove i volumi sono ridotti (in teoria) e ci si può concentrare su certi aspetti come appunto la tecnica di corsa. Il che non vuol dire che non lo si debba fare per tutto l anno.

E la stessa cosa vale per la posizione in bici, piccoli aggiustamenti e adattamenti e sicuramente non è vicino alla gara che si va a cambiar qualcosa salvo casi particolari
sono del parere che si cambiare tecnica di corsa quando si è ancora giovani, da vecchi è meglio adattarsi. anche perché non è detto che la corsa di mesopiede, avampiede o tallone è per forza sbagliata.
poi se riuscite a modificare il vostro modo di correre, insegnate come i fa alla straneo che corre ancora di tallone
 

N3bbia

Maglia Gialla
[Zwift] Team BDC
27 Agosto 2012
11.063
3.380
Parma
Visita sito
Bici
Cannondale slice 2011
sono del parere che si cambiare tecnica di corsa quando si è ancora giovani, da vecchi è meglio adattarsi. anche perché non è detto che la corsa di mesopiede, avampiede o tallone è per forza sbagliata.
poi se riuscite a modificare il vostro modo di correre, insegnate come i fa alla straneo che corre ancora di tallone

avanti con l età non è che si diventa di pietra. chiaramente il fisico non risponde più come prima ma questo non significa che se si fa qualcosa di sbagliato non lo si possa correggere. anzi da giovani si ha un fisico che 'perdona' molto di più è avanzando con gli anni che il corpo ci presenta il conto. Non è un caso che infortuni molto frequenti tra i runner si presentino dopo i 35/40 anni anche a chi correva ben prima. Le capacità di recupero calano e gli errori diventano più costosi.

questo non vuol dire che ci sia una corsa standard giusta per tutti ne che tutti gli atleti corrano uguali, ci sono pro con corse e nuotate diciamo 'particolari' che vanno come missili però i principi basi son quelli.

qui siamo su un forum e non è una cosa furba insegnare a correre a qualcuno tramite i post, per quello ci sono i coach che ti devono vedere correre e correggere questo non vuol dire che nonn si possano dare suggerimenti a chi chiede.
 
Ultima modifica:

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
8.141
2.027
47
Genova
www.sportintranslation.com
Bici
Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
sono del parere che si cambiare tecnica di corsa quando si è ancora giovani, da vecchi è meglio adattarsi. anche perché non è detto che la corsa di mesopiede, avampiede o tallone è per forza sbagliata.
poi se riuscite a modificare il vostro modo di correre, insegnate come i fa alla straneo che corre ancora di tallone
Vi sono molte teorie, allenatori quotati come Friel e Sutton sono all'opposto in questo. Il primo è per lavorare molto sulla tecnica e portare l'atterraggio più avanti possibile, il secondo non fa fare quasi mai esercizi di tecnica e preferisce l'appoggio arretrato durante l'Ironman, ma non durante le distanze brevi, due suoi atleti sono la Ryf e Max Studer, non ho mai incontrato Daniela, ma ho visto correre Max per mesi e corre di avanpiede, il suo pb sui 5k a secco è qualcosa come 13:30. La Straneo si troverà bene così. Io ho cambiato tecnica perché mi era stata inculcata la rollata che mi dava mal di schiena. Come detto da @N3bbia@ ognuno é diverso, quello che citavo era la teoria generale.

Sent from my Moto G (5) Plus using BDC-Forum mobile app