Chiave dinamometrica

never give up!

max_good
9 Gennaio 2010
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krypton xroad - 0 slr
Vorrei aggiungere che in generale, ma specie quando si lavora su coppie piccole, è importante impugnare la dina nel modo corretto, ovvero la mano deve alloggiare esattamente nell'incavo o sulla zigrinatura dell'impugnatura (che sono fatti apposta), uno spostamento anche di qualche cm cambia il braccio di leva e di conseguenza la lettura della coppia.

non sono certo di questo...

cambierà la forza che imprimi, se cambia il braccio di leva, ma quando arrivi alla coppia impostata il meccanismo scatta...(sempre che la chiave sia, effettivamente, "sensibile" alla coppia)
 
9 Novembre 2016
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Umberto Dei
Vorrei aggiungere che in generale, ma specie quando si lavora su coppie piccole, è importante impugnare la dina nel modo corretto, ovvero la mano deve alloggiare esattamente nell'incavo o sulla zigrinatura dell'impugnatura (che sono fatti apposta), uno spostamento anche di qualche cm cambia il braccio di leva e di conseguenza la lettura della coppia.

Quindi qui dove dovrei tenere le mani?

IMG_5828.jpg
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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non sono certo di questo...

cambierà la forza che imprimi, se cambia il braccio di leva, ma quando arrivi alla coppia impostata il meccanismo scatta...(sempre che la chiave sia, effettivamente, "sensibile" alla coppia)

No, cambia proprio la corretta lettura della coppia, tant'è che le case costruttrici sconsigliano l'uso di prolunghe, cosa che non accade con le bussole ma è comune con gli inserti con chiave spaccata o poligonale piatta (alcuni se le costruiscono da soli per risparmiare :cry:).

In questi casi si devono usare solo quelle appositamente progettate per la chiave.
 

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max_good
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No, cambia proprio la corretta lettura della coppia, tant'è che le case costruttrici sconsigliano l'uso di prolunghe, cosa che non accade con le bussole ma è comune con gli inserti con chiave spaccata o poligonale piatta (alcuni se le costruiscono da soli per risparmiare :cry:).

In questi casi si devono usare solo quelle appositamente progettate per la chiave.

molto strano...

se mi metto ad un metro ed applico 1N ottengo una coppia di 1Nm
se mi metto a 1/2 metro ed applico 2N ottengo una coppia di 1Nm
se la chiave legge due valori diversi in funzione di dove tengo la mano non mi sembra tanto comoda...
boh...

p.s. comunque sono "finezze"...
 
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Darius

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molto strano...

se mi metto ad un metro ed applico 1N ottengo una coppia di 1Nm
se mi metto a 1/2 metro ed applico 2N ottengo una coppia di 1Nm
se la chiave legge due valori diversi in funzione di dove tengo la mano non mi sembra tanto comoda...
boh...

p.s. comunque sono "finezze"...

Non so dirti, quello che è certo è che la USAG (ne ho due) prescrive chiaramente che bisogna impugnare correttamente la chiave e non usare prolunghe per non alterare la coppia di serraggio.
 

Darius

Scalatore
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Quindi qui dove dovrei tenere le mani?

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Esattamente sull'impugnatura, mai per la coda o sulla barra, per esempio, sulla Beta in figura tra i due anelli arancioni, per l'altra sulla zigrinatura, per la USAG usando il paramano come limite.

Il serraggio infine deve avvenire con un movimento continuo e morbido, se è necessario riprendere col cricchetto evitare di farlo quando siamo vicini alla coppia finale, pena lo scatto anticipato della barra, specie con coppie elevate.
 

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Maglia Amarillo
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No, cambia proprio la corretta lettura della coppia, tant'è che le case costruttrici sconsigliano l'uso di prolunghe, cosa che non accade con le bussole ma è comune con gli inserti con chiave spaccata o poligonale piatta (alcuni se le costruiscono da soli per risparmiare :cry:).

In questi casi si devono usare solo quelle appositamente progettate per la chiave.
mi pare parecchio strano !
La coppia applicata al manico cambia sia in funzione della distanza dal fulcro (posizione della mano) ma anche in funzione della forza che viene applicata dall'operatore, quindi se fosse come tu dici la chiave dinamometrica darebbe sempre dei valori di serraggio scorretti perchè se è possibile mettere la mano nella giusta posizione (entro certi limiti) è impossibile applicare una forza sempre uguale !

la coppia di serraggio sulla vite dipende solo dal meccanismo di sgancio, arrivati al valore impostato scatta a vuoto, ma a tale valore ci si può arrivare con differenti combinazioni di distanza dal fulcro e forza applicata !
Se fosse vero quanto tu affermi (tutto è possibile) allora molto meglio serrare a mano senza dinamometrica, c'è meno possibilità di errore !
 

mengus

Cronoman
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fondriest tf3 1.2, giant defy advanced pro1
nelle chiavi dinamometriche che indicano con uno "scatto" oppure con un "indice" il raggiungimento della coppia, prolunga o no il valore della coppia di scatto e' sempre quella.


il "momento torcente" e' dato dal prodotto fra forza applicata per lunghezza della leva.
ad esempio se uno non ha la chiave dinamometrica e vuole serrare un dado ad una coppia esatta, basta che applichi un semplicissimo dinamometro a tirare o paradossalmente un peso a comprimere su una semplice chiave fissa.
esempio, se devo serrare un bullone a 10 NxM e dispongo di una chiave fissa, posso applicare una forza di 50 N (5 kg.) ad una distanza di 0.2 metri (20 centimetri) sulla chiave e tirare il dinamometro fino a segnare 5 kg.
la cosa importante e' che il prodotto dei due valori utilizzando le stesse unita' di misura sia il medesimo.
in una dinamometrica a scatto, anche se applicassi la prolunga di un metro e mi arresto una volta raggiunto il "klick", ho solamente fatto meno fatica e piu' corsa ma la coppia applicata al momento dello scatto e' sempre quella.
 
9 Novembre 2016
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mi pare parecchio strano !
La coppia applicata al manico cambia sia in funzione della distanza dal fulcro (posizione della mano) ma anche in funzione della forza che viene applicata dall'operatore, quindi se fosse come tu dici la chiave dinamometrica darebbe sempre dei valori di serraggio scorretti perchè se è possibile mettere la mano nella giusta posizione (entro certi limiti) è impossibile applicare una forza sempre uguale !

la coppia di serraggio sulla vite dipende solo dal meccanismo di sgancio, arrivati al valore impostato scatta a vuoto, ma a tale valore ci si può arrivare con differenti combinazioni di distanza dal fulcro e forza applicata !
Se fosse vero quanto tu affermi (tutto è possibile) allora molto meglio serrare a mano senza dinamometrica, c'è meno possibilità di errore !

nelle chiavi dinamometriche che indicano con uno "scatto" oppure con un "indice" il raggiungimento della coppia, prolunga o no il valore della coppia di scatto e' sempre quella.


il "momento torcente" e' dato dal prodotto fra forza applicata per lunghezza della leva.
ad esempio se uno non ha la chiave dinamometrica e vuole serrare un dado ad una coppia esatta, basta che applichi un semplicissimo dinamometro a tirare o paradossalmente un peso a comprimere su una semplice chiave fissa.
esempio, se devo serrare un bullone a 10 NxM e dispongo di una chiave fissa, posso applicare una forza di 50 N (5 kg.) ad una distanza di 0.2 metri (20 centimetri) sulla chiave e tirare il dinamometro fino a segnare 5 kg.
la cosa importante e' che il prodotto dei due valori utilizzando le stesse unita' di misura sia il medesimo.
in una dinamometrica a scatto, anche se applicassi la prolunga di un metro e mi arresto una volta raggiunto il "klick", ho solamente fatto meno fatica e piu' corsa ma la coppia applicata al momento dello scatto e' sempre quella.

Era quello che sapevo anche io.
 

Darius

Scalatore
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[MENTION=6690]RoBart[/MENTION], [MENTION=67959]never[/MENTION] give up e [MENTION=97832]quarantennelibero[/MENTION], vi sembrerà strano ma è così, e non lo affermo io, lo affermano i costruttori delle chiavi, ora a me potete non credere... ma a loro dovreste.

In ogni caso, fate una prova: effettuate un serraggio a 4 Nm impugnando la chiave correttamente, sentirete distintamente il click, ora ripetete la prova impugnando solo il pomello posteriore, non è detto che sentirete lo scatto, questa è una constatazione che ho fatto personalmente, padroni di crederci o no.

PS - a dimostrazione che l'uso della dina non è cosa banale come si può credere leggetevi cosa raccomanda questa azienda produttrice di attrezzi dinamometrici (occhio ai parametri C e CT)
 

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In ogni caso, fate una prova: effettuate un serraggio a 4 Nm impugnando la chiave correttamente, sentirete distintamente il click, ora ripetete la prova impugnando solo il pomello posteriore, non è detto che sentirete lo scatto, questa è una constatazione che ho fatto personalmente, padroni di crederci o no.

PS - a dimostrazione che l'uso della dina non è cosa banale come si può credere leggetevi cosa raccomanda questa azienda produttrice di attrezzi dinamometrici (occhio ai parametri C e CT)

E' perfettamente normale che cambiando il punto di applicazione della forza resistente (la distanza E nella foto che indichi) cambi invece la forza a cui scatta la chiave dinamometrica.
Nelle istruzioni di Effetto Mariposa non ho trovato nulla riguardo a come impugnare la chiave, e stiamo parlando di una chiave che parte da 2 Nm per arrivare a 15 Nm, quindi per sua natura predisposta a misurare grandezze abbastanza "piccole". Non metto in dubbio che per USAG ci sia bisogno di impugnare in un certo modo, ma è un'affermazione che dipende dalle istruzioni del singolo produttore. Non è un concetto valido per tutte le chiavi.
 

RoBart

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In ogni caso, fate una prova: effettuate un serraggio a 4 Nm impugnando la chiave correttamente, sentirete distintamente il click, ora ripetete la prova impugnando solo il pomello posteriore, non è detto che sentirete lo scatto, questa è una constatazione che ho fatto personalmente, padroni di crederci o no.

PS - a dimostrazione che l'uso della dina non è cosa banale come si può credere leggetevi cosa raccomanda questa azienda produttrice di attrezzi dinamometrici (occhio ai parametri C e CT)

qui mi pare ovvio cosa succeda.
Se si usa un inserto di lunghezza non standard a causa della leva dovuta all'inserto la forza applicata sul dado da stringere non sarà la stessa che si ottiene usando un inserto standard, infatti è riportata una formula per calcolare la coppia ottenuta !
ma è diverso da quello di cui si discuteva prima.
 

Darius

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E' perfettamente normale che cambiando il punto di applicazione della forza resistente (la distanza E nella foto che indichi) cambi invece la forza a cui scatta la chiave dinamometrica.
Nelle istruzioni di Effetto Mariposa non ho trovato nulla riguardo a come impugnare la chiave, e stiamo parlando di una chiave che parte da 2 Nm per arrivare a 15 Nm, quindi per sua natura predisposta a misurare grandezze abbastanza "piccole". Non metto in dubbio che per USAG ci sia bisogno di impugnare in un certo modo, ma è un'affermazione che dipende dalle istruzioni del singolo produttore. Non è un concetto valido per tutte le chiavi.

Proprio per dimostrare che è una regola generale ho postato documentazione presa dalle istruzioni di altri costruttori specializzati in attrezzi dinamometrici di precisione (Thonichi e TECNO), in ogni caso anche USAG prescrive la stessa cosa.

Con tutto il rispetto per Mariposa non prenderei a riferimento la loro documentazione, loro non progettano e fabbricano gli attrezzi, li comperano o se li fanno costruire da terzi, quindi si possono spiegare certe omissioni, diamo a Cesare quel che è di Cesare.
 

j-axl

Passista
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ce l'ho
In realtà un dinamomtero non funziona secondo la regola della leva, almeno quello che ho io....(e non penso ne esistano).
E' costituito da una molla di K (costante) nota che vado a precaricare a seconda della coppia che voglio ottenere.
Raggiunta la forza impostata all'interno c'è un cricchetto che scatta perchè liberato da una sferetta che fa rientrare la molla.
Capirete che se lavorasse come una leva, andrebbe già a farsi benedire il tutto solo per il fatto che ruotando la regolazione del precarico vado a variare la lunghezza del braccio.
Il documento che ha postato [MENTION=3105]Darius[/MENTION] probabilmente indica la corretta impugnatura per far si che la forza applicata non venga applicata (appunto) a scatti o in modo troppo disomogeneo ma in maniera fluida e regolare.Infatti cosa dovrebbe cambiare impugnando il dimamometro più su se alla fine il braccio è sempre quello?
Semplicemente che dovrei applicare più forza io, ma quella che agisce sull'inserto è sempre quella.
Ho ragione o dico bene?
 
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RoBart

Maglia Amarillo
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... e ancora... qui prescrive anche gli angoli di impugnatura... devo continuare? :mrgreen:
questa mi sembra solo un'indicazione per una corretta impugnatura in modo da ottenere una presa sicura e imprimere la giusta forza senza farsi male !

Non vedo scritto da nessuna parte che se cambi l'angolo cambia il valore della coppia esercitata.
Del resto se fosse così le chiavi dinamometriche sarebbero completamente inutili perchè svanirebbe il motivo della loro esistenza e cioè esercitare una precisa coppia torcente.

Già per me su una bici sono poco utili, se è come dici diventano completamente inutili !!
 

Darius

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Colnago V1-r
In realtà un dinamomtero non funziona secondo la regola della leva, almeno quello che ho io....(e non penso ne esistano).
E' costituito da una molla di K (costante) nota che vado a precaricare a seconda della coppia che voglio ottenere.
Raggiunta la forza impostata all'interno c'è un cricchetto che scatta perchè una sferetta fa rientrare la molla.
Capirete che se lavorasse come una leva, andrebbe già a farsi benedire il tutto solo per il fatto che ruotando la regolazione del precarico vado a variare la lunghezza del braccio.
Il documento che ha postato [MENTION=3105]Darius[/MENTION] probabilmente indica la corretta impugnatura per far si che la forza applicata non venga applicata (appunto) a scatti o in modo troppo disomogeneo ma in maniera fluida e regolare.Infatti cosa dovrebbe cambiare impugnando il dimamometro più su se alla fine il braccio è sempre quello?
Semplicemente che dovrei applicare più forza io, ma quella che agisce sull'inserto è sempre quella.
Ho ragione o dico bene?

Sul discorso impugnatura è così, la prescrizione serve ad ottenere un movimento fluido e senza scatti, questo è particolarmente vero per piccole coppie, ma il fatto che è necessario ricalcolare la coppia se si allunga la chiave è un dato di fatto tant'è che forniscono anche la formuletta.

Del resto se ci pensi bene impugnando la chiave sul pomolo, quindi con parte della mano fuori, è come se allungassi il fusto.

Altro esempio, questa volta da istruzioni USAG.
 

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Maglia Amarillo
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In realtà un dinamomtero non funziona secondo la regola della leva, almeno quello che ho io....(e non penso ne esistano).
E' costituito da una molla di K (costante) nota che vado a precaricare a seconda della coppia che voglio ottenere.
Raggiunta la forza impostata all'interno c'è un cricchetto che scatta perchè una sferetta fa rientrare la molla.
Capirete che se lavorasse come una leva, andrebbe già a farsi benedire il tutto solo per il fatto che ruotando la regolazione del precarico vado a variare la lunghezza del braccio.
Il documento che ha postato [MENTION=3105]Darius[/MENTION] probabilmente indica la corretta impugnatura per far si che la forza applicata non venga applicata (appunto) a scatti o in modo troppo disomogeneo ma in maniera fluida e regolare.Infatti cosa dovrebbe cambiare impugnando il dimamometro più su se alla fine il braccio è sempre quello?
Semplicemente che dovrei applicare più forza io, ma quella che agisce sull'inserto è sempre quella.
Ho ragione o dico bene?
si e' proprio così !
Il valore impostato non varia a seconda di dove impugno la leva, dell'angolo che faccio con la stessa e della forza che applico !
Altrimenti la dinamomentrica sarebbe uno strumento impreciso e completamente inutile