Confronto con i miei amici di gruppo e impressioni sulla mia pedalata

franc3sco

Gregario
12 Ottobre 2017
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ciao a tutti, sono alla mia terza uscita in gruppo dopo 7 mesi di uscite in solitaria partendo da zero, diciamo che dopo 400km in gruppo ho avuto modo di confrontarmi con i miei amici della domenica e da perfetto principiante con soli 4500km nelle gambe, vi chiedo un parere sulle mie sensazioni.
In pianura riesco a stare in gruppo agevolmente, in salita stranamente va ancora meglio, lascio stare la discesa dove per ovvie ragioni non si va mai a palla, trovo difficoltà invece nei falsopiani, già quando dalla pianura si passa al falsopiano sento che devo impegnarmi molto per non restare staccato, non riesco a capire perchè e come si può migliorare su questo fronte.
Altro mistero, come mai a parità di sviluppo metrico preferisco usare il 53 piuttosto che il 39?
Se può servire la mia bici è una vecchia in bdc in alluminio, peso credo sopra i 10kg, ruota posteriore 2100gr, anteriore 1500gr, 53/39 con 9 pignoni da 14 a 28.
Grazie
 

Kinp

Novellino
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ciao a tutti, sono alla mia terza uscita in gruppo dopo 7 mesi di uscite in solitaria partendo da zero, diciamo che dopo 400km in gruppo ho avuto modo di confrontarmi con i miei amici della domenica e da perfetto principiante con soli 4500km nelle gambe, vi chiedo un parere sulle mie sensazioni.
In pianura riesco a stare in gruppo agevolmente, in salita stranamente va ancora meglio, lascio stare la discesa dove per ovvie ragioni non si va mai a palla, trovo difficoltà invece nei falsopiani, già quando dalla pianura si passa al falsopiano sento che devo impegnarmi molto per non restare staccato, non riesco a capire perchè e come si può migliorare su questo fronte.
Altro mistero, come mai a parità di sviluppo metrico preferisco usare il 53 piuttosto che il 39?
Se può servire la mia bici è una vecchia in bdc in alluminio, peso credo sopra i 10kg, ruota posteriore 2100gr, anteriore 1500gr, 53/39 con 9 pignoni da 14 a 28.
Grazie

Ciao,

prova a vedere se ti è utile questo articolo:
http://www.pianetaciclismo.com/categoria/training/rapporto_peso_potenza/1.html

Spiega tra le altre cose "...come alcuni ciclisti leggeri possano resistere in pianura, staccarsi su falsopiani, ma rifarsi sulle erte più difficili..."

Non so se è anche il tuo caso. E' certamente il mio.
 

franc3sco

Gregario
12 Ottobre 2017
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Grazie per il link, anche secondo me o è una questione di potenza oppure ho problemi nei cambi di ritmo (oltre a tutti quelli che già ho :)) vabbè nel dubbio mi allenerò per migliorare soprattutto questi due aspetti.
 

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In gruppo in pianura con 4500 km stai agevolmente, perché vai al risparmio. Se stai davanti a tirare che sensazioni hai? Il falsopiano è infingardo, il gruppo aiuta ancora ma, devi avere potenza per tirare comunque un rapporto mediamente lungo e se non sei allenato fai molta fatica e rischi di staccarti. In salita riesci a tenere le medie del gruppo?
 

jacknipper

Diversamente scalatore
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ciao a tutti, sono alla mia terza uscita in gruppo dopo 7 mesi di uscite in solitaria partendo da zero, diciamo che dopo 400km in gruppo ho avuto modo di confrontarmi con i miei amici della domenica e da perfetto principiante con soli 4500km nelle gambe, vi chiedo un parere sulle mie sensazioni.
In pianura riesco a stare in gruppo agevolmente, in salita stranamente va ancora meglio, lascio stare la discesa dove per ovvie ragioni non si va mai a palla, trovo difficoltà invece nei falsopiani, già quando dalla pianura si passa al falsopiano sento che devo impegnarmi molto per non restare staccato, non riesco a capire perchè e come si può migliorare su questo fronte.
Altro mistero, come mai a parità di sviluppo metrico preferisco usare il 53 piuttosto che il 39?
Se può servire la mia bici è una vecchia in bdc in alluminio, peso credo sopra i 10kg, ruota posteriore 2100gr, anteriore 1500gr, 53/39 con 9 pignoni da 14 a 28.
Grazie

non hai detto la cosa più importante
tuo peso\altezza e se hai fatto o meno altri sport
la bici conta poco

per essere chiari: se pesi 60kg, magari hai fatto altri sport quindi sei asciutto, e, magari, i tuoi compagni di uscita sono dei cinghialoni passisti, si spiega tutto
 

franc3sco

Gregario
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In gruppo in pianura con 4500 km stai agevolmente, perché vai al risparmio. Se stai davanti a tirare che sensazioni hai? Il falsopiano è infingardo, il gruppo aiuta ancora ma, devi avere potenza per tirare comunque un rapporto mediamente lungo e se non sei allenato fai molta fatica e rischi di staccarti. In salita riesci a tenere le medie del gruppo?
In pianura mi è capitato un paio di volte di mettermi avanti a tirare, di solito al rientro dal giro quando molti sono stanchi :) , mi focalizzo sul contachilometri e cerco di mantenere i 35 (la pianura la becchiamo appena usciti e al rientro) comunque anche se non tiro sto a ruota e si sta benissimo (dopo tante uscite in solitaria stare a ruota è uno spasso) . In salita ho notato che salgo abbastanza bene, non come i migliori 3 o 4 ma meglio di tanti altri (in gruppo siamo almeno sulle venti/trenta unità) molti hanno una pedalata pesante mentre io faccio girare i pedali più velocemente con rapporti più agili e pian piano ne supero parecchi. Nei cambi di ritmo mi "fregano", appena inizia un falsopiano o una salita devo rincorrere e recuperare... Boh?

non hai detto la cosa più importante
tuo peso\altezza e se hai fatto o meno altri sport
la bici conta poco

per essere chiari: se pesi 60kg, magari hai fatto altri sport quindi sei asciutto, e, magari, i tuoi compagni di uscita sono dei cinghialoni passisti, si spiega tutto

Ho 36 anni, sono alto 180cm per 78 kg, sono magro ma non secco, ho sempre fatto qualcosa a livello amatoriale (corsa/piscina) ma stavo fermo da 3 anni per vari impegni. Nel gruppo c'è di tutto, giovani, anziani, magri e qualcuno con qualche kg di troppo, certo non sono i più fanatici della bdc ma a detta di un mio amico, che ha più esperienza di me, è un gruppo che va abbastanza forte ed esce da tanti anni.

Comunque ora cercherò di approntare e soprattutto seguire un piano di allenamento dopo aver letto The Cyclist's Training Bible e magari mi regalo un bel Caad12 in primavera.
 

jacknipper

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Ho 36 anni, sono alto 180cm per 78 kg, sono magro ma non secco, ho sempre fatto qualcosa a livello amatoriale (corsa/piscina) ma stavo fermo da 3 anni per vari impegni. Nel gruppo c'è di tutto, giovani, anziani, magri e qualcuno con qualche kg di troppo, certo non sono i più fanatici della bdc ma a detta di un mio amico, che ha più esperienza di me, è un gruppo che va abbastanza forte ed esce da tanti anni.

Comunque ora cercherò di approntare e soprattutto seguire un piano di allenamento dopo aver letto The Cyclist's Training Bible e magari mi regalo un bel Caad12 in primavera.

la bibbia di Friel, se sei principiante, la lascerei stare
facile che finisca a fare da soprammobile
non è un libro per iniziare, nonostante molti lo pensino\affermino, ma un libro per approfondire concetti su cui uno ha già un po di dimestichezza: pensare di prendere il libro, capirlo e costruirsi allenamenti strutturati, è utopia
100 volte meglio prendere dei rulli e seguire un programma con TR
e dopo 1 anno leggere Friel
 

franc3sco

Gregario
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Lo so non è facile, l'ho letta due volte e ogni tanto me la rivedo, ma io in casa con i rulli non ce la faccio. Preferisco prendere freddo ma in casa penso di non potercela fare. Magari questo inverno provo così se poi vedo che esco poco per via delle condimeteo mi convertirò ai rulli.
 
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Rose carbon PRO-RS Ultegra; Bianchi racing special 1997 veloce mix 8V
Nei cambi di ritmo mi "fregano", appena inizia un falsopiano o una salita devo rincorrere e recuperare... Boh?

Ma tu ci provi a seguirli nei cambi di ritmo o li lasci andare?
Il ciclismo in questo è molto diverso dalla corsa. Di solito se sei in gruppo conviene fare uno sforzo iniziale, anche intenso, per tenere le ruote piuttosto che andare del proprio passo e poi inseguire dopo.

Questo su falsipiani/salite brevi. Su salite lunghe e/o ripide vale il contrario.

Comunque l'allenamento migliore per questo tipo di situazioni è proprio l'uscita di gruppo secondo me.
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
Una volta tanto (ma faccio una eccezione rispetto al mio modo di pensare) provo a mettere al centro della discussione il mezzo, piuttosto che il ciclista. La differenza che maggiormente ho notato usando bici diverse (ultimamente uso sia una Look in carbonio da 7,5kg che una Gios in acciaio da 8,5kg) è proprio nel rilancio della velocità e la reattività allo scatto, elementi piuttosto presenti soprattutto nei percorsi vallonati o con repentini cambi di pendenza e, conseguentemente, di ritmo. Lo vedo sulla mia bici e sulle bici dei miei compagni di uscite, ad esempio in un semplice rilancio in uscita da un tornante: quando uso quella in carbonio, più leggera e reattiva, la ruota di chi mi precede mi è molto più facile tenerla, cosi come rispondere ad un cambio di ritmo di uno che all'improvviso si alza sui pedali. Con il telaio in acciaio e una bici più pesante, l'inerzia di risposta è maggiore ed è cosa assai frequente che perda qualche decina di metri nell'immediato.
Sulle salite lunghe e costanti questo incide molto meno, proprio per la regolarità di pedalata che un pò tutti tendono a mantenere, idem in pianura dove, oltretutto, la differenza di peso del mezzo diventa trascurabile.
Altro aspetto, questo invece da ricondurre al ciclista, è dato dal livello di allenamento e dalla capacità anaerobiche e cardiovascolari: i cambi di ritmo che generano l'"effetto elastico" con chi ti precede, solitamente producono un dispendio energetico maggiore e repentine variazioni della frequenza cardiaca, con battiti che salgono e scendono anche di 20bpm in poco tempo. Questo produce, a lungo andare, maggiore affaticamento e senso di disagio, ma è anche molto allenante.
 

abatta68

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Ho 36 anni, sono alto 180cm per 78 kg, sono magro ma non secco, ho sempre fatto qualcosa a livello amatoriale (corsa/piscina) ma stavo fermo da 3 anni per vari impegni.
Ritenersi magri o sovrappeso dipende molto dallo sport che si pratica... facendo attività sportiva con anni di continuità di accorgerai qual'è il tuo reale peso forma in base allo sport che pratichi. Io posso dirti che faccio ciclismo da 30 anni e sono 30 anni che peso 70kg (per 1,85 di altezza), ma attualmente pedalo con compagni che hanno iniziato da pochi anni, alti come te, ma che hanno perso 7-8 kg facilmente e che pesano intorno ai 70kg... il ciclismo, rispetto a tanti altri sport, è veramente logorante!:mrgreen:
 

franc3sco

Gregario
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Una volta tanto (ma faccio una eccezione rispetto al mio modo di pensare) provo a mettere al centro della discussione il mezzo, piuttosto che il ciclista. La differenza che maggiormente ho notato usando bici diverse (ultimamente uso sia una Look in carbonio da 7,5kg che una Gios in acciaio da 8,5kg) è proprio nel rilancio della velocità e la reattività allo scatto, elementi piuttosto presenti soprattutto nei percorsi vallonati o con repentini cambi di pendenza e, conseguentemente, di ritmo. Lo vedo sulla mia bici e sulle bici dei miei compagni di uscite, ad esempio in un semplice rilancio in uscita da un tornante: quando uso quella in carbonio, più leggera e reattiva, la ruota di chi mi precede mi è molto più facile tenerla, cosi come rispondere ad un cambio di ritmo di uno che all'improvviso si alza sui pedali. Con il telaio in acciaio e una bici più pesante, l'inerzia di risposta è maggiore ed è cosa assai frequente che perda qualche decina di metri nell'immediato.
Sulle salite lunghe e costanti questo incide molto meno, proprio per la regolarità di pedalata che un pò tutti tendono a mantenere, idem in pianura dove, oltretutto, la differenza di peso del mezzo diventa trascurabile.
Altro aspetto, questo invece da ricondurre al ciclista, è dato dal livello di allenamento e dalla capacità anaerobiche e cardiovascolari: i cambi di ritmo che generano l'"effetto elastico" con chi ti precede, solitamente producono un dispendio energetico maggiore e repentine variazioni della frequenza cardiaca, con battiti che salgono e scendono anche di 20bpm in poco tempo. Questo produce, a lungo andare, maggiore affaticamento e senso di disagio, ma è anche molto allenante.
Faccio un quotone di tutto, è proprio quello che provo ma spiegato meglio, in effetti anche nei tornanti capita, secondo me un po' sono io e mi allenerò facendo delle ripetute con cambio di ritmo e degli sprint, un po' (non prendetemi per presuntuoso, lo so che sono una burba che deve ancora macinare km) è la bici da 10kg con ruote belle pesantine che mi frena nelle accelerazioni però poi fa la brava e mi fa recuperare :)
 

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la bibbia di Friel, se sei principiante, la lascerei stare
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non è un libro per iniziare, nonostante molti lo pensino\affermino, ma un libro per approfondire concetti su cui uno ha già un po di dimestichezza: pensare di prendere il libro, capirlo e costruirsi allenamenti strutturati, è utopia
100 volte meglio prendere dei rulli e seguire un programma con TR
e dopo 1 anno leggere Friel

Concordo, l'avevo preso appena iniziato e per una anno è stato nello stesso punto della libreria, spiegava concetti arcani per la mia preparazione.;nonzo%
 

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Sulle salite lunghe e costanti questo incide molto meno, proprio per la regolarità di pedalata che un pò tutti tendono a mantenere, idem in pianura dove, oltretutto, la differenza di peso del mezzo diventa trascurabile.
Altro aspetto, questo invece da ricondurre al ciclista, è dato dal livello di allenamento e dalla capacità anaerobiche e cardiovascolari: i cambi di ritmo che generano l'"effetto elastico" con chi ti precede, solitamente producono un dispendio energetico maggiore e repentine variazioni della frequenza cardiaca, con battiti che salgono e scendono anche di 20bpm in poco tempo. Questo produce, a lungo andare, maggiore affaticamento e senso di disagio, ma è anche molto allenante.

Però la prima parte del tuo ragionamento non può prescindere dalla seconda, puoi anche avere la bici da pochissimi kg, ma se non hai l'allenamento per tenere le ruote di quello davanti, stacchi sempre. Se hai la bici più pesante (anche se non sempre succede) al massimo sei un po' più lento nel rilancio, ma poi hai la capacità di rientrare, altrimenti tieni un po' e alla fine salti
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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Bici
molto bella e funzionale
Conta anche chi rilancia :mrgreen:
C'è un gruppo qui in zona che contiene 2 elementi che quando ripartono dopo rotonde o rallentamenti ti fanno schizzare gli occhi fuori dalle orbite... posso metterci tutto l'impegno che voglio ma se non mi aspettano li perdo dopo 2-3 accelerate, c'è poco da fare non tutti abbiamo determinate caratteristiche... io lo so a prescindere che non c'è verso e nei rilanci soffro in modo brutale e mi spompo che uno stelvio al confornto è una passeggiata :-x
 

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Conta anche chi rilancia :mrgreen:
C'è un gruppo qui in zona che contiene 2 elementi che quando ripartono dopo rotonde o rallentamenti ti fanno schizzare gli occhi fuori dalle orbite... posso metterci tutto l'impegno che voglio ma se non mi aspettano li perdo dopo 2-3 accelerate, c'è poco da fare non tutti abbiamo determinate caratteristiche... io lo so a prescindere che non c'è verso e nei rilanci soffro in modo brutale e mi spompo che uno stelvio al confornto è una passeggiata :-x

Si anche il livello di quello che ci sta davanti conta parecchio.
Anche io ne ho un paio in compagnia che spero sempre che non decidano di partire perché vuol dire che mi tocca finire il giro solo :mrgreen:
 

abatta68

Scalatore
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Però la prima parte del tuo ragionamento non può prescindere dalla seconda, puoi anche avere la bici da pochissimi kg, ma se non hai l'allenamento per tenere le ruote di quello davanti, stacchi sempre. Se hai la bici più pesante (anche se non sempre succede) al massimo sei un po' più lento nel rilancio, ma poi hai la capacità di rientrare, altrimenti tieni un po' e alla fine salti
ovvio!o-o però da quello che diceva mi sembrava di capire che, bene o male, lui riuscisse quasi sempre a tenere il passo con il suo gruppo, trovando l'unica eccezione nei "mangia e bevi"... mi sembra fosse questo il quesito
 

Cancello del Roero

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ovvio!o-o però da quello che diceva mi sembrava di capire che, bene o male, lui riuscisse quasi sempre a tenere il passo con il suo gruppo, trovando l'unica eccezione nei "mangia e bevi"... mi sembra fosse questo il quesito

Si si giusto o-o
Però il suo grosso problema secondo me è che gli manca l'abitudine al cambio di ritmo, fa fuori soglia e perde le ruote, i salita andando al suo ritmo riesce a gestirsi e non andare in affanno