Io non lavoro con la Cina, non sono mai stato in Cina e penso che mai ci andrò quindi le mie sono solo supposizioni: non credo che due amici disoccupati di Shenzhen una mattina si svegliano e possano decidere di produrre tarocchi di bici di marchi famosi; anche solo procurarsi gli stampi, i macchinari del sottovuoto, autoclavi etc. non credo sia alla portata di tutti; dopo esserti procurato questi macchinari devi anche saperli usare e produrre dei telai che se non altro dovrebbero assomigliare agli originali.
Credo sia più plausibile che qualche produttore che lavora già nel settore ciclo e che possieda già tutta la struttura occorrente ed il know how per fabbricare telai produca anche dei prodotti che non assomigliano a nessun telaio già in commercio, i cosiddetti no-brand, ed altri che invece richiamano telai di marchi famosi.
Alla luce di queste mie convinzioni, non suffragrate da prove ma, credo, abbastanza logiche, non credo che i cosiddetti tarocchi siano pericolosi perché rischiano di spappolarsi al primo tombino; credo che assomigliano agli originali solo nella forma ma allo stesso tempo chi li assembla ha le conoscenze necessarie per avere un prodotto finale che comunque assolve al suo compito in tranquillità.
Detto questo comunque non comprerei mai un telaio copia, sia che abbia il nome stampato sul telaio sia che non lo abbia; personalmente ho scelto un telaio no-brand che non assomiglia a nessun altro telaio famoso e del quale sono molto soddisfatto; prima possedevo un media gamma di un marchio abbastanza famoso e che fornisce anche squadre WorldTour; quando sono passato al no-brand mi sono reso conto di quanto il telaio di marca facesse schifo: soffriva di sottosterzo molto fastidioso mentre il no-brand l'ho trovato piantato in traiettoria in maniera favolosa tanto che i timori che avevo prima in discesa erano spariti con la bici no-brand che mi dava molta più sicurezza, timori che erano dovuto solo ed esclusivamente ad una bici che era stata progettata male.
Credo sia più plausibile che qualche produttore che lavora già nel settore ciclo e che possieda già tutta la struttura occorrente ed il know how per fabbricare telai produca anche dei prodotti che non assomigliano a nessun telaio già in commercio, i cosiddetti no-brand, ed altri che invece richiamano telai di marchi famosi.
Alla luce di queste mie convinzioni, non suffragrate da prove ma, credo, abbastanza logiche, non credo che i cosiddetti tarocchi siano pericolosi perché rischiano di spappolarsi al primo tombino; credo che assomigliano agli originali solo nella forma ma allo stesso tempo chi li assembla ha le conoscenze necessarie per avere un prodotto finale che comunque assolve al suo compito in tranquillità.
Detto questo comunque non comprerei mai un telaio copia, sia che abbia il nome stampato sul telaio sia che non lo abbia; personalmente ho scelto un telaio no-brand che non assomiglia a nessun altro telaio famoso e del quale sono molto soddisfatto; prima possedevo un media gamma di un marchio abbastanza famoso e che fornisce anche squadre WorldTour; quando sono passato al no-brand mi sono reso conto di quanto il telaio di marca facesse schifo: soffriva di sottosterzo molto fastidioso mentre il no-brand l'ho trovato piantato in traiettoria in maniera favolosa tanto che i timori che avevo prima in discesa erano spariti con la bici no-brand che mi dava molta più sicurezza, timori che erano dovuto solo ed esclusivamente ad una bici che era stata progettata male.