Contraffazione un po' di chiarezza

nemorino

Ammiraglia
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X la giurisprudenza la linea di pensiero e' quella da me indicata ( o ricettazione o incauto acquisto) se poi ti riferisci alla sentenza di corte di cassazione di, mi sembra giugno 2012, e' vero che è stato "depenalizzato" a reato amministrativo (689/81 un quarto del massimo di euro 7000 da pagare) ma è una singola sentenza che è vero fa giurisprudenza ma sino ad adesso le procure italiane ( e ne ho girate parecchio) hanno fatto il mio stesso ragionamento ovvero quando tu consumatore finale vieni beccato il poliziotto/carabiniere/finanziere ti deferirà comunque all'ag

Non si tratta di una sentenza della Cassazione ma di una sentenza delle Sezioni Unite... Diciamo che più che giurisprudenza fa quasi legge.

Che le Procure non si si siano adeguate è un male visto che qualsiasi processo non potrà che concludersi con un'assoluzione (nella peggiore delle ipotesi proprio in Cassazione)
 

pietrogrip

Maglia Amarillo
13 Aprile 2011
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Non si tratta di una sentenza della Cassazione ma di una sentenza delle Sezioni Unite... Diciamo che più che giurisprudenza fa quasi legge.

Che le Procure non si si siano adeguate è un male visto che qualsiasi processo non potrà che concludersi con un'assoluzione (nella peggiore delle ipotesi proprio in Cassazione)

Fatti 2 conti quanto ti costa arrivare in cassazione :cry::cry:
 

Deciso

Apprendista Cronoman
27 Settembre 2005
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L'aspetto legale, fondamentale. Sicuramente deterrente, specie in Italia, dove fin quando non c'è una pena, si fa cosa si vuole.

Ma dell'aspetto psicologico/sociale, dell'appparire piuttosto che dell'essere, ne vogliamo parlare?.
Cosa scatta in negativo nella mente umana ad acquistare una ruota contraffatta dalla medesima ruota senza marca?
 

joe66

Gregario
16 Agosto 2011
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specialized tarmac sl4
L'aspetto legale, fondamentale. Sicuramente deterrente, specie in Italia, dove fin quando non c'è una pena, si fa cosa si vuole.

Ma dell'aspetto psicologico/sociale, dell'appparire piuttosto che dell'essere, ne vogliamo parlare?.
Cosa scatta in negativo nella mente umana ad acquistare una ruota contraffatta dalla medesima ruota senza marca?
è il principio dell'emulazione, perchè in questi anni tante ,per esempio,specialized?, le hanno i maggiori team pro ed i più grandi campioni e di conseguenza forza della pubblicità anche noi amatori, se Cavendish avesse la derosa via tutti a sognare la derosa....
ed i prezzi salgono si sognano i top di gamma, ed ecco che arriva il tarocco a meno di metà prezzo, le differenze tecniche si fà fatica a rilevarle ed il gioco è fatto.
 

pietrogrip

Maglia Amarillo
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E proprio per questo le procure sono tenute a seguire i principi di diritto della suprema corte... Perché oltre a spendere soldi gli indagati, dissipa risorse lo Stato

Visto che sei del mestiere sai meglio di me quanti Pm gip disattendono dette sentenze :cassius:........aspettando magari un ulteriore sentenza che dica il contrario.

L'aspetto legale, fondamentale. Sicuramente deterrente, specie in Italia, dove fin quando non c'è una pena, si fa cosa si vuole.

Ma dell'aspetto psicologico/sociale, dell'appparire piuttosto che dell'essere, ne vogliamo parlare?.
Cosa scatta in negativo nella mente umana ad acquistare una ruota contraffatta dalla medesima ruota senza marca?

Caro deciso vuoi mettere fare il ganzo dicendo di avere la bici da 10k tra i colleghi del gruppo e i parenti :bleah::bleah:

Hai detto bene ormai e' voler sembrare ciò che non si è.
 

Teppistocle

Pedivella
23 Gennaio 2010
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giro
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Klein
Non si tratta di una sentenza della Cassazione ma di una sentenza delle Sezioni Unite... Diciamo che più che giurisprudenza fa quasi legge.

Che le Procure non si si siano adeguate è un male visto che qualsiasi processo non potrà che concludersi con un'assoluzione (nella peggiore delle ipotesi proprio in Cassazione)

Fatti 2 conti quanto ti costa arrivare in cassazione :cry::cry:

In caso di assoluzione, che sembra certa, chi paga le spese sostenute dall' imputato innocente e assolto?
 

pietrogrip

Maglia Amarillo
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In caso di assoluzione, che sembra certa, chi paga le spese sostenute dall' imputato innocente e assolto?


L'assoluzione non è certa, xche' la sentenza in questione riguarda un caso specifico, pertanto l'eventuale caso X in cui tizio ha acquistato il bene contraffatto può avere delle peculiarità che lo caratterizzano tali da prevedere la condanna anche in cassazione. Detto ciò ti tocca pagare tutti i gradi di giudizio e alle tariffe attuali degli avv. sono parecchie migliaia di euro :cry:. Come detto giustamente lo stato rifonde il danno solo in caso di ingiusta detenzione e non e' questo il caso.
 
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nemorino

Ammiraglia
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L'assoluzione non è certa, xche' la sentenza in questione riguarda un caso specifico, pertanto l'eventuale caso X in cui tizio ha acquistato il bene contraffatto può avere delle peculiarità che lo caratterizzano tali da prevedere la condanna anche in cassazione. Detto ciò ti tocca pagare tutti i gradi di giudizio e alle tariffe attuali degli avv. sono parecchie migliaia di euro :cry:. Come detto giustamente lo stato rifonde il danno solo in caso di ingiusta detenzione e non e' questo il caso.

Se si parla di contestazione di ricettazione nel caso di acquisto di beni contraffatti, una pronuncia delle sezioni unite che esclude il reato è una pietra tombale su ogni procedimento penale

Diverso come ho scritto il caso di acquisto per vendere, di rivendita etc
 

nemorino

Ammiraglia
24 Febbraio 2009
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Quindi è legale acquistare la replica di un telaio?
Alhoa

Diciamo che non è reato, al più è illecito amministrativo

Quindi non è proprio lecito

Incollo un articolo che spiega la sentenza delle SU

Niente ricettazione per l’acquirente finale di un prodotto contraffatto
Con sentenza n. 22225 del 19.1.2012, le Sezioni Unite hanno pronunciato il principio di diritto secondo il quale «non può configurarsi una responsabilità penale per l’acquirente finale di cose in relazione alle quali siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà industriale».

Il caso che ha portato alla decisione in commento trae origine dalla condotta di un soggetto che aveva acquistato on-line per uso proprio un orologio “Rolex” contraffatto proveniente dalla Cina poi bloccato dalle Dogane e quindi mai arrivato all’acquirente.

Veniva contestata all’imputato la tentata ricettazione. Secondo la difesa dell’imputato, invece, la condotta in questione ricadeva nell’ambito di applicazione dell’illecito amministrativo di cui all’art. 1, comma 7 del d.l. n. 35 del 2005 (convertito in l. 14 maggio 2005, n. 80, nella versione modificata dalla legge 23 luglio 2009, n. 99).

Il reato di ricettazione (art. 648 c.p.) sussiste quando “Fuori dei casi di concorso nel reato, chi, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, acquista, riceve od occulta denaro o cose provenienti da un qualsiasi delitto, o comunque si intromette nel farle acquistare, ricevere od occultare”. Presupposto necessario del reato in questione è che anteriormente ad esso sia stato commesso un altro delitto (c.d. reato presupposto). Proprio per questo spesso, nell’ambito dei processi penali aventi ad oggetto condotte di contraffazione/alterazione di segni distintivi registrati la ricettazione viene contestata in concorso con il reato di cui all’art. 474 c.p. (“Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi”) e ciò soprattutto alla luce della nota decisione delle Sezioni Unite del 7 giugno 2001, n. 23427 che espressamente ha ammesso il concorso tra le norme in questione.

L’illecito amministrativo previsto dal d.l. 14 marzo 2005, n. 35, invece, punisce (con la sanzione amministrativa pecuniaria da 100 Euro fino a 7.000 Euro) l’acquirente finale che acquista a qualsiasi titolo cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l’entità del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà industriale.

Ebbene, prima del presente intervento della Suprema Corte, era ampio il dibattito su che tipo di responsabilità dovesse configurarsi in capo all’acquirente finale in casi come questi. In particolare si erano delineati due diversi filoni interpretativi: l’uno che configurava il reato di ricettazione sul presupposto che l’illecito amministrativo potesse considerarsi speciale (e quindi prevalente) solo rispetto all’ipotesi contravvenzionale dell’incauto acquisto (art 712 c.p.); l’altro che riconosceva sempre ai sensi dell’art. 9 della l. 689 del 1981, un rapporto di specialità dell’illecito amministrativo non solo rispetto all’incauto acquisto ma anche rispetto alla ricettazione. La soluzione adottata dalla Corte che si basa su una interpretazione sistematica delle norme accoglie quest’ultima tesi. Le differenze tra le due fattispecie sono notevoli: il reato di ricettazione può essere commesso da chiunque mentre l’illecito amministrativo è applicabile esclusivamente all’acquirente finale; l’oggetto dell’illecito sono “cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l’entità del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà industriale” mentre oggetto del reato sono “cose provenienti da un qualsiasi delitto”. Infine, anche sotto il profilo dell’elemento psicologico, posto che l’introduzione della formula “inducano a ritenere” (che ha sostituito la precedente “senza averne accertata la legittima provenienza”) ha consentito di allargare l’ambito applicativo della norma anche all’ipotesi di “piena consapevolezza” da parte dell’agente della provenienza illecita della merce.

Sicuramente questa sentenza delle Sezioni Unite avrà un effetto deflattivo di riduzione del carico dei procedimenti penali. Infatti, in questi ultimi tempi, vari Procuratori della Repubblica, facendo propria l’interpretazione più severa delle norme, avevano cercato di perseguire penalmente il sempre più numeroso esercito di consumatori finali che, sfruttando anche l’e-commerce, alimentano il mercato del falso.
 

pietrogrip

Maglia Amarillo
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Quindi è legale acquistare la replica di un telaio?
Alhoa

è cmq illegale xche' si commette un illecito amministrativo visto che ti viene comminata (nel caso di specie della sentenza di corte di cassazione) una sanzione pari ad euro 1400 pagabili entro 60 gg. avvenuta notifica.

Cmq l'indirizzo x ora rimane sempre quello del reato penale :angrymod:, e rimarra' sempre quello, visto che questa sentenza x come è stata formulata è un cane si morde la coda.
 
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nemorino

Ammiraglia
24 Febbraio 2009
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è cmq illegale xche' si commette un illecito amministrativo visto che ti viene comminata (nel caso di specie della sentenza di corte di cassazione) una sanzione pari ad euro 1400 pagabili entro 60 gg. avvenuta notifica.

Cmq l'indirizzo x ora rimane sempre quello del reato penale. :angrymod:

Scusa, non voglio far polemica, ma l'indirizzo di chi e di che cosa?

Non è reato, il principio di diritto dato dalle sezioni unite è talmente lapidario che non permette alcuna interpretazione.

Se qualcuno iscrive una notizia di reato per una simile condotta o è poco informato sulle pronunce della cassazione o è in mala fede.

Non è reato, è un illecito.
 

pietrogrip

Maglia Amarillo
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Scusa, non voglio far polemica, ma l'indirizzo di chi e di che cosa?

Non è reato, il principio di diritto dato dalle sezioni unite è talmente lapidario che non permette alcuna interpretazione.

Se qualcuno iscrive una notizia di reato per una simile condotta o è poco informato sulle pronunce della cassazione o è in mala fede.

Non è reato, è un illecito.

appunto non voglio far polemica, ma il 712 c.p. cita che "Chiunque, senza averne prima accertata la legittima provenienza, acquista o riceve a qualsiasi titolo cose, che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per la entità del prezzo, si abbia motivo di sospettare che provengano da reato, è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda non inferiore a dieci euro""x me questo è lapidario xche' questa e' legge e non un mero orientamento giurisprudenziale al quale si puo' attenere il giudice (siamo in Italia non in Inghilterra), salvo che domani mattina vi sia un un'ulteriore sentenza che stravolga quanto "sentenziato" precedentemente.
 

bradipus

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qualunquemente
appunto non voglio far polemica, ma il 712 c.p. cita che "Chiunque, senza averne prima accertata la legittima provenienza, acquista o riceve a qualsiasi titolo cose, che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per la entità del prezzo, si abbia motivo di sospettare che provengano da reato, è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda non inferiore a dieci euro""x me questo è lapidario xche' questa e' legge e non un mero orientamento giurisprudenziale al quale si puo' attenere il giudice (siamo in Italia non in Inghilterra), salvo che domani mattina vi sia un un'ulteriore sentenza che stravolga quanto "sentenziato" precedentemente.

questo non sarebbe il cosiddetto "incauto acquisto"?