Magari domenica proverò a riportare qualcosa, anche se per come la vedo io tutta sta manfrina sull'imbottigliamento non la vedo così importante per quello che ci può cambiare. A Piacenza all'epoca due volte a piedi sui primi strappi, a Cesenatico è normalissimo nonostante le paretenze separate, alla
Pinarello di anni fa mi capitò lo stesso e non sono morto se ho perso 10 minuti o più.
Rigaurdo alla Hicari il delirio è dato solamente dall'idiozia dei partecipanti che ritengono coloro che gli stanno intorno degli ologrammi passibili di attraversamento. Se durante già l'attraversamento di Chiesa c'erano i fenomeni che zigzagavano come sciatori tra i paletti chiudendo repentinamente la strada a chi veniva sorpassato, e sulla discesa cose che definire da idioti è dire poco non vedo cosa possa centrare la necessità di cambio percorso o logistica.
Cominciamo a pensare se vale la pena rischiare le proprie ossa e quelle di chi ci sta intorno per la 20 o 30°posizione. Tutti fenomeni e poi vai a vedere i classificati sul medio e ti viene da piangere, solo uno sparuto manipolo di ciclisti riesce a portare a termine un percorso da 120 e rotti km.
Però si vuole la partenza così, le griglie di merito cosà, la strada superchiusa, i rifornimenti volanti a tempo e luogo debito, le assistenze al culo ecc ecc ecc
E magari provare a organizzare qualcosa per vedere a cosa si va incontro no?