sul sito di Osymetric ce n'è uno abbastanza dettagliato:
[url]http://www.osymetric.com/images/stories/etude.pdf[/URL]
Grazie per la segnalazione.
Me lo sono scaricato e gli ho già dato una occhiata cercando quello che si cerca in una relazione tecnica fatta come si deve.
Non l'ho trovato.
Ovvero, mi lascia molto perplesso che non ci sia una descrizione accurata dell'attrezzatura e soprattutto ho molti dubbi sulla correttezza della misura della potenza eseguita rilevando le forze al pedale (come? non lo dicono).
Dato che a suo tempo per la mia tesi di laurea ho fatto parte di un gruppo di lavoro che si occupava proprio di acquisizione dati, tra cui la misura della forza di pedalata, qualcosa ne capisco di questi metodi.
Ebbene, che senso ha misurare la forza al pedale e da questa risalire alla potenza, quando poi di mezzo c'è la trasmissione che non è "lineare"?
Non dicono come è stato fatto questo calcolo o, perlomeno, dalla relazione non traspare in maniera evidente; posso anche averlo perso, ma me la sono passata tutta cercando per un paio di volte il paragrafo relativo.
C'è un altro passo, a pagina 41 (il pdf è impaginato in disordine...
) che recita:
"a parità di
-frequenza cardiaca
-frequenza di pedalata
-potenza frenante sul simulatore (
potenza dissipata dal freno? è il mio dubbio)
la potenza al pedale è risultata maggiore con la corona ovale rispetto a quella circolare"
Oh c....! direbbe Peter Griffin
E se è maggiore la potenza al pedale, ma quella frenante resta uguale e la frequenza di pedalata non cambia, dov'è finita questa maggior potenza?
Per me è farlocca, hanno preso una cantonata grossa come una casa e non se ne sono accorti.
Se calcolano la potenza moltiplicando opportunamente la coppia per la velocità angolare, probabilmente non si sono accorti che con una trasmissione ovale il rapporto di trasmissione non è costante e quindi la velocità angolare della pedalata varia periodicamente.
Fare il prodotto con la velocità media è sbagliato, occorre uno strumento integratore.
Tutto questo non lo dicono, è una mia supposizione in assenza di una descrizione accurata dell'attrezzatura, sia chiaro, ma il sospetto che ci sia qualche grosso errore concettuale è più che fondato.
E allora?
Non posso certo dire con certezza che si tratti di fuffa, ma io il dubbio ce l'ho, eccome.
Tra l'altro lo studio è del 1993, quelli a cui ho collaborato sono del 1997-98, e l'apparecchiatura che era stata messa a punto era stata studiata per ovviare ai limiti di altre precedenti.