I risultati vanno omologati in base ai regolamenti vigenti all'epoca dei fatti, altrimenti vale tutto e il contrario di tutto e possiamo far disputare il giro e il tour o qualunque altro evento sportivo su una console per videogiochi.
Negli anni '90 non c'era alcuna regola che imponeva la conservazione dei campioni per analisi successive e, quindi, dal punto di vista regolamentare la storia finisce lì.
Altrimenti diventa una specie di gioco al massacro: andiamo ad analizzare quello che è successo 20 anni prima, o anche oltre? Certe pratiche all'epoca erano legali (auto-emotrasfusione) ora non lo sono più. Sicuramente andremmo a cambiare la verità storica di certi eventi sportivi (non solo del ciclismo), mi chiedo però che senso abbia scoprire che sgli sportivi negli anni '60 prendessero anfetamine e magari ci lasciavano anche le penne.
Altra cosa se parliamo dal punto di vista etico, ma lì ognuno trae le conclusioni in base alla sua coscienza.
Secondo me è molto più grave la cultura del doping che pervade la società e porta giovani/amatori inalare Ventolin prima di una partita di calcetto con gli amici o l'assunzione di Creatina (che tralaltro non serve a nulla) dopo una salita di 5 km al 6%. Ma qui andiamo a finire in ambiti sociali in cui è difficile districarsi.
PS spero di non parlare/leggere di doping per un altro po' dato che negli ultimi due giorni fra tennis e ciclismo finisco irrimediabilmente lì
Un saluto a tutti, vado a pedalare dopo un mese di impegni vari che me l'hanno impedito :smile: :smile:
Negli anni '90 non c'era alcuna regola che imponeva la conservazione dei campioni per analisi successive e, quindi, dal punto di vista regolamentare la storia finisce lì.
Altrimenti diventa una specie di gioco al massacro: andiamo ad analizzare quello che è successo 20 anni prima, o anche oltre? Certe pratiche all'epoca erano legali (auto-emotrasfusione) ora non lo sono più. Sicuramente andremmo a cambiare la verità storica di certi eventi sportivi (non solo del ciclismo), mi chiedo però che senso abbia scoprire che sgli sportivi negli anni '60 prendessero anfetamine e magari ci lasciavano anche le penne.
Altra cosa se parliamo dal punto di vista etico, ma lì ognuno trae le conclusioni in base alla sua coscienza.
Secondo me è molto più grave la cultura del doping che pervade la società e porta giovani/amatori inalare Ventolin prima di una partita di calcetto con gli amici o l'assunzione di Creatina (che tralaltro non serve a nulla) dopo una salita di 5 km al 6%. Ma qui andiamo a finire in ambiti sociali in cui è difficile districarsi.
PS spero di non parlare/leggere di doping per un altro po' dato che negli ultimi due giorni fra tennis e ciclismo finisco irrimediabilmente lì
Un saluto a tutti, vado a pedalare dopo un mese di impegni vari che me l'hanno impedito :smile: :smile: