Dispositivi elettronici e rando, ovvero il problema dell'autonomia

parakito

Passista
24 Giugno 2009
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Piovene Rocchette (Vicenza)
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Scott cr1pro,Cannondale cad3,NSR,Litespeed Archon ,Rewel titanio,Treck fuel,Kona Stinky,Bianchi,ecc
Allo stato attuale della resa dei panelli solari ,si può ricaricare anche le batterie per i vari GPS ,telefonini ecc.
Ma il peso e l'ingombro di panelli adatti allo scopo risulta di molto superiore ad una scorta di batterie da portarsi dietro che però hanno la garanzia di funzionamento anche quando piove ,fa nuvolo o di notte ,se fate 1+1 il conto è presto fatto .
Le prove che ho fatto io con un panello grande quanto il coperchio di chiusura borsa anteriore , riusciva a caricare una batteria tampone solo per un quarto in una giornata intera in pieno sole senza altro attaccato , se ci collegi il navigatore ,lo tiene acceso senza ricaricarlo ,quindi risparmi il consumo delle batterie solo di giorno e in pieno sole , già se il display è del tipo retro illuminato non c'è la fa più neppure in pieno sole .
Le conclusioni sono :che la resa per essere minimamente sfruttabile dovrebbe essere almeno quadrupla ,quindi 4 di questi panelli che pesano ,ingombrano , frenano aerodinamicamente più di una dinamo , e poi se non c'e il sole avrai potato a spasso una cosa inutile .

In fase di test il mio micro ( meno di una moneta di un euro ,versione senza accumulatore efficiente già da 7 km/h ) super efficiente alimentatore usb da dinamo ,che si può usare in concomitanza con il faro acceso .
avrei bisogno di dati per ultimare l test che non riesco a recuperare da me , chi mi misura il voltaggio in uscita dalla dinamo ,a 5-7-10-15-20 -25 km/h con faro acceso ?:eek:
Preciso che la versione con accumulatore alimenta direttamente il faro e tutto il resto quindi luce costante sempre anche da fermi , per più di 3 ore ,oppure per alimentare gli aggeggi vari .
inoltre sperimentazione dinamo da 24 volt 2 Ah circa 4 volte il Son , in uscita saranno disponibile otre alla classica USB altre tensioni , per caricare il tablet durante i ciclo viaggi .
Ovviamente se vuoi tanta potenza inevitabilmente si prenderà dalle gambe quello serve , ancora da testare in strada , oltre ad essere fisicamente disinseribile , con poco carico prevedo che non ci si accorgerà di nulla , ma a piena potenza credo che si sentirà un po magari da usare un discesa ,vedremo cosa emerge dai test . o-o
state sintonizzati su questo canale .:mrgreen:
 

al Bes

Novellino
30 Ottobre 2011
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bianchi
Consiglio... prima di acquistarlo fai una prova a vedere che il cavo che va al garmin sia costruito in modo da non mettere in pausa il gps quando lo carica..o-o[/QUOTE]

problema gia' riscontrato; mi sono fatto fare un alimentatore supplementare che puo' andare con batterie da 9v, pacco da 4 1,5v(LR6) oppure pacco da 8 o 6 batterie da1,2v HR03 micro.Il problema dell' andare in pausa( garmin) lo risolvi utilizzando un cavo a soli 2 fili, il 4 fili probabilmente ha un particolare collegamento all'interno della presa usb che causa la pausa del garmin.....scoperto dopo innumerevoli prove...
 

parakito

Passista
24 Giugno 2009
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Bici
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Consiglio... prima di acquistarlo fai una prova a vedere che il cavo che va al garmin sia costruito in modo da non mettere in pausa il gps quando lo carica..o-o

problema gia' riscontrato; mi sono fatto fare un alimentatore supplementare che puo' andare con batterie da 9v, pacco da 4 1,5v(LR6) oppure pacco da 8 o 6 batterie da1,2v HR03 micro.Il problema dell' andare in pausa( garmin) lo risolvi utilizzando un cavo a soli 2 fili, il 4 fili probabilmente ha un particolare collegamento all'interno della presa usb che causa la pausa del garmin.....scoperto dopo innumerevoli prove...[/QUOTE]
Non si parla di pausa ,ma del continuo avviso da parte del garmin di avvenuta mancanza alimentazione esterna con un fastidioso biiip che alla lunga rompe non poco ,ad esempio quando la velocità è bassa o ci si ferma ad uno stop ecc.o-o
 

azorat

Pedivella
20 Agosto 2007
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Trento
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.... Trattasi, perlappunto, di un ciclocomputer con trasmissione dei dati wireless:...
La domanda è: possono convivere i ciclocomputer senza filo con GPS, dinamo e fanali da rando? Qualcuno di voi ha esperienze di interferenze, malfunzionamenti o quant'altro? ;nonzo%

Io ho un ciclo-computer sigma 2006HRM (ciclo computer + Hart rate Monitor).
Ambedue i sensori (alla ruota e su fascia toracica) sono senza fili.

Ho poi preso un faretto a LED piuttosto potente (LED Cree H5 - mi pare che sia questo: http://dx.com/p/cree-xm-l-t6-3-mode...ight-headlamp-bike-light-set-4-x-18650-114015 costo sui 40 euro)
alimentato a pile (8.4V).
Ho provato a montarlo a manubrio, ma il povero ciclo-computer e' completamente confuso dall'interferenza elettro-magnetica creata dal faretto (o meglio - credo - dal suo filo d'alimentazione che fa da antenna).
Ho provato varie soluzioni che comprendono:
- avvolgere il tutto in foglio d'alluminio e collegare il tutto a terra
- installare sul cavo prima e/o dopo le batterie uno di quei cilindretti di ferrite che spesso si vedono sui cavi di collegamento allo schermo dei computer
- infilare il cavo tra batteria e faretto in una calza di metallo prelevata da un cavo video che avevo per le mani (provando anche a collegare tale calza a terra = telaio bici).
Nessuno dei metodi sopra ha risolto il problema in maniera sicura - nel senso: magari funzionava per un po', ma poi ciclo-coso annunciava che era confuso (too many signals) e non segnava piu' nulla.

Alla fine ho provato varie disposizioni di batteria faretto e filo di collegamento tra i due.
E sono riuscito ad evitare che le interferenze mettessero in crisi il ciclocomputer.
Di fatto: allontanare il piu' possibile il faretto dal ciclocomputer (ora lo ho montato davanti alla borsetta agganciata al manubrio)
Spostare la batteria il piu' possibile lontana dal faretto (certo non nella borsa anteriore dove sarebbe cosi' comoda) ma sull'obliquo - o (meglio) in zona reggisella.
Trovare un cammino per il filo batteria/faretto che non vada vicino al ciclo-computer: dal reggisella, lungo il tubo orizzontale, poi un po' giu' sulla gamba sinistra della forcella per poi tornare su verso il faretto davanti alla borsetta anteriore. (quindi il filo fa una "U" tra tubo orizzontale e collegamento al faretto ma tale "U" avviene "lontano" dal Sigma, che e' fissato sulla pipa).

Non e' una soluzione molto elegante, ma mi ha permesso di fare la notte della VRV (a dire il vero: fino a mezzanotte, che' arrivato a Resia per me era anche finita la mia "Personal Challenge") con luce accesa (potenza max mi pare) e con il ciclo-coso funzionante.

Da un post di Vincenzo (genannt vince) ricordo che lui ha una IQ della M&B e anche lui lamentava il silenzio del ciclocomputer quando aveva il faro acceso.
 
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parakito

Passista
24 Giugno 2009
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Io ho un ciclo-computer sigma 2006HRM (ciclo computer + Hart rate Monitor).
Ambedue i sensori (alla ruota e su fascia toracica) sono senza fili.

Ho poi preso un faretto a LED piuttosto potente (LED Cree H5 - mi pare che sia questo: http://dx.com/p/cree-xm-l-t6-3-mode...ight-headlamp-bike-light-set-4-x-18650-114015 costo sui 40 euro)
alimentato a pile (8.4V).
Ho provato a montarlo a manubrio, ma il povero ciclo-computer e' completamente confuso dall'interferenza elettro-magnetica creata dal faretto (o meglio - credo - dal suo filo d'alimentazione che fa da antenna).
Ho provato varie soluzioni che comprendono:
- avvolgere il tutto in foglio d'alluminio e collegare il tutto a terra
- installare sul cavo prima e/o dopo le batterie uno di quei cilindretti di ferrite che spesso si vedono sui cavi di collegamento allo schermo dei computer
- infilare il cavo tra batteria e faretto in una calza di metallo prelevata da un cavo video che avevo per le mani (provando anche a collegare tale calza a terra = telaio bici).
Nessuno dei metodi sopra ha risolto il problema in maniera sicura - nel senso: magari funzionava per un po', ma poi ciclo-coso annunciava che era confuso (too many signals) e non segnava piu' nulla.

Alla fine ho provato varie disposizioni di batteria faretto e filo di collegamento tra i due.
E sono riuscito ad evitare che le interferenze mettessero in crisi il ciclocomputer.
Di fatto: allontanare il piu' possibile il faretto dal ciclocomputer (ora lo ho montato davanti alla borsetta agganciata al manubrio)
Spostare la batteria il piu' possibile lontana dal faretto (certo non nella borsa anteriore dove sarebbe cosi' comoda) ma sull'obliquo - o (meglio) in zona reggisella.
Trovare un cammino per il filo batteria/faretto che non vada vicino al ciclo-computer: dal reggisella, lungo il tubo orizzontale, poi un po' giu' sulla gamba sinistra della forcella per poi tornare su verso il faretto davanti alla borsetta anteriore. (quindi il filo fa una "U" tra tubo orizzontale e collegamento al faretto ma tale "U" avviene "lontano" dal Sigma, che e' fissato sulla pipa).

Non e' una soluzione molto elegante, ma mi ha permesso di fare la notte della VRV (a dire il vero: fino a mezzanotte, che' arrivato a Resia per me era anche finita la mia "Personal Challenge") con luce accesa (potenza max mi pare) e con il ciclo-coso funzionante.

Da un post di Vincenzo (genannt vince) ricordo che lui ha una IQ della M&B e anche lui lamentava il silenzio del ciclocomputer quando aveva il faro acceso.
conosco bene quel faro , occhio che non ha molta autonomia neanche in bassa potenza , serve almeno un altro pacco batterie ,o un altro faro una notte .
il problema sembra affiggere i Sigma , in realtà serve schermare il faro ,ma attenzione che in questo modo vanifichi il raffreddamento dello stesso coprendo le alette ,se però lo usi in bassa potenza immagino che non ci siano problemi .
avvolgi il faro con pellicola argento da cucina , non serve collegamenti a massa o altro ,prova e facci sapere .
o-o
 

azorat

Pedivella
20 Agosto 2007
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conosco bene quel faro , occhio che non ha molta autonomia neanche in bassa potenza , serve almeno un altro pacco batterie ,o un altro faro una notte .
il problema sembra affiggere i Sigma , in realtà serve schermare il faro ,ma attenzione che in questo modo vanifichi il raffreddamento dello stesso coprendo le alette ,se però lo usi in bassa potenza immagino che non ci siano problemi .
avvolgi il faro con pellicola argento da cucina , non serve collegamenti a massa o altro ,prova e facci sapere .
o-o

Sto facendo prove di durata: a bassa potenza si e' gia' fatto 10+ ore e ancora splende. Vediamo quanto dura.
Purtroppo in una prima uscita notturna appena preso mi si e' spento DI COLPO! - sulla ciclabile sull'argine dell'Adige. Un salto nel buio che piu' buio non si puo'.
Stavo anche andando ad una buona velocita' e .... FRENA FRENA FRENA!!!!
E' vero che la ciclabile e' sostanzialmente diritta, ma anche frenando a tutta mica ero certo di non puntare fuori strada (che li' e' rialzata da ambedue i lati: da un lato il fiume, dall'altro i campi).

Piuttosto che la stagnola (che a me non ha dato alcuna miglioria) magari provo con una calza metallica che avvolga l'intero faretto. (Devo solo trovare un rimasuglio di equipaggiamento elettronico a cui estirparla).
Ma secondo me il problema non e' ne' il faretto, ne' la batteria - ma il cavo tra i due: secondo me e' quello che fa da antenna e "spande" (prove fatte avvicinando una radiolina ai vari punti: sembra che gracchi di piu' quando e' vicina al filo).
 

parakito

Passista
24 Giugno 2009
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Piovene Rocchette (Vicenza)
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Sto facendo prove di durata: a bassa potenza si e' gia' fatto 10+ ore e ancora splende. Vediamo quanto dura.
Purtroppo in una prima uscita notturna appena preso mi si e' spento DI COLPO! - sulla ciclabile sull'argine dell'Adige. Un salto nel buio che piu' buio non si puo'.
Stavo anche andando ad una buona velocita' e .... FRENA FRENA FRENA!!!!
E' vero che la ciclabile e' sostanzialmente diritta, ma anche frenando a tutta mica ero certo di non puntare fuori strada (che li' e' rialzata da ambedue i lati: da un lato il fiume, dall'altro i campi).

Piuttosto che la stagnola (che a me non ha dato alcuna miglioria) magari provo con una calza metallica che avvolga l'intero faretto. (Devo solo trovare un rimasuglio di equipaggiamento elettronico a cui estirparla).
Ma secondo me il problema non e' ne' il faretto, ne' la batteria - ma il cavo tra i due: secondo me e' quello che fa da antenna e "spande" (prove fatte avvicinando una radiolina ai vari punti: sembra che gracchi di piu' quando e' vicina al filo).
in effetti essendo di alluminio dovrebbe di suo essere già schermato , potresti per prova mettere la stagnola su tutto il faro e filo ,poi scopri un po alla volta le varie parti ,cosi scopri il punto esatto ,nel caso del filo la calza andrà benissimo ,ti consiglio se hai in casa uno spezzone di cavo antenna ,estrai l'anima centrale ,ti rimane la schermatura bella e pronta da infilare sul cavo imputato meglio se trovi uno spezzone di RG58 cavo militare .o-o
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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Torino
micronauta.wordpress.com
Bici
Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
meglio se trovi uno spezzone di RG58 cavo militare .o-o

:shock::shock::shock:

Certo, chi è che non tiene in casa dell'RG58 CAVO MILITARE?... :mrgreen:

Scherzi a parte, sto leggendo delle risposte interessanti. In linea generale mi sembra di capire che le tribolazioni siano date dai fanali a batteria, di solito posizionati sul manubrio proprio a fianco dei ciclocomputer. Magari con il fanale a dinamo (posto sopra il ceppo del freno, tra l'altro, quindi a debita distanza) mi salvo. Ma tanto per questa stagione non avrò modo di verificarlo: monterò il Flight Deck a fine anno, quando farò il cambio di cavi e guaine e contemporaneamente monterò anche lo splendido gruppo Dura Ace Tripla 7803 che mi sono appena aggiudicata su eBay... :mrgreen:
 

azorat

Pedivella
20 Agosto 2007
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.... Magari con il fanale a dinamo (posto sopra il ceppo del freno, tra l'altro, quindi a debita distanza) mi salvo. ...

Penso che tale disposizione non dovrebbe dare problemi.
O almeno: una delle mie prove era stata proprio con il seguente posizionamento:
faro davanti alla borsa anteriore (per cui piu' o meno sopra il ceppo del freno e
batterie attaccate alla bell'e meglio al Quick-Release della ruota anteriore.
Tutto OK! Nessuna interferenza :-)
Solo che era una prova casalinga, penso poco sicura da mettere in atto in strada: se poi la batteria, dopo un sobbalzo, decide di andare a trovare i raggi mentre la ruota gira ...:cry:

Comunque: non credo che alimentazione a batteria o dinamo facciano la differenza.
Parrebbe che sia proprio il LED ad emettere alte frequenze elettromagnetiche (o meglio: i circuiti del "driver" del LED). E sono queste alte frequenze che si propagano lungo il cavetto d'alimentazione e possono creare interferenze con altri dispositivi elettronici "wireless".
 
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micronauta

Scalatore
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Parrebbe che sia proprio il LED ad emettere alte frequenze elettromagnetiche (o meglio: i circuiti del "driver" del LED). E sono queste alte frequenze che si propagano lungo il cavetto d'alimentazione e possono creare interferenze con altri dispositivi elettronici "wireless".

Ottima spiegazione, staremo a vedere. Magari farò delle prove PRIMA di fissare i cavetti laterali del Flight Deck sotto il nastro manubrio... Così, se non mi convince sono sempre in tempo a lasciar perdere e a tenermi caro e stretto il Sigma col filo. ;-)
 

parakito

Passista
24 Giugno 2009
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qualcuno sa dirmi se il power banck è valido come sistema per ricaricare il garmin 800 in una rando che va oltre le 40 ore? o magari ci sono altre soluzioni migliori?
questo come vi sembra? 51 euro spedito da hong kong.
http://www.yoobao.com/en/product.asp?b_id=143&m_id=0&a_id=610

Iniziato questa sera i test proprio sul mio nuovo sistema di ricarica da dinamo , nello specifico mozzo son de luce 20.
I risultati sono promettenti.
Innanzitutto, il tutto si può usare con faro acceso, test da ultimare perché al buio é difficile rilevare i dati dai strumenti di misura ( sembrava di vedere la bici di ritorno al futuro ) .
Per ora i dati sono questi:
Mantenimento carica GPS con velocità minima di 8km/ h da 8 in su il GPS si ricarica , da 14 si ha già la massima potenza di carica, come la presa a muro di casa.
Dimensioni e peso:
+- come una gomma da cancellare, peso inferiore.
Uscita USB tipo PC, quindi ci si carica di tutto dal cellulare alla mp3.
Passo sucessivo test con batterie tampone, e li si va di lusso.
 

micronauta

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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Iniziato questa sera i test proprio sul mio nuovo sistema di ricarica da dinamo , nello specifico mozzo son de luce 20.
I risultati sono promettenti.
Innanzitutto, il tutto si può usare con faro acceso, test da ultimare perché al buio é difficile rilevare i dati dai strumenti di misura ( sembrava di vedere la bici di ritorno al futuro ) .
Per ora i dati sono questi:
Mantenimento carica GPS con velocità minima di 8km/ h da 8 in su il GPS si ricarica , da 14 si ha già la massima potenza di carica, come la presa a muro di casa.
Dimensioni e peso:
+- come una gomma da cancellare, peso inferiore.
Uscita USB tipo PC, quindi ci si carica di tutto dal cellulare alla mp3.
Passo sucessivo test con batterie tampone, e li si va di lusso.

Ma allora... alla fine 'sto mozzo dinamo è arrivato anche in casa tua! ;-)
 

parakito

Passista
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Ma allora... alla fine 'sto mozzo dinamo è arrivato anche in casa tua! ;-)

é arrivato in prestito per ì test , non escludo il prossimo acquisto ma optero per shimano visto l'uso cicloturistico che ne Farò .
Escludo l'uso nelle rando .
 

parakito

Passista
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Ma allora... alla fine 'sto mozzo dinamo è arrivato anche in casa tua! ;-)

é arrivato in prestito per ì test , non escludo il prossimo acquisto ma optero per shimano visto l'uso cicloturistico che ne Farò .
Escludo l'uso nelle rando .
 

yuk

Scalatore
1 Marzo 2007
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triciclo
Sono sempre di più i randonneur e i cicloturisti che utilizzano il GPS o altre diavolerie hi-tech durante i loro lunghi viaggi. Oggi vengono offerti ottimi prodotti, ma il problema comune per tutti è sempre quello: quando si sta fuori per più giorni, come fare con le batterie che si scaricano? ;nonzo%

Il discorso vale per tutti i congegni elettronici, inclusi i telefoni cellulari che sempre più spesso assolvono anche alla funzione di GPS, tablet eccetera. Ho pensato di staccare questo argomento dal thread dedicato ai GPS per tentare di raccogliere in maniera più organica tutti i "tips" degli amici forumendoli smanettoni che (chissà) magari hanno già trovato delle soluzioni valide per il randonneur tecnologico del XXI secolo. o-o
Qualcosa si trova già in commercio (quanti utilizzano il mozzo dinamo probabilmente già conoscono lo "scatolotto magico" E-Werks della B&M, tanto per fare un esempio), ma non è facile capirci qualcosa tra batterie tampone, regolazioni di tensione, problemi di shut-off eccetera. I libretti delle istruzioni sono complicati e sempre in lingua straniera :bua: e, quindi, l'unico modo per uscirne secondo me è il passaparola di coloro i quali già hanno testato sul campo pratico le varie soluzioni. :eek:

Che sia green-energy proveniente da una dinamo, da un pannello solare, o semplici batterie portate da casa... chi ne sa, condividesse! o-o

Uso un xsperia x10mini registra la traccia e il battito cardiaco per oltre 4 ore in modalià aereo arrivo alle 6-8 ore.
Se avessi la necessità di viaggiare per giorni ( in chissà quale sperduta landa europea senza luce elettrica ma di notte dove dormite?) senza possibilità di ricaricare non farei altro che accoppiare il cell ad una al litio da 88 gr già in voltaggio da 3,6 volt capace di ricaricare il cell 3 -4 volte e un'altra per ricaricare una comune torcia tattica a led uso fanale con 3 modalità di potenza.
In tutto spenderei 20 euro di torcia + 20 euro delle due batteria, autonomia di 4 giorni.
Poi se fossi un vagabondo che altro non fà che viaggiare in bici, mi attrezzerei di dinamo.
http://www.ebay.it/itm/LI-ION-18650...smo&hash=item19cb8ba965&_uhb=1#ht_3232wt_1037
 
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parakito

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Abbiamo la testa dura, eh? ;-) :doh: ;pirlùn^

Ma tanto io lo dico sempre: il bello delle bici da rando è che sono talmente personalizzate... che non ce n'è una uguale all'altra. o-o

non è questione di testa , è che numeri alla mano e conti fatti questi dicono che non è vantaggioso oggi le alternative ci sono inoltre 400 euro stanno bene in tasca .