Approvata la nuova normativa amatoriale: rivoluzione etica e tutela della salute

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Rosario71

Apprendista Cronoman
17 Novembre 2011
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una qualsiasi
Questo non e' colpa della FCI, ma di alcuni corridori con squalifiche (scontate) per fatti di doping che, trovandosi fuori dalle corse, hanno fatto ricorso in tribunale dove hanno strappato il diritto a tesserarsi come cicloturisti, vedendosi pero' sbattuta la porta in faccia alla richiesta di essere reintegrati come agonisti. C'e' tutta la vertenza sollevata da Daria Morganti, se vuoi fare una ricerca su google.

Appunto, cicloturisti, intesa come la possibilità di svolgere le attività così come indicate dalla normativa vigente al tempo delle sentenze.
Che non corrisponde, come contenuti, ai ciclosportivi di oggi, bensì ai "cicloturisti", categoria di nuova istituzione.
Il "nomen iuris" non rileva, contano i contenuti. E, di fatto, nei contenuti di questa nuova classificazione vi è sancita la titolarità alla partecipazione alle gare - seppur con le già viste limitazioni - dei sanzionati per fatti di doping.
Questa è l'idea che mi sono fatto io.
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
20.049
2.323
Barberino Val d'Elsa (FI)
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Scott Addict R2
Non c'è scritto. Ma tutto lascerebbe presumere che sia così.
Bella roba :ueh:
[MENTION=2350]Airone del Chianti[/MENTION], (non che tu c'entri nulla, lo chiedo solo perchè sei sempre molto informato delle cose FCI) tu ne sai nulla? E' questa la maniera con cui la FCI vuole combattere il doping amatoriale?
Mi stupisce solo che tu non ne eri al corrente di questa nuova tessera ciclosportiva (ex cicloturistica). Se n'era già parlato da qualche parte, mi pare. A me personalmente lascia perplesso, ma tant'è...
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Mi stupisce solo che tu non ne eri al corrente di questa nuova tessera ciclosportiva (ex cicloturistica). Se n'era già parlato da qualche parte, mi pare. A me personalmente lascia perplesso, ma tant'è...
Non leggo tutto ovunque, altrimenti non avrei nemmeno quel pò di tempo di pedalare che ho e prenderei ancora più schiaffi. :wacko:
Sono rimasto sorpreso da questa cosa.
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
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Appunto, cicloturisti, intesa come la possibilità di svolgere le attività così come indicate dalla normativa vigente al tempo delle sentenze.
Che non corrisponde, come contenuti, ai ciclosportivi di oggi, bensì ai "cicloturisti", categoria di nuova istituzione.
Il "nomen iuris" non rileva, contano i contenuti. E, di fatto, nei contenuti di questa nuova classificazione vi è sancita la titolarità alla partecipazione alle gare - seppur con le già viste limitazioni - dei sanzionati per fatti di doping.
Questa è l'idea che mi sono fatto io.
Esattamente.

Nelle valutazioni, separerei la nuova categoria "cicloturisti" che di fatto, senza visita medica seria, non possono più partecipare a manifestazioni da ogni considerazione circa la normativa etica.
L'applicazione di quest'ultima non varia se non che un "non-etico" cambia la denominazione della sua tessera creando possibili fraintendimenti e errori di applicazione. Molti ciclosportivi stanno correndo gare amatoriali per l'ignoranza di giudici e organizzatori degli enti. Nelle granfondo è diverso perché c'è più attenzione e professionalità., e difficilmente un "ciclosportivo" viene messo in classifica.

Poi c'è la questione del "non influenzare lo svolgimento della gara" e qui sta tutto alla direzione di corsa, oltre che alla sensibilità degli atleti stessi che, ovviamente, non è omogenea.
 

cacciatorino

Scalatore
12 Agosto 2012
6.374
199
Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
www.stimarchetti.it
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BTwin Triban 5
Appunto, cicloturisti, intesa come la possibilità di svolgere le attività così come indicate dalla normativa vigente al tempo delle sentenze.
Che non corrisponde, come contenuti, ai ciclosportivi di oggi, bensì ai "cicloturisti", categoria di nuova istituzione.
Il "nomen iuris" non rileva, contano i contenuti. E, di fatto, nei contenuti di questa nuova classificazione vi è sancita la titolarità alla partecipazione alle gare - seppur con le già viste limitazioni - dei sanzionati per fatti di doping.
Questa è l'idea che mi sono fatto io.

Possono partecipare allo stesso identico modo in cui partecipavano i vecchi cicloturisti: partenza in fondo alle griglie, no classifica, obbligo di non interferire con la corsa (questo e' quanto specifica il regolamento). Secondo me ti sei fatto un'idea sbagliata.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Possono partecipare allo stesso identico modo in cui partecipavano i vecchi cicloturisti: partenza in fondo alle griglie, no classifica, obbligo di non interferire con la corsa (questo e' quanto specifica il regolamento). Secondo me ti sei fatto un'idea sbagliata.
Perchè i vecchi cicloturisti, potevano fare le mediofondo e le granfondo?;nonzo%
 

cacciatorino

Scalatore
12 Agosto 2012
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Perchè i vecchi cicloturisti, potevano fare le mediofondo e le granfondo?;nonzo%

si, ma fuori dalla classifica a tempo, e dentro la classifica per societa'.

Esempio:
Nuova Pedale Gambarottese, di cui 6 agonisti e 5 ciclot, totale 11 partecipanti, vince il prosciutto per terza classificata come societa'.
 

8888

Apprendista Velocista
24 Aprile 2009
1.227
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Ferrara
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P
Questo è un thread storico. Qui si è discusso per lungo tempo la norma etica e si può dire che in qualche modo si è contribuito alla sua nascita. La "norma etica" in realtà non esiste: viene così chiamata l'introduzione nelle norme attuative del regolamento federale di un requisito per la tesserabilità di un individuo allo sport del ciclismo amatoriale.
In pratica oltre al certificato medico sportivo viene richiesto, a pena di nullità, l'autodichiarazione di esenzione da pene per fatti di doping superiori a 6 mesi. In una prima fase, il primo anno d'inserimento nelle norme attuative, tale requisito è esteso a tutta la vita sportiva del ciclista e quindi chi ha avuto a che fare con fatti legati al doping e subito una pena superiore a 6 mesi in tutto l'arco della sua vita non è più tesserabile se non come cicloturista. Il requisito l'anno successivo, il 2015, viene ridotto forse anche per semplicità di controllo ai sanzionati dopo l'anno 2000.

Nel 2015 entra in vigore voluta dal Ministero della Salute la legge Balduzzi, la quale definisce importanti limiti alla pratica sportiva (su tutti l'obbilgo di dotazione di defibrillatore in ogni luogo in cui si faccia sport) e sancisce una vera linea di interpretazione del termine attività fisica.
Come al solito la Federazione ciclistica italiana e in particolare il settore amatoriale è la prima a recepire questo cambiamento. Fa ciò che è giusto fare e cioè una profonda analisi del settore dove convivono molteplici sfumature di atleta: dal cicloturista vero al biker, dal ciclista d'epoca al forsennato circuitista, dal granfondista a patito della fissa, sia esso semplice appassionato che corridore della RedHook. Da qui se ne ricava un ventaglio di tipologie di persone, di sforzi fisici, tale da formare un distinguo tra chi pratica ciclismo turistico, chi fa del ciclismo un'attività fisica per mantenersi in forma, chi vuole fare a gara per misurarsi con se stesso e con gli altri. Tutto ciò va visto nel contesto di un'attività necessariamente regolamentata dall'ente preposto (FCI), mentre per chi vuol pedalare di sua iniziativa o si vuole ammazzare nei gruppi settimanali di allenamento, purtroppo la federazione non può predisporre nessuna tutela (stanno facendo comunque propaganda e informazione all'uso della bici in modo intelligente).

A livello medico possiamo dire che le tre tipologie di attività corrispondano più o meno a tre fasce di rischio cardiovascolare per chi pratica il ciclismo: la prima di basso impatto richiede solo una considerazione medica semplice, il certificato di buona salute; la seconda, più impegnativa, è stata creata per coloro che intendevano partecipare a mediofondo cicloturistiche di importante impegno dovuto alla distanza e al dislivello (la norma tra l'altro esisteva già, il coefficiente di difficoltà, mai applicata) ma senza l'assillo della gara (pensiamo ad esempio a tutte le cicloturistiche romagnole con migliaia di partecipanti), in cui l'impegno cardiovascolare deve necessariamente essere sostenibile solo dopo un'attenta valutazione medica; la terza ed ultima per tutti coloro i quali vogliono misurarsi in una gara ciclistica ma anche in granfondo ex cicloturistiche superiori a 120 km o con dislivelli e percentuali di ripidità delle salite troppo impegnativi per un "ciclosportivo" (viene preso in considerazione la capacità di resistenza allo "sforzo massimale" della persona).

Alle tre categorie è assegnato una certificazione medica specifica come detto. Nella prima stesura delle norme attuative 2016 non c'è stato il tempo materiale di aprire un tavolo di discussione con l'ordine dei medici sportivi e si è di fatto assimilato il ciclosportivo all'agonista per motivi di semplicità e giustezza. Già dal prossimo anno auspico e si sta lavorando ad un protocollo di valutazione medico-sportivo diverso da quello agonistico per chi vuol farsi sane pedalate con moderato impegno (fino a 120 km e un certo dislivello, con salite pedalabili).

Capitolo finale invece riguarda i "non etici", altro termine improprio e denigrante, ampia fascia di ciclisti che non si possono tesserare per l'agonismo. Ad essi è precluso solo il competere con gli amatori per diversi motivi, alcuni perchè rei di un comportamento antisportivo e altri, occorre sempre ricordarlo, perchè troppo "competitivi" che vengono cioè da categorie agonistiche (ex dilettanti ed ex prof) che porterebbero il movimento ad un esasperato agonismo (questa è sempre stata per me un'ingiustizia). Per loro valgono regole che già avete descritto e cioè di una partenza separata e di non interferenze nell'andamento della gara. Ma si sa che purtroppo il nostro paese va ristrutturato a fondo nelle persone e nella loro educazione civica, sociale ed etica. Anche gli organizzatori di alcune gare intendo. E' una categoria di persone che non si poteva inserire nei ciloturisti (max 50km e zero dislivello) per evidenti motivi.

Io ritengo che da questo Forum e soprattutto da questo thread debba venire un plauso e tutto l'appoggio per quello che è stato un provvedimento di grande civiltà sportiva, ammirato da tutti e poco purtroppo condiviso dalle altre leghe (ahimè, vivono problemi diversi ma noi dobbiamo tenerci buona la nostra).
 
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gymartino

Apprendista Velocista
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jc40.beepworld.it
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Pinarello FP 4:13
Perchè i vecchi cicloturisti, potevano fare le mediofondo e le granfondo?;nonzo%

Si, se n'è discusso a lungo a suo tempo..fuori classifica, in alcuni casi con griglia separata, in alcuni casi senza chip in nessun caso con numero diverso o altro sistema di identificazione che potesse, almeno in teoria, impedir loro di aiutare compagni di squadra etici. (etici solo secondo la norma...farsi aiutare a da uno di quelli per quanto mi riguarda, non è etico).
A termini di regolamento no, non potevano, perchè non è regolamentare organizzare i due eventi in contemporanea e, pur non essendoci limiti di km ve ne erano di velocità. Ma i regolamenti li leggeva solo una persona...
 

samuelgol

Flughafenwächter
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Si, se n'è discusso a lungo a suo tempo..fuori classifica, in alcuni casi con griglia separata, in alcuni casi senza chip in nessun caso con numero diverso o altro sistema di identificazione che potesse, almeno in teoria, impedir loro di aiutare compagni di squadra etici. (etici solo secondo la norma...farsi aiutare a da uno di quelli per quanto mi riguarda, non è etico).
A termini di regolamento no, non potevano, perchè non è regolamentare organizzare i due eventi in contemporanea e, pur non essendoci limiti di km ve ne erano di velocità. Ma i regolamenti li leggeva solo una persona...
Insomma....potevano o no? A me sembrava di no, Airone e Cacciatorino dicono di si, tu prima dici si e poi dici no?
Io ricordo che i Ct avevano anche limiti di km. E mi sembra che ora tali limiti siano stati estesi. Del prima non ho certezza però, per questo chiedevo.

[MENTION=15291]8888[/MENTION] bella filippica pro FCI. Come detto spero che la nuova norma voglia favorire gli ex squalificati. Aggirare una legge fatta a tutela della salute per fare cassa sarebbe molto più grave. Se volete parteggiare per FCI, date retta, sostenete che il tutto è stato fatto perchè si sono accorti che i "non etici" erano eccessivamente penalizzati. Per favore non sostenete che per chi fa 50 km in bici, in mezzo a un gruppo ed alle inevitabili dinamiche, sia sufficiente un pezzo di carta senza esami seri e che questo FCI lo abbia considerato.....per di più ammettendo che non c'è stato il tempo per un tavolo tecnico (bruttissimo gergo politichese che odio dal profondo) con i medici sportivi.
 
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gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Dove non ci sono troll, frustrati e rosiconi
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Questo è un thread storico. Qui si è discusso per lungo tempo la norma etica e si può dire che in qualche modo si è contribuito alla sua nascita. La "norma etica" in realtà non esiste: viene così chiamata l'introduzione nelle norme attuative del regolamento federale di un requisito per la tesserabilità di un individuo allo sport del ciclismo amatoriale.
In pratica oltre al certificato medico sportivo viene richiesto, a pena di nullità, l'autodichiarazione di esenzione da pene per fatti di doping superiori a 6 mesi. In una prima fase, il primo anno d'inserimento nelle norme attuative, tale requisito è esteso a tutta la vita sportiva del ciclista e quindi chi ha avuto a che fare con fatti legati al doping e subito una pena superiore a 6 mesi in tutto l'arco della sua vita non è più tesserabile se non come cicloturista. Il requisito l'anno successivo, il 2015, viene ridotto forse anche per semplicità di controllo ai sanzionati dopo l'anno 2000.

Nel 2015 entra in vigore voluta dal Ministero della Salute la legge Balduzzi, la quale definisce importanti limiti alla pratica sportiva (su tutti l'obbilgo di dotazione di defibrillatore in ogni luogo in cui si faccia sport) e sancisce una vera linea di interpretazione del termine attività fisica.
Come al solito la Federazione ciclistica italiana e in particolare il settore amatoriale è la prima a recepire questo cambiamento. Fa ciò che è giusto fare e cioè una profonda analisi del settore dove convivono molteplici sfumature di atleta: dal cicloturista vero al biker, dal ciclista d'epoca al forsennato circuitista, dal granfondista a patito della fissa, sia esso semplice appassionato che corridore della RedHook. Da qui se ne ricava un ventaglio di tipologie di persone, di sforzi fisici, tale da formare un distinguo tra chi pratica ciclismo turistico, chi fa del ciclismo un'attività fisica per mantenersi in forma, chi vuole fare a gara per misurarsi con se stesso e con gli altri. Tutto ciò va visto nel contesto di un'attività necessariamente regolamentata dall'ente preposto (FCI), mentre per chi vuol pedalare di sua iniziativa o si vuole ammazzare nei gruppi settimanali di allenamento, purtroppo la federazione non può predisporre nessuna tutela (stanno facendo comunque propaganda e informazione all'uso della bici in modo intelligente).

A livello medico possiamo dire che le tre tipologie di attività corrispondano più o meno a tre fasce di rischio cardiovascolare per chi pratica il ciclismo: la prima di basso impatto richiede solo una considerazione medica semplice, il certificato di buona salute; la seconda, più impegnativa, è stata creata per coloro che intendevano partecipare a mediofondo cicloturistiche di importante impegno dovuto alla distanza e al dislivello (la norma tra l'altro esisteva già, il coefficiente di difficoltà, mai applicata) ma senza l'assillo della gara (pensiamo ad esempio a tutte le cicloturistiche romagnole con migliaia di partecipanti), in cui l'impegno cardiovascolare deve necessariamente essere sostenibile solo dopo un'attenta valutazione medica; la terza ed ultima per tutti coloro i quali vogliono misurarsi in una gara ciclistica ma anche in granfondo ex cicloturistiche superiori a 120 km o con dislivelli e percentuali di ripidità delle salite troppo impegnativi per un "ciclosportivo" (viene preso in considerazione la capacità di resistenza allo "sforzo massimale" della persona).

Alle tre categorie è assegnato una certificazione medica specifica come detto. Nella prima stesura delle norme attuative 2016 non c'è stato il tempo materiale di aprire un tavolo di discussione con l'ordine dei medici sportivi e si è di fatto assimilato il ciclosportivo all'agonista per motivi di semplicità e giustezza. Già dal prossimo anno auspico e si sta lavorando ad un protocollo di valutazione medico-sportivo diverso da quello agonistico per chi vuol farsi sane pedalate con moderato impegno (fino a 120 km e un certo dislivello, con salite pedalabili).

Capitolo finale invece riguarda i "non etici", altro termine improprio e denigrante, ampia fascia di ciclisti che non si possono tesserare per l'agonismo. Ad essi è precluso solo il competere con gli amatori per diversi motivi, alcuni perchè rei di un comportamento antisportivo e altri, occorre sempre ricordarlo, perchè troppo "competitivi" che vengono cioè da categorie agonistiche (ex dilettanti ed ex prof) che porterebbero il movimento ad un esasperato agonismo (questa è sempre stata per me un'ingiustizia). Per loro valgono regole che già avete descritto e cioè di una partenza separata e di non interferenze nell'andamento della gara. Ma si sa che purtroppo il nostro paese va ristrutturato a fondo nelle persone e nella loro educazione civica, sociale ed etica. Anche gli organizzatori di alcune gare intendo. E' una categoria di persone che non si poteva inserire nei ciloturisti (max 50km e zero dislivello) per evidenti motivi.

Io ritengo che da questo Forum e soprattutto da questo thread debba venire un plauso e tutto l'appoggio per quello che è stato un provvedimento di grande civiltà sportiva, ammirato da tutti e poco purtroppo condiviso dalle altre leghe (ahimè, vivono problemi diversi ma noi dobbiamo tenerci buona la nostra).
Si si vabbe
Risultati? Si va più piano? C è meno doping in giro? Meno dopati?
Si o no?

Perche io se non ottengo risultati qualche domanda inizio a pormela...
 

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Insomma....potevano o no? A me sembrava di no, Airone e Cacciatorino dicono di si, tu prima dici si e poi dici no?
Io ricordo che i Ct avevano anche limiti di km. E mi sembra che ora tali limiti siano stati estesi. Del prima non ho certezza però, per questo chiedevo.

[MENTION=15291]8888[/MENTION] bella filippica pro FCI. Come detto spero che la nuova norma voglia favorire gli ex squalificati. Aggirare una legge fatta a tutela della salute per fare cassa sarebbe molto più grave. Se volete parteggiare per FCI, date retta sostenete che il tutto è stato fatto perchè si sono accorti che i "non etici" erano eccessivamente penalizzati. Per favore non sostenete che per chi fa 50 km in bici, in mezzo a un gruppo ed alle inevitabili dinamiche, sia sufficiente un pezzo di carta senza esami seri e che questo FCI lo abbia considerato.
Io ricordo che fossero limitati ai percorsi corti, laddove fossero previsti CT da 50km sarebbero stati obbligati a far quelli.
Ora 120km max senza distinzione. Pero vado a memoria
 

8888

Apprendista Velocista
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Io sono presidente di A.s.d. Team Proethics società affiliata all'UISP e non ho neanche un unghia in FCI. Non faccio filippiche, conosco i fatti perchè mi informo e non scrivo, di solito, impressioni mie per convincere gli altri.

Detto questo, ribadisco che per me questa sia una regola di ottima fattura, dettata dal buon senso e che ognuno dotato di buon senso dovrebbe sostenere. Questa è la mia opinione e questo puoi dissentire e discutere.
 

gymartino

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Insomma....potevano o no? A me sembrava di no, Airone e Cacciatorino dicono di si, tu prima dici si e poi dici no?
Io ricordo che i Ct avevano anche limiti di km. E mi sembra che ora tali limiti siano stati estesi. Del prima non ho certezza però, per questo chiedevo.

[MENTION=15291]8888[/MENTION] bella filippica pro FCI. Come detto spero che la nuova norma voglia favorire gli ex squalificati. Aggirare una legge fatta a tutela della salute per fare cassa sarebbe molto più grave. Se volete parteggiare per FCI, date retta sostenete che il tutto è stato fatto perchè si sono accorti che i "non etici" erano eccessivamente penalizzati. Per favore non sostenete che per chi fa 50 km in bici, in mezzo a un gruppo ed alle inevitabili dinamiche, sia sufficiente un pezzo di carta senza esami seri e che questo FCI lo abbia considerato.....per di più ammettendo che non 'cè stato il tempo per un tavolo tecnico (bruttissimo gergo politichese che odio dal profondo) con i medici sportivi. Se non c'è tempo per un consulto con un esperto, si prende la decisione più conservativa, non quella economicamente più conveniente.....sulla pelle di qualcuno che potrebbe sentirsi male.
Nella pratica, ossia nel modo in cui le norme sono state intese ed applicate, si, potevano. E lo hanno ampiamente fatto. Sia cicloturisti classici sia cicloturisti non etici.
Da questo punto di vista è, credo anche io, un ammorbidimento perchè crea una figura nuova che ha diritto anche sulla carta, sebbene con delle limitazioni.
Dal punto di vista pratico è però vero che non cambia niente. Era già così. La carta non la applicava nessuno..
 

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Apprendista Velocista
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Si si vabbe
Risultati? Si va più piano? C è meno doping in giro? Meno dopati?
Si o no?

Perche io se non ottengo risultati qualche domanda inizio a pormela...

Perchè tu sai i risultati? Esponili qui. Sono negativi? Sono solo tue sensazioni?
Semplice demagogia.

Per quel che riguarda la nuova classificazione c'è da dire che siamo ad aprile del primo anno di attuazione delle nuove norme medico-sportive, quali dati pensi si possano estrapolare da un sistema che per decenni è stato lasciato all'intemperanza tipica di un popolo poco interessato all'educazione civica e al rispetto (non solo delle regole ma del prossimo)?
 

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Io ricordo che fossero limitati ai percorsi corti, laddove fossero previsti CT da 50km sarebbero stati obbligati a far quelli.
Ora 120km max senza distinzione. Pero vado a memoria
Ricordavo anche io così........;nonzo%

Nella pratica, ossia nel modo in cui le norme sono state intese ed applicate, si, potevano. E lo hanno ampiamente fatto. Sia cicloturisti classici sia cicloturisti non etici.
Da questo punto di vista è, credo anche io, un ammorbidimento perchè crea una figura nuova che ha diritto anche sulla carta, sebbene con delle limitazioni.
Dal punto di vista pratico è però vero che non cambia niente. Era già così. La carta non la applicava nessuno..
Basta capire....è stato fatto per prendere atto di uno status quo? O per adempiere a una legge dello stato in tema di salute?
In entrambi i casi mi sembra un provvedimento non condivisibile.
 

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Perchè tu sai i risultati? Esponili qui. Sono negativi? Sono solo tue sensazioni?
Semplice demagogia.

Per quel che riguarda la nuova classificazione c'è da dire che siamo ad aprile del primo anno di attuazione delle nuove norme medico-sportive, quali dati pensi si possano estrapolare da un sistema che per decenni è stato lasciato all'intemperanza tipica di un popolo poco interessato all'educazione civica e al rispetto (non solo delle regole ma del prossimo)?

I risultati sono negativi e chiunque corre lo sa. La colpa è del popolo certo, perché da li nascono i furbi e i paladini delle finte lotte [emoji42]
Finita la pagliacciata della norma etica ormai i vostri discorsi sono carta straccia, come e pari a tante classifiche, fatevene una ragione, cosi come io e chi è attento a quello che succede i torno se ne farà del fatto che l andazzo è forse addirittura pro doping.
 
Stato
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