Conosciamo il codice della strada?

nikerman

Pedivella
31 Maggio 2012
388
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Treviso
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Wilier Cento1
Da cartelli stradali ben in vista sulla "gavardina", la più famosa e forse unica pista ciclabile del lato ovest del lago di garda.
Leggende metropolitane dicono siano anche state date multe con l'autovelox ma so questo non ho riscontri certi.

Che ci sia un limite su una pista in particolare ci può stare.
Che il limite sia esteso a tutte le piste d'italia o c'è un articolo sul codice della strada (e io non l'ho trovato) oppure non c'è nessun limite tranne dove indicato
 

claudio77

Pedivella
8 Settembre 2009
416
19
firenze
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Corsa
Per RAPPORTOAGILE: Non mi sembra di aver risposto in modo così aggressivo! Anzi, ti ho e ho risposto in maniera molto calma. Però quando mi pelano le macchine, mi tagliano la strada, o fanno finta di non vedermi, allora li si mi dovresti vedere quanto divento aggressivo, li ti farei paura davvero!! saluti.
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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3.023
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
Per RAPPORTOAGILE: Non mi sembra di aver risposto in modo così aggressivo! Anzi, ti ho e ho risposto in maniera molto calma. Però quando mi pelano le macchine, mi tagliano la strada, o fanno finta di non vedermi, allora li si mi dovresti vedere quanto divento aggressivo, li ti farei paura davvero!! saluti.

Sì, in effetti rileggendo forse ho interpretato male, a causa dei tanti punti esclamativi. Pardòn.....
 

marco84BS

Pedivella
20 Settembre 2011
327
11
Brescia
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corsa
Utilizzo una citybike per andare a lavoro da anni. Ho provveduto a montare un kit di luci ant/post a led e un giubbetto catarinfrangente.
L'effetto albero di natale è assicurato ma sono accorgimenti che si devono adottare quando si decide di affrontare il traffico cittadino di sera.
Diversamente dalla stragrande maggioranza di ciclisti della categoria ''casa/lavoro'' che sfruttano i marciapiedi stò sempre in strada, per abitudine ma anche perchè le biciclette non sono ammesse, e questo è un motivo in più per rendersi visibili il più possibile.
 

CleanPlanet

Pignone
28 Giugno 2015
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De Rosa Merak, Colnago C50 Eita
Per questioni di tempo non ho ancora letto tutto, appena possibile lo faccio.
Ho trovato questo topic, cercando su Google " Pedalini BDC non omologati ".
Stavo infatti consultando il codice stradale.
Articolo 68. Comma 1) punto C) dice che i pedalini sulla bicicletta devono essere provvisti di catadiottri.
Solo che quelli da BDC, non sono predisposti ad installare i catadiottri ( invece i pedaloni piatti da Downhill, per MTB, venduti senza, hanno i due forellini e lo spazio per farlo ).
Poi andando al Comma 3) dice che i punti B e C del comma 1 ( campanelli, lucine e catadiottri ) possono essere ignorati in caso di utilizzo in competizioni sportive.
( non indica nemmeno se ufficializzate, su strade aperte al traffico regolare, o chiuse al traffico ... credo che ci sia qualche altro comma o lettera a riguardo, per quanto inerente alle competizioni sportive ).
...
Quindi : morale della favola : i pedalini che vendono per gli attacchi delle bici sotto le scarpe da corsa ... non sono omologati per un uso fuori dalle competizioni sportive.
Almeno ... questo è quello che interpreto io.
Se ad un vigile o rappresentante delle forze dell'ordine, salta in mente di fermare un gruppo con pedalini da corsa senza catadiottri ... può multare tutti quanti e farli procedere a piedi !
Ci sarà un'alternativa ? ( fasce ai pantaloni o scarpe con bande riflettenti, ad esempio ? )
 

CleanPlanet

Pignone
28 Giugno 2015
111
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De Rosa Merak, Colnago C50 Eita
In caso di incidente le assicurazioni potrebbero non rispondere. Certo che mettersi in regola non e' poi cosi' difficile, i produttori dovrebbero iniziare a pensare soluzioni appropriate alle bdc. In assoluto mi pare piu' problematico la messa a norma dei pedali a sgancio rapido. Il codice della strada dovrebbe prevedere maggiori flessibilta' quali ad esempio catarifrangenti su talloni e punte delle scarpe, ad esempio. Anche i produttori dovrebbero essere piu' propositivi, le norme si cambiano anche in funzione delle produzioni, il principio norma-prodotto deve essere rovesciato se si vuole essere innovativi, considerato anche le opportinita' delle nuove tecnologie.
Ah, eccoci.
Ho iniziato a leggere dall'inizio, in effetti è proprio quello che avevo sospettato.
Dico il mio parere.
Prima di tutto, codice o non codice stradale, occorre pedalare tenendo presente 2 cose :
IL RISPETTO per gli altri e per se stessi.
IL BUON SENSO nel pedalare per la propria sicurezza e quella altrui.
Nel primo caso ovviamente rientra il rispetto delle regole, nel secondo, invece, certe volte la prudenza personale va anche oltre e potrebbe addirittura contrastare il codice stradale.
Magari scriverò una sciocchezza, ma mi sembra che la legge preveda, quando si è costretti a prendere una decisione che eviti un pericolo, la possbilità di andare contro la legge stessa.
Ad esempio : il marciapiede è destinato ai pedoni, in bici si può solo marciare accompagnandola a piedi.
Se devo attraversare la strada due volte, in un'ora di punta, con la bicicletta, con traffico alle stelle, per evitare questo pericolo, posso benissimo percorrere il marciapiede in quel tratto. Ovviamente se sono obbligato a farlo pedalando, se non sono obbligato, dovrei scendere e percorrerlo a piedi con la bici in mano.
Quindi :
- io personalmente anche se non sono obbligatori mi sono dotato degli specchietti retrovisori anche sulle BDC.
- spesso se non c'è nessuno, o se arrivano anche veicoli, percorro le rotonde al contrario, tagliandole, ma stando tutto a sinistra. Perchè ? Perchè già ci ho lasciato un polso, scivolando sopra l'olio che ha invaso tutta una rotonda, a 22 all'ora ( non a 35 ), perchè spesso le auto o le moto entrano, sorpassano ed escono tagliandomi la strada, oppure rallentando all'improvviso, o con i cellulari in mano etc. etc. in maniera pericolosa.
Tagliandola a sinistra al contrario : a) se ci sono veicoli mi vedono, rallentano, mi urlano ( ma cosa stai facendo ? ) però mi evitano ! E non suonano il clacson da dietro ! Risultato : sono molto più sicuro. Ovviamente tutto a sinistra anche all'esterno della riga bianca ( dove se si va in bici contromano bisognerebbe scendere e procedere a piedi ).
b) se non c'è nessuno, 80 metri di percorso insidioso nella rotonda scivoloso per via di oli e grassi persi da camioncini, pericoloso per via della forza centrifuga, viene neutralizzato, procedendo 20 mt contromano. Classico esempio quando si entra in una rotonda, occorre percorrerla tutta, per uscire all'uscita a sinistra rispetto a dove siamo entrati.
Io, in una rotonda qui a 3 km, in caso di traffico intenso, spesso prendo il marciapiede esterno, anche lontanuccio dalla rotonda, destinato ai soli pedoni.
Intanto è sempre deserto ( mai visto nessun pedone li in quella rotonda sul marciapiede ! ). Poi, quando ho superato la rotonda, ci sono le strisce pedonali ( dovrei procedere a piedi con la bici ), e pensa ... gli automobilisti nella maggior parte dei casi vedono che ho evitato di utilizzare la rotonda, e come premio si fermano e mi fanno attraversare la strada e sono tutti contenti !
Nonostante io no potessi utilzzare il marciapiede in mattonelle per pedalare !
Questi sono solo casi in cui io - conoscendo ed avendo letto il codice stradale - vado oltre a quello che indica il codice stradale.
....
Anche procedere a destra.
Intanto il CODICE DELLA STRADA articolo 143 dice che un velocipede o mezzo a trazione animale, deve procedere IL PIU' VICINO POSSIBILE al margine destro della carreggiata.
Appunto : quello che ignorano gli autisti : il maiuscolo non sanno nemmeno che è scritto nell'unico articolo del codice stradale che sostengono di conoscere e che pretendono che i ciclisti rispettino.
A DESTRA QUANDO E' POSSIBILE.
Nel caso di incroci, porte sulle strade, buche, rami, tombini, pedoni ... etc. etc. .. il più vicino possibile al margine destro, non è certo a 5 cm dalla riga bianca.
La situazione di pericolo va evitata.
Anzi : chi non lo fa ( che va dentro le buche etc. etc. ) paga i danni che causa per non aver preso tutte le precauzioni possibili per evitarli.
...
Ed infine concludo : è anche stato appurato che procedere a destra, infatti, molte volte è più pericoloso per il ciclista, rispetto a procedere in mezzo alla strada.
IL CODICE DELLA STRADA prevede che occorre procedere il più vicino possibile al margine destro, anche in condizioni di strade deserte senza nessun veicolo che le stia percorrendo. La bici sempre a destra ( se è possibile, ovvio, come già detto ) !!!
Assurdo questo punto.
Io con i miei specchietti, dietro ho la situazione sempre sotto controllo.
Per evitare di trovarmi all'improvviso alle prese con un pericolo a destra della strada ( la maggior parte delle volte si tratta di buche che non sono presenti in mezzo alla corsia di marcia ), vado proprio al centro della corsia di marcia !
Appena vedo avvicinarsi un veicolo, mi porto subito a destra.
Conduco la mia bicicletta nella maniera più sicura possibile, eppure sto violando il codice stradale !
...
Concludo : ho percorso 100.000 km in bicicletta negli ultimi 3 anni, già 18.000 quest'anno ( basta vedere le classifiche su Strava dove sono registrato come Gabri il Nibaliano ).
Non indosso il casco.
Ma in galleria luci accese, e belle forti, specchietti e prudenza in discesa ( vado più piano in discesa che in salita ) e per esperienza nelle rotonde quasi scendo dalla bici ( !!!! ) ...
e quindi : in bicicletta 100.000 km ho verificato : sono meno pericolosi che 100.000 km in auto ( quando picchi a 100 all'ora in auto ... le conseguenze sono maggiori che cadere a 22 all'ora in bici sull'asfalto ! Poco ma sicuro ).
 

CleanPlanet

Pignone
28 Giugno 2015
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De Rosa Merak, Colnago C50 Eita
in teoria dovresti mettere il campanello dove ti permette di suonarlo senza togliere le mani dal manubrio.
Mi è capitato sotto gli occhi questo tuo intervento.
Il Codice Stradale indica che la bicicletta deve essere condotta con ALMENO una mano al manubrio, e tutte e due le mani libere.
O uno utilizza due mani per suonare il campanello che penzola dal manubrio, oppure puoi benissimo suonare il campanello con una mano staccata dal manubrio, e l'altra che lo impugna.
Quindi si potrebbe anche posizionarlo da qualsiasi parte, se il regolamento stradale non prevede un punto preciso. Non saprei a riguardo, potrebbe anche prevedere che il campanello sia fissato SOLO sul manubrio. Dovrei documentarmi.
 

CleanPlanet

Pignone
28 Giugno 2015
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De Rosa Merak, Colnago C50 Eita
tra non molto ci metteranno anche la targa(come fanno alcune nazioni) e ci fanno pagare anche l'assicurazione...................:-x
Per l'assicurazione ed il bollo io sarei molto daccordo :
a) Ho due auto ed una roulotte fermi da mesi senza assicurazione in garage, perchè non ho tempo di utilizzarli, visto che sono sempre in giro in bici.
Però pago il bollo lo stesso.
Per favore fatemi pagare il bollo delle bici, ma toglietemi quello delle auto che non utilizzo, grazie ! Non ha senso pagare un bollo per dei veicoli che al massimo possono abbassare il pavimento del mio garage !
b) Pista ciclopedonale. Curva cieca. Sabbietta. Salita con curve ad esse dall'asfalto che porta allo sterrato. Non mi sale la catena dietro sul pignone più agile. Bici di scorta, tornavo dal ciclomeccanico. Guardo giù perchè non sale.
Un secondo : OOOOOOOOH ! BOOM ! Mi è arrivato addosso un signore.
Gli ho ostruito la strada. Lui era in discesa, io quasi fermo.
E' caduto, contro il muro si è spaccato il suo auricolare per l'udito.
1600 euro di danni.
Ha pagato la mia assicurazione per la casa, che risponde a danni generici ( bici e cani ).
Senza assicurazione, se vi capita uno sventurato squattrinato, e vi causa un danno di migliaia di euro, chi ve lo ripaga ?
 

CleanPlanet

Pignone
28 Giugno 2015
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De Rosa Merak, Colnago C50 Eita
La distanza di sicurezza non è una misura fissa, in quanto è quella distanza che permette di fermare il tuo veicolo (qualunque esso sia) qualora comparisse un ostacolo davanti a te.
Praticamente, se il mezzo che procede davanti a te all'improvviso si immobilizzasse, tu dovresti essere ad una distanza tale da riuscire a fermarti senza urtarlo.
(fonte "Manuale per la patente A e B")

Quindi se tu con la tua bici procedi a 40 km/h e per fermarti completamente necessiti di 50m (ho messo una misura a caso), quest'ultima è la tua distanza di sicurezza.

Infatti in caso di tamponamento il veicolo che tampona ha sempre torto, in quanto non rispettava la distanza di sicurezza.
E vale anche tra le bici stesse. Quindi è regolare procedere in fila indiana, ma ... mi sa che per il C.d.S. tra una bici e l'altra ci deve essere la distanza di sicurezza ! Quindi : i gruppi o coppie a ruota ... sono fuori norma !
Io ricordavo che era i 3/10 della velocità al quadrato o una roba del genere.
Tipo 50 all'ora : 15 metri. Può essere ?
 

CleanPlanet

Pignone
28 Giugno 2015
111
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Bici
De Rosa Merak, Colnago C50 Eita
con questi si risolvono gran parte dei problemi con 58€ l'anno

http://www.assibici.it/
Ottimo !
Per chi ancora non lo sapesse, se avete un cane, o l'assicurazione sui danni casalinghi, queste rispondono anche per i danni che provocate con la bici, e per i quali, come mi è capitato di persona, dovreste sborsare cifre non irrilevanti.
::::
Detto questo ho letto tutto il topic ( mi scuso se sono stato ripetitivo a quanto già scritto, ma meglio scrivere due cose buone, che non scriverle affatto ... o se ho scritto più post, al posto di quotare tutto in uno solo, ma uno non è che può passare le giornata su internet ... il tempo è tiranno, purtroppo ).
::::
a) IL BUON SENSO e LA PRUDENZA premiamo sempre. Di conseguenza un atteggiamento intelligente sulle strade. E risolvono tante situazioni spiacevoli ... prima che si verifichino ( prevenzione ).
b) In Italia le leggi sono sempre piene di falle. Quindi ... tocca a noi comportarci in modo esemplare.
Se la legge non vieta di andare in giro con le bici dotate di copertoncini, ad esempio, non è che io debba andare in giro con la mia bici con il solo cerchio, per non spendere i soldi nel pneumatico, no ? ( faccio un esempio, infatti prevede di avere i copertoncini il C.d.S. ).
...
Dunque ... abbiamo la BDC e vogliamo andare a sfidare noi stessi ed i nostri limiti. Però giustamente, nessuno ci obbliga a farlo. Per una questione di sicurezza, dovremmo anche rinunciarci.
In teoria dovremmo scendere dalla bici, procedere a piedi, in certi punti, ma noi vorremmo tenere la media sempre sopra i 30.
Ma qui entriamo nell'aspetto agonistico.
E se uno invece utilizza la bici per andare a lavorare o come mezzo di trasporto ?
Magari il tempo è tirato, e quindi se ci si mette ogni volta a scendere dalla bici, o a rallentare, si deve partire molto tempo prima. E perchè ? Perchè il codice stradale ti obbliga a prendere una " ciclabile " tutta diroccata ?Figuriamoci se le distanze prevedono decine di km, se no centinaia !
::::
La bicicletta è un mezzo di trasporto, oltre che di divertimento. Nel caso delle BDC è più valida questa seconda tipologia, ma il discorso non cambia.
Trattasi di Codice della Strada.
Va rispettato, ma perchè non viene adeguato alla situazione attuale e reale del ciclismo in Italia ?
Semplicemente perchè il legislatore ha come principio questo " tanto non rispetta nessuno il regolamento, lo mettiamo giù esagerato, non è possibile farlo rispettare alla lettera ed in tutti i casi, e quindi si arrangino tra di loro, gli utenti della strada. Soprattutto i ciclisti ! Sbagliano ? Pagano per i loro errori ! ".
E questo è il ragionamento.
Quindi per tutelarci : utilizziamo noi cautela e buon senso, prevenzione e tutto quanto.
Ma che sia sbagliato o no, è nei nostri interessi almeno consultarlo, il codice stradale.
Per il nostro bene, sapere quando dobbiamo procedere a destra, e quando no, è molto importante.
::::
Ciclabili. In Italia le chiamiamo così. In realtà spesso sono piste ciclo-pedonali anche più pericolose delle strade principali.
Limiti di velocità sulle ciclo-pedonali o ciclabili ?
IL CODICE DELLA STRADA riporta anche questa normativa : nei casi che prevedono situazioni pericolose, si rallenta, o si scende pure dalla bici.
Il ciclista con bici da corsa, che vede un cagnolino sulla strada senza guinzaglio, se passa via a 40 all'ora, urlando contro il suo padrone a ragione, però non compie un'azione corretta. Se il cagnolino gli sbarra la strada intanto si fa male lui che è in bici a 40 all'ora. Non sarà mica meglio rallentare, e poi lamentarsi come dovuto ?
Ad esempio.
Il ciclista con la BDC che va sulle ciclabili a 40 all'ora, se la ciclabile è vuota tutto ok, se trova pedoni maldestri o non, meglio rallentare.
Io personalmente le " ciclabili " le evito, o le vado a prendere in orari deserti ( o anche quando piove addirittura ! ), mai al Sabato o alla Domenica piene zeppe di persone ! Se ci vado con persone presenti, vado alla velocità da city bike, non da BDC.
Se voglio andare forte, ci sono le strade principali, con tutti i pericoli che conosco, e che certo di evitare con qualche accorgimento.
Se il codice della strada mi obbliga a percorrere la ciclo pedonale a lato, o lo faccio, o percorro un tragitto dove non sono costretto a farlo, o me ne assumo le responsabilità, anche li cercando di adottare l'atteggiamento il più prudente possibile.
Purtroppo in Italia - lo sappiamo tutti - la mentalità riguardo il comportamento stradale civile è da Paese largamente sottosviluppato. A partire da noi, fino ad arrivare a chi legifera.
Quindi iniziamo noi a diminuire questa bassa qualità di cultura stradale italiana.
E detto questo : facciamoci anche rispettare. Io spesso mi fermo a redarguire gli automobilisti, discutendo elencando gli articoli del Codice Stradale che non conoscono o che non rispettano ( soprattutto il 142, 143, 148 e 156 ). Mi è capitato anche che si siano scusati, abbiano riconosciuto il loro sbaglio, ed abbiano imparato qualcosa che ignoravano.
Esempio classico :
" tu eri in mezzo alla strada : voi ciclisti dovete procedere a destra "
. SBAGLIATO :
Quando è possibile. IL PIU' VICINO POSSIBILE ALLA DESTRA DELLA CARREGGIATA indica il codice stradale.
ART. 143 Se ci sono dei buconi o crepe, o tombini, ti sembra possibile percorrere quel punto in situazione precaria e di pericolo ?
Invece l'utilizzo del clacson ART.156 ... come la mettiamo ? In centro disturbiamo la quiete pubblica e chi vive in abitazioni vicino alla strada ?
Il sorpasso ( art.148 ) in un punto dove è vietato, ed a distanza ravvicinata ?
Come la mettiamo ?
La violazione del limite di velocità ( art.142 ) in centro, dove spesso è dei 30 all'ora ? Come la mettiamo ?
Alla fine se conosciamo il CODICE DELLA STRADA, possiamo far valere le nostre ragioni, nei confronti di chi non lo conosce e non ci rispetta.
O sbaglio ?
 

CleanPlanet

Pignone
28 Giugno 2015
111
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Bici
De Rosa Merak, Colnago C50 Eita
Calcolo della Distanza di sicurezza ( approssimativo ) : VEL/10 al quadrato.
10 all'ora : 1 mt
20 all'ora : 4 mt
30 all'ora : 9 mt
40 all'ora : 16 mt
50 all'ora : 25 mt
In discesa una bici va a
60 all'ora : 36 mt
70 all'ora : 49 mt
Questo per quanto avevo studiato a scuola guida nel lontano 1988 ed indicato anche da questo sito, che è quello ufficiale dell'ACI :
http://www.aci.it/laci/sicurezza-stradale/le-cautele-nella-guida/distanza-di-sicurezza.html
____________
Una semplice formula da ricordare per calcolare approssimativamente una buona distanza di sicurezza è la seguente: dividere la propria velocità espressa in km/h per 10 ed elevare il risultato al quadrato; il numero risultante è un buon indicatore, in metri, della distanza di sicurezza da mantenere.
Esempio: a 50 km/h si dovrebbe mantenere una distanza di 25 metri.
 

Mauro85

Apprendista Velocista
7 Aprile 2012
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Pinarello
Io spesso mi fermo a redarguire gli automobilisti, discutendo elencando gli articoli del Codice Stradale che non conoscono o che non rispettano ( soprattutto il 142, 143, 148 e 156 ). Mi è capitato anche che si siano scusati, abbiano riconosciuto il loro sbaglio, ed abbiano imparato qualcosa che ignoravano.
Esempio classico :
" tu eri in mezzo alla strada : voi ciclisti dovete procedere a destra "
. SBAGLIATO :
Quando è possibile. IL PIU' VICINO POSSIBILE ALLA DESTRA DELLA CARREGGIATA indica il codice stradale.
ART. 143 Se ci sono dei buconi o crepe, o tombini, ti sembra possibile percorrere quel punto in situazione precaria e di pericolo ?
Invece l'utilizzo del clacson ART.156 ... come la mettiamo ? In centro disturbiamo la quiete pubblica e chi vive in abitazioni vicino alla strada ?
Il sorpasso ( art.148 ) in un punto dove è vietato, ed a distanza ravvicinata ?
Come la mettiamo ?
La violazione del limite di velocità ( art.142 ) in centro, dove spesso è dei 30 all'ora ? Come la mettiamo ?
Alla fine se conosciamo il CODICE DELLA STRADA, possiamo far valere le nostre ragioni, nei confronti di chi non lo conosce e non ci rispetta.
O sbaglio ?

Concordo pienamente con la tua disamina, io prima di arrabbiarmi (quando non prevale l'istinto) cerco sempre di raggiungere l'automobilista o motociclista in questione ed esordisco dicendogli: "Dimmi tutto, se mi hai suonato, vuol dire che mi contesti qualcosa."
Poiché io non sono un ciclista indisciplinato, dopo il confronto sul codice della strada da loro ignorato, puntualmente coloro che mi hanno suonato si ritrovano in torto, c'è chi si scusa, c'è chi comunque fa il prepotente e vorrebbe che sparissi dalla strada, ma questa è statistica dei comportamenti umani.

Un esempio frequente dalle mie parti: ci sono molte strade a due corsie a senso unico non molto larghe, in questi casi io preferisco pedalare non troppo sulla destra, per obbligare le auto che devono sorpassarmi a occupare l'altra corsia e soprattutto a rispettare gli 1, 5 METRI DI DISTANZA LATERALE, obbligo che nessun automobilista conosce.
Se pedalassi molto vicino al margine destro della carreggiata, mi ritroverei le auto che transitano per metà sulla linea di mezzeria (tra l'altro è vietato), con altre automobili che continuano a marciare sulla corsia di sinistra.
Dunque io pedalo permettendo agli altri utenti della strada di guidare rispettando il codice.

I motoveicoli e gli autoveicoli non hanno alcuna precedenza a priori sulle biciclette, anzi, il codice tutela prima di tutto le categorie più esposte nella marcia stradale, tant'è che la distanza laterale vale pure nei casi di sorpasso di un camion su una motocicletta.

A mio parere la prima legge da fare, e che mi sembra fosse stata proposta in Inghilterra, è quella della ragione a prescindere delle biciclette in caso d'incidente (forse c'è un termine giuridico specifico per dirlo), salvo che la controparte non dimostri che il ciclista abbia torto.
Vorrei vedere quanti automobilisti inizierebbero a guidare lontano da noi...
 

gomma88

Gregario
28 Aprile 2017
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Bianchi XL Carbon
Concordo pienamente con la tua disamina, io prima di arrabbiarmi (quando non prevale l'istinto) cerco sempre di raggiungere l'automobilista o motociclista in questione ed esordisco dicendogli: "Dimmi tutto, se mi hai suonato, vuol dire che mi contesti qualcosa."
Poiché io non sono un ciclista indisciplinato, dopo il confronto sul codice della strada da loro ignorato, puntualmente coloro che mi hanno suonato si ritrovano in torto, c'è chi si scusa, c'è chi comunque fa il prepotente e vorrebbe che sparissi dalla strada, ma questa è statistica dei comportamenti umani.

Un esempio frequente dalle mie parti: ci sono molte strade a due corsie a senso unico non molto larghe, in questi casi io preferisco pedalare non troppo sulla destra, per obbligare le auto che devono sorpassarmi a occupare l'altra corsia e soprattutto a rispettare gli 1, 5 METRI DI DISTANZA LATERALE, obbligo che nessun automobilista conosce.
Se pedalassi molto vicino al margine destro della carreggiata, mi ritroverei le auto che transitano per metà sulla linea di mezzeria (tra l'altro è vietato), con altre automobili che continuano a marciare sulla corsia di sinistra.
Dunque io pedalo permettendo agli altri utenti della strada di guidare rispettando il codice.

I motoveicoli e gli autoveicoli non hanno alcuna precedenza a priori sulle biciclette, anzi, il codice tutela prima di tutto le categorie più esposte nella marcia stradale, tant'è che la distanza laterale vale pure nei casi di sorpasso di un camion su una motocicletta.

A mio parere la prima legge da fare, e che mi sembra fosse stata proposta in Inghilterra, è quella della ragione a prescindere delle biciclette in caso d'incidente (forse c'è un termine giuridico specifico per dirlo), salvo che la controparte non dimostri che il ciclista abbia torto.
Vorrei vedere quanti automobilisti inizierebbero a guidare lontano da noi...
In Italia non esiste una distanza minima da tenere durante il sorpasso...il codice si limita a dire che bisogna tenere una adeguata distanza dall'altro veicolo...quello dell'1,5 metri è solo una proposta...
 

Mauro85

Apprendista Velocista
7 Aprile 2012
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Pinarello
In Italia non esiste una distanza minima da tenere durante il sorpasso...il codice si limita a dire che bisogna tenere una adeguata distanza dall'altro veicolo...quello dell'1,5 metri è solo una proposta...

Ma davvero? Leggendo i cartelli nei negozi di biciclette e vedendo l'immagine nei programmi sul Giro d'Italia questi giorni ho sempre pensato fosse una regola.
Comunque penso che a noi tutti basterebbe un metro scarso di distanza dalle macchine, il fatto è che troppi automobilisti non stanno lontani neanche potendo, gli pesa girare il volante. Salvo 10 metri dopo sorpassare con la striscia continua l'auto che li precede, là sì che il volante lo girano.
 

gomma88

Gregario
28 Aprile 2017
626
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Bici
Bianchi XL Carbon
proposta o disegno di legge sono sinonimi...finchè non è pubblicato in gazzetta ufficiale ed è passato il vacatio legis è come non esistesse purtroppo...