Il mio ciclismo: quanti ricordi...

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
33.234
548
Visita sito
Bici
si grazie
ahhaahh come sempre divertentissimo

settimana scorsa l'ha fatto il mio amico, che è buffone quando si parla di sport e ha detto vicino al medico ma io vado in bici e faccio spinning che vuoi che sia sto coso?

il medico ha detto "parlate sempre così voi ciclisti",

cmq il mio amico dopo 5 minuti gli è apparsa la madonna che gli ha consigliato di cambiare sport e darsi alle bocce

e il medico più vedeva il mio amico soffrire più si divertiva, alla fine gli ha detto..proprio sicuro che vuole gareggiare? xkè secondo me farà delle gran figuraccia in gara
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
14.754
3.023
62
Settequerce (Bolzano)
Visita sito
Bici
Scapin Dyapason
La sfida con Antonello naque in inverno nello spogliatoio del Campo del ghiaccio, dove giocavamo a Hockey. Sapevo che andava in bici e qualche volta l'avevo anche incrociato, ma vederlo in inverno con l'abbronzatura e la muscolatura da ciclista mi soprese non poco. "Ehhhh, ho fatto una settimana alle Canarie. Tra dieci giorni invece farò uno stage in Costa Brava" Parlava come un professionista, e buon per lui, le sue "finanze" gli permettavano questa bella vita. Conoscevo Antonello da tanti anni, ma questa sua passione per il ciclismo mi era nuova. Automaticamente partirono le domande:"ma che tempo fai sulla Mendola?" - "Ma fai parte del Team Assos, 'azz" allora questa formazione annoverava la crem de la crem del ciclismo bolzanino. Insomma, decidemmo di sfidarci e optammo per la Granfondo dell'Alto Adige che si sarebbe tenuta d'estate. Percorso lungo, ovviamente!
Secondo me era una GF molto "interessante". Fu organizzata come complemento del Giro delle Dolomiti per 3 anni (mi pare). Io partecipai alla prima edizione, quella che prevedeva la partenza da Bolzano, poi la val Sarentino e il Passo Pennes, quindi giù a Vipiteno, dove quelli che optavano per il percorso corto giravano verso Bolzano lungo la Val d'Isarco (e non era comunque una passeggiata); gli altri affrontavano il Passo Giovo, per poi scendere a San Leonardo in Passiria e quindi a Merano: Qui chi faceva il medio proseguiva verso Bolzano, in pianura. Quelli del lungo affrontavano la salita di Avelengo, e i successivi saliscendi spaccagambe fino a Meltina. Da qui, giù a Terlano e quindi Bolzano. Non era una passeggiata, infatti era annoverata gra l GF più dure d'Italia, con i suoi ca. 170 km e oltre 4500m di dislivello.
Il 2000 fu il mio miglior anno, ciclisticamente parlando, ma mi sentivo anni luce dietro Antonello: lui look da pro, magro, abbronzato, depilato e con bici Time fornita dalla squadra; io piuttosto tarchiatello, con bici Cannondale montata 105 e una depilazione della gambe approssimativa con ciuffi di peli "dimenticati", più per scimmiotare i pro che per altro.
Mi allenai come meglio potevo, ma lasciando ampio spazio anche ad altre passioni. Mentre sapevo che Antonello ci "dava dentro".
Arrivó il fatidico giorno. Ero teso e l'emozione mi costrinse a cercare un bagno più volte prima della partenza. Non tanto per la sfida, che consideravo già persa, ma per la lunghezza e il dislivello, che non avevo mai affrontato prima.
La partenza prevedeva un dietro-macchina attraverso la città, poi all'inizio della Val Sarentina il via vero e proprio. Antonello era a ca venti posizioni davanti a me. E al via scattò insieme al gruppopne dei forti e scomparve dalla mia vista. La salita inizialmente è facile, poi diventa un po' più impegnativa, per poi spianare prima del duro tratto finale del Passo Pennes. Fu su questo lungo tratto al 2-3% che, grazie al gruppetto veloce che ero riuscito ad aggangiare, raggiunsi Antonello, che aveva perso le ruote forti era rimasto solo. Gli urlai "attaccatiiii!", iniziò il Passo Pennes e il mio gruppo si sfaldò. In cima c'era il ristoro e mi fermai per una decina di minuti. Stavo chiacchierando quando sopraggiunse Antonello, che non si fermò, ma indossò la mantellina e si fiondò in discesa. "Porca putt...!'' Mi lanciai all'inseguimento, ma la mia paura per la discesa mi fece tirare i freni eccessivamente. "Bene, Antonello è andato, pazienza". Iniziai la salita del Passo Giovo insieme ad un gruppetto con un buon passo. A pochi kilometri dalla vetta, incredibile ma vero, vidi la sagoma di Antonello davanti a me: aveva circa un tornante di vantaggio. Ad un centinaio di metri dal Passo gli fui alle spalle. Ma questo "bischero", come fece sul Passo Pennes, si lanció in discesa senza neppure sognarsi di fermarsi al ristoro (e senza neppure indossare la mantellina). "va vaffanc..." pensai. Mi fermai, mangiai con calma, bevetti un paio di Coca Cole. Un po' di stratching e dopo ripartii, ormai sconfitto. La Val Passiria è "bastarda" e da S. leonardo a Merano NON è affatto in discesa. E quella volta c'era pure il vento contro. Ormai i ciclisti si erano diluiti e se ne vedevano pochi. Merano: bivio del medio e lungo. Chiesi all'addetto segnalatore se si ricordava da quanto tempo era passato un ciclista con la divisa della Assos. "No, non ricordo. Peró ti dico che la maggiorparte qui, tira dritto per Bolzano. Pochi affrontano la salita di Avelengo per il lungo"
- "Ma tra questi ce n'era uno della Assos????"
- "Mi spiace non te lo so dire"
Ero stanco, con i crampi in agguato, ma ripartii deciso per Avelengo.
Il primo tratto è micidiale con un lungo semi-rettilineo al 11-12%, traffico domenicale, motociclisti stranieri emuli di Valentino Rossi....ma nessun ciclista in vista. Raggiunsi la fine salita e mi attendevano una decina di km di sali e scendi "spaccagambe". Ero cotto, ma qualcosa mi spingeva avanti. Ad un certo punto entrai nel paesino di Verano, dove vidi una folla venire verso di me, in mezzo alla strada. "Ecco, ho le allucinazioni" invece era tutto vero, mi trovai nel mezzo di una processione. Il carabiniere di servizio ebbe compassione e riuscì a fare in modo che la gente lasciasse un spazio per passare. La discesa da Meltina alla Valle dell'Adige, mi galvanizzò e riuscii a sorpassare la prima della donne, che era scortata da due compagni di squadra:mrgreen::mrgreen:.
Questo mi diede ancora più carica tanto che percorsi gli 8 km di pianura veramente forte (per le mie condizioni). Alle porte di Bolzano, la sorpresa: invece di farci proseguire dritto verso Bolzano Sud e il traguardo, una vigilessa indicò il centro città! "Nooooooo", pensai "che bastardata è mai questa!!??" ..è vero che in fondo erano solo un paio di km in più, ma erano del tutto inaspettati e facevano male psicologicamente.
Entrai a Bolzano, e con mia somma sorpresa vidi che gli incroci erano ancora presidiati dai Vigili Urbani, e che nonostante fossi l'unico ciclista in circolazione, al mio arrivo bloccavano il traffico per farmi passare. Percorsi Corso Italia a veramente a tutta, passando con il rosso l'incrocio di Piazza Adriano, con il vigile che teneva a bada gli increduli automobilisti costretti a star fermi per uno "sfigato ciclista" con il numero sulla schiena.....GODURIAAAAA!
Tagliai il traguardo euforico. Vidi Antonello, già cambiato in tuta da ginnastica. Gli dissi "Bravo, Antonello, veramente!! l'hai passata anche tu la processione?"
- "Quale processione?" rispose
- "Quella su, a Verano...."
- "Non mi dirai mica che hai fatto il lungo???
" disse
- "Beh, certo! la nostra sfida prevedeva il lungo, no?"
Mi guardó incredulo, e disse:"Beh complimenti, io non me la sono sentita e a Merano ho deciso di fare il medio. BRAVO"
Mi sono sentito forte e, nonostante la penuria di partecipanti al lungo, lo sono anche stato, visto che terminai 12° di categoria e, mi pare, 38° assoluto. Ero orgoglioso di me stesso, cosa rara perchè in genere tendo a buttarmi giù. Una bella botta al morale...
 
Ultima modifica:

lucianogiuseppe

Apprendista Cronoman
16 Maggio 2011
3.463
300
pavia
Visita sito
Bici
Pinarello Dogma, Trek Domane
[MENTION=10802]rapportoagile[/MENTION]: c'ero anch'io quel giorno a Bolzano...ricordo le gallerie illuminate apposta per noi sul Pennes; il freddo della discesa verso Vipiteno e il caldo sull'interminabile e asfissiante salita ad Avelengo...ma ricordo anche le piacevoli emozioni di una Gran Fondo tosta ed appagante, in un paesaggio da favola...o-o
P.S. Ricordo anche che pochi locali fecero il lungo, quasi terrorizzati dalla salita di Avelengo...;nonzo%
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
14.376
4.364
Genova
Visita sito
Bici
Colnago 50 Anniversary
[MENTION=10802]rapportoagile[/MENTION]: Bravo, Claus! Avevo capito che il tuo amico aveva fatto il medio quando hai chieso informazioni al bivio tra medio e lungo. Questa soddisfazione non te la toglierà mai nessuno e vale più di mille depilazioni :mrgreen:.
 

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
33.234
548
Visita sito
Bici
si grazie
grandissimo, i miei complimenti

il fatto della processione mi ha fatto schiantare dalle risate mi sembrava quasi fantozziano

ps. com'è la muscolatura da ciclista?
 

(Ale74)

Maglia Amarillo
17 Agosto 2010
8.430
246
Qua
Visita sito
Bici
sì -il carbonio è tornato ed è pure andato... ora rimetto in pista l'alluminio....
Vi racconto questa, ma prima faccio una premessa doverosa.
Sono sempre stato un passista veloce con un sostanziale odio per le salite, per capirci io ero quello che, a 5 chilometri dalla salita, iniziava a sfilare dalla testa del gruppo alla coda urlando "gruppo velocistiiiiiiii".
Ero al secondo anno da dilettante, 53/39 e cassetta 12-21 (8 volocità).
Si va a correre in provincia di Treviso.
In macchina chiedo al DS "che tipo di corsa è?"
Risposta "mha, na passeggiata, corsa per seconda serie, circuito pianeggiante e arrivo su stradone ampio. Volata garantita"
Mi dico "mamma santa che fortuna. sto bene, la gamba gira. me la posso giocare".
Arriviamo e prepariamo le bici, il DS (che è anche meccanico) mi cambia la catena.
Lo guardo e gli dico "ma proprio adesso dovevi cambiarla? va' che dopo salta"
E lui mi dice "ma cosa vuoi saperne tu, vedrai che no salta"
Va bene, tanto è lui il tecnico.
Prendo il cartellino e vado alla punzonatura.
Vedo che esposti ci sono solo 2 fogli di iscritti (di solito erano 3 e mezzo 4, mai meno di 150 corridori) e penso che la cosa non è normale visto il tipo di gara che mi hanno descritto.
Guardo l'elenco partenti, vedo molti corridori forti di prima serie (altro campanello), arrivo in fondo e no vedo la nostra squadra. Uff, manco più leggere son capace. Scorro di nuov la lista ma niente. Guardo i miei compagni e chiedo loro conferma del fatto che non siamo iscritti. Anche loro, stupiti, mi dicono che non siamo iscritti.
Bho, che facciamo? Ovviamente la cosa più semplice, si torna al furgone e si dice la situazione al DS.
Torniamo e ci prendiamo le nostre belle parole perchè "è impossibile, non vi siete visti nella lista"
Il DS parte e va a parlare con la giuria e, guarda caso, non siamo iscritti.
Abbiamo sbagliato corsa, ma ormai siamo lì, l'organizzazione e la giuria ci iscrivono sul momento e ci fanno partire.
Parto per il riscaldamento e chiedo ai locals che tipo di corsa fosse.
E lì, la risposta che mi ha fatto cadere le palle: corsa con circuito pianeggiante e giro finale esterno con 2 salite impegnative.
Torno dal DS e gli dico quello che mi hanno detto i locals e lui mi dice "ma va, lo fanno per spavenmtarti, sono due strappetti".
Nel frattempo ho provato la catena nuova e gli dico "guarda che salta, puoi controllare il cambio?". Lo guarda, lo registra un pelino e mi dice che è tutto ok.
Riparto e provo il cambio e, indovinate un po', la catena slata.
Torno e gli dico "guarda che salta"
Risposta "impossibile"
Mio commento "Ok, se lo dici tu".
Intanto è arrivato il momento della partenza, dopo 5 chilometri e 4 scatti nei quali ho rischiato di distruggermi perchè la catena saltava (impossibile)mi rendo conto che gli unici due pignoni dove la catena non saltava erano il 12 e il 13.
Quindi, tutta la tratta in pianura con il 53x13-12, rettilinei, curve e rilanci.
Guardo la catena e le dico "oh, guarda che è impossibile che tu salti, vedi di darti na regolata" ma lei niente, continua a saltare.
Finiamo i giri in circuito pianeggiante e iniziamo il trasferimento verso le salite finali e, a questo punto, avrete associato i pignoni che non saltano al tipo di corridore che sono.
Cominciamo la salita e i primi 200 metri fanno subito capire di cosa si trattava, non certo lo strappetto che si scavalca di potenza.
Ma io duro, ho provato un paio di volte a mettere rapporti più leggeri ma ho solo rischiato di andare lungo, quindi tutte le salite col 39x13 e la gente che diceva "va' quel lì che fadiga chel fa" e io che chiedevo "quanto manca a finirla? Ma è tutta così ripida?"
A 5 chilometri dall'arrivo vedo il pulmino della squadra che viene verso di me, il DS che mi dice "dove eri finito? ci stavamo preoccupando" e io che, con l'ultimo fiato gli dico "ero intento a scavalcare di potenza i due strappetti con la catena che è impossibile che salti. Ho fatto tutta la corsa con 12 e 13"
Mi sono rifiutato di andare all'arrivo in pulmino o di farmi tirare.
Ho tagliato il traguardo con venti minuti dal primo, finito ma soddisfatto di esserci riuscito.
Quando sono sceso dalla bici ho detto al DS "La prossima volta, la catena me la cambi di lunedì, se non corriamo il martedì".
 

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
33.234
548
Visita sito
Bici
si grazie
ahahahaahhahahah mi sto immaginando tu che parli con la catena

confesso specie in preda alla stanchezza di parlare con la bici o alle salite nella speranza che si accorcino :mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

(Ale74)

Maglia Amarillo
17 Agosto 2010
8.430
246
Qua
Visita sito
Bici
sì -il carbonio è tornato ed è pure andato... ora rimetto in pista l'alluminio....
Adesso vi racconto una cazzata che abbiamo fatto io e un mio amico da giovincelli.
Dovevamo partire per fare un lungo (100-120 chilometri).
Come di consueto ci troviamo al posto convenuto all'ora X.
Partiamo.
Lungo strada raccogliamo gli altri compagni di squadra e iniziamo a pedalare come sempre.
Facciamo la maggior parte del percorso con gli altri che, uno alla volta, ci lasciano per andare a casa a fine allenamento.
Ma noi due, visto che abitavamo vicini, continuiamo assieme. Parla che ti parla ci "distraiamo" e usciamo dal percorso prestabilito.
Ci diciamo "che vuoi che sia, adesso giriamo là, andiamo su per lì e giù dall'altra parte e siamo a casa".
E così facciamo.
Lungo la salita, vediamo una stradina bella interessante (io resto il passista veloce, che non ci sbagliamo. Lui è scalatore) e la imbocchiamo.
Scolliniamo e ci diciamo "bhe che vuoi che sia, sbucheremo qualche chilometro dopo di dove dovevamo sbucare". Niente di più sbagliato.
Ma siamo giovani adolescenti sconsiderati e ce ne freghiamo. sempre avanti, mai tornare indietro.
"saliamo di là, scendiamo di qua, poi su per lì e giù per quella, arriviamo al paesino la in fondo e da lì prendiamo la statale e siamo a casa in un paio d'ore"
Fosse stato vero.....
"appropostito...che ore sono? avrei un pelo di fame."
"eh...caxxo...son le due di pomeriggio....io ho finito tutto e tu?"
"Ah bhe...io ero partito leggero......ho finito tutto da 3 ore...."
Ci guardiamo e ridiamo, ci fermiamo ad un barozzo e mettiamo insieme qualche lira (erano i primi anni novanta) che avevamo in saccoccia per le emergenze.
Mangiamo e beviamo e ripartiamo per tornare a casa.
Ora, una persona adulta di buon senso avrebeb anche chiesto al barista la strada più breve per arrivare a casa o, per lo meno, a qualche paese conosciuto di riferimento, ma, come detto prima, eravamo degli adolescenti giovani e sconsiderati convinti di essere dei super eroi, mai chiedere, sempre avanti.
A quel punto abbiamo optato per una strategia più diretta, sempre dritti in pianura, prima o poi si arriverà in qualche paese che conosciamo, seguiamo le indicazioni.
In buona sostanza siamo arrivati a casa che erano quasi le cinque di pomeriggio, con una sbragata di chilometri.
Giusto per rendere chiara la fascia temporale, siamo partiti da casa che saranno state le sette e mezza un quarto alle otto di mattina.
Bhe, quando sono rientrato a casa mi sono preso una di quelle lavate di capo (e non solo) che ancora mi fanno male le orecchie (e non solo) quando ci penso.
Naturalmente si poteva anche telefonare per avvertire ma.....eravamo giovani adolescenti sconsiderati......
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
14.754
3.023
62
Settequerce (Bolzano)
Visita sito
Bici
Scapin Dyapason
GRUNDIG World Cup di Mountain bike a Bassano.
Eccomi a tifare per il mio idolo di allora Johnny-T (John TOMAC).
Fu una prestazione mediocre la sua, ma per me fu una grande emozione vederlo dal vivo.
 

Allegati

  • 001.jpg
    001.jpg
    138,4 KB · Visite: 28