Granfondo, buche, incroci e avvocati

cacciatorino

Scalatore
12 Agosto 2012
6.374
200
Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
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BTwin Triban 5
Immaginiamo questo flusso di eventi:

1) Partecipo ad una granfondo

2a) Prendo una buca e rompo una ruota
oppure
2b) Una macchina si intrufola nel percorso e mi fa cadere

3) chiedo i danni al comune

4) il comune paga, ma a futura memoria rendera' molto difficile l'organizzazione di corse nel proprio territorio

Chi ha sbagliato? Il comune che non ha tappato le buche e preferisce vietare piuttosto che fare manutenzione, perche' tanto i soldi non ci sono? Il ciclista che chiede i danni facendo i propri interessi ma fregandosene dei danni che arreca al movimento cicloamatoriale? L'organizzatore che non e' stato in grado di trovare strada senza buche, ma tanto strade senza buche non esistono?

Insomma, a sentire in giro sembra che i responsabili degli enti locali si stiano spargendo la voce, e organizzare corse diventa via via piu' difficile perche' anche da noi sta arrivando il sistema della "causa facile", e nessuno ente locale vuole piu' esporsi a rischi in cambio di niente.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
43.698
18.763
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Immaginiamo questo flusso di eventi:

1) Partecipo ad una granfondo

2a) Prendo una buca e rompo una ruota
oppure
2b) Una macchina si intrufola nel percorso e mi fa cadere

3) chiedo i danni al comune

4) il comune paga, ma a futura memoria rendera' molto difficile l'organizzazione di corse nel proprio territorio

Chi ha sbagliato? Il comune che non ha tappato le buche e preferisce vietare piuttosto che fare manutenzione, perche' tanto i soldi non ci sono? Il ciclista che chiede i danni facendo i propri interessi ma fregandosene dei danni che arreca al movimento cicloamatoriale? L'organizzatore che non e' stato in grado di trovare strada senza buche, ma tanto strade senza buche non esistono?

Insomma, a sentire in giro sembra che i responsabili degli enti locali si stiano spargendo la voce, e organizzare corse diventa via via piu' difficile perche' anche da noi sta arrivando il sistema della "causa facile", e nessuno ente locale vuole piu' esporsi a rischi in cambio di niente.
Tu non sbagli, perchè nel momento che hai un danno reale per colpe non tue, e questo viene risarcito, è segno che sei pienamente dalla parte della ragione morale e sostanziale.
Per me, preso atto che le strade sono quelle che sono, sbaglia l'organizzatore che è responsabile del percorso che presenta con i suoi iscritti, a non sistemarle, fosse anche alla meglio. Riempire di terra compatta eventuali buche pericolose non ha un costo esagerato. Tratti interamente e troppo disastrati e non sistemabili, sta all'organizzatore evitarli.
Il comune non è dalla parte del torto, in quanto sarebbe tenuto al limite a rendere le strade fruibili per la normale circolazione (e quando così non è paga eventuali danni), non per i concorrenti di una gara.
 
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rottweiller

Maglia Rosa
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si è una "droga"!!!!!!
Tu non sbagli, perchè nel momento che hai un danno reale per colpe non tue, e questo viene risarcito, è segno che sei pienamente dalla parte della ragione morale e sostanziale.
Per me, preso atto che le strade sono quelle che sono, sbaglia l'organizzatore che è responsabile del percorso che presenta con i suoi iscritti, a non sistemarle, fosse anche alla meglio. Riempire di terra compatta eventuali buche pericolose non ha un costo esagerato. Tratti interamente e troppo disastrati e non sistemabili, sta all'organizzatore evitarli.
Il comune non è dalla parte del torto, in quanto sarebbe tenuto al limite a rendere le strade fruibili per la normale circolazione (e quando così non è paga eventuali danni), non per i concorrenti di una gara.
straconcordo
 

Gamba_tri

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Tu non sbagli, perchè nel momento che hai un danno reale per colpe non tue, e questo viene risarcito, è segno che sei pienamente dalla parte della ragione morale e sostanziale.
Per me, preso atto che le strade sono quelle che sono, sbaglia l'organizzatore che è responsabile del percorso che presenta con i suoi iscritti, a non sistemarle, fosse anche alla meglio. Riempire di terra compatta eventuali buche pericolose non ha un costo esagerato. Tratti interamente e troppo disastrati e non sistemabili, sta all'organizzatore evitarli.
Il comune non è dalla parte del torto, in quanto sarebbe tenuto al limite a rendere le strade fruibili per la normale circolazione (e quando così non è paga eventuali danni), non per i concorrenti di una gara.

concordò, è l'organizzatore che deve garantire che le strade sono adatte alle bici da corsa, altrimenti prevede una clausola liberatoria in cui non si garantisce sul perfetti manto stradale, sempre che questo non incida sulla sicurezza minima che un organizzatore deve garantire.
 

cacciatorino

Scalatore
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Forse non e' chiaro il punto che volevo esprimere, e cioe' che cominciano a sorgere difficolta' notevoli ad ottenere i permessi da parte degli enti locali, e la ragione e' che gli enti locali di cui sopra non vogliono esporsi al rischio di cause legali, e questo a prescindere che l'organizzatore tappi le buche o no (se non e' la buca e' un tombino, o un marciapiede, o un albero sporgente, la scusa per tirare su due soldi mettendoci l'avvocato si trova sempre).

Il rischio e' che organizzare corse diventera' pressoche' impossibile.
 

samuelgol

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Forse non e' chiaro il punto che volevo esprimere, e cioe' che cominciano a sorgere difficolta' notevoli ad ottenere i permessi da parte degli enti locali, e la ragione e' che gli enti locali di cui sopra non vogliono esporsi al rischio di cause legali, e questo a prescindere che l'organizzatore tappi le buche o no (se non e' la buca e' un tombino, o un marciapiede, o un albero sporgente, la scusa per tirare su due soldi mettendoci l'avvocato si trova sempre).

Il rischio e' che organizzare corse diventera' pressoche' impossibile.
Come detto sta all'organizzatore, per quello che la sua assicurazione che credo abbia sempre, non copre, evitare e sistemare situazioni di pericolo.
Escamotage per convincere gli enti locali? Autorizzazione da parte loro con la conditio che per eventuali danni si accolla la responsabilità l'organizzatore. E l'organizzatore a sua volta, inserisce la clausola nel modulo di iscrizione in cui chi si iscrive, solleva soggetti terzi da eventuali danni, rinunciando ad azioni di rivalsa, salvo colpa grave dell'organizzatore stesso...tenendo presente che qualsiasi amatore è in teoria già assicurato tesserandosi....seppur non è gran cosa.
 
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MBerge

Velocista
10 Luglio 2013
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Cuneo
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Corsa: Caad12 Ultegra; Fondriest MAX Carb - mtb: Giant Terrago
...e nessuno ente locale vuole piu' esporsi a rischi in cambio di niente.

Piccolo appunto: molte volte le nostre amministrazioni vedono certe manifestazioni come "spese a fondo perduto".
Porto due esempi legati al mio territorio:
12 luglio - GF Fausto Coppi: 2.200 iscritti - tralasciamo pure i costi di iscrizione alla granfondo (che pure sono i più rilevanti), ma consideriamo che, volendo proprio fare una spesa media di beni di consumo (sedersi ad un bar e prendere un caffè e un panino) e aggiungendoci qualcosa considerando che almeno un quarto dei partecipanti ha dovuto soggiornare almeno una notte in zona, si può tranquillamente stimare una spesa di 15 € a persona (e sono stato abbondantemente pessimista). Questo vuol dire per i locali del cuneese un reddito extra di circa 33.000 € in un giorno. Cifra di mooooolto sottostimata dato che diversi partecipanti si saranno portati le famiglie al seguito che avranno anch'essi consumato beni.
17/18/19/20 luglio - Festival Collisioni a Barolo - 200.000 persone hanno partecipato - tralasciamo anche qui il costo dei biglietti per l'ingresso e consideriamo solo il consumo di beni: io che partivo da Cuneo con panini e acqua al seguito, passando la giornata lì ho comunque consumato una birra (5 €) e tre bottigliette d'acqua (6 €). Vedendo il tasso alcolico medio la gente avrà speso ben di più, ma supponiamo pure una spesa media di 11 € a testa. Il reddito extra per i locali del posto è di 2.200.000 €.
I consumi salgono e l'economia gira...
Senza andare a scomodare l'equazione dei redditi dalla macroeconomia questo ragionamento dovrebbe essere piuttosto chiaro.
Ergo: le manifestazioni hanno sempre dei costi, più o meno diretti, ma se ben organizzate danno anche grandi ritorni.
 

cacciatorino

Scalatore
12 Agosto 2012
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BTwin Triban 5
Senza andare a scomodare l'equazione dei redditi dalla macroeconomia questo ragionamento dovrebbe essere piuttosto chiaro.
Ergo: le manifestazioni hanno sempre dei costi, più o meno diretti, ma se ben organizzate danno anche grandi ritorni.

Questo pero' vale solo per la citta' di partenza, ma non per quelle attraversate, che effettivamente hanno da sopportare solo disagi dalle corse ciclistiche.
 

trusto

Apprendista Velocista
17 Gennaio 2013
1.625
148
Modena
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Bianchi Oltre XR
concordò, è l'organizzatore che deve garantire che le strade sono adatte alle bici da corsa, altrimenti prevede una clausola liberatoria in cui non si garantisce sul perfetti manto stradale, sempre che questo non incida sulla sicurezza minima che un organizzatore deve garantire.

Mhhhh... questo lo vedo già più difficile... tolti i casi estremi (quindi strade bombardate da un lato piuttosto che biliardi altoatesini dall'altra) siamo nel campo del "molto soggettivo"...

Già mi immagino le discussioni su "cosa è adatto alle bdc" piuttosto che "manto stradale perfetto"... visto che non vi è una scala di misura.

Piuttosto il problema è a monte... se le strade fossero quantomeno in discreto stato di manutenzione generale non dovremmo fare tutti questi ragionamenti astrusi e complicati... ma vorrebbe dire agire con "la diligenza del buon padre di famiglia"... e mi rendo conto che ciò non va al passo delle zucche medie attuali.o-o
 

MBerge

Velocista
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Questo pero' vale solo per la citta' di partenza, ma non per quelle attraversate, che effettivamente hanno da sopportare solo disagi dalle corse ciclistiche.

Dipende dal tipo di manifestazioni.
Per quel che riguarda le manifestazioni ciclistiche si potrebbe dire che hai ragione... Anche se c'è da considerare comunque che far passare una corsa nel comune X vuol dire dare grande visibilità a quella zona. E il partecipante di turno potrebbe vedendo il paesaggio magari essere invogliato a passare l'anno successivo le vacanze lì, ad esempio.
Questo a livello granfondistico, figuriamoci il ritorno mediatico di un eventuale partecipazione del Giro d'Italia ad esempio.
 

trusto

Apprendista Velocista
17 Gennaio 2013
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Bianchi Oltre XR
Come detto sta all'organizzatore, per quello che la sua assicurazione che credo abbia sempre, non copre, evitare e sistemare situazioni di pericolo.
Escamotage per convincere gli enti locali? Autorizzazione da parte loro con la conditio che per eventuali danni si accolla la responsabilità l'organizzatore. E l'organizzatore a sua volta, inserisce la clausola nel modulo di iscrizione in cui chi si iscrive, solleva soggetti terzi da eventuali danni, rinunciando ad azioni di rivalsa, salvo colpa grave dell'organizzatore stesso...tenendo presente che qualsiasi amatore è in teoria già assicurato tesserandosi....seppur non è gran cosa.

....grrrrr.... purtroppo hai terribilmente ragione....ed infatti vedi che il ragionamento si sposta sempre sul come scaricare le responsabilità ad altri piuttosto che mirare nel bersaglio... ossia sistemare la strada.
 

samuelgol

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24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
....grrrrr.... purtroppo hai terribilmente ragione....ed infatti vedi che il ragionamento si sposta sempre sul come scaricare le responsabilità ad altri piuttosto che mirare nel bersaglio... ossia sistemare la strada.
Ma in questo 3d il problema all'ordine del giorno non è come risolvere il problema delle strade malmesse. Il problema è come evitare che la gente faccia cassa con i comuni e questi allora per evitare, neghino le auorizzazioni.
 

cacciatorino

Scalatore
12 Agosto 2012
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BTwin Triban 5
....grrrrr.... purtroppo hai terribilmente ragione....ed infatti vedi che il ragionamento si sposta sempre sul come scaricare le responsabilità ad altri piuttosto che mirare nel bersaglio... ossia sistemare la strada.

E' sottinteso che la soluzione piu' corretta non e' attuabile, e quindi bisogna fare i conti con il possibile e non con l'auspicabile! o-o
 

trusto

Apprendista Velocista
17 Gennaio 2013
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Bianchi Oltre XR
Ma in questo 3d il problema all'ordine del giorno non è come risolvere il problema delle strade malmesse. Il problema è come evitare che la gente faccia cassa con i comuni e questi allora per evitare, neghino le auorizzazioni.

E' sottinteso che la soluzione piu' corretta non e' attuabile, e quindi bisogna fare i conti con il possibile e non con l'auspicabile! o-o

Ok... mi sono fatto prendere da un (sano?) donchisciottismo.:-x

Detto ciò allora la vedo come prova di forza tra il gestore delle strade ed il partecipante... quindi tra il ritorno d'immagine che può averne il territorio e quanto il ciclista è disposto a sopportare la strada malmessa.

In altri termini quanto vuole rischiare cause il primo e quanto vuole intentarne il secondo... l'organizzatore a parer mio partecipa - per la logica dello scarico di responsabilità già illustrata - in misura minore alla cosa (il tutto fermo restando ovviamente "salvo sua colpa grave").

La soluzione scaricare tutto sull'assicurazione del ciclista mi sembra la meno giusta ma la più percorribile.
 

kikhit

Scalatore
21 Dicembre 2004
6.028
2.896
tra torinese e pinerolese, un po' qui e un po' lì
www.thegroupmtb.it
Bici
una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse
Come detto sta all'organizzatore, per quello che la sua assicurazione che credo abbia sempre, non copre, evitare e sistemare situazioni di pericolo.
Escamotage per convincere gli enti locali? Autorizzazione da parte loro con la conditio che per eventuali danni si accolla la responsabilità l'organizzatore. E l'organizzatore a sua volta, inserisce la clausola nel modulo di iscrizione in cui chi si iscrive, solleva soggetti terzi da eventuali danni, rinunciando ad azioni di rivalsa, salvo colpa grave dell'organizzatore stesso...tenendo presente che qualsiasi amatore è in teoria già assicurato tesserandosi....seppur non è gran cosa.

una domanda: ma se come spesso accade nelle gf, in cui la strada è chiusa e riservata alla corsa solo per i 20 min successivi il passaggio dell'auto di inizio gara poi, come scritto nei regolamenti delle gf stesse, i ciclisti sono assoggettati al rispetto del CdS, quindi immagino abbiano pari diritti e doveri di qualsiasi altro utente della strada... ecco, in questo caso come funziona? Se l'automobilista che passa nella strada aperta al traffico in cui si svolge la gf si sfonda una ruota su una buca, ha la facoltà di chiedere nelle sedi opportune risarcimento all'ente che ha in gestione la strada... se questo capita al ciclista, che cade e si infortuna? Una liberatoria sarebbe sufficiente a tutelare ente e organizzazione?
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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una domanda: ma se come spesso accade nelle gf, in cui la strada è chiusa e riservata alla corsa solo per i 20 min successivi il passaggio dell'auto di inizio gara poi, come scritto nei regolamenti delle gf stesse, i ciclisti sono assoggettati al rispetto del CdS, quindi immagino abbiano pari diritti e doveri di qualsiasi altro utente della strada... ecco, in questo caso come funziona? Se l'automobilista che passa nella strada aperta al traffico in cui si svolge la gf si sfonda una ruota su una buca, ha la facoltà di chiedere nelle sedi opportune risarcimento all'ente che ha in gestione la strada... se questo capita al ciclista, che cade e si infortuna? Una liberatoria sarebbe sufficiente a tutelare ente e organizzazione?
Non ne ho idea. Presumo che una liberatoria tuteli in ogni caso, visto che basta scriverla non nel senso di durata della gara, ma su tutta la percorrenza del tracciato. Toccherebbe vedere un legale, o la giurisprudenza e soprattutto un giudice che dicono in caso di contenzioso.