Blocco psicologico in salita [help!]

matteof93

Scalatore
15 Settembre 2009
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bagnolo piemonte
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Canyon Roadlite, Rockrider 5.3 Big29
Pensa che io evito la pianura..!!
pure io!!! e non sono di certo uno scalatore dato che peso 74kg..........
comunque la cosa migliore è cominciare con una salita semplice e corta, se riuscirai ad arrivare in cima una volta finita la salita penserai: "dai cazzo, vedi che posso farle le salite!" e così di volta in volta farai salite sempre + dure ed impegnative migliorando il tuo allenamento ed arrivando ad amarle (le salite).
la cosa + divertente è che poi c'è la discesa, e se non hai paura puoi veramente divertirti un casino, per esempio domenica ho fatto 10km in discesa (pendenza media sul 10% circa) in 11 minuti!!! media di quasi 60 all'ora e la discesa ha parecchi tornanti e curve lente.... ho pure superato 10\11 macchine e 3 motociclisti che facevano gli sboroni con le loro moto da 300 all'ora, tiravo delle staccate che neanche Valentino:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

a parte gli scherzi sarebbe molto peggio se avessi paura delle discese, anche lì come dovunque i rischi ci sono.....io ne prendo parecchi ma mi diverto troppo!
 

alexuno

Apprendista Scalatore
21 Dicembre 2009
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ARGON 18 Gallium Pro - Dura Ace 9000
Vai col "tuo passo" e vedrai che non avrai problemi...dimenticavo, per ora le gare coi tuoi amici, gli allenamenti con i cardio e tutte ste robe da ciclista "impegnato" lasciale perdere, vedi solo di divertirti e vedrai che poi vorrai fare solo salite...
 

giovanni1973

Apprendista Scalatore
13 Marzo 2010
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Focus Izalco Pro 3.0 + MTB Bottecchia Stelvio29
anche sencondo me ti conviene cominciare con salite brevi e man mano aumentare...
anche io stò facendo così...una uscita si e una no inserisco la salita....non lunghissima...2/3 km...ma abbastanza impegnativa sopratutto nello strappetto finale....
poi un po alla volta passero a qualcosa di più lungo...


Giovanni.
 

ciofecca gialloblù

Apprendista Velocista
16 Maggio 2009
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Verona
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de fero
Ti racconto la mia esperienza: sono 193 per 98 kg, un anno fa quando ho iniziato a pedalare con un minimo di regolarità ed impegno pesavo circa 8 kg in più, non possedevo ancora la bdc (è arrivata a inizio anno) e pedalavo solo con una vecchia mtb di 12 anni.
Attualmente gli amici con cui esco dicono che ho una "buona gamba" in pianura, spesso sono davanti al gruppo per tirare la scia (come un "musso" :mrgreen:), diciamo che vista la stazza da pugile tutto mi sento tranne che un ciclista, ma tant'è....sto ancora perdendo peso.
Il particolare che ho omesso è che io non amo pedalare in pianura, ma andrei sempre in salita, dove ovviamente le mie performances fanno ridere, o piangere, dipende dai punti di vista.
Un anno fa mi piantavo dopo circa 1 km in salita, se avessi continuato la mia preparazione ostinandomi ad affrontare quella salita, probabilmente mi sarei fermato poco oltre quella curva al primo km....
Invece sai cosa ho fatto?
Tanto per cominciare ho iniziato ad usare la bici tutti i giorni per recarmi al lavoro (15 km all'andata e altrettanti al ritorno), 5 giorni la settimana, il fine settimana allenamento su percorsi inizialmente di 50 km (poi aumento progressivo della distanza), ricchi di saliscendi per "fare gamba", senza piantarmi inutilmente contro "muri" impossibili da affrontare, almeno per me.
Dopo un mese e mezzo circa, ci sono tornato su quella salita, quella che vivevo con un po' di apprensione e di imbarazzo, quella in cui quando le gambe arrivavano ko, fingevo di bere dalla borraccia per avere un pretesto per fermarmi (non mi vergogno a dirlo, è la verità, te lo confesso proprio per farti capire quanto mi sentivo non-capace e "ciofecca")...sai cosa è successo? l'ho fatta tutta di un fiato, è lunga circa 5 o 6 km (Porta Vescovo-Torricelle-Marzana per chi è di Verona), certo la media era (ed ancora è:cry:) bassa, ma ce l'avevo fatta.
Sull'onda dell'entusiasmo ho iniziato ad affrontare salite più impegnative, quando vengo sorpassato da ciclisti più performanti e leggeri di me, ho preso l'abitudine di salutare con un sorriso...quasi sempre vengo contraccambiato con la stessa mercé...
Abituato ad essere sempre sorpassato in salita, dopo i modesti miglioramenti in senso assoluto, ma significativi per il sottoscritto,mi trovo ora in imbarazzo quando ho davanti a me un ciclista più lento da sorpassare, è ridicolo, lo so, ma è così....
Concludo dicendo che l'aspetto più bello, alla fine di questa lunga storia che ti ho raccontato, sai qual'è? L'essere riuscito ad affrontare ("superare" è ancora una parola troppo grossa) le mie difficoltà nel pedalare in salita, mi ha aiutato a temprare e forgiare maggiormente il mio carattere nell'affrontare le difficoltà: prima davanti ad una prova difficile vedevo solo l'"ostacolo", ora, oltre a quello, vedo una sfida ed un'opportunità di crescita e di rafforzamento...beh a dire il vero detto così sembra facile....dopotutto la fatica c'è sempre..:mrgreen:.
Alla luce di quanto detto, è aumentata anche la mia "autostima ciclistica", prima prossima allo 0, col risultato che ora, da solo o in gruppo con gli amici, quando mi pianto davanti ad una rampa, non ricorro più al trucchetto della borraccia o a quello, altrettanto fantozziano, del "attacco transitorio di passione per la botanica o per il paesaggio", anche perchè si fa fatica ad ammirare il panorama col capo chino verso terra e la lingua di fuori (da stremato)...
Sento, ciclisticamente parlando, di "essere portatore" anche di capacità, non solo di non-capacità, in tal senso la pausa di ristoro assume una dignità, in quanto mi aiuterà, assieme ai momenti di intensa pedalata, ad aumentare progressivamente le mie capacità.
Mi scuso per il messaggio eccessivamente prolisso.

Roberto
 
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Mima62

Apprendista Passista
6 Agosto 2007
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Bianchi 1885 e Infinito
A parte il fatto che con 100 km nelle gambe, non si dovrebbe fare salite, cerca di fare tanto tanto fondo, almeno 1000 km, poi, piano piano, incomincia a salire, in modo graduale, senza forzare e senza andare in debito di ossigeno, altrimenti sei fritto; non seguire gli altri, vai su con il tuo passo e, se proprio ti angoscia guardarle, abbassa lo sguardo, pensa ad altro e guarda l'asfalto.
Su salite molto impegnative tipo il Fedaia, segui il consiglio di mio papà:
"Abbassare il più possibile il berrettino da ciclista e non guardare in alto".

Buone salite

Saluti Mima
 

alex01

Novellino
29 Settembre 2009
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Campi Bisenzio (Fi)
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OBRII
A parte il fatto che con 100 km nelle gambe, non si dovrebbe fare salite, cerca di fare tanto tanto fondo, almeno 1000 km, poi, piano piano, incomincia a salire, in modo graduale, senza forzare e senza andare in debito di ossigeno, altrimenti sei fritto; non seguire gli altri, vai su con il tuo passo e, se proprio ti angoscia guardarle, abbassa lo sguardo, pensa ad altro e guarda l'asfalto.
Su salite molto impegnative tipo il Fedaia, segui il consiglio di mio papà:
"Abbassare il più possibile il berrettino da ciclista e non guardare in alto".

Buone salite

Saluti Mima

Come diceva Mima 100km sono un po' pochini per affrontare salite (il muscolo ha ancora bisogno di distendersi e di elasticizzarsi), comunque fatti un po' di km inizia con una qualsiasi salita, anche la più corta e leggera. All'inizio durerai fatica ma la soddisfazione di arrivare in cima è unica.
Sono 9 anni che ho smesso di correre e sono sempre stato uno scalatore puro, dopo aver smesso anche io ho avuto il tuo problema, blocco psicologico da salita. Io vedevo che non ce la facevo, ripesavo a come facevo quelle salite e decidevo di non affrontarle. Ad Ottobre quando ho riaffrontato la mia prima "salita" (800 m con dislivello bassissimo) non riuscivo a salire, quasi metto piede in terra (Domenica sono al via della nove colli grazie ai miei amici). Fatti aiutare dai tuoi compagni, sicuramente fare salite con gli altri aiuta molto, anche perchè non puoi mollare, loro ti aspettano!Poi comunque non pensare troppo alla salita, pensa a divertirti, prendi la velocità che ti è più congeniale, il rapporto più agile e stringi i denti. In salita abbiamo la fortuna di veder cambiare il paesaggio con gli orizzonti che si aprono, goditi questi momenti e vedrai che la fatica si farà sentire un pochino meno. Poi per me è sempre piacevole voltarmi indietro, vedere la strada che ho fatto e pensare "però bada dove ero poco fà!"
Continua a fare le salite prima quelle più leggere e poi via via quelle più impegnative, vedrai che pian piano migliorerai.
In bocca al lupo per le tue pedalate e non dimenticarti mai di DIVERTIRTI in bici!!

Ciao ciao Ale
 

Claudio1982

Gregario
10 Aprile 2010
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Cuneo
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Bici
CBT Astral Plus
E se non fai le salite che cosa fai???
Ma poi che blocco psicologico avresti scusa?? Al massimo non ce la fai.... non è nulla di grave... ritorni su i tuoi passi, ti alleni di più e la prossima volta la sali.
Blocco psicologico vuol dire aver paura di qualcosa. Dalla salita non c'è nulla di cui aver paura. Se invece intendi che ti stanca troppo allora li non è psicologia.... è pigrizia.
 

VADABRUT

Maglia Iridata
7 Aprile 2006
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Tecnotrat
E se non fai le salite che cosa fai???
Ma poi che blocco psicologico avresti scusa?? Al massimo non ce la fai.... non è nulla di grave... ritorni su i tuoi passi, ti alleni di più e la prossima volta la sali.
Blocco psicologico vuol dire aver paura di qualcosa. Dalla salita non c'è nulla di cui aver paura. Se invece intendi che ti stanca troppo allora li non è psicologia.... è pigrizia.
Permettimi di non essere d' accordo su tutto..... non è paura, è consapevolezza di staccarsi o non farcela a salire...... è brutto, molto brutto...... e non è nemmeno pigrizia, è un rifiuto totale...... ci sono persone che, per caratteristiche fisiche o muscolari, non riescono a salire veloci come altre e non c' è niente da fare...... sono 15 anni almeno che mi sento dire che non vado in salita per problemi di testa.....
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
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2.500
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Proverei con l'ipnosi, oppure con una tecnica molto usata negli ultimi anni per sconfiggere le fobie e paure ataviche: la terapia d'urto. Con questa tecnica ho visto curare una signora statunitense con la fobia delle piume e dei volatili: arrivava, non senza grandi sofferenza, a tenere in mano una piuma d'uccello vera.

A rigor di logica in questo caso la cura sarebbe...salite a nastro.
Come terapia d'urto proporrei lo Zoncolan :mrgreen:
o-o
 

Claudio1982

Gregario
10 Aprile 2010
610
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Cuneo
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Bici
CBT Astral Plus
Sulle caratteristiche fisiche ok... son 90 kg per 1,92.... ne so qualcosa. Ma sul non andare in salita per questione di testa... questa non l'avevo mai sentita. Anche perchè io a volte salgo solo di testa.... Intendiamoci, se fisicamente non ce la fai ed allora subentra anche un problema di testa è un conto. Non farcela o non aver voglia solo per un problema di testa è un altro.

Io ho interpretato il problema come un: osservo la salita, vedo che è dura, faccio un centinaio di metri, mi stanco un po' ed allora decido di non farla.
 

marikon

Novellino
16 Maggio 2010
17
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Reggio Emilia
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Bici
Colnago
E se non fai le salite che cosa fai???
Ma poi che blocco psicologico avresti scusa?? Al massimo non ce la fai.... non è nulla di grave... ritorni su i tuoi passi, ti alleni di più e la prossima volta la sali.
Blocco psicologico vuol dire aver paura di qualcosa. Dalla salita non c'è nulla di cui aver paura. Se invece intendi che ti stanca troppo allora li non è psicologia.... è pigrizia.

Non sono ne pigro, ne svogliato anzi...sono solo consapevole dei miei limiti! Quando faccio una salita sento di non farcela, mi sento scoppiare. Non è un blocco fisico perché sono arrivato in vetta già 2 volte su 2 salite! Ho solo paura di non farcela, di non andare avanti e di cadere.

Cercherò di seguire i vostri consigli, di allenarmi in salita e di migliorare gradualmente! Di più (per ora) non posso fare...
 

SLOW BIKE

Apprendista Scalatore
27 Dicembre 2007
1.944
43
rovellasca(co)
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CANNONDALE SIX13
ciofecca gialloblù;2246195 ha scritto:
Ti racconto la mia esperienza: sono 193 per 98 kg, un anno fa quando ho iniziato a pedalare con un minimo di regolarità ed impegno pesavo circa 8 kg in più, non possedevo ancora la bdc (è arrivata a inizio anno) e pedalavo solo con una vecchia mtb di 12 anni.
Attualmente gli amici con cui esco dicono che ho una "buona gamba" in pianura, spesso sono davanti al gruppo per tirare la scia (come un "musso" :mrgreen:), diciamo che vista la stazza da pugile tutto mi sento tranne che un ciclista, ma tant'è....sto ancora perdendo peso.
Il particolare che ho omesso è che io non amo pedalare in pianura, ma andrei sempre in salita, dove ovviamente le mie performances fanno ridere, o piangere, dipende dai punti di vista.
Un anno fa mi piantavo dopo circa 1 km in salita, se avessi continuato la mia preparazione ostinandomi ad affrontare quella salita, probabilmente mi sarei fermato poco oltre quella curva al primo km....
Invece sai cosa ho fatto?
Tanto per cominciare ho iniziato ad usare la bici tutti i giorni per recarmi al lavoro (15 km all'andata e altrettanti al ritorno), 5 giorni la settimana, il fine settimana allenamento su percorsi inizialmente di 50 km (poi aumento progressivo della distanza), ricchi di saliscendi per "fare gamba", senza piantarmi inutilmente contro "muri" impossibili da affrontare, almeno per me.
Dopo un mese e mezzo circa, ci sono tornato su quella salita, quella che vivevo con un po' di apprensione e di imbarazzo, quella in cui quando le gambe arrivavano ko, fingevo di bere dalla borraccia per avere un pretesto per fermarmi (non mi vergogno a dirlo, è la verità, te lo confesso proprio per farti capire quanto mi sentivo non-capace e "ciofecca")...sai cosa è successo? l'ho fatta tutta di un fiato, è lunga circa 5 o 6 km (Porta Vescovo-Torricelle-Marzana per chi è di Verona), certo la media era (ed ancora è:cry:) bassa, ma ce l'avevo fatta.
Sull'onda dell'entusiasmo ho iniziato ad affrontare salite più impegnative, quando vengo sorpassato da ciclisti più performanti e leggeri di me, ho preso l'abitudine di salutare con un sorriso...quasi sempre vengo contraccambiato con la stessa mercé...
Abituato ad essere sempre sorpassato in salita, dopo i modesti miglioramenti in senso assoluto, ma significativi per il sottoscritto,mi trovo ora in imbarazzo quando ho davanti a me un ciclista più lento da sorpassare, è ridicolo, lo so, ma è così....
Concludo dicendo che l'aspetto più bello, alla fine di questa lunga storia che ti ho raccontato, sai qual'è? L'essere riuscito ad affrontare ("superare" è ancora una parola troppo grossa) le mie difficoltà nel pedalare in salita, mi ha aiutato a temprare e forgiare maggiormente il mio carattere nell'affrontare le difficoltà: prima davanti ad una prova difficile vedevo solo l'"ostacolo", ora, oltre a quello, vedo una sfida ed un'opportunità di crescita e di rafforzamento...beh a dire il vero detto così sembra facile....dopotutto la fatica c'è sempre..:mrgreen:.
Alla luce di quanto detto, è aumentata anche la mia "autostima ciclistica", prima prossima allo 0, col risultato che ora, da solo o in gruppo con gli amici, quando mi pianto davanti ad una rampa, non ricorro più al trucchetto della borraccia o a quello, altrettanto fantozziano, del "attacco transitorio di passione per la botanica o per il paesaggio", anche perchè si fa fatica ad ammirare il panorama col capo chino verso terra e la lingua di fuori (da stremato)...
Sento, ciclisticamente parlando, di "essere portatore" anche di capacità, non solo di non-capacità, in tal senso la pausa di ristoro assume una dignità, in quanto mi aiuterà, assieme ai momenti di intensa pedalata, ad aumentare progressivamente le mie capacità.
Mi scuso per il messaggio eccessivamente prolisso.

Roberto
Sembra la mia storiao-o....l' unica differenza e' che,avendo iniziato da piu' tempo,adesso peso 78 kg:mrgreen::mrgreen::mrgreen:(e in salita vado ancora piano:cry:).
 

VADABRUT

Maglia Iridata
7 Aprile 2006
14.701
9.893
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Tecnotrat
Intendiamoci, se fisicamente non ce la fai ed allora subentra anche un problema di testa è un conto. Non farcela o non aver voglia solo per un problema di testa è un altro.
Interessante questa cosa...... io da sempre salgo al "minimo indispensabile" per fare meno fatica possibile..... solo se sono con altri provo a non staccarmi ma quando capisco di non farcela mollo, anche perchè in salita, soprattutto se è dura, si va piano, fa caldo, si suda e non si arriva mai.
 

Claudio1982

Gregario
10 Aprile 2010
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CBT Astral Plus
Interessante questa cosa...... io da sempre salgo al "minimo indispensabile" per fare meno fatica possibile..... solo se sono con altri provo a non staccarmi ma quando capisco di non farcela mollo, anche perchè in salita, soprattutto se è dura, si va piano, fa caldo, si suda e non si arriva mai.

Mmmhhhh.... per le salite che proprio ma proprio non conosco (e che quindi non ho nemmeno studiato come pendenze medie, dislivello ecc...) anch'io salgo facendo attenzione a non esaurire le batterie. Ma in tutte le altre cerco di andar sempre più veloce. Specie se manca poco all'arrivo ed ho ancora energie.
E' una sorta di sfida con me stesso!!
Se non arrivo in cima che non ne ho più non son soddisfatto e rimpiango di esser andato piano.
(Ovviamente con i dovuti limiti.... se dopo devo farne altre veramente dure allora mi tengo.. oppure se devo fare 50 km per tornare a casa.....)
 

flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
11.056
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Resana (TV)
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Bici
Bianchi Specialissima CV
io rispondo per quel poco che posso...
da ottobre ho ripreso a correre in BDC dopo 7 anni di stop.
Sono diventato pigro e pantofolone in questi 7 lunghi anni, e ne sto pagando amaramente le conseguenze: domenica ho fatto 48 km con una salita in mezzo (abbastanza facile..circa 9% pendenza massima e media al 6%), ebbene mi sono dovuto girare a nemmeno metà salita, nonostante le gambe abbiano già 1500 km da ottobre...
lunedì sono stato fermo,ieri idem, stamattina sono uscito alle 9.30 e sono rientrato alle 12.00, ho percorso 55 km, ho fatto tutta la salita e solo quando sono arrivato nei pressi di casa mia (2 km dall'arrivo) ho cominciato a sentire le gambe dure...
Il segreto sai quale è stato? alimentarmi.
Avevo fatto colazione alle 6.45, colazione abbondante, ma probabilmente il mio fisico deve ancora abituarsi a certi sforzi, per cui avevo necessità di benzina..come una sorta di motore starato che consuma di più.
Ecco, oggi i 55 km li ho fatti in scioltezza, nonostante il vento quasi sempre contro, con una media di 25 km/h, ma con lunghi rettilinei dove sono stato sempre sopra i 30-31 km/h e 85 di rpm.

Ti dico che è veramente una questione di testa anche: io sono molto pigro, ma una volta sconfitta questa soglia psicologica mi rendo conto che salire poi è una questione meramente di gambe, e se le gambe rispondono non ce n'è come è successo a me oggi...:eek:
Per cui, allenati e non demordere, vedrai che lentamente tutto si sistema...
io di solito ci metto 2-3 mesi per ricominciare a fare salite!:rosik:
 

fandango2000

Gregario
6 Ottobre 2005
583
3
Napoli
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Bici
BMC SLC01
non si puo' parlare di blocco psicologico quando si ha cosi' poco allenamento nelle gambe. se tu avessi fatto qualche migliaio di km e di dislivello allora si' che potresti farti "il problema"....
Se farai adeguato fondo con pendenze iniziali minime e via via crescenti vedrai che tra un mese il problema non sara' piu' quello di riuscire o meno a farcela, ma...in quanto tempo scollinare....
in bocca al lupo
 

flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
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Bianchi Specialissima CV
non si puo' parlare di blocco psicologico quando si ha cosi' poco allenamento nelle gambe. se tu avessi fatto qualche migliaio di km e di dislivello allora si' che potresti farti "il problema"....
Se farai adeguato fondo con pendenze iniziali minime e via via crescenti vedrai che tra un mese il problema non sara' piu' quello di riuscire o meno a farcela, ma...in quanto tempo scollinare....
in bocca al lupo

credimi, anche io mi sono trovato nella sua situazione e non avevo 100 km nelle gambe, ma ben di più; ti parlo di circa 3000 km di fondo, ma nonostante questo in salita non andavo...
tutto dipendeva dalla testa, dalla pigrizia che si era accumulata in testa!:cassius:
 

fandango2000

Gregario
6 Ottobre 2005
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BMC SLC01
nel tuo caso di sicuro puo' esistere un (chiamiamolo) problema psicologico.
tu hai gia' 3000 km di fondo e sicuramente molta salita nelle gambe.
Ma alla fine per salire nel miglior modo possibile e' sempre la stessa storia.... peso corporeo ottimale, allenamenti mirati (anche di concentrazione), e, se possibile, bici leggera.....
La salita fa paura a tutti e per attaccarla ci vuole coraggio....ma, come diceva il Manzoni, "il coraggio uno non se lo puo' dare".
Forse....


credimi, anche io mi sono trovato nella sua situazione e non avevo 100 km nelle gambe, ma ben di più; ti parlo di circa 3000 km di fondo, ma nonostante questo in salita non andavo...
tutto dipendeva dalla testa, dalla pigrizia che si era accumulata in testa!:cassius:
 
U

ugomar79

Guest
ciao markon,
gli aspetti sono due. Quello psicologico e quello fisico. Ovviamente, per quanto riguarda il secondo, ti ci vuole un po' di allenamento. Fai un po' di fondo in pianura e non preoccuparti.

Per quanto riguarda l'aspetto psicologico, cerca di superarlo un po' alla volta. La salita che hai postato va benissimo per iniziare. Falla un po' di volte sino a quando non riuscirai a percorrerla in scioltezza. Ma non fraintedermi, anche se uso la questa parola, questo non significa che in salita farai la stessa fatica della pianura. L'ascesa comporta sempre un po' di sforzo in più.

Poi passi a una salita, magari di pendenza similare, ma lunga 5/6 km. E via così sempre in crescendo di difficoltà.

Cmq tieni presente una cosa: durante una salta è normale affrontare dei momenti psicologicamente duri, dove ti viene da girare la bici e tornare a casa. Basta stare calmi, fare due/tre respiri profondi, e via di nuovo. L'importante è che tu affronti le salite con calma, senza farti condizionare dalle medie di chi è più allenato di te. Vai su tranquillo con il tuo ritmo, senza strafare.

Vedrai che ti appassionerai sempre di più. La salita è l''essenza del ciclismo ;)

Buone pedalate