Se può aitare trovo interessante questo articolo:
http://www.mtb-mag.com/gli-esperti-rispondono-10-domande-sul-carbonio/
http://www.mtb-mag.com/gli-esperti-rispondono-10-domande-sul-carbonio/
niente; però un "su misura" in carbonio non credo abbia molto senso... con tutto quello che trovi in commercio; ce n'èper tutti i gusti !
Attenzione io non consiglio nulla ho solo detto che io farei una scelta differente al carbonio...diciamo che ho alcune paranoie rispetto al carbonio.
premesso che purtroppo non ho avuto modo di confrontare sul campo le bici con differenti materiali, per quanto mi è dato sapere il carbonio può rivelarsi "delicato" nella gestione di lungo periodo. Richiede maggiori accortezze d'uso ecco tutto, in più per mia ripeto mia deforazione mentale il fatto di saperlo non saldabile in qualche modo o difficilmente eo affatto riparabile me lo rende un poco antipatico.
Leggevo il libretto di consigli d'uso di una bici carbonio e una cosa mi ha colpito "evitare di lasciare la bici sotto il sole pieno per lungo tempo ad alta temperatura..." il primo pensiero è stato azz...nel bagaliaio dell'auto sotto il sole in estate è sconsigliato...e questo mi ha fatto riflettere
Nella realtà non sò se alla lunga un telaio carbonio fatto come si deve possa resistere come e quanto un titanio, diciamo che esistono dei limiti di fatica del materiale, così come esiste per l'alluminio e per tutti i materiali intendiamoci però che sò magari il limite di fatica tra i materiali è differente...
Leggevo il libretto di consigli d'uso di una bici carbonio e una cosa mi ha colpito "evitare di lasciare la bici sotto il sole pieno per lungo tempo ad alta temperatura..." il primo pensiero è stato azz...nel bagaliaio dell'auto sotto il sole in estate è sconsigliato...e questo mi ha fatto riflettere
Apprezzo la tua sincerità :)
Guarda che per me puoi anche dire che il carbonio fa schifo. Siamo in una discussione che ho creato apposta per avere un'idea generale su cosa è meglio fare, quindi puoi benissimo esprimere la tua opinione! Oltrettutto sta prendendo una piega, quella sui materiali, che non avevo neanche immaginato, ma che in realtà è una scelta abbastanza importante.
Comunque la storia che racconti l'avevo letta anche io e mi chiedevo se una bici in carbonio può resistere ad una giornata di pedalata sotto il sole, cocente, estivo. Si tratta pur sempre di un'esposizione.
Ho pure letto che l'utilizzo sui rulli, quelli dove bisogna togliere la ruota posteriore per agganciarci la bicicletta, è sconsigliato perché potrebbe rovinare il carro posteriore.
E mi sembra che la bicicletta in questione fosse proprio la BMC.
Premesso che io ho un telaio Barco in acciaio su misura come bici ammiraglia e solo come muletto una Synapse Cannondale in carbonio, il carbonio si ripara come e meglio del metallo, sicuramente meglio dell'alluminio. Centinaia di migliaia di persone passano giornate al sole su di una bici in carbonio senza che succeda nulla. La bici nel bagagliaio sotto il sole cocente è meglio non lasciarcela comunque, le guaine e il nastro tenderanno a sciogliersi. Così come è meglio non lasciare la bici in acciaio sotto un acquazzone senza asciugarla bene dopo. Un telaista che lavora tutti i materiali come Hbm di Arquata Scrivia da dieci anni di garanzia su acciaio e carbonio, solo due sull'alluminio, penso ci sia poco da aggiungere.
Un grande vantaggio sul su misura è l'altezza del tubo sterzo, un plauso a Trek che lascia la doppia opzione sulla stessa misura di telaio.
Ciao a tutti!
Vi disturbo perché ho un grosso dubbio. Dopo due anni passati in bicicletta, una Focus di seconda mano, vorrei procedere al mio primo acquisto "serio".
In sostanza sto cercando il mezzo per i prossimi 5/10 anni. Per questo motivo vorrei puntare su i dischi e su un telaio abbastanza comodo, che vada bene anche per qualche tratto di leggero sterrato.
Dopo tutte le ricerche mi ero deciso per una BMC Roadmachine, ma poi, quasi per caso, ho visto i telai artigianali della ditta Sarto e li ho trovati molto belli.
A questo punto mi è sorto il dubbio se non valga veramente la pena di acquistare una bicicletta "su misura" per quanto riguarda il telaio e molto personalizzabile per quanto riguarda i componenti.
Voi cosa ne pensate?
P.S Per i moderatori: non so se era meglio inserire questa discussione sotto la sezione "Bici e telai", se così fosse mi scuso anticipatamente :)
Anche io ho una bici in "non-carbonio", ma non perche' penso che il carbonio si sciolga...
le temperature che si raggiungono in un'auto chiusa, magari nera, lasciata al sole a fine luglio sono dell'ordine degli 80-85 gradi (secondo quattroruote); quindi nulla di paragonabile al pedalare sotto il sole a 35 gradi.
Però prima sarebbe da fare una lista scritta delle caratteristiche che si ricercano del telaio
Io per esempio avevo:carro posteriore che non flettesse nella spinta in piedi, a metà tra comodità e prestazione, peso,
Da qui partono poi discussioni infinite sulla comodita'/guidabilita'/etc.. etc.. legati alle misure e ai materiali nelle quali preferisco non addentrarmi.
le temperature che si raggiungono in un'auto chiusa, magari nera, lasciata al sole a fine luglio sono dell'ordine degli 80-85 gradi (secondo quattroruote); quindi nulla di paragonabile al pedalare sotto il sole a 35 gradi.
Ma in pratica quanto vuoi spendere e quali sono le tue misure?
Se hai misure standard prenditi una buona bici in carbo montata bene e vivi felice, se hai veramente bisogno di una geometria particolare conta che vai a spendere tipo 3000e per avere una bici col 105 piu' pesante di una carbo da 1500euro.
A te ti frega di avere il telaio in acciaio vattelapesca, titanio vattelapesca con saldature vattelapesca, telaio fatto dall'artigiano X o vuoi la bici col migliore rapporto qualita pezzo?
Che poi 'sta storia della bici per la vita, ok che la discussione l'hai aperta tu e queste sono le tue esigenze ma stai sicuro che fra 6 anni ci saranno ottimi motivi per prendere una bici nuova con componentistica nuova, piu' il rischio di schiantarla, voler cambiare misura / tipo.
No ragazzi i raggi UV non gli fanno un cavolo, c'e' una copertura esterna e anche se passi quella possono dar fastidio solo a qualche micron di resina.Però si tratta sempre di un'esposizione ai raggi UV che loro sconsigliano e che potrebbero usare come pretesto per non fare valere il tuo diritto alla garanzia.
Per quello basta che prendi una bici che possa montare delle gomme un po' grosse e un po' artigliate fin tanto che vai piano. Poi guarda: la possibilita' di andare su sterrato di stravolge la bici: sei sicuro che ti serve sempre, non e' che conosci in anticipo dove andrai a girare e puoi gestirti?Ma io in sostanza voglio una bici comoda e resistente quanto basta per potermi godere i miei giri senza dovermi preoccupare se incontro un po' di sterrato.
Scusa ma che discorso e'?Se mi si dice che il materiale più adatto è il titanio sono disposto anche ad andare da un artigiano. Preferisco dare i soldi ad una persona che lavora in Italia, che garantisce una certa qualità, piuttosto che ad una multinazionale che fa i suoi telai in Cina, o Taiwan.
Ma di quale bici?Posso anche spendere parecchio se ne vale davvero la pena e ti posso dire che se trovo la bici che mi soddisfa difficilmente la cambierò in tempi brevi.
Mi è sorto il dubbio del "su misura" perché per esempio utilizzando il configuratore di Canyon risulto a cavallo tra una XS e una S.
(2) Le resine che si mischiano al carbonio sono sensibili ai raggi UV, ma sono trattate per proteggerle. L'unica cosa è che se fai un danno devi ripristinare la protezione.
E invece sbagli perché sono sicuro che potrebbe essere interessante, anche se è vero che è una questione trattata già in altre discussioni.
Aspetta: se lo segni non gli devi far niente, almeno non per gli UV perche' tanto interessi 2 micron di resina confinante.
Se lo crepi proprio bisogna che lo fai vedere, come faresti per qualunque materiale. Per altro riparare il carbonio e' relativamente facile ed economico, io lo taglio / incollo in casa (non per i telai delle bici).
Mi ero documentato un pò circa le riparazioni sul carbonio... non è cosa cosi facile, non tanto perchè non si possa fare, ma perchè molto dipende dal punto in cui avviene la rottura e da come sono disposte le fibre in quel punto specifico. Ad esempio, per le fibre unidirezionali, il processo di riparazione è molto più complesso, perchè l'interruzione delle fibre lungo la loro naturale disposizione altera le caratteristiche meccaniche dell'intero settore. E' vero che il carbonio produce valori di resistenza meccanica elevati, al pari dell'acciaio, ma è la composizione del materiale che è completamente differente, cosi come sono differenti le reazioni che questo offre in caso di frammentazione. Insomma, non è come mettere una toppa alla camera d'aria eh! Poi ci sono sicuramente dei punti in cui è più facile intervenire e riprodurre le stesse condizioni di origine, ma in zone molto sollecitate occorrerebbe ripristinare l'intera laminazione per tutta l'estensione della fibra. Senza contare che il trattamento termico, per avere un effetto omogeneo, andrebbe fatto sull'intera struttura a pari condizione, soprattutto per i telai monoscocca. In tal senso, una crepa significativa in una zona come il movimento centrale o il tubo sterzo, presenterebbe una criticità tale da essere troppo rischiosa, se non fatta a regola d'arte, autorizzata e realizzata dalla casa madre.Ma guarda che non costa mica molto, sopratutto perche' non servono attrezzi particolari.
Non so al dettaglio ma 1 metro quadrato di fibra costera' un 15euro ma a esagerare, un rocchetto da una decina di metri potranno venderlo a 5 euro, due barattoli di epox sufficienti 10 euro.
Paghi la manodopera, e ripeto non e' che ci vuole un saldatore diplomato con un laboratorio per mischiare della epox e tagliare 3 strisce di carbonio (stoffa, mica tagliate i tubi che son tossici) da legare con un po' di kevlar.
Poi guarda che anche un telaio in alu col tempo si deteriora, hek qualunque materiale si rovina... Il punto e': ma te pensi di pedalare 10 anni sulla stessa bici? Se la usi buona parte dei componenti saranno talmente deteriorati che una bici di 1/3 del valore andra' maglio.
Poi guarda: la possibilita' di andare su sterrato di stravolge la bici: sei sicuro che ti serve sempre, non e' che conosci in anticipo dove andrai a girare e puoi gestirti?
Scusa ma che discorso e'?
Se un Italiano ti fa un telaio a 3000 vai te a sapere come (nel senso che ti devi fidare) e uno a taiwan te ne fa uno migliore a 1000 che vende a migliaia e lo testano in tutto il mondo?
Un grosso produttore serio se ti dice che ti garantisce il telaio per 6 anni sai che te lo mette pure per iscritto e ci fa brutta figura lui e i rivenditori se non sei soddisfatto, un artigiano se ti dice ciccia poi che fai? Scrivi un post che l'artigiano X che vende 50 bici all'anno ti ha fregato? Magari quello l'anno dopo chiude baracca e va in brasile, Cannondale mica puo' sparire da un anno all'altro.
Ma di quale bici?
Gia' per le ultimate tra le SL e SLX c'e' diffrenza, poi ci sono le endurance anche queste in due modelli. Poi ovviamente ci sono altre decine di marche che possono avere modelli piu' indicati per le tue misure.
Cioe' insomma: se vuoi un acciaio dell'artigiano X perche' ti intriga e' un conto, se non ti convince la canyon Y cambia modello / marca.
(1) per fare 150-200 km (a velocità"normale", certo se vai a 10 km/h è un'altra storia) non servono dei telai speciali; basta che sia la tua misura e che la posizione in sella sia corretta. Certo, eviterei i vecchi telai in alluminio con forca in alluminio, quelli che praticamente dovevi portarti dietro l'osteopata. Ma qualunque bici di qualità (e col tuo budget di questo stiamo parlando) ti permette di farli senza soffrire - pur di avere il callo in zona sella, naturalmente.
(3) se consideri un prodotto commerciale "moderno" necessariamente qualcuno sarà a cavallo tra due misure, semplicemente perché le taglie non sono molte (ad esempio Colnago la Master la fa come ai vecchi tempi di cm in cm, lì trovi per forza quello che va bene per te; ma praticamente è un "su misura", la fanno su ordinazione e se c'è bisogno cambiano le misure per accomodarle a te -le tabelle sono solo indicative). Quindi se su una marca sei a cavallo tra due misure, semplicemente cambia marca (ad esempio io ho rinunciatoalla Wilier proprio perché sono tra due misure; sulla Bianchi invece sono 55 pieno e mi mancano solo i soldi); se a te non va bene X e sei perfetto su Y, sicuramente qualcun altro sarà perfetto su X e non andrà bene su Y... basta non insistere su quello che non è adatto a te.
Detto tutto questo a sostegno dei telai di carbonio e commerciali, io personalmente -a meno di super occasioni nel frattempo - a primavera rompo il salvadanaio e mi faccio la bici in acciaio (su misura, visto che decente c'è solo così, e la master costa troppo), che non costa poi neanche troppo (puoi avere un'idea guardando il sito di Casati, che ha dei prezzi in rete, anche se poi ci scappa lo sconto), visto che anche a me piace tenere le cose a lungo e non sono così sensibile alle novità. Non sono l'unico qua dentro, ma certo siamo una minoranza - quindi non penso che tutti debbano fare come me, anzi come ti dicevo un po' di post fa penso che questo passo vada fatto solo quando sei piuttosto sicuro di cosa vuoi.
Hai ragione, però come tu stesso dici devi avere un telaio delle tue misure dove ti trovi alla perfezione.
In ogni caso se Trek ha introdotto l'Isospeed, o Bianchi il Countervail, o BMC il TCC un motivo ci sarà no?
D'accordo però come dicevo a Eaman la bicicletta ti deve anche piacere. E devi avere un rivenditore che ti consiglia (se come nel mio caso, non sei così esperto) e che non faccia solo i suoi interessi.
Et voilà che tutti i tuoi consigli e teorie vengono smontate da questa tua affermazione!
Comunque si il titanio è un materiale intrigante, nonostante i tubi non siano così sqaudrati come sulle ultime bici in carbonio.