[Test] Freni a disco

cacciatorino

Scalatore
12 Agosto 2012
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199
Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
www.stimarchetti.it
Bici
BTwin Triban 5
Su questa pagina fanno presente che la coppia frenante generata dal freno a disco puo' creare problemi con gli sganci rapidi:

http://www.ne.jp/asahi/julesandjames/home/disk_and_quick_release/

La cosa e' effettivamente abbastanza intuitiva, e si potrebbe correggere mettendo la pinza davanti alla forcella invece che dietro.

La bici colnago in prova aveva sganci e forcella normali o con un blocco meccanico?
 

never give up!

max_good
9 Gennaio 2010
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Piacenza
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krypton xroad - 0 slr
Semplice, se affronti una discesa seria non sapendo se alla prossima frenata la risposta per via dell' acqua intensa(per non parlare del fango in mtb) sara' piu' o meno efficace, uno l' affronti con timore e vai piano, due se rischi e fai lo spavaldo ti puo' andare bene ma anche no.Con l' acqua il disco non cambia il feeling della frenata rispetto all' asciutto(devi provarlo per capire) e non comporta adattamenti nella guida, dando maggiore confidenza, con la sensibilita' di valutare "solo" una minore aderenza del pneumatico al terreno che va gestita a seconda delle condizioni della giornata.Da cio' la mia prestazione velocistica e di piazzamento rispetto agli altri ciclisti agli albori dei freni a disco quando neanche io sapevo come funzionavano.

in mtb devi avere il manico!
anch'io pensavo che passando da v-brake a disco avrei avuto dei miglioramenti, poi mi sono accorto che il problema era il ciclista. ho venduto la mtb!
disco sulla bdc?, non so, mi preoccupa la manutenzione, soprattutto per quelli idraulici, la mia esperienza con i sistema a disco della mtb non è stata del tutto positiva, ma è solo quello che ho sperimentato io...
 

ottomilainsù

Pignone
24 Luglio 2011
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Arsiè
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alcune...
E' che si tratta di un'applicazione nuova, per la quale manca uno storico che permetta di stare tranquilli in ogni situazione. Per quanto mi riguarda, penso che lascero' agli altri l'onere di collaudare questo sistema, e che non arrivera' molto presto sulla mia bdc.

http://images.google.it/search?hl=i...1340.1j9.10.0...0.0...1ac.1.2.img.gCvlpJE0DXU[url]http://images.google.it/search?hl=it&site=&tbm=isch&source=hp&biw=1264&bih=788&q=crack+disc+brake&oq=crack+disc+brake&gs_l=img.3...2102.6644.0.6799.16.10.0.6.6.0.154.1340.1j9.10.0...0.0...1ac.1.2.img.gCvlpJE0DXU[/URL]

Si ma non si possono confrontare dischi in ghisa per automobile con dischi in acciaio inox per bicicletta.
Materiali e sollecitazioni diverse.

Su questa pagina fanno presente che la coppia frenante generata dal freno a disco puo' creare problemi con gli sganci rapidi:

[url]http://www.ne.jp/asahi/julesandjames/home/disk_and_quick_release/[/URL]

La cosa e' effettivamente abbastanza intuitiva, e si potrebbe correggere mettendo la pinza davanti alla forcella invece che dietro.

La bici colnago in prova aveva sganci e forcella normali o con un blocco meccanico?

La pagina mi sembra alquanto vecchiotta e in tutta sincerità delle 3 MTB con i freni a disco che possiedo e uso, due hanno lo sgancio rapido e una di esse ha il disco anteriore da 180 mm.
Lo sgancio rapido non mi ha dato alcun problema fino ad ora.
Come tutti gli sganci rapidi, prima di partire verifico che sia correttamente chiuso.

in mtb devi avere il manico!
anch'io pensavo che passando da v-brake a disco avrei avuto dei miglioramenti, poi mi sono accorto che il problema era il ciclista. ho venduto la mtb!
disco sulla bdc?, non so, mi preoccupa la manutenzione, soprattutto per quelli idraulici, la mia esperienza con i sistema a disco della mtb non è stata del tutto positiva, ma è solo quello che ho sperimentato io...

Manutenzione?
Con un buon impianto direi anche minore rispetto ai corrispondenti V-brake che montavo prima.
 

zocca

Pedivella
15 Maggio 2010
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12
Ao
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Di E Effe ...
Mah... personalmente non ho mai avuto problemi con i freni sulla bdc. Sarà perchè non uso ruote in carbonio, sarà perchè, quando la strada è bagnata e l'aderenza aprossimativa, vado piano per non rischiare di cadere...
Con i freni normali non ho avuto problemi nemmeno durante la discesa dello Zoncolaz, affrontata "allegramente" con staccate al limite, dal versante di Ovaro... e se non è un test questo!
L'unico grande vantaggio che vedo, onestamente, sta nell'utilizzo (soprattutto agonistico), dei freni a disco accoppiati a ruote in carbonio che, probabilmente, con l'utilizzo del sistema idraulico, potrebbero essere ulteriormente alleggerite. Ma non ditemi che il semplice amatore ha bisogno dei freni a disco sulla bdc, questo no, non ci credo. Tra l'altro sto usando il nuovo Dura Ace 9000 e penso che, freni compresi, i gruppi meccanici abbiano raggiunto un livello di efficienza difficilmente superabile negli anni a venire; come dire che, parlando di meccanico, meglio di così non si può!
Detto questo, se il DIO MARKETING imporrà freni a disco e gruppi elettronici in futuro, tutti saremo obbligati ad inchinarci di fronte alle ferree leggi del mercato, questo è sicuro... e lo faremo indipendentemente dalle opinioni personali. :mrgreen:
 

Ser pecora

Diretur
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dove capita
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Detto questo, se il DIO MARKETING imporrà freni a disco e gruppi elettronici in futuro, tutti saremo obbligati ad inchinarci di fronte alle ferree leggi del mercato, questo è sicuro... e lo faremo indipendentemente dalle opinioni personali. :mrgreen:

Curiosamente il marketing impone sempre quello che non piace.
Quello che piace e' frutto di ponderato giudizio e manifesta utilita'.
;nonzo%
 

sirman

Apprendista Passista
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trek madone 7S niner jet 9 rdo
se è come le mtb e cioè che i dischi toccano le pastiglie quando ti alzi sui pedali e crei torsione, per me non ne vale la pena, la semplicità di utilizzo dei freni classici e la manutenzione pressochè nulla dei tradizionali mi fanno dire bocciati!!
 

eliflap

Velocista
31 Dicembre 2007
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LTK gravel, Flash Di2 29er
se è come le mtb e cioè che i dischi toccano le pastiglie quando ti alzi sui pedali e crei torsione, per me non ne vale la pena, la semplicità di utilizzo dei freni classici e la manutenzione pressochè nulla dei tradizionali mi fanno dire bocciati!!

ma che bici o forcella hai ???

ma avete delle mtb con prodotti recenti e di alta gamma o parlate perchè l'ha detto "mio cugggino" ?
 
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eliflap

Velocista
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LTK gravel, Flash Di2 29er
i maggiori produttori mondiali, ne hanno già a catalogo, e per bdc....
alla faccia delle grandi case che stentano...

http://www.hongfu-bikes.com/html_products/2013-Disc-brake-Road-Frame-287.html

di hongfu c'è anche questa

http://www.hongfu-bikes.com/html_products/HF-FM089-269.html


su alibaba ce ne sono diversi ... sopratutto ciclocross.

su aliexpress coi prezzi anche

col BB30 siamo sui 630 usd
http://www.aliexpress.com/item/2013...icycle-FF-R014-with-FORK-S-M-L/666258129.html

col BB86 invece 490 usd ( BB86 a me fa schifo come movimento )

http://www.aliexpress.com/item/Carb...atible-fit-to-disc-brake-MC098/613754446.html
 

sirman

Apprendista Passista
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trek madone 7S niner jet 9 rdo
niner jet rdo con perno passante posteriore e forcella sid wc xx pp15, impianto frenante formula r1 ed ora magura mt8 e sempre la stessa storia dischi o pinza da centrare spesso (anteriore)
ma che bici o forcella hai ???

ma avete delle mtb con prodotti recenti e di alta gamma o parlate perchè l'ha detto "mio cugggino" ?
 

eliflap

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LTK gravel, Flash Di2 29er
c'è qualcosa che non va allora nei tuoi freni ...

io uso Formula su Lefty e Flash 29er con perno 10x135 e mai si sente strusciare quando in piedi sui pedali.

gli MT8 li ho visti su bici di amici, mai avuti ma ho avuto vari SL Marta ed erano decisamente ben fatti . Magura è al top da anni come tecnologia e potenza frenante , non come peso purtroppo.
 

Danieledl

Pignone
1 Marzo 2010
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Lendinara (RO)
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Fondriest R10
Fermo restando che a me piacciono, la vera rivoluzione sarebbe con i freni a disco idraulici, che davvero garantiscono (come nella MTB) una modulabilità invidiabile con uno sforzo irrisorio.
Il problema cambio meccanico - freno ma disco meccanico non si pone, c'è spazio per tutto, ma non bisognerebbe disperare, la ricerca della miniaturizzazione può portare a breve a soluzioni esteticamente e funzionalmente valide per qualsiasi combinazione.
I vantaggi, oltre a quelli esposti possono essere anche altri, uno fra tutti la possibilità di montare un disco da 140 o 160 a seconda del percorso da affrontare.
Riguardo alla pulizia della forcella concordo che la pinza montata così con la guaina esterna lascia il tempo che trova, ma quanto ci metteranno ad internare i fili e a creare una forcella con la pinza integrata? Ora si stanno montando componenti derivati dalla MTB, dove avere la forcella che sembra quella di una moto da cross è un must, bisognerebbe aspettare che vengano sfornati prodotti specifici.
Il peso (che sia di 100 o 200 grammi in più del tradizionale) può essere risparmiato sulle ruote, svincolate dall'avere pista frenante, con indubbi vantaggi sulle masse non sospese.
Il costo, l'elite? Chi guarda i 100 grammi probabilmente monta il RED, il Super Record o il Dura Ace, non sono già prodotti di elite? Davvero può essere una discriminante per chi già spende più di 4000 euro per una BDC? Inoltre ben pochi si lamentano del maggior peso dei gruppi elettronici a fronte di indubbi (?) vantaggi.
Riguardo infine alla presunta pericolosità, ho letto motivazioni che passano dall'incandescenza del disco a sue eventuali rotture. Personalmente non ho mai visto dischi infuocati se non in TV durante la F1 o la MotoGP e comunque credo che un disco seppur riscaldato si raffreddi abbastanza velocemente, caderci sopra mentre si è a 80 all'ora in staccata da 50 metri è perlomeno inverosimile. La rottura mi fa sinceramente sorridere, cosa non si può rompere? dal cavo del freno ai raggi, dal cerchio al reggisella. Quante volte succede? Praticamente mai. Figuriamoci un disco in acciaio che deve frenare una massa in ordine di marcia inferiore ai 100 kg!

Ogni volta che esce un'innovazione (e fu così anche dai telai in acciaio all'alluminio) ci sono gli scettici e gli entusiasti.
Risultato? Tutti col telaio in carbonio (che doveva spaccarsi in 2 al primo binario del tram), tutti con l'11v (ma a cosa serve? Bartali girava la ruota...)


Praticamente sono daccordissimo con te...
 
S

skylite

Guest
Semplice, se affronti una discesa seria non sapendo se alla prossima frenata la risposta per via dell' acqua intensa(per non parlare del fango in mtb) sara' piu' o meno efficace, uno l' affronti con timore e vai piano, due se rischi e fai lo spavaldo ti puo' andare bene ma anche no.Con l' acqua il disco non cambia il feeling della frenata rispetto all' asciutto(devi provarlo per capire) e non comporta adattamenti nella guida, dando maggiore confidenza, con la sensibilita' di valutare "solo" una minore aderenza del pneumatico al terreno che va gestita a seconda delle condizioni della giornata.Da cio' la mia prestazione velocistica e di piazzamento rispetto agli altri ciclisti agli albori dei freni a disco quando neanche io sapevo come funzionavano.

I freni a disco prima e i tubeless dopo hanno portato su un altro livello la guida della mtb, questo giusto per farti capire come la penso.

Ma il tuo esempio secondo me è esagerato, i v-brake li ho usati per una vita e benchè fossero una merda rispetto ai dischi, le cause di cadute in una discesa sterrata possono avere mille motivazioni, non certo solo i freni. Per cui se mi dici che si va mediamente più forte anche grazie all'uso dei dischi non posso che essere d'accordo, se invece mi dici che tutti cadevano per via dei v-brake non ti credo.
Le magistrali cadute peraltro succedono pure adesso con i freni a disco.
 

ottomilainsù

Pignone
24 Luglio 2011
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Arsiè
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Bici
alcune...
Mi pare che in molti ci sia una sorta di resistenza all'introduzione di novità.
Può essere comprensibile per certi aspetti, perché si pensa "funziona tutto bene con i sistemi attuali, basta stare attenti in certe situazioni" e questo fa dire che non servono innovazioni.

Per carità, una quindicina di anni fa giravano certi impianti a disco nella MTB, roba da suicidio, pure io dicevo che i v-brake erano migliori.
Poi mi sono ricreduto alla grande, ora abbiamo degli impianti frenanti che non saranno la perfezione assoluta ma garantiscono prestazioni impensabili a distanza di pochi anni.

Nell'ambito strada si affacciano adesso, ma ricordiamo che ci si giova di sistemi che sono stati svezzati nella mtb, un mondo dove le esigenze di prestazione, affidabilità e sicurezza sono severissime.

Chi non è mai andato in mtb non si può rendere conto di quali strapazzi immani subiscano dei freni che devono reggere per km delle pendenze assassine su terreni accidentati, dove ora scendo "rilassato" io ricordo che con i cantilever prima e i v-brake dopo (e che salto di qualità furono i v-brake!) arrivavo giù con gli avambracci doloranti, i polsi "vibrati", i cerchioni bollenti (quante camere d'aria ho rotto per il surriscaldamento dei cerchi!), quanti trucchi e attenzioni dovevo usare per riuscire a fermarmi in tempo.
Io ricordo di certi pattini mi duravano una discesa, che bastava un po' di acqua per non fermarmi più, oppure con il fango piallavo i cerchioni, oppure ancora scaldandosi faceva strani rumori di sfregamento, che il pattino strisciava sul copertone se non era regolato al centesimo, con la neve ebbi la fortuna di trovare un mucchio per buttarmici contro perché il pacco di neve non faceva più toccare i pattini...

Forse nel mondo bdc non si sarebbe sentita l'esigenza se non fossero stati creati i cerchi in composito, costosi e pericolosi con l'acqua.
Il maggior peso del freno (ma costruiscono certi pesi piuma pure in ambito mtb) può essere agevolmente compensato dalla eliminazione della pista frenante che dà pure maggior libertà nel disegno del cerchio.

Prima, con i freni a pattino, un cerchio non mi durava più di due anni nella mtb.
Ora lo cambio solo se lo rompo pigliando sassi e buche.
E' vero che con la la bdc si frena "poco", che le ruote difficilmente si consumano come quelle della mtb, ma per quanto poco si debba frenare è bene che quando serve il freno funzioni, subito, non dopo 10 metri perché deve filar via l'acqua... :specc: