Straducale - 28 giugno 2015

gbraccioni ha scritto:

Ragazzi scusate l'assenza ma sono sopraffatto dal lavoro.
Domani uscirà comuncato stampa con variazione due variazioni del percorso.

La prima variazione riguarda tutti e tre i percorsi, dopo 28 km si transiterà dentro l'abitato di Urbania al posto di transitare davanti casa di @ROMBA a causa del cedimento di un ponte.

La seconda variazione, invece, riguarda il percorso lungo, non si farà più la salita di Palcano (non ci hanno dato il nulla osta al passaggio per un fantomatico e presunto pericolo).
Pertanto dopo Rocca Leonella sia medio che lungo svolteranno a dx verso Pianello. A quel punto il lungo prenderà il Nerone e il medio Serravalle.
I due percorsi si riuniranno pertanto dopo l'abitato di Serravalle e proseguiranno insieme fino ad Urbania dove, il medio andrà subito ad Urbino, mentre il lungo affronterà la salita di Peglio al contrario rispetto a come la si era affrontata all'andata.
Complessivamente il lungo si accorcia di 7 km diventando 150 km (precisamente 149,5 km) perdendo un po' di dislivello, passando da 3.000 a 2.850 mt.

Questa è un'anteprima per voi...ancora non lo sa nessuno

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Comunque la riduzione del percorso la avevi già annunciata nella brillante intervista rilasciata ai media e messa in onda su tutti i network internazionali!!

Su Palcano ce ne faremo una ragione, mentre mi dispiace non passare da casa di Romba che avrebbe offerto un rinfresco ai partecipanti!!

Un'informazione: approssimativamente, cosa c'è in più nel lungo di quest'anno rispetto al medio dell'anno scorso?

renato65 ha scritto:

Un'informazione: approssimativamente, cosa c'è in più nel lungo di quest'anno rispetto al medio dell'anno scorso?

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Salita del Peglio sia all'andata che al ritorno

A chi l'ha già fatta, chiedo quanto sia importante per il lungo rimanere agganciati al gruppo in partenza. Vale la pena prendersi qualche rischio? Mi spiego: nel percorso ci sono molti falsipiani (o pianura) nei quali essere in gruppo rappresenta un grande vantaggio? Oppure si tratta di gara che può essere fatta in solitario, senza perdere più di tanto?
grazie a chi vorrà rispondere

gbraccioni ha scritto:

Certamente essere in gruppo rappresenta un bel vantaggio in almeno due punti della parte inizia del percorso:
Subito dopo la prima salita (e quindi la prima discesa) se non si riesce a svalicare in un gruppo, ci sarà modo di rientrare prima dell'abitato di Urbania ( km 24) dove, a causa del restringimento di carreggiata nel centro abitato, il gruppo inevitabilmente rallenterà molto allungandosi, a tutto vantaggio dei solitari che dovessero rinvenire da dietro.
Dopo Urbania si filerà si 40 all'ora, a quel punto non si ripredono più.
Anche dopo la discesa dei Fangacci (km 38) il falsopiano fino a Piobbico è veloce e sarebbe bene affrontarlo in gruppo.

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grazie

Airone del Chianti ha scritto:

Comunque la riduzione del percorso la avevi già annunciata nella brillante intervista rilasciata ai media e messa in onda su tutti i network internazionali!!

Su Palcano ce ne faremo una ragione, mentre mi dispiace non passare da casa di Romba che avrebbe offerto un rinfresco ai partecipanti!!

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Mi dispiace ma quest'anno niente rinfresco...

PS. il ponte non ditelo a nessuno ma l'ho distrutto io per non fare il rinfresco

Spero che rattoppino le buche nel pezzo che da Colombara riporta a Piobbico, l'ho fatto ieri mattina ed è veramente messo male

Ciao, vorrei sapere se è possibile iscriversi domenica mattina. Purtroppo per motivi lavorativi fino a sabato non so se potrò partecipare...
Grazie

scusate la domanda ma visto il grande caldo..come verranno gestiti i ristori idrici?darete solo i bicchierini o passerete proprio le bottigliette?grazie

garbino82 ha scritto:

Ciao, vorrei sapere se è possibile iscriversi domenica mattina. Purtroppo per motivi lavorativi fino a sabato non so se potrò partecipare...
Grazie

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prova a vedere sul regolamento del sito

Percorso lungo 2015
https://app.strava.com/routes/2672872

A quanto pare sono il primo ad avere l'onore e anche l'onere di dire la mia su questa granfondo (il lungo) e allora la dirò e dico che sono ancora arrabbiato perchè non si organizzano competizioni di questo tipo con strade così devastate (e atratti con pericolosissimo brecciolino) per gran parte del percorso: biciclette messe a durissima prova, cadute a iosa, borracce volate via, continui scarti rischiosissimi in gruppo per evitare le numerose pozze, nervi a fior di pelle e non parlo solo di me. E non mi si dica che è colpa solo degli amministratori. Qui è in ballo la sicurezza di ciclisti amatoriali che pagano per gareggiare, anche profumatamente, e vogliono correre con tutte le tutele. Altra cosa: adottate assolutamente le partenze separate (come altre gare del MarcheMarathon): con 1000 partenti ne beneficeranno di certo sicurezza, tranquillità e ritmi di gara degli iscritti.
Raffaele Morganti

raffaelemorganti ha scritto:

A quanto pare sono il primo ad avere l'onore e anche l'onere di dire la mia su questa granfondo (il lungo) e allora la dirò e dico che sono ancora arrabbiato perchè non si organizzano competizioni di questo tipo con strade così devastate (e atratti con pericolosissimo brecciolino) per gran parte del percorso: biciclette messe a durissima prova, cadute a iosa, borracce volate via, continui scarti rischiosissimi in gruppo per evitare le numerose pozze, nervi a fior di pelle e non parlo solo di me.

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Ciao, io faccio parte di una ASD che organizza anche lei una gara del MM, e ti confermo che la situazione degli asfalti non fa che peggiorare e si fatica sempre di più a trovare passaggi decenti.

P.S. Il fatto e' che quando ci alleniamo non ci facciamo caso piu' di tanto perche' possiamo tranquillamente scartare di lato. In gara invece, in gruppo magari lanciato a 35-40 all'ora queste manovre sono impossibili e quindi si finisce dentro le buche con tutta la bici. Se puo' consolarti, i nostri vicini dell'umbria e del lazio penso siano messi ancora peggio.

Organizzazione sempre al top. Indicazioni chiare e ben visibili, presidio incroci sempre presente, ristori ben forniti e con volontari premurosi e gentilissimi. Un sacco di ragazzini che porgevano bicchieri di coca, acqua e sali da tutte le parti.
Il Nerone è irrinunciabile. (in discesa un pò meno, almeno per me).
Note dolenti: le strade sono sempre peggio come dappertutto. Effettivamente se questo e l'andazzo non so per quanto ancora si potranno organizzare eventi simili.
Partenze assolutamente da separare.
Troppi feriti sul campo, mai visto tante ambulanze in azione come oggi. Però, parliamoci chiaro, tante cadute sono dovute a distrazioni e incoscienza, non alle strade/moto/macchine.
Anche oggi ho visto gente rischiare veramente troppo.

Organizzazione che conferma le proprie qualitá e capacità organizzative nonostante contrattempi e circostanze sfavorevoli. Complimenti a tutti i volontari per l'ottimo lavoro svolto!

raffaelemorganti ha scritto:

A quanto pare sono il primo ad avere l'onore e anche l'onere di dire la mia su questa granfondo (il lungo) e allora la dirò e dico che sono ancora arrabbiato perchè non si organizzano competizioni di questo tipo con strade così devastate (e atratti con pericolosissimo brecciolino) per gran parte del percorso: biciclette messe a durissima prova, cadute a iosa, borracce volate via, continui scarti rischiosissimi in gruppo per evitare le numerose pozze, nervi a fior di pelle e non parlo solo di me. E non mi si dica che è colpa solo degli amministratori. Qui è in ballo la sicurezza di ciclisti amatoriali che pagano per gareggiare, anche profumatamente, e vogliono correre con tutte le tutele. Altra cosa: adottate assolutamente le partenze separate (come altre gare del MarcheMarathon): con 1000 partenti ne beneficeranno di certo sicurezza, tranquillità e ritmi di gara degli iscritti.
Raffaele Morganti

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Vorrei rammentare, senza vena polemica, che la stragrande maggioranza delle cadute é dovuta alla poca praticità di chi pedala nello stare e muoversi in gruppo ai 40-50 all'ora. Molti ciclisti dovrebbero rendersi conto che saper stare in gruppo é una qualitá che pensano di avere in tanti, ma solo in pochi REALMENTE hanno.
E questo vale sia per gli amatori che per i professionisti, di qualunque livello, categoria, sesso o religione.
La caduta davanti l'A&O, dopo circa 1km dalla partenza, si é scatenata da un contatto tra tre ciclisti moooolto vicini tra loro che hanno cambiato traiettoria all'improvviso, non ricordo buche in quel tratto...

In secondo luogo mi preme sottolineare il fatto che la cura e la manutenzione del manto stradale NON É a carico dell'organizzazione Straducale, ma degli Enti locali. Non a caso l'organizzazione ha chiesto in diverse occasioni, anche durante la corsa(leggere i cartelli) di rispettare il codice stradale per ovvi motivi di sicurezza.
Ognuno poi risponde delle proprie responsabilità e scelte: io il lunedì mattina devo presentarmi a lavorare, non vado in bici per professione, certi rischi é meglio evitarli, specie se non si conosce chi si ha a fianco.

Anche io ho gareggiato ieri ed ho fatto il corto. Mi dispiace ma dopo essere stato alla terre dei varano le differenze si sono notate e molte. Inanzitutto fondo stradale veramente mal messo,ho visto più borracce a terra che persone in bici. Altra nota dolente purtroppo è stato il presidio degli incroci:per ben due volte ci siamo trovati macchine davanti in modo pericolo agli incroci e sono arrivato a metà classifica,neanche fossi arrivato 3 ore dopo i primi. Infine nell'ultima segnalazione mancavano le indicazioni per il percorso corto che sono arrivate 10 metri prima del bivio. Mi dispiace ma non sono rimasto soddisfatto da questa granfondo.