Approvata la nuova normativa amatoriale: rivoluzione etica e tutela della salute

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samuelgol

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24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Bastava introdurre il requisito anche per i ciclosportivi...[emoji42]
Gigi, torniamo indietro di due anni così......sappiamo bene che una norma condivisibile è stata in realtà fatta per fini diversi da quelli che noi condividiamo.
Sintanto che comunque stava in piedi, uno poteva anche fregarsene dei fini altrui, contava il risultato.
Ma dopo due anni, ogni anno c'è stato un ammorbidimento e senza contare che i controlli su tesseramenti e iscrizioni alle gare, sono pressochè nulli, sicchè i più scaltri corrono (e vincono altro che fuori classifica) lo stesso.
Facciamocene una ragione di vedere alle nostre gare invitata gente come Di Luca, o di avere in gruppo gente che parla al telefono con qualcuno al traguardo e che lo avverte se è il caso di concludere la gara o deviare altrove, o ancora gente che da un anno quando non da un mese all'altro guadagna le mezzore e fa dei numeri che non hanno un senso fisico, ciclistico e fisiologico. :cry
 

gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Gigi, torniamo indietro di due anni così......sappiamo bene che una norma condivisibile è stata in realtà fatta per fini diversi da quelli che noi condividiamo.
Sintanto che comunque stava in piedi, uno poteva anche fregarsene dei fini altrui, contava il risultato.
Ma dopo due anni, ogni anno c'è stato un ammorbidimento e senza contare che i controlli su tesseramenti e iscrizioni alle gare, sono pressochè nulli, sicchè i più scaltri corrono (e vincono altro che fuori classifica) lo stesso.
Facciamocene una ragione di vedere alle nostre gare invitata gente come Di Luca, o di avere in gruppo gente che parla al telefono con qualcuno al traguardo e che lo avverte se è il caso di concludere la gara o deviare altrove, o ancora gente che da un anno quando non da un mese all'altro guadagna le mezzore e fa dei numeri che non hanno un senso fisico, ciclistico e fisiologico. :cry

si ma due anni fa ci dissero aspettate e vedrete, dateci la possibilità

lo abbiamo fatto

mo leggere i pipp....i tipo qualche post fa sinceramente mi fa solo rabbia.

Ma ripeto i fessi siamo noi. La volontà di togliere di mezzo dopati e politici non può non partire da noi. Dovremmo boicottare il tesseramento per il 2017 oppure boicottare importanti gare del 2017 (per quest'anno le iscrizioni sono già fatte) e organizzare raduni paralleli...o cose simili. Far capire che se la direzione non è quella che vogliamo noi la gallina dalle uova d'oro muore di fame.
Utopia
anche perchè concretamente i diretti interessati (concretamente, a livello di risultati, tralasciando altri discorsi di etica civiltà salute ecc.) dal problema doping sono poche centinaia di atleti su migliaia, una esigua minoranza per cui si può solo prendere atto della situazione e fare le opportune valutazioni.
 

Fermick69

Apprendista Passista
24 Aprile 2011
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Questo è un thread storico. Qui si è discusso per lungo tempo la norma etica e si può dire che in qualche modo si è contribuito alla sua nascita. La "norma etica" in realtà non esiste: viene così chiamata l'introduzione nelle norme attuative del regolamento federale di un requisito per la tesserabilità di un individuo allo sport del ciclismo amatoriale.
In pratica oltre al certificato medico sportivo viene richiesto, a pena di nullità, l'autodichiarazione di esenzione da pene per fatti di doping superiori a 6 mesi. In una prima fase, il primo anno d'inserimento nelle norme attuative, tale requisito è esteso a tutta la vita sportiva del ciclista e quindi chi ha avuto a che fare con fatti legati al doping e subito una pena superiore a 6 mesi in tutto l'arco della sua vita non è più tesserabile se non come cicloturista. Il requisito l'anno successivo, il 2015, viene ridotto forse anche per semplicità di controllo ai sanzionati dopo l'anno 2000.

Nel 2015 entra in vigore voluta dal Ministero della Salute la legge Balduzzi, la quale definisce importanti limiti alla pratica sportiva (su tutti l'obbilgo di dotazione di defibrillatore in ogni luogo in cui si faccia sport) e sancisce una vera linea di interpretazione del termine attività fisica.
Come al solito la Federazione ciclistica italiana e in particolare il settore amatoriale è la prima a recepire questo cambiamento. Fa ciò che è giusto fare e cioè una profonda analisi del settore dove convivono molteplici sfumature di atleta: dal cicloturista vero al biker, dal ciclista d'epoca al forsennato circuitista, dal granfondista a patito della fissa, sia esso semplice appassionato che corridore della RedHook. Da qui se ne ricava un ventaglio di tipologie di persone, di sforzi fisici, tale da formare un distinguo tra chi pratica ciclismo turistico, chi fa del ciclismo un'attività fisica per mantenersi in forma, chi vuole fare a gara per misurarsi con se stesso e con gli altri. Tutto ciò va visto nel contesto di un'attività necessariamente regolamentata dall'ente preposto (FCI), mentre per chi vuol pedalare di sua iniziativa o si vuole ammazzare nei gruppi settimanali di allenamento, purtroppo la federazione non può predisporre nessuna tutela (stanno facendo comunque propaganda e informazione all'uso della bici in modo intelligente).

A livello medico possiamo dire che le tre tipologie di attività corrispondano più o meno a tre fasce di rischio cardiovascolare per chi pratica il ciclismo: la prima di basso impatto richiede solo una considerazione medica semplice, il certificato di buona salute; la seconda, più impegnativa, è stata creata per coloro che intendevano partecipare a mediofondo cicloturistiche di importante impegno dovuto alla distanza e al dislivello (la norma tra l'altro esisteva già, il coefficiente di difficoltà, mai applicata) ma senza l'assillo della gara (pensiamo ad esempio a tutte le cicloturistiche romagnole con migliaia di partecipanti), in cui l'impegno cardiovascolare deve necessariamente essere sostenibile solo dopo un'attenta valutazione medica; la terza ed ultima per tutti coloro i quali vogliono misurarsi in una gara ciclistica ma anche in granfondo ex cicloturistiche superiori a 120 km o con dislivelli e percentuali di ripidità delle salite troppo impegnativi per un "ciclosportivo" (viene preso in considerazione la capacità di resistenza allo "sforzo massimale" della persona).

Alle tre categorie è assegnato una certificazione medica specifica come detto. Nella prima stesura delle norme attuative 2016 non c'è stato il tempo materiale di aprire un tavolo di discussione con l'ordine dei medici sportivi e si è di fatto assimilato il ciclosportivo all'agonista per motivi di semplicità e giustezza. Già dal prossimo anno auspico e si sta lavorando ad un protocollo di valutazione medico-sportivo diverso da quello agonistico per chi vuol farsi sane pedalate con moderato impegno (fino a 120 km e un certo dislivello, con salite pedalabili).

Capitolo finale invece riguarda i "non etici", altro termine improprio e denigrante, ampia fascia di ciclisti che non si possono tesserare per l'agonismo. Ad essi è precluso solo il competere con gli amatori per diversi motivi, alcuni perchè rei di un comportamento antisportivo e altri, occorre sempre ricordarlo, perchè troppo "competitivi" che vengono cioè da categorie agonistiche (ex dilettanti ed ex prof) che porterebbero il movimento ad un esasperato agonismo (questa è sempre stata per me un'ingiustizia). Per loro valgono regole che già avete descritto e cioè di una partenza separata e di non interferenze nell'andamento della gara. Ma si sa che purtroppo il nostro paese va ristrutturato a fondo nelle persone e nella loro educazione civica, sociale ed etica. Anche gli organizzatori di alcune gare intendo. E' una categoria di persone che non si poteva inserire nei ciloturisti (max 50km e zero dislivello) per evidenti motivi.

Io ritengo che da questo Forum e soprattutto da questo thread debba venire un plauso e tutto l'appoggio per quello che è stato un provvedimento di grande civiltà sportiva, ammirato da tutti e poco purtroppo condiviso dalle altre leghe (ahimè, vivono problemi diversi ma noi dobbiamo tenerci buona la nostra).



Siccome tu dici di conoscere i fatti hai dimenticato che inizialmente il tesseramento Cicloturistico prevedeva solo il certificato agonistico. Dopo una miriade di proteste,specie dai tesserati FCI del centro-sud si è arrivati al blocco del tesseramento e la conseguente norma partorita in modo raffazzonato a stagione inoltrata.
Sui defibrillatori siamo ancora tutti in deroga,grazie a un'esposto di una regione,nell'attesa siamo senza una minima idea di dove dobbiamo infilarcelo questo defibrillatore.
Ci si nasconde dietro la legge Balduzzi e parallelamente la federazione emana la Urban Bike una tessera multiuso per la bici (anche per raduni...) dove non si richiede nessun certificato medico!!!
Sulla tessera Ciclosportiva per bocca della Ercolani è nata esclusivamente per i non etici,non si capisce perchè 120 km,esistono manifestazioni come la Randonnée per esempio.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
si ma due anni fa ci dissero aspettate e vedrete, dateci la possibilità

lo abbiamo fatto

mo leggere i pipp....i tipo qualche post fa sinceramente mi fa solo rabbia.

Ma ripeto i fessi siamo noi. La volontà di togliere di mezzo dopati e politici non può non partire da noi. Dovremmo boicottare il tesseramento per il 2017 oppure boicottare importanti gare del 2017 (per quest'anno le iscrizioni sono già fatte) e organizzare raduni paralleli...o cose simili. Far capire che se la direzione non è quella che vogliamo noi la gallina dalle uova d'oro muore di fame.
Utopia
anche perchè concretamente i diretti interessati (concretamente, a livello di risultati, tralasciando altri discorsi di etica civiltà salute ecc.) dal problema doping sono poche centinaia di atleti su migliaia, una esigua minoranza per cui si può solo prendere atto della situazione e fare le opportune valutazioni.
Esatto. Utopia.
E ogni anno ci penso a smettere col dar loro i soldi....e mi sa che il momento buono è sempre più vicino. :yoga:

Ciò non toglie che i pipponi, come li chiami tu, non sono gradevoli...come quello di ieri che dava dell'"italiano" a me:rosik:...lui dopo aver strombazzato a dx e a manca, manco dovesse andare sul Nanga Parbat in infradito, anzichè a Rocca di Papa, resoconti video e audio di allenamenti, sin da subito mai avvenuti (sia gli allenamenti che i resoconti).....se non altro io quando mi metto in testa una cosa, non la strombazzo da prima, ma mi impegno e sinchè non la ottengo, non rinuncio........e questo è ben poco italiano.....come lo è andare al lavoro in bici....anzichè strombazzarlo :yoga:
 
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Siccome tu dici di conoscere i fatti hai dimenticato che inizialmente il tesseramento Cicloturistico prevedeva solo il certificato agonistico. Dopo una miriade di proteste,specie dai tesserati FCI del centro-sud si è arrivati al blocco del tesseramento e la conseguente norma partorita in modo raffazzonato a stagione inoltrata.
;nonzo%
Sui defibrillatori siamo ancora tutti in deroga,grazie a un'esposto di una regione,nell'attesa siamo senza una minima idea di dove dobbiamo infilarcelo questo defibrillatore.
Ma ti pare che tu che sia un importante dirigente di un'associazione che organizza una delle GF più importanti devi scrivere queste cose? Ma salvasse solo una vita su un milione non sarebbe da mettere in discussione. Mamma mia che livello! Dovresti (dovremmo tutti) sostenere in pieno l'iniziativa perchè si parla di mondo civile e non di terzo mondo. Per cosa poi? Un defibrillatore che ti costerà 1000 euro? Adesso a Ferrara la Coop ne ha regalati 20 all'assessorato allo sport e li hanno messi nelle palestre delle scuole, guarda un pò ....
Ci si nasconde dietro la legge Balduzzi e parallelamente la federazione emana la Urban Bike una tessera multiuso per la bici (anche per raduni...) dove non si richiede nessun certificato medico!!!
;nonzo% Ammetto che sono ignorante in materia essendo la mia associazione UISP ma come al solito mi sono documentato. Non mi pare si parli di raduni (se non ti riferisci a: "A chi ama i raduni della domenica tutti in bici.":cry::cry) ma al tempo stesso mi sembra un'ottima forma di prevenzione sociale per coloro che alla guida di un veicolo circolano in strada senza nessuna forma assicurativa (di questo si tratta, di una tessera assicurativa).
Sulla tessera Ciclosportiva per bocca della Ercolani è nata esclusivamente per i non etici,non si capisce perchè 120 km,esistono manifestazioni come la Randonnée per esempio.
Allora ... è semplice: 120 km è il discrimine tra mediofondo e granfondo e le randonnée sono una forma promozionale come le ciclostoriche. Adesso non replicare qui sennò ... sei anche l'organizzatore della Randonnée delle Valli Parmensi? Ma come fai ad assimilare una "Granfondo Giro della Romagna" ad esempio ad una ciclostorica tipo "Piccola Eroica delle Valli Parmensi" (organizzi sempre tu?) o alla vostra Randonnée?
E poi lascia stare Cristina che è una brava persona.

Penso che queste pagine siano state piene di buone discussioni e ottimi spunti (forse anche per la federazione). Quando scriviamo cerchiamo ogni tanto, anzichè fare demagogia e criticare per sentito dire di fare proposte concrete, suggerire miglioramenti.
A me ad esempio non piace della nuova linea il "riavvicinare" i "non etici" al gruppo degli agonisti. Sarei per premiare invece gli ex prof ed ex dilettanti che potrebbero trovare nel ciclismo amatoriale un fil rouge con la propria passione, la stessa nostra e contribuirebbero al miglioramento in futuro del movimento. più
 

Fermick69

Apprendista Passista
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;nonzo%
Ma ti pare che tu che sia un importante dirigente di un'associazione che organizza una delle GF più importanti devi scrivere queste cose? Ma salvasse solo una vita su un milione non sarebbe da mettere in discussione. Mamma mia che livello! Dovresti (dovremmo tutti) sostenere in pieno l'iniziativa perchè si parla di mondo civile e non di terzo mondo. Per cosa poi? Un defibrillatore che ti costerà 1000 euro? Adesso a Ferrara la Coop ne ha regalati 20 all'assessorato allo sport e li hanno messi nelle palestre delle scuole, guarda un pò ....
;nonzo% Ammetto che sono ignorante in materia essendo la mia associazione UISP ma come al solito mi sono documentato. Non mi pare si parli di raduni (se non ti riferisci a: "A chi ama i raduni della domenica tutti in bici.":cry::cry) ma al tempo stesso mi sembra un'ottima forma di prevenzione sociale per coloro che alla guida di un veicolo circolano in strada senza nessuna forma assicurativa (di questo si tratta, di una tessera assicurativa).
Allora ... è semplice: 120 km è il discrimine tra mediofondo e granfondo e le randonnée sono una forma promozionale come le ciclostoriche. Adesso non replicare qui sennò ... sei anche l'organizzatore della Randonnée delle Valli Parmensi? Ma come fai ad assimilare una "Granfondo Giro della Romagna" ad esempio ad una ciclostorica tipo "Piccola Eroica delle Valli Parmensi" (organizzi sempre tu?) o alla vostra Randonnée?
E poi lascia stare Cristina che è una brava persona.

Penso che queste pagine siano state piene di buone discussioni e ottimi spunti (forse anche per la federazione). Quando scriviamo cerchiamo ogni tanto, anzichè fare demagogia e criticare per sentito dire di fare proposte concrete, suggerire miglioramenti.
A me ad esempio non piace della nuova linea il "riavvicinare" i "non etici" al gruppo degli agonisti. Sarei per premiare invece gli ex prof ed ex dilettanti che potrebbero trovare nel ciclismo amatoriale un fil rouge con la propria passione, la stessa nostra e contribuirebbero al miglioramento in futuro del movimento. più



Premesso che ho capito da tempo che ti documenti e hai indovinato chi sono a riguardo di ciò che organizzo,ti chiarisco alcuni punti.
Sui defibrillatori non si tratta di essere pro o contro,ci mancherebbe ma qui si discute dell'eventuale adempimento.
A oggi se un'Asd che pratica ciclismo dovrà acquistare il defibrillatore,non ha una normativa tecnica di come utilizzarlo,per cui lasciamo perdere la demagogia e guardiamo alla sostanza,se permetti poi sono gli stessi dubbi che le regioni hanno posto allo stato.
Sulla tessera da Ciclosportivo per un'attimo ho creduto che finalmente si facesse il salto culturale di dividere a tutti gli effetti Agonisti e non Agonisti e alla fine,dopo chiarimento scopro che è stata una gabola per poter tesserare i non etici.
 
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cacciatorino

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Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
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Sulla tessera da Ciclosportivo per un'attimo ho creduto che finalmente si facesse il salto culturale di dividere a tutti gli effetti Agonisti e non Agonisti e alla fine,dopo chiarimento scopro che è stata una gabola per poter tesserare i non etici.118

La questione e' che in tante manifestazioni agonisti e turisti partono assieme, o quantomeno nello stesso giorno e sullo stesso percorso, e partecipano alla stessa classifica per societa'. Dividere in maniera estrema le due classi di partecipazione creerebbe parecchi problemi agli organizzatori (organizzo la stessa manifestazione due volte?) e ai cicloturisti veri (nel centro italia il 90% delle Gf cicloturistiche non si organizzerebbe per mancanza di numeri sufficienti a coprire i costi organizzativi), e il tutto per qualche partecipante poco etico? Mi sembra un prezzo troppo alto da pagare.


Comunque dopo tutti questi interventi, ancora non capisco perche' la tessera ciclosportiva 2016 aiuterebbe i non etici piu' di quanto facesse la cicloturistica 2015... ;nonzo%
 

gymartino

Apprendista Velocista
8 Luglio 2010
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Luicciana (Prato)
jc40.beepworld.it
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Pinarello FP 4:13
Ricordavo anche io così........;nonzo%


Basta capire....è stato fatto per prendere atto di uno status quo? O per adempiere a una legge dello stato in tema di salute?
In entrambi i casi mi sembra un provvedimento non condivisibile.
Non sono in grado di risponderti. Mi auguro che sia stato fatto per il secondo caso senza pensare a conseguenze di diversa natura..ma temo che sia un po' troppo ottimistico pensarlo..Non condivido nemmeno io. E si, come dice [MENTION=12152]gx2[/MENTION], bastava richiedere la dichiarazione anche ai ciclosportivi.
 

gymartino

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La questione e' che in tante manifestazioni agonisti e turisti partono assieme, o quantomeno nello stesso giorno e sullo stesso percorso, e partecipano alla stessa classifica per societa'. Dividere in maniera estrema le due classi di partecipazione creerebbe parecchi problemi agli organizzatori (organizzo la stessa manifestazione due volte?) e ai cicloturisti veri (nel centro italia il 90% delle Gf cicloturistiche non si organizzerebbe per mancanza di numeri sufficienti a coprire i costi organizzativi), e il tutto per qualche partecipante poco etico? Mi sembra un prezzo troppo alto da pagare.


Comunque dopo tutti questi interventi, ancora non capisco perche' la tessera ciclosportiva 2016 aiuterebbe i non etici piu' di quanto facesse la cicloturistica 2015... ;nonzo%
In realtà le gf ciclturistiche hanno molto più successo e molti meno costi di quel che uno pensi..ma a parte questo: la differenza fra cicloturista 2015 e ciclosportivo 2016 sta solo sulla carta, nella pratica non esiste perchè il cicloturista 2015 nella pratica ha potuto far come voleva. Sulla carta l'organizzatore avrebbe si, nel 2015, dovuto organizzare lo stesso evento due volte o scegliere un tipo, cosa che nessuno ha fatto. Nel 2016 non ha questo problema con i ciclosportivi, basta che preveda un percorso entro i limiti. Poi ovviamente nessuno controllerà quale percorso ciascuno sceglie..e non avendo classifica, non si vedrà neanche a posteriori, immagino..
 

samuelgol

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Comunque dopo tutti questi interventi, ancora non capisco perche' la tessera ciclosportiva 2016 aiuterebbe i non etici piu' di quanto facesse la cicloturistica 2015... ;nonzo%
E noi non abbiamo capito xchè se le cose stanno come dite tu e [MENTION=15291]8888[/MENTION] non viene richiesta ai ciclosportivi la dichiarazione etica. E non abbiamo capito xchè se una legge dello Stato prevede che x fare attività sportiva è bene fare una visita agonistica si crea una scappatoia che consenta a qualcuno di mettere un numero sulla bici con un italico (stai bene? Si. Apposto) certificato medico, visto che sappiamo tutti benissimo, (fci no?) che i ciclisti si ingarellano con chiunque abbiano in giro, fosse anche la passeggiata intorno all'isolato di casa, figuriamoci quindi a una gf (si ingarellano pure nelle rando).
In questi casi si suole dire "fatta la legge trovato l'inganno". Resta solo da capire quale legge c'era da ingannare....quella del ministero della salute? Quella sulla dichiarazione etica? Entrambe?
 
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cacciatorino

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In realtà le gf ciclturistiche hanno molto più successo e molti meno costi di quel che uno pensi..ma a parte questo: la differenza fra cicloturista 2015 e ciclosportivo 2016 sta solo sulla carta, nella pratica non esiste perchè il cicloturista 2015 nella pratica ha potuto far come voleva. Sulla carta l'organizzatore avrebbe si, nel 2015, dovuto organizzare lo stesso evento due volte o scegliere un tipo, cosa che nessuno ha fatto. Nel 2016 non ha questo problema con i ciclosportivi, basta che preveda un percorso entro i limiti. Poi ovviamente nessuno controllerà quale percorso ciascuno sceglie..e non avendo classifica, non si vedrà neanche a posteriori, immagino..

Per i numeri delle GF Turistiche, dipende forse dalle zone d'Italia. In Romagna e' cosi', nelle Marche sicuramente no.

Relativamente a riconoscere i percorsi seguiti, da noi anche i C.T. partono con il microchip, che in questo caso serve principalmente a fare una sorta di timbratura per essere certi che il partecipante abbia coperto i chilometri richiesti.

Da questa discussione comunque faccio due consdierazioni:

1) Dovremmo essere meno rigidi nei confronti di chi vede il ciclismo in maniera diversa da noi. Per diversi da noi intendo i cicloturisti veri, che secondo me non devono essere penalizzati da chi vuole che le GF siano solo ed esclusivamente agonistiche, lasciando invece spazio anche a chi le vede come momento di aggregazione coi compagni di squadra. La presenza di 2 o 3 non etici alla partenza non deve spingerci a chiedere provvedimenti drastici, che poi porteranno a rovinare le domeniche di festa a quei 100 appassionati magari anziani o poco allenati che si mischiano agli altri 7-800 agonisti, con lo scopo di far vincere un premio alla loro ASD.

2) Approffitto di questo quoting, ma non parlo di te, per dire che trovo veramente irritante il comportamento di alcuni partecipanti alla discussione i quali, pure quando hanno ricevuto risposte che a mio parere chiariscono e dipanano dubbi e diverse interpretazioni, insistono a prospettare scenari di furbizie, connivenze, ritorni al passato, trovandosi paradossalmente a richiedere il ripristino di norme che fino all'anno scorso avversavano con tutte le loro forze (ripristino di cosa poi non si sa, non essendo cambiato niente di sostanziale).
Ora, a me la FCI puo' non essere simpatica, specie quando pretende di armonizzare i costi delle tessere degli enti a quelle che sono le sue tariffe, ma quando opera in maniera trasparente e nonostante questo la si continua a criticare con ogni puro pretesto, ci vedo un ritorno ai tempi di Angelo Francini, il cui obbiettivo vero era parlare male dei vertici FCI, e non quello di migliorare la situazione del ciclismo amatoriale. Insomma, se l'obbiettivo e' quello di fare i troll, ormai saremmo anche stufi; se invece e' quello di parlare male sempre e comunque dei capi della SAN, forse e' meglio scegliere altri canali, altrimenti si scade abbastanza rapidamente nel ridicolo e si perde ogni credibilita', visto che l'anno scorso si era contrarissimi alla norma etica in quanto retroattiva, e quest'anno ci si lamenta del suo ammorbidimento in quanto a loro dire permetterebbe a persone con status dubbio di correre, mentre l'anno scorso li si bloccava a prescindere. :mrgreen:
 

samuelgol

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..........trovo veramente irritante il comportamento di alcuni partecipanti alla discussione i quali, pure quando hanno ricevuto risposte che a mio parere chiariscono e dipanano dubbi e diverse interpretazioni, insistono a prospettare scenari di furbizie, connivenze, ritorni al passato, trovandosi paradossalmente a richiedere il ripristino di norme che fino all'anno scorso avversavano con tutte le loro forze (ripristino di cosa poi non si sa, non essendo cambiato niente di sostanziale).
Ora, a me la FCI puo' non essere simpatica, specie quando pretende di armonizzare i costi delle tessere degli enti a quelle che sono le sue tariffe, ma quando opera in maniera trasparente e nonostante questo la si continua a criticare con ogni puro pretesto, ci vedo un ritorno ai tempi di Angelo Francini, il cui obbiettivo vero era parlare male dei vertici FCI, e non quello di migliorare la situazione del ciclismo amatoriale. Insomma, se l'obbiettivo e' quello di fare i troll, ormai saremmo anche stufi; se invece e' quello di parlare male sempre e comunque dei capi della SAN, forse e' meglio scegliere altri canali, altrimenti si scade abbastanza rapidamente nel ridicolo e si perde ogni credibilita', visto che l'anno scorso si era contrarissimi alla norma etica in quanto retroattiva, e quest'anno ci si lamenta del suo ammorbidimento in quanto a loro dire permetterebbe a persone con status dubbio di correre, mentre l'anno scorso li si bloccava a prescindere. :mrgreen:
Se trovi irritante che qualcuno esprima idee diverse dalle tue hai diverse opzioni:
1) diventare maggiormente tollerante ed aperto ai pareri altrui;
2) mettere tra gli ignorati gli utenti irritanti;
3) non partecipare a certi 3d;
4) non partecipare più al forum, visto che l'essenza dello stesso è il dibattito su temi ciclistici.

Evidentemente ti fa comodo starci magari per incrementare i numeri della tua Mf con pubblicità gratuita o supportando norme che ingrossano i vostri numeri con ex dopati e potenziali persone non idonee allo sport. Bene. Ma evita di dare del troll ad altri utenti che non la pensano come te. Grazie.
 
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Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
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Barberino Val d'Elsa (FI)
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Scott Addict R2
Anche se vengono chiamati "ciclosportivi" sempre "cicloturisti" sono.
Di questi l'1% (ma anche meno) sono i cd "non-etici", il restante 99% cicloturisti veri che amano vivere anche manifestazioni organizzate.
L'unica cosa che cambia quest'anno è la modalità della visita medico-sportiva (cosa spesso inutile perché segue un protocollo burocratico che non tutela un bel niente).
Ora mi/vi domando:
1) perché le regole che disciplinano il mondo cicloturistico dovrebbero essere pensate per l'1% e non per la quasi totalità di questo settore di ciclisti?
2) perché volete vietare la commistione dei cicloturisti nelle granfondo agonistiche solo perché c'è il rischio che possa esserci qualcuno che fa parte di quell'1%?

Come ricordava cacciatorino, se si esclude la Romagna e recentemente anche parte della Toscana anche se con numeri inferiori, le cicloturistiche pure di fatto stentano a decollare perché il ciclista ama gareggiare e vedersi in una classifica.
 
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samuelgol

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Anche se vengono chiamati "ciclosportivi" sempre "cicloturisti" sono.
Di questi l'1% (ma anche meno) sono i cd "non-etici", il restante 99% cicloturisti veri che amano vivere anche manifestazioni organizzate.
L'unica cosa che cambia quest'anno è la modalità della visita medico-sportiva (cosa spesso inutile perché segue un protocollo burocratico che non tutela un bel niente).
Ora mi/vi domando:
1) perché le regole che disciplinano il mondo cicloturistico dovrebbero essere pensate per l'1% e non per la quasi totalità di questo settore di ciclisti?
2) perché volete vietare la commistione dei cicloturisti nelle granfondo agonistiche solo perché c'è il rischio che possa esserci qualcuno che fa parte di quell'1%?

Come ricordava cacciatorino, se si esclude la Romagna e recentemente anche parte della Toscana anche se con numeri inferiori, le cicloturistiche pure di fatto stentano a decollare perché il ciclista ama gareggiare e vedersi in una classifica.
Va bene tutto quel che dici. Io rispetto tutti gli spiriti con cui ci si avvicina alle Gf.
Ma ripeto a te la domanda fatta da altri. Perchè, visto che quell'1% si può eliminare senza danni per l'altro 99% non chiedere la certificazione etica anche ai ciclosportivi?
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
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Va bene tutto quel che dici. Io rispetto tutti gli spiriti con cui ci si avvicina alle Gf.
Ma ripeto a te la domanda fatta da altri. Perchè, visto che quell'1% si può eliminare senza danni per l'altro 99% non chiedere la certificazione etica anche ai ciclosportivi?
Evidentemente perché quella è nata per gareggiare.
E i ciclosportivi notoriamente non gareggiano.
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
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Barberino Val d'Elsa (FI)
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Riconoscerai che non costava nulla aggiungercela. Avrebbe colpito solo quell'1% che non merita di stare in mezzo a noi.
Ti dirò: a me se un ex-squalificato non falsa la gara e ama vivere questo mondo, non dà nessun fastidio. Anzi, vederli mi fa pensare che la normativa etica ha funzionato in qualche modo, se lo scopo era quello di toglierli dalle classifiche e di educarli...
 

gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Dove non ci sono troll, frustrati e rosiconi
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Bici
Gigiant
sarà mica perchè i non etici e relativi sponsor e squadroni danno "prestigio"?

e se danno prestigio è perchè la gente li vuole vedere...questa è la triste verità.
[MENTION=47664]cacciatorino[/MENTION] non son 1-2 non etici il problema, ma 20-30 dopati. Forse sono un numero comunque troppo esiguo pre prendere provvedimenti? lo capisco. Ma diciamocelo chiaramente.
Diciamolo che il problema del doping, epi ù in generale della pulizia del mondo amatoriale NON E' un problema all'ordine del giorno in fci. Inutile stare qui a parlare ancora di fuffa dopo due anni.

Ripeto
ci sono iniziative che voi sappiate? a parte l'annaquamento della normativa etica?
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.