In realtà questa norma regolamentare da te evidenziata non costringe i tesserati Disabili a uniformarsi alla categoria amatoriale, ma ne regola la partecipazione nelle varie manifestazioni (queste si, amatoriali).
Poi, sul fatto che un atleta Disabile si misuri nell'ambito di una manifestazione amatoriale (aperta anche ai cicloturisti), potrebbe dar adito alla richiesta di certificazione etica anche per l'atleta Disabile che voglia prendervi parte.
Ecco, diciamo che mancherebbe questa puntualizzazione. Chi partecipa alle gare amatoriali deve sottoscrivere la certificazione etica (eccetto i CT).
Potrebbe andare.
Non si può costringere un atleta Disabile, precedentemente squalificato per doping, a tesserarsi da Cicloturista.
Scontata la sua squalifica, torna a gareggiare tra i Disabili. Come i professionisti e gli
Elite (per i quali non è richiesta la certificazione etica).
Però... se un Disabile vuole gareggiare con gli amatori... deve firmare la certificazione.
Che ne dite ??