Approvata la nuova normativa amatoriale: rivoluzione etica e tutela della salute

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alessandr

Apprendista Cronoman
19 Maggio 2009
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COLNAGO extreme C
A me pare tutto molto semplice, chiaro e trasparente.

Ognuno di noi sa benissimo se tesserabile o meno come cicloamatore in base alla propria posizione soggettiva.

Che poi ci sia interesse a far finta di non capire xchè tizio non tesserabile si vorrebbe poter far partecipare è un altro discorso.

Appare estremamente evidente che nei casi di cicloamatori race l'interesse al tesseramento, oltre al singolo, lo abbia direttamente il team e questo conferma l'esistenza di un mercato sommerso di attività amatoriale a pagamento.

La lotta a tale attività sommersa è tanto importante quanto quella al doping !

Spogliamoci dell'atteggiamento italiota del cercare il cavillo per evitare e/o aggirare norme che non ci piacciono e chi crede in questo cambiamento epocale faccia di tutto x difenderlo. Poi, una volta partito, ci sarà tempo e modo per perfezionare le anomalie; tali perfezionamenti peró non dovranno avere il fine di riaprire le maglie ai buoi che, usciti dalla porta si vorrebbero far rientrare dalla finestra !
 
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boogerd

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troppe
Quindi, oltre al requisito di avere il certificato di idoneità agonistica, dal 01/01/2014 sarà necessario non aver subito sanzioni sportive/penali inerenti il doping.
E cosa c'è di anticostituzionale in tutto questo?

Fosse come la descrivi tu, profili di incostituzionalità evidente non balzerebbero agli occhi. Purtroppo la norma prevede gli stessi effetti anche per gli inquisiti. E qui mi pare che la violazione della costituzione sia difficile da negare.

Quanto alla retroattività (ma mi ripeto io non condivido la norma x altri motivi) ... Mi scuserete ma riporto un articolo di dottrina.
"“La legge non dispone che per l'avvenire: essa non ha effetto retroattivo”. Con queste parole l’art. 11 delle Disposizioni sulla legge in generale, preliminari al codice civile, stabilisce quello che è stato considerato condicio sine qua non della certezza del diritto (Corte Cost., sent. n. 194 del 1976), elemento essenziale di civiltà giuridica (Corte Cost., sent., n. 13 del 1977), fondamento dello stato di diritto (Corte Cost., sent. n.108 del 1981) e principio generale dell’ordinamento (Corte Cost., sent. n. 91 del 1982).
Tale principio comporta, da una parte “che la legge nuova non possa essere applicata oltre che ai rapporti giuridici esauriti prima della sua entrata in vigore, a quelli sorti anteriormente e ancora in vita se, in tal modo, si disconoscano gli effetti già verificatisi nel passato o si venga a togliere efficacia, in tutto o in parte, alle conseguenze attuali e future di esso” 6; dall’altra, che la nuova legge “possa essere applicata ai fatti, agli status e alle situazioni esistenti o sopravvenute alla data della sua entrata in vigore, ancorché conseguenti ad un fatto passato, quando essi [...] debbano essere presi in considerazione in se stessi prescindendo totalmente dal collegamento con il fatto che li ha generati”7. Fatto salvo, naturalmente, il limite della cosa giudicata.
Nonostante l’importanza riconosciutagli, il principio d’irretroattività in materia civile “non è mai assurto, nel nostro ordinamento, alla dignità di norma costituzionale”8.
In questo deve ravvisarsi una profonda differenza rispetto al diritto penale, nell’ambito del quale è l’art. 25 della Costituzione che, al secondo comma, prevede: “nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso”.
Ne consegue che, mentre al legislatore è categoricamente preclusa l’emanazione di leggi retroattive in materia penale (se sfavorevoli al reo), in materia civile l’osservanza del principio è rimessa “alla prudente valutazione del legislatore, il quale peraltro, salvo estrema necessità, dovrebbe a esso attenersi, essendo, sia nel diritto pubblico che in quello privato, la certezza dei rapporti preteriti (anche se non definiti in via di giudicato, transazione, ecc.) uno dei cardini della tranquillità sociale e del vivere civile”9.
La discrezionalità del legislatore (la sua “prudente valutazione”), non è comunque assoluta, ma è sottoposta al controllo della Corte costituzionale sulla base del principio di ragionevolezza di cui all’art. 3"
 

cacciatorino

Scalatore
12 Agosto 2012
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Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
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A me pare tutto molto semplice, chiaro e trasparente.

Ognuno di noi sa benissimo se tesserabile o meno come cicloamatore in base alla propria posizione soggettiva.

Che poi ci sia interesse a far finta di non capire xchè tizio non tesserabile si vorrebbe poter far partecipare è un altro discorso.

Appare estremamente evidente che nei casi di cicloamatori race l'interesse al tesseramento, oltre al singolo, lo abbia direttamente il team e questo conferma l'esistenza di un mercato sommerso di attività amatoriale a pagamento.

La lotta a tale attività sommersa è tanto importante quanto quella al doping !

Spogliamoci dell'atteggiamento italiota del cercare il cavillo per evitare e/o aggirare norme che non ci piacciono e chi crede in questo cambiamento epocale faccia di tutto x difenderlo. Poi, una volta partito, ci sarà tempo e modo per perfezionare le anomalie; tali perfezionamenti peró non dovranno avere il fine di riaprire le maglie ai buoi che, usciti dalla porta si vorrebbero far rientrare dalla finestra !

Io e te siamo d'accordo sullo spirito della norma, però chiudere gli occhi sulle criticità della sua formulazione significa lasciare praterie aperte a chi vuole fare il furbo. Davanti alle contestazioni infatti i giudici dovranno attenersi alla lettera, non allo spirito.o-o
 

floriana

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5 Settembre 2007
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LONGO
Non e' che voglio fare il precisino, ma a leggere la norma (che allego) mi pare di capire che:

1) Il divieto di ottenere la tessera come cicloamatore e limitarsi a quella di cicloturista mi sembra riferita al solo requisito etico, vale a dire blocco per dopati ed ex-dopati.

2) Per ex-prof ed-dilettanti etc la norma parla solo del divieto di partecipare a gare di fondo mediofondo e granfondo, non vedo scritto da nessuna parte del divieto di ottenere la tessera di cicloamatore. Quindi a me sembra che resti aperta la partecipazione alle gare su circuito.

3) I prof e dilettanti in attivita' invece non possono partecipre a nessuna gara amatoriale (punto 1.1.04)

P.S. Ho scritto alla redazione di granfondonews, vediamo cosa rispondono.

Tu fai riferimento alla normativa 2014 della FCI , io invece ti allego i verbali delle delibere della CNC (consulta nazionale ciclismo = FCI + Enti aderenti) dove le norme che ho riportato sono chiare.
Da responsabile di una asd della USACLI (ente che ha firmato le delibere)
ho il dovere di prenderne atto e applicarle,giuste o ingiuste che siano.
Ti ho aggiunto anche l'elenco, predisposto dalla FCI, contenente i nominativi
di coloro che ,secondo quello che ho capito io ,non potranno essere tesserati
come cicloamatori.
Michele
 

Allegati

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alessandr

Apprendista Cronoman
19 Maggio 2009
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LIVORNO
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COLNAGO extreme C
Io e te siamo d'accordo sullo spirito della norma, però chiudere gli occhi sulle criticità della sua formulazione significa lasciare praterie aperte a chi vuole fare il furbo. Davanti alle contestazioni infatti i giudici dovranno attenersi alla lettera, non allo spirito.o-o

Concordo ! Ricorda che le contestazioni e gli appelli avverranno da parte di coloro che le norme vogliono escludere : ex dopati e balordi vari !

Che appellino le norme e cerchino di rientrare !

Io, se posso, faró di tutto x evidenziare anomalie e difendere lo spirito e il fine della nuova regolentazione !

Cotali soggetti, prenditori di paghetta al nero, è bene che inizino a cercare altre attività.

A costoro imputo non soltanto un atteggiamento ed un comportamento autolesionista, ma ció poco mi tange perchè rientra nel loro libero arbitrio, quello che + fa danno che intorno a costoro ruotano una marea di persone normali che vengono introdotte a pratiche ambigue al solo fine di spillargli denaro !

A me del fatto che arrivano primi, che si autodistruggono non me ne frega una cippa; a me non piace il sommerso che gli gira intorno e le pratiche adescative ed emulative di persone normali in preda alla crisi della seconda età a caccia di gloria riparatrice delle sofferenza della vita normale !
 
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samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
potresti spiegarmi perché quando mi arruolai sarei potuto andare in pensione con 18 anni 6 mesi ed un giorno di servizio ed invece nel corso degli anni i requisiti sono cambiati non tenendo conto di "diritti acquisiti"? è anticostituzionale?
Il diritto ad andare in pensione, lo acquisisci nel momento in cui maturi l'anzianità per andare in pensione secondo la vigente normativa, non prima.
Qui stanno richiamando in servizio qualcuno che già era in pensione, dicendogli che non ha più il requisito per starci.
 
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samuelgol

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Riguardo alla parte della normativa che vieta il tesseramento ad ex prò, dilettanti ecc., la trovo discriminatoria a dir poco, oltre che assurda. Frutto dell'invidia verso chi va più forte (chi va più forte o è dopato o è pagato, o è un ex e quindi non deve andare più forte in ogni caso). Ho letto i nominativi degli esclusi. Ci son ragazzi normalissimi che son stati tesserati elite (in mtb) o dilettanti (su strada) per una semplice questione di età anagrafica, ma che fan fatica ad entrare nei primi 30/40 di una gara qualsiasi. Ebbene, questi l'anno prossimo non potranno correre con gli amatori....quando basterebbe fare una categoria ad hoc sulla base dei risultati conseguiti, per cui i più forti possano correre, ma in una categoria a parte (quella che era la master gold ad esempio) e non sulla semplice appartenenza pregressa a questa o quella categoria agonistica a prescindere dai risultati conseguiti.
 
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Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
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Concordo ! Ricorda che le contestazioni e gli appelli avverranno da parte di coloro che le norme vogliono escludere : ex dopati e balordi vari !

Che appellino le norme e cerchino di rientrare !

Io, se posso, faró di tutto x evidenziare anomalie e difendere lo spirito e il fine della nuova regolentazione !

Cotali soggetti, prenditori di paghetta al nero, è bene che inizino a cercare altre attività.

A costoro imputo non soltanto un atteggiamento ed un comportamento autolesionista, ma ció poco mi tange perchè rientra nel loro libero arbitrio, quello che + fa danno che intorno a costoro ruotano una marea di persone normali che vengono introdotte a pratiche ambigue al solo fine di spillargli denaro !

A me del fatto che arrivano primi, che si autodistruggono non me ne frega una cippa; a me non piace il sommerso che gli gira intorno e le pratiche adescative ed emulative di persone normali in preda alla crisi della seconda età a caccia di gloria riparatrice delle sofferenza della vita normale !
Hai centrato pienamente il problema... o-o
L'elevazione etica del mondo granfondistico parte dalla rimozione delle "mele marce" ma l'obiettivo vero è quello di prevenire la degenerazione collettiva del movimento per lo spirito di emulazione che te bene hai descritto.
 

cacciatorino

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Riguardo alla parte della normativa che vieta il tesseramento ad ex prò dilettanti ecc., la trovo discriminatoria a dir poco, oltre che assurda. Frutto dell'invidia verso chi va più forte (chi va più forte o è dopato o è pagato, o è un ex e quindi non deve andare più forte in ogni caso). Ho letto i nominativi degli esclusi. Ci son ragazzi normalissimi che son stati tesserati elite (in mtb) o dilettanti (su strada) per una semplice questione di età anagrafica, ma che fan fatica ad entrare nei primi 30/40 di una gara qualsiasi. Ebbene, questi l'anno prossimo non potranno correre con gli amatori....quando basterebbe fare una categoria ad hoc sulla base dei risultati conseguiti, per cui i più forti possano correre, ma in una categoria a parte (quella che era la master gold ad esempio) e non sulla semplice appartenenza pregressa a questa o quella categoria agonistica a prescindere dai risultati conseguiti.

Dalle mie parti pero' c'e' una squadra che tesserando ex-prof ha fatto il bello e il cattivo tempo in tutte le corse: capisci che anche questo comportamento snatura il ciclismo amatoriale. Penso che un ragazzo possa stare benissimo un paio d'anni fuori dall'agonismo senza avere grossi pregiudizi alla sua esistenza, a fronte dei benefici che potra' averne il mondo del ciclismo amatoriale. Gironzolando nell'ambiente mi capita abbastanza spesso di sentire cicloamatori ed organizzatori stanchi di queste presenze, per cui sono anche d'accordo alla loro espulsione temporanea, se questo significa evitare i rischi di disaffezione degli organizzatori e dei cicloamatori veri.
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
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A me pare tutto molto semplice, chiaro e trasparente.

Ognuno di noi sa benissimo se tesserabile o meno come cicloamatore in base alla propria posizione soggettiva.

Che poi ci sia interesse a far finta di non capire xchè tizio non tesserabile si vorrebbe poter far partecipare è un altro discorso.

Appare estremamente evidente che nei casi di cicloamatori race l'interesse al tesseramento, oltre al singolo, lo abbia direttamente il team e questo conferma l'esistenza di un mercato sommerso di attività amatoriale a pagamento.

La lotta a tale attività sommersa è tanto importante quanto quella al doping !

Spogliamoci dell'atteggiamento italiota del cercare il cavillo per evitare e/o aggirare norme che non ci piacciono e chi crede in questo cambiamento epocale faccia di tutto x difenderlo. Poi, una volta partito, ci sarà tempo e modo per perfezionare le anomalie; tali perfezionamenti peró non dovranno avere il fine di riaprire le maglie ai buoi che, usciti dalla porta si vorrebbero far rientrare dalla finestra !
Anch'io penso che sia tutto semplice e chiaro.
Ho sempre più l'impressione che chi avanza questioni di legittimità e i soliti cavilli formali lo fa per delegittimare nella sostanza questo cambiamento epocale che a molti, evidentemente, dà fastidio.
Nessuno nega che certe norme siano perfettibili, ma ci sono fior fiore di avvocati nella SAN che stanno studiando per renderle applicabili e incontestabili.
Il nostro compito non è quello di di avanzare perplessità formali, ma quello di sostenere a spada tratta questa rivoluzione che, proprio in quanto tale da toccare molti interessi finora prevalenti, è sempre in bilico.
Nella sostanza non nella forma.
 

cacciatorino

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Il nostro compito non è quello di di avanzare perplessità formali

e perche' mai, di grazia?

P.S. Se vogliamo essere cosi' ingenui da aspettarci che tutti rispettino lo spirito della norma, tanto vale rinunciare a spendere i soldi per i giudici di gara e il controllo microchip nel punto piu' lontano del percorso lungo.....
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Dalle mie parti pero' c'e' una squadra che tesserando ex-prof ha fatto il bello e il cattivo tempo in tutte le corse: capisci che anche questo comportamento snatura il ciclismo amatoriale. Penso che un ragazzo possa stare benissimo un paio d'anni fuori dall'agonismo senza avere grossi pregiudizi alla sua esistenza, a fronte dei benefici che potra' averne il mondo del ciclismo amatoriale. Gironzolando nell'ambiente mi capita abbastanza spesso di sentire cicloamatori ed organizzatori stanchi di queste presenze, per cui sono anche d'accordo alla loro espulsione temporanea, se questo significa evitare i rischi di disaffezione degli organizzatori e dei cicloamatori veri.
Appunto, ma per fare quello che dici tu, basterebbe discernere sulla base dei risultati conseguiti, non sulla base della mera appartenenza. Tizio, caio e sempronio vincono troppo? A prescindere che non la vedo una colpa nè una cosa sanzionabile, beninteso se avviene rispettando le regole, ma se proprio vuoi limitare il fenomeno, chiarisci che chi sulla base di tot risultati sfora un certo punteggio, l'anno successivo corre con i cicloturisti, così uno o si regola invece di fare il cannibale o per un annetto sa in partenza che dovrà lasciare campo agli altri. Ma dire ad un ragazzo di 20/21 anni che corre senza alcun risultato di nota da 3/4 anni: "tu l'anno prossimo non corri più perchè sei/eri tesserato elite o dilettante" è assurdo e discriminatorio. E potrei farti qualche nome di gente del genere che tu vedendo le classifiche capiresti che non hanno, e non hanno mai avuto alcuna velleità particolare di risultati.
 

Airone del Chianti

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e perche' mai, di grazia?
Perché chi è addetto a fare le norme ne sa, con poche eccezioni, ben più di noi.
Perché chi le avanza, in molti casi non lo fa per spirito costruttivo, ma per dire che sono norme inapplicabili e illegittime e quindi non applicabili: in realtà fa il tifo perché la battaglia etica venga ritirata, per interesse suo o quello di suoi "amici".
 

cacciatorino

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Appunto, ma per fare quello che dici tu, basterebbe discernere sulla base dei risultati conseguiti, non sulla base della mera appartenenza. Tizio caio e sempronio vincono troppo? A prescindere che non la vedo una colpa nè una cosa sanzionabile, beninteso se avviene rispettando le regole, ma se proprio vuoi limitare il fenomeno, chiarisci che chi sulla base di tot risultati sfora un certo punteggio, l'anno successico corre con i cicloturisti, così uno o si regola invece di fare il cannibale o per un annetto lascia campo agli altri. Ma dire ad un ragazzo di 20/21 anni che corre senza alcun risultato di nota da 3/4 anni: "tu l'anno prossimo non corri più perchè sei/eri tesserato elite o dilettante" è assurdo e discriminatorio. E potrei farti qualche nome di gente del genere che tu vedendo le classifiche capiresti che non hanno, e non avevano alcuna velleità particolare di risultati.

Quello che la norma vuole ottenere non e' di livellare i valori in campo, ma quello di rendere piu' difficile il passaggio:

professionista pagato --> cicloamatore pagato (ossia quello strano ibrido di ciclista-amatore che si guadagna da vivere facendo il corridore di corsette amatoriali).

Se per stoppare questo fenomeno ci va di mezzo un ragazzo che l'anno prima ha corso elite, pazienza, non mi sembra una catastrofe.
 

cacciatorino

Scalatore
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Perché chi le avanza, in molti casi non lo fa per spirito costruttivo, ma per dire che sono norme inapplicabili e illegittime e quindi non applicabili: in realtà fa il tifo perché la battaglia etica venga ritirata, per interesse suo o quello di suoi "amici".

Se permetti, questa e' una tua personale interpretazione, in cui non mi riconosco affatto. Purtroppo le generalizzazioni raramente colgono nel segno.
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
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Scott Addict R2
Se permetti, questa e' una tua personale interpretazione, in cui non mi riconosco affatto. Purtroppo le generalizzazioni raramente colgono nel segno.
Ho specificato "in molti casi", non a caso. :mrgreen:
E aggiungo che la maggior parte di costoro non sono quelli che scrivono sul forum, ma quelli che fanno pressioni ad alto livello, perlopiù sponsor e presidenti di società...
 

marionik

Apprendista Cronoman
5 Marzo 2007
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caltanissetta
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colnago cx1
Il diritto ad andare in pensione, lo acquisisci nel momento in cui maturi l'anzianità per andare in pensione secondo la vigente normativa, non prima.
Qui stanno richiamando in servizio qualcuno che già era in pensione, dicendogli che non ha più il requisito per starci.

verissimo, però lo si perde se entro l'entrata in vigore della nuova norma non si è prodotta l'istanza. analogamente la richiesta di tesseramento si presenta annualmente...
 

Hard_climber

Passista
29 Novembre 2005
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Nord est
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Mi sembra ovvio
Ma basta con queste polemiche.
Una legge o una regola non sarà MAI perfetta.
Comunque, secondo me, questa norma è un buon compromesso.
P.S. Un altro squalificato per doping tesserato UISP...
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Quello che la norma vuole ottenere non e' di livellare i valori in campo, ma quello di rendere piu' difficile il passaggio:

professionista pagato --> cicloamatore pagato (ossia quello strano ibrido di ciclista-amatore che si guadagna da vivere facendo il corridore di corsette amatoriali)......
E facendo una distinzione per meriti e non per appartenenza come ho detto io non si otterrebbe il medesimo risultato, salvando però chi, pur essendo stato tesserato agonista per età, in realtà non andava manco a calci?
........
Se per stoppare questo fenomeno ci va di mezzo un ragazzo che l'anno prima ha corso elite, pazienza, non mi sembra una catastrofe.
..... Purtroppo le generalizzazioni raramente colgono nel segno.
Le generalizzazioni vanno fatte o no? Qui prima dici che si non è una catastrofe, poi dici che raramente colgono nel segno.
Peraltro il "non mi sembra una catastrofe" è aberrante. Come dire: tra quelle 20 persone ci sono 15 colpevoli di omicidio e 5 innocenti. Noi non sappiamo chi sono, quindi ergastolo per tutti e 20. Fortunatamente non funziona così in nessun paese civile al mondo. Con l'aggravante che in questo caso i 15 assassini, se vincere è una colpa, (secondo me, se fatto nelle regole non lo è), si possono sapere chi sono, ma per pigrizia e pressappochismo si buttano nel mucchio anche i 5 innocenti.

verissimo, però lo si perde se entro l'entrata in vigore della nuova norma non si è prodotta l'istanza. analogamente la richiesta di tesseramento si presenta annualmente...
La pensione, la prendi ogni mese. Un bel momento ti dicono che il requisito per prenderla è cambiato, quindi raus, a lavorare.
 
Stato
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