Questione incidente Masini e Bianchi, implicazioni e teorie del complotto

masadellenevi

Novellino
27 Settembre 2016
5
0
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Bici
Wilier Izoard
Salve a tutti,

adesso che sta arrivando il freddo e siamo meno sulla bici e piu' sui PC, colgo l'occasione per raccontare la mia storia.
Il tutto e' avvenuto alcuni mesi fa, ma non ho nessuna intenzione di farla finire nel dimenticatoio.

Ad inizio dicembre 2016 ero sulla mia Bianchi Bikemotard (telaio codice WBK061389D, tenuta ottimamente come tutte le mie altre biciclette), in condizioni assolutamente normali: rettilineo, 25 km/h.
Niente sterrato, condotte spericolate o sollecitazioni gravose.
A causa di un incredibile mancamento strutturale (gli steli della forcella hanno ceduto e si son piegati), la ruota anteriore e’ indietreggiata di colpo fino a bloccarsi sul telaio ed io sono finito di piena faccia sull’asfalto.
Ricordo poco perche’, tra l’altro, ho perso conoscenza.
Risultato: ambulanze, 28 punti nel viso, 2 denti rotti, gran botta al ginocchio, graffi e contusioni qua e la’, …
Dopo qualche giorno riprendo in mano la bici (ancora sporca di sangue), per capire cosa e come.
Be’, la forcella e’ semplicemente “aperta” (foto di forcella e mia faccia rotte, tutto disponibile).
Se non sapessi come e’ andata, penserei che questa bici si sia semplicemente schiantata ad alta velocita’ contro un muro: ecco l’impressione che si ha!
Pur non essendo la Bikemotard un top di gamma Bianchi (anzi!), credo che un difetto strutturale cosi’ (oltre ad essere pericolosissimo per tutti i possessori di quella serie, state attenti!) non sia una questione banale.
Liquidabile tipo: “responsabilita’ del cliente”, “uso non appropriato” o tutte queste cose in “legalese”…

Contatto a meta' dicembre la Bianchi a Treviglio, nella persona di Luigi Leonardi (“Customer Warranty Service”).
Spiego l’accaduto e pretendo, se non tutti i rimborsi di spese (chirurgia, giornate di lavoro perse, etc), quantomeno un indennizzo a coprire le spese dentistiche (due impianti).
Mi sembrerebbe infatti giusto, da parte di un’azienda che riconosce una responsabilita’ nell’accaduto (una forcella che si apre come una mela non dovrebbe accadere nemmeno nel piu’ brutale Downhill.. figuriamoci sull’asfalto in condotta cicloturistica!!) e fa qualcosa per riparare i danni causati.
Per poi eventualmente risolvere i suoi problemi di controllo qualita’ (che qui evidentemente e’ stato fatto chiudendo un occhio, forse
due) sui sub-fornitori, se interessa loro non ripetere questi tremendi errori. Chissa' come reagiranno se/quando ci scappa il morto.

Da Treviglio mi fanno sapere che devo recapitar loro la bici ed “analizzeranno la questione”.
Ok. Non molto elegante ne' signorile, come riscontro... ma comprensibile.
Tramite un rivenditore di Follina (TV), faccio loro pervenire la bici prima del Natale 2016.
Morale: ad Aprile 2017 nessuna risposta.
Leonardi sollecitato due volte via email ([email protected]) e due via telefono.
Ed ogni volta e’ stato evasivo e poco chiaro nelle risposte (“sara’ mia cura contattarla il prima possibile”).
Non mi hanno fatto sapere piu’ nulla, avevan la mia bici da quasi 4 mesi (in analisi?), non sapevo quando ne sarei tornato in
possesso e nel frattempo andavo a far riabilitazione per il ginocchio…

Bene.
Siccome non sono un ingenuo (ed ero piuttosto innervosito), scrivo l'accaduto a diverse riviste del settore.
Diciamo 11, senza far troppi nomi (ma se ce ne dovesse essere il bisogno e qualcuno me le chiedo... sono pronto a mitragliare chi e cosa).

Risposta: nessuna.
Nes-su-na.
Come se le e-mail fossero state mandate ad indirizzi inesistenti (ma stranamente nessuna mi e' tornata indietro, come quando ci sono problemi tecnici ai server o che ne so).
Mi sono stupito, intristito, innervosito.
Perche' su Motociclismo (la mia vita non e' solo bicicletta), noto spesso e volentieri lettere alla redazione con utenti arrabbiati per il motivo x ed y, e le case madri costrette a rispondere. O stigmatizzate quando non lo fanno ("Facciamo notare che non abbiam ricevuto ancora risposta da...").
E mi pare giusto, questo sistema! Che si sappia, chi e' serio e chi se ne frega, nel panorama industriale!
Che lo sappiano tutti, quando faranno il prossimo acquisto! Siamo nel 2017 e, per fortuna, comunicare e' facilissimo.

Dopo 5 giorni, Paolo Volpato ([email protected], in questo caso faccio nome e cognome perche' tutto sommato si e' distinto da tutti gli altri e gia' questo e' un, piccolo, merito) mi scrive che contatteranno la Bianchi per sapere se questa storia sia vera.
Come se io fossi un cazzaro e mi fossi inventato la storia per spillar loro della grana. Ok, sorvoliamo...

Quasi per magia (vabbe, diciamo magia...), dopo un'ora mi chiama Leonardi da Treviglio.
Per farla breve: hanno contattato la Suntour, che non ha visto nulla di strano, quindi la Bianchi non mi riconosce assolutamente nulla.
Dopo 2 minuti di insulti (ma ragionati e coerenti, facendo loro capire quanto siano degli scarsi professionisti; non un semplice torpiloquio ed invettive irrazionali), chiudo la telefonata e non li sentiro' mai piu'.

Ora, sono quasi convinto che, se al posto di "far da me", andassi in questo momento a Treviglio con una lettera di un avvocato, mostrandomi per nulla intimorito all'idea di passare anni nei tribunali... questi figurati se non mi liquidano con 1500 Eur (che era cio' che chiedevo, per recuperare anche solo le spese dentistiche degli impianti), pur di non avere grane dagli esiti incerti!

Ma non era questo il mio obiettivo.
Il mio obiettivo era far capire loro che sono dei somari.
Ed il mercato li punira' (o quantomeno lo spero), non io!
Perche' questo tipo di incidenti evidenzia il gap tremendo tra le storie che le aziende raccontano (nelle loro pubblicita', nelle brochures, nelle frasi fatte e negli studi di marketing)... e quello che vedono i consumatori, come me. Come noi.

Ahhhh, dimenticavo... last but no least.
Il fatto che nessuna di quelle 11 riviste mi abbia risposto, mi abbia dato una spalla per affrontare la questione... puo' significare una sola cosa: che sono tutte (o la maggior parte, diciamo, per alleggerire la mia pesante accusa) a busta paga di Treviglio.
Non serve spiegare altro, vero?

Pensateci, quando guardate una comparativa tra marche diverse (ed una Bianchi coinvolta), o un commento censurato, o qualche spintarella/valutazione sospetta qui e li'.
Pensateci, perche' potrebbe non esser per nulla casuale.

Con la piena responsabilita' di tutto cio' che ho scritto,
auguro buone pedalate a tutti.
Grazie
 

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maurocip

Scalatore
16 Luglio 2014
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Terni, Umbria
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Cervélo R3 Disk Di2 || Cannondale SuperX || Focus Raven Lite||
:wacko::wacko::wacko:
raccapricciante....
ovviamente non ho elementi per giudicare, ma mi è corso un brivido lungo la schiena.
Comunque in bocca al lupo per questa tua battaglia
 

Lightwave

Scalatore
26 Luglio 2013
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Padova
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B'Twin Triban 5
La cosa più triste della vicenda è tutto il male che hai dovuto passare. Nondimeno anche i muri di gomma che ti hanno respinto sono stati dolorosi...
Non saprei che dire, non ho molte parole. Certo che tristezza anche l'atteggiamento delle riviste. Leggo una rivista automobilistica economica e la sezione delle lamentele dei lettori è sempre ben fornita, che differenza...

Ti affiderai ad un avvocato e proseguire per vie legali?
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Angosciante come storia, soprattutto perché a fronte di in incidente con cedimento strutturale e danni fisici fanno orecchie da mercante e non si degnano nemmeno di rispondere.

Danno l"idea di pensare che loro azienda sono molto più potenti e possono fare ciò che vogliono con in semplice cittadino.

Se questo è il loro customer service non hanno molto futuro.

In bocca al lupo per il futuro.

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zeppelin

Pedivella
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Casa Irta
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Specy Roubaix S-Works SL4 Red Fulcrum RZero
Inutile entrare in aspetto tecnico giuridici poiché ognuno avrà la sua tesi...io la bici non gliela avrei mandata, se non dopo avergli notificato un ricorso per accertamento tecnico preventivo, ma la cosa peggiore di questa vicenda è il silenzio delle riviste a cui hai scritto. Ci dice come va il mondo, purtroppo.
In bocca al lupo, e non smettere di andare in bici. [emoji106]


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masadellenevi

Novellino
27 Settembre 2016
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Bici
Wilier Izoard
Intanto grazie a tutti voi per il supporto.
E crepi il lupo!
Cominciavo a credere di essere l’unico mona dell’ambiente ad aspettarsi una reazione “corretta” (anche se fuori garanzia, fuori dalle procedure, etc) da parte di un’azienda blasonatissima… e invece ho capito, per fortuna, che non sono solo!

Non nego che sono passati diversi mesi e le cose si stanno ristabilendo benone: un po’ io c’ho una pellaccia dura… un po’ ho avuto, pur nella sfiga, un gran culo (e se avessi sbattuto non sul piatto dell’asfalto ma su un sasso o un ostacolo qualsiasi li’ in giro?), pertanto non mi posso lamentare. E’ andata bene cosi’.

Per quanto riguarda la scelta del forum bdc ed mtb.. e’ dovuto a due fattori.
Io che, in quanto cicloturista, mi sento piu’ vicino ai ciclisti da strada.
Ed il fatto che, se in MTB ti lanci per sentieri tra le montagne, sei probabilmente anche piu’ attrezzato ad eventuali capitomboli (caschi integrali, paracolpi, etc).. mentre per strada mi pare si sia ben piu’ “indifesi”.
Comunque, se qualcuno vuole copiare ed incollare anche di la’ o in altri fora.. non mi offendo, anzi :-)

Per quanto riguarda invece la mia battaglia (legale), o cio’ che chiedo… no.
Come ho scritto.. non ero interessato all’inizio e non lo sono ora, ad una rivalsa economica.
Ed ho sicuramente nella vita cose migliori da fare che buttare (ok, diciamo investire) energie, tempo e denari in tribunali.
Soprattutto in Italia, dove puttanate cosi’ si possono trascinare avanti per anni (ingolfando il sistema e bloccando magari le questioni di assassini o pedofili).

Pertanto io avevo chiesto alla Bianchi un semplice rimborso spese mediche (ripeto, 1500 E… che nessuno pensi che volessi farmi la Maserati a loro spese come il tipico furbetto del quartierino!), senza tirare in ballo danni morali, giornate lavorative, bla bla bla...
Loro non mi hanno accordato un bel niente (nemmeno una forcella nuova, pensa tu).
E morta li’.


Per me la questione e’ chiusa.

La riapro giusto con voi, perche’ qualcuno se ne ricordi in futuro, quando valutera’ le riviste e/o un prodotto da acquistare (anche perche' parliamo solitamente di bei soldi, lavoro e sacrifici... non noccioline!) e si immaginera’, comprensibilmente, un servizio post-vendita all’altezza.

A me, di tutta questa faccenda, preme sottolineare solo due cose: i diritti del consumatore (che ho sentito, nel mio caso, totalmente calpestati) ed il futuro dell’industria italiana (che e’ composta da aziende magnifiche, che si meritano di vincere… e da baracconi giganti che vendono un marchio, una storia ed un sacco di fuffa, che si meritano di perdere).

Dice bene “Scaldamozzi, ogni tanto”: Danno l’idea di pensare che loro azienda sono molto più potenti e possono fare ciò che vogliono con un semplice cittadino.

E’ proprio cosi’.
Ma stiano attenti! Perche’ se tiran troppo la corda (ed abusano della loro posizione), prima o poi il banco salta.
E Leonardi (il tipico muro di gomma deresponsabilizzato) se ne va a casa.
E’ solo questione di far girare agilmente le informazioni, dal basso, e far valere le nostre (giustissime!) ragioni.

Madooooo’... mi sembra di essere un politico della sinistra oltranzista ad un comizio :-)

Basta, dai: vi ho gia’ annoiato abbastanza.

Grazie ancora a tutti ed a presto!
Giovanni


PS Gia’ che sta diventando un po’ “pubblica”, questa storia... ci tenevo anche a ringraziare i miei due amici-fratelli (Sibblu e Bubi) che pedalavano con me e mi hanno letteralmente salvato la vita, chiamando l’ambulanza. Altrimenti, ciaoooooo…
 

marco

Diretur
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16 Aprile 2004
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www.bdc-mag.com
TC
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veloci e lente
Salve a tutti,

adesso che sta arrivando il freddo e siamo meno sulla bici e piu' sui PC, colgo l'occasione per raccontare la mia storia.
Il tutto e' avvenuto alcuni mesi fa, ma non ho nessuna intenzione di farla finire nel dimenticatoio.

Ad inizio dicembre 2016 ero sulla mia Bianchi Bikemotard (telaio codice WBK061389D, tenuta ottimamente come tutte le mie altre biciclette), in condizioni assolutamente normali: rettilineo, 25 km/h.
Niente sterrato, condotte spericolate o sollecitazioni gravose.
A causa di un incredibile mancamento strutturale (gli steli della forcella hanno ceduto e si son piegati), la ruota anteriore e’ indietreggiata di colpo fino a bloccarsi sul telaio ed io sono finito di piena faccia sull’asfalto.
Ricordo poco perche’, tra l’altro, ho perso conoscenza.
Risultato: ambulanze, 28 punti nel viso, 2 denti rotti, gran botta al ginocchio, graffi e contusioni qua e la’, …
Dopo qualche giorno riprendo in mano la bici (ancora sporca di sangue), per capire cosa e come.
Be’, la forcella e’ semplicemente “aperta” (foto di forcella e mia faccia rotte, tutto disponibile).
Se non sapessi come e’ andata, penserei che questa bici si sia semplicemente schiantata ad alta velocita’ contro un muro: ecco l’impressione che si ha!
Pur non essendo la Bikemotard un top di gamma Bianchi (anzi!), credo che un difetto strutturale cosi’ (oltre ad essere pericolosissimo per tutti i possessori di quella serie, state attenti!) non sia una questione banale.
Liquidabile tipo: “responsabilita’ del cliente”, “uso non appropriato” o tutte queste cose in “legalese”…

Contatto a meta' dicembre la Bianchi a Treviglio, nella persona di Luigi Leonardi (“Customer Warranty Service”).
Spiego l’accaduto e pretendo, se non tutti i rimborsi di spese (chirurgia, giornate di lavoro perse, etc), quantomeno un indennizzo a coprire le spese dentistiche (due impianti).
Mi sembrerebbe infatti giusto, da parte di un’azienda che riconosce una responsabilita’ nell’accaduto (una forcella che si apre come una mela non dovrebbe accadere nemmeno nel piu’ brutale Downhill.. figuriamoci sull’asfalto in condotta cicloturistica!!) e fa qualcosa per riparare i danni causati.
Per poi eventualmente risolvere i suoi problemi di controllo qualita’ (che qui evidentemente e’ stato fatto chiudendo un occhio, forse
due) sui sub-fornitori, se interessa loro non ripetere questi tremendi errori. Chissa' come reagiranno se/quando ci scappa il morto.

Da Treviglio mi fanno sapere che devo recapitar loro la bici ed “analizzeranno la questione”.
Ok. Non molto elegante ne' signorile, come riscontro... ma comprensibile.
Tramite un rivenditore di Follina (TV), faccio loro pervenire la bici prima del Natale 2016.
Morale: ad Aprile 2017 nessuna risposta.
Leonardi sollecitato due volte via email ([email protected]) e due via telefono.
Ed ogni volta e’ stato evasivo e poco chiaro nelle risposte (“sara’ mia cura contattarla il prima possibile”).
Non mi hanno fatto sapere piu’ nulla, avevan la mia bici da quasi 4 mesi (in analisi?), non sapevo quando ne sarei tornato in
possesso e nel frattempo andavo a far riabilitazione per il ginocchio…

Bene.
Siccome non sono un ingenuo (ed ero piuttosto innervosito), scrivo l'accaduto a diverse riviste del settore.
Diciamo 11, senza far troppi nomi (ma se ce ne dovesse essere il bisogno e qualcuno me le chiedo... sono pronto a mitragliare chi e cosa).

Risposta: nessuna.
Nes-su-na.
Come se le e-mail fossero state mandate ad indirizzi inesistenti (ma stranamente nessuna mi e' tornata indietro, come quando ci sono problemi tecnici ai server o che ne so).
Mi sono stupito, intristito, innervosito.
Perche' su Motociclismo (la mia vita non e' solo bicicletta), noto spesso e volentieri lettere alla redazione con utenti arrabbiati per il motivo x ed y, e le case madri costrette a rispondere. O stigmatizzate quando non lo fanno ("Facciamo notare che non abbiam ricevuto ancora risposta da...").
E mi pare giusto, questo sistema! Che si sappia, chi e' serio e chi se ne frega, nel panorama industriale!
Che lo sappiano tutti, quando faranno il prossimo acquisto! Siamo nel 2017 e, per fortuna, comunicare e' facilissimo.

Dopo 5 giorni, Paolo Volpato ([email protected], in questo caso faccio nome e cognome perche' tutto sommato si e' distinto da tutti gli altri e gia' questo e' un, piccolo, merito) mi scrive che contatteranno la Bianchi per sapere se questa storia sia vera.
Come se io fossi un cazzaro e mi fossi inventato la storia per spillar loro della grana. Ok, sorvoliamo...

Quasi per magia (vabbe, diciamo magia...), dopo un'ora mi chiama Leonardi da Treviglio.
Per farla breve: hanno contattato la Suntour, che non ha visto nulla di strano, quindi la Bianchi non mi riconosce assolutamente nulla.
Dopo 2 minuti di insulti (ma ragionati e coerenti, facendo loro capire quanto siano degli scarsi professionisti; non un semplice torpiloquio ed invettive irrazionali), chiudo la telefonata e non li sentiro' mai piu'.

Ora, sono quasi convinto che, se al posto di "far da me", andassi in questo momento a Treviglio con una lettera di un avvocato, mostrandomi per nulla intimorito all'idea di passare anni nei tribunali... questi figurati se non mi liquidano con 1500 Eur (che era cio' che chiedevo, per recuperare anche solo le spese dentistiche degli impianti), pur di non avere grane dagli esiti incerti!

Ma non era questo il mio obiettivo.
Il mio obiettivo era far capire loro che sono dei somari.
Ed il mercato li punira' (o quantomeno lo spero), non io!
Perche' questo tipo di incidenti evidenzia il gap tremendo tra le storie che le aziende raccontano (nelle loro pubblicita', nelle brochures, nelle frasi fatte e negli studi di marketing)... e quello che vedono i consumatori, come me. Come noi.

Ahhhh, dimenticavo... last but no least.
Il fatto che nessuna di quelle 11 riviste mi abbia risposto, mi abbia dato una spalla per affrontare la questione... puo' significare una sola cosa: che sono tutte (o la maggior parte, diciamo, per alleggerire la mia pesante accusa) a busta paga di Treviglio.
Non serve spiegare altro, vero?

Pensateci, quando guardate una comparativa tra marche diverse (ed una Bianchi coinvolta), o un commento censurato, o qualche spintarella/valutazione sospetta qui e li'.
Pensateci, perche' potrebbe non esser per nulla casuale.

Con la piena responsabilita' di tutto cio' che ho scritto,
auguro buone pedalate a tutti.
Grazie

Abbiamo contattato sia Bianchi che Suntour a riguardo.
 
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Petgold969

pistorium opus chef
29 Dicembre 2010
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Foligno
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Caad 12 + MTB full 29"
Mi spiace molto per l'accaduto e ti auguro di riprenderti al meglio da questa disavventura. Per quanto riguarda il contenzioso però non ti sei mosso benissimo. In questi casi secondo il mio parere ci vogliono le carte, ed il più possibile dettagliate. I rilievi fatti dalla polizia su dove e come è accaduto l'incidente ad esempio sono fondamentali perchè se un agente scrive che percorrevi un tratto pianeggiante asfaltato e non hai urtato niente ad esempio cambia di molto le cose. Poi una lettera da un avvocato ci sarebbe stata bene secondo me. Oltre al fatto che io come ti hanno già detto non avrei inviato loro la bici. In questi casi se ci si pone accondiscendenti dall'inizio questi ti mangiano. o-o o-o
 

Deciso

Apprendista Cronoman
27 Settembre 2005
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Montorsoli (FI)
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Orbea Aero, F8 Pinarello, Orbea Terra
In bocca al lupo per la guarigione.

Con un danno fisico a quella maniera non sei andato immediatamente da un avvocato?
Perdonami, ma mi sembra di sognare. Non voglio infierire, ti parlo come se tu fossi il mio fratello o il mio migliore amico, ma se scrivi "..se tirano la corda..il banco salta.." forse non ti è chiaro come funzionano le cose in questo caso, ovvero che l'unico modo di risolvere le diatribe volente o nolente, sono le "carte" fatte da un legale.
Scrivere su un forum fa stare meglio per la solidarietà che uno riceve, ma alla fine tutte le questioni si risolvono nelle anguste stanze di un Tribunale..se si vuole portare avanti le proprie ragioni.

Per quanto riguarda le riviste, se non erro 11, in Italia che trattano ciclismo sono rimaste 4 : BS-CT-MTB -Granfondo.
Hai fatto bene a scrivergli, anch'io avrei fatto così. Ma non mi sarei mai aspettato un interesse per la tua storia, in quanto loro vivono grazie alla pubblicità delle aziende.. e non hanno mai brillato per giudizi asettici (come invece Bike in germania ad es., dove mettono in fila gli stessi prodotti e gli danno i voti e le stelline).

In bocca al lupo cmq. Ciao Nicola
 
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masadellenevi

Novellino
27 Settembre 2016
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Wilier Izoard
Ciao Nicola,

grazie e crepi il lupo.

Da una parte hai ragione.
Avrei potuto muovermi con: avvocato subito, raccomandata a Treviglio e, vai!, ce la giochiamo in tribunale :sad:


Ma dall'altra ci son alcuni fattori che ho (forse erroneamente) considerato:

a) il tribunale in Italia e' una trafila che puo' andare avanti anni e richiede risorse ed energie.
Ed io, per questo tipo di cose, proprio non ne ho.

b) quando ho rischiato di lasciarci le penne, l'ultima cosa alla quale ho pensato (venendo meno, e' vero, la mia lucidita' e razionalita') e':
"Be', adesso trovo il responsabile e gliela faccio pagare".
Ho pensato, piu' che altro, a come ritornare a casa ed a quale balla raccontare ai figli :roll:

c) credo (non ho esperienza, ma a naso) che in tribunale servano documenti oggettivi comprovanti.
Io, invece, non avevo un bel niente, se non i miei 2 testimoni.
Niente rilievi della polizia, niente foto in loco, testimoni esterni, niente di niente ;pirlùn^... (anche perche' io ho ripreso conoscenza mentre ero gia' sul lettino dell'ospedale sotto i ferri ed i ragazzi, comprensibilmente :eek:, non ci avranno pensato li' per li').
E' la mia semplice parola, contro la loro e di tutti i loro super-avvocati.
Mmhhh... la vedo dura! duel

d) in tutta sincerita', non mi aspettavo un riscontro del genere, ne' la totale assenza di una spalla, nelle (mmhh, come si dice? Parziali? Corrotte? Serve? Altro che tedeschi precisi, corretti e neutrali!) riviste di settore, sia cartacee che digitali.
Non sono ne' un avido, ne' un integerrimo (di quelli che deve aver ragione a tutti i costi, altrimenti tiene il muso).
E pensavo si sarebbe risolta in maniera "amichevole" ed in tempi abbastanza brevi... con un compromesso ragionevole, che quantomeno dimostrasse che sono comunque un'azienda seria e che non sono interessati solo a "piazzare il prodotto" e poi ciaooo, che il cliente se ciavi!
Ma e' stato proprio la loro totale mancanza di professionalita' (che spesso non e' solo "seguire le procedure", ma anche "cercare di tenersi stretti i clienti"... e questo proprio non entra loro in testa) ed il loro girarmi le spalle, che mi ha fatto innervosire e scrivere a tutti voi, anche a distanza di mesi :-§

Ad ogni modo, nonostante apprezzi molto la solidarieta' di tutti, non ho scritto per essa.
Ho scritto perche' si sparga la voce, in quanto "che il banco possa saltare", ci credo veramente!
Era una cosa impensabile 60, 40 o 20 anni fa (e la Bianchi, curiosita', quando fece i super-fatturati e si costrui' i fanta-capannoni e la mentalita' da "Io so' io e voi nun siete 'n -----"?), ma ora e', per fortuna!, realta'.
Quella che al tempo era una semplice ed innocua voce in paese (che al massimo danneggiava il distributore locale).. ora e' un'informazione che in rete si propaga alla velocita' della luce.
Questa mia storia ora la conoscono anche a Vipiteno ed a Vibo Valentia.
Ed in questo modo fiorisce la meritocrazia, tra le aziende! :love[1]:

Io, ora, non voglio fare un discorso contro le multinazionali o le aziende giganti (non son proprio il tipo, anzi, viva il mercato aperto!), ma voglio sottolineare che siamo nel 2017 e non puoi piu' permetterti di fare quello che vuoi con chi vuoi, non accollandoti nessuna responsabilita' e pensare di farla franca.
Che io sia un cittadino o un consumatore, poco cambia.
Perche' la pubblicita' negativa (meritatissima) che ti rientra e' passata prima dentro un megafono.
E chiede il conto, a fine anno, quando e' tempo di bilanci! :mitra:

I danni d'immagine che subiscono con questi nostri scambi, sono molto piu' costosi dei miei 2 denti finti. Di questo sono certo.
Pero' amen, se la sono proprio cercata. :prega:

Comunque grazie,
a presto,
Giovanni Masini
 

frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
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Specialized sworks sl6
Salve a tutti,

adesso che sta arrivando il freddo e siamo meno sulla bici e piu' sui PC, colgo l'occasione per raccontare la mia storia.
Il tutto e' avvenuto alcuni mesi fa, ma non ho nessuna intenzione di farla finire nel dimenticatoio.

Ad inizio dicembre 2016 ero sulla mia Bianchi Bikemotard (telaio codice WBK061389D, tenuta ottimamente come tutte le mie altre biciclette), in condizioni assolutamente normali: rettilineo, 25 km/h.
Niente sterrato, condotte spericolate o sollecitazioni gravose.
A causa di un incredibile mancamento strutturale (gli steli della forcella hanno ceduto e si son piegati), la ruota anteriore e’ indietreggiata di colpo fino a bloccarsi sul telaio ed io sono finito di piena faccia sull’asfalto.
Ricordo poco perche’, tra l’altro, ho perso conoscenza.
Risultato: ambulanze, 28 punti nel viso, 2 denti rotti, gran botta al ginocchio, graffi e contusioni qua e la’, …
Dopo qualche giorno riprendo in mano la bici (ancora sporca di sangue), per capire cosa e come.
Be’, la forcella e’ semplicemente “aperta” (foto di forcella e mia faccia rotte, tutto disponibile).
Se non sapessi come e’ andata, penserei che questa bici si sia semplicemente schiantata ad alta velocita’ contro un muro: ecco l’impressione che si ha!
Pur non essendo la Bikemotard un top di gamma Bianchi (anzi!), credo che un difetto strutturale cosi’ (oltre ad essere pericolosissimo per tutti i possessori di quella serie, state attenti!) non sia una questione banale.
Liquidabile tipo: “responsabilita’ del cliente”, “uso non appropriato” o tutte queste cose in “legalese”…

Contatto a meta' dicembre la Bianchi a Treviglio, nella persona di Luigi Leonardi (“Customer Warranty Service”).
Spiego l’accaduto e pretendo, se non tutti i rimborsi di spese (chirurgia, giornate di lavoro perse, etc), quantomeno un indennizzo a coprire le spese dentistiche (due impianti).
Mi sembrerebbe infatti giusto, da parte di un’azienda che riconosce una responsabilita’ nell’accaduto (una forcella che si apre come una mela non dovrebbe accadere nemmeno nel piu’ brutale Downhill.. figuriamoci sull’asfalto in condotta cicloturistica!!) e fa qualcosa per riparare i danni causati.
Per poi eventualmente risolvere i suoi problemi di controllo qualita’ (che qui evidentemente e’ stato fatto chiudendo un occhio, forse
due) sui sub-fornitori, se interessa loro non ripetere questi tremendi errori. Chissa' come reagiranno se/quando ci scappa il morto.

Da Treviglio mi fanno sapere che devo recapitar loro la bici ed “analizzeranno la questione”.
Ok. Non molto elegante ne' signorile, come riscontro... ma comprensibile.
Tramite un rivenditore di Follina (TV), faccio loro pervenire la bici prima del Natale 2016.
Morale: ad Aprile 2017 nessuna risposta.
Leonardi sollecitato due volte via email ([email protected]) e due via telefono.
Ed ogni volta e’ stato evasivo e poco chiaro nelle risposte (“sara’ mia cura contattarla il prima possibile”).
Non mi hanno fatto sapere piu’ nulla, avevan la mia bici da quasi 4 mesi (in analisi?), non sapevo quando ne sarei tornato in
possesso e nel frattempo andavo a far riabilitazione per il ginocchio…

Bene.
Siccome non sono un ingenuo (ed ero piuttosto innervosito), scrivo l'accaduto a diverse riviste del settore.
Diciamo 11, senza far troppi nomi (ma se ce ne dovesse essere il bisogno e qualcuno me le chiedo... sono pronto a mitragliare chi e cosa).

Risposta: nessuna.
Nes-su-na.
Come se le e-mail fossero state mandate ad indirizzi inesistenti (ma stranamente nessuna mi e' tornata indietro, come quando ci sono problemi tecnici ai server o che ne so).
Mi sono stupito, intristito, innervosito.
Perche' su Motociclismo (la mia vita non e' solo bicicletta), noto spesso e volentieri lettere alla redazione con utenti arrabbiati per il motivo x ed y, e le case madri costrette a rispondere. O stigmatizzate quando non lo fanno ("Facciamo notare che non abbiam ricevuto ancora risposta da...").
E mi pare giusto, questo sistema! Che si sappia, chi e' serio e chi se ne frega, nel panorama industriale!
Che lo sappiano tutti, quando faranno il prossimo acquisto! Siamo nel 2017 e, per fortuna, comunicare e' facilissimo.

Dopo 5 giorni, Paolo Volpato ([email protected], in questo caso faccio nome e cognome perche' tutto sommato si e' distinto da tutti gli altri e gia' questo e' un, piccolo, merito) mi scrive che contatteranno la Bianchi per sapere se questa storia sia vera.
Come se io fossi un cazzaro e mi fossi inventato la storia per spillar loro della grana. Ok, sorvoliamo...

Quasi per magia (vabbe, diciamo magia...), dopo un'ora mi chiama Leonardi da Treviglio.
Per farla breve: hanno contattato la Suntour, che non ha visto nulla di strano, quindi la Bianchi non mi riconosce assolutamente nulla.
Dopo 2 minuti di insulti (ma ragionati e coerenti, facendo loro capire quanto siano degli scarsi professionisti; non un semplice torpiloquio ed invettive irrazionali), chiudo la telefonata e non li sentiro' mai piu'.

Ora, sono quasi convinto che, se al posto di "far da me", andassi in questo momento a Treviglio con una lettera di un avvocato, mostrandomi per nulla intimorito all'idea di passare anni nei tribunali... questi figurati se non mi liquidano con 1500 Eur (che era cio' che chiedevo, per recuperare anche solo le spese dentistiche degli impianti), pur di non avere grane dagli esiti incerti!

Ma non era questo il mio obiettivo.
Il mio obiettivo era far capire loro che sono dei somari.
Ed il mercato li punira' (o quantomeno lo spero), non io!
Perche' questo tipo di incidenti evidenzia il gap tremendo tra le storie che le aziende raccontano (nelle loro pubblicita', nelle brochures, nelle frasi fatte e negli studi di marketing)... e quello che vedono i consumatori, come me. Come noi.

Ahhhh, dimenticavo... last but no least.
Il fatto che nessuna di quelle 11 riviste mi abbia risposto, mi abbia dato una spalla per affrontare la questione... puo' significare una sola cosa: che sono tutte (o la maggior parte, diciamo, per alleggerire la mia pesante accusa) a busta paga di Treviglio.
Non serve spiegare altro, vero?

Pensateci, quando guardate una comparativa tra marche diverse (ed una Bianchi coinvolta), o un commento censurato, o qualche spintarella/valutazione sospetta qui e li'.
Pensateci, perche' potrebbe non esser per nulla casuale.

Con la piena responsabilita' di tutto cio' che ho scritto,
auguro buone pedalate a tutti.
Grazie
La pubblicità con cui tappezzano tutte le riviste la dice lunga. Purtroppo non mi dici nulla di nuovo....

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Deciso

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Giovanni, sei una brava persona, basta leggere cosa scrivi.

Fai tesoro di questa esperienza.

Marco (il moderatore) è esperto come pochi e se ha scritto che ha segnalato che la forcella aveva problemi, metto la mano sul fuoco e ti dico che sicuramente la forcella aveva dei problemi.

In questi casi, specie quando ci sono danni fisici evidenti ed importanti, andare a parlare con un legale può chiarirti il daffarsi. Al massimo paghi il colloquio.
In questo caso avrebbe potuto far periziare la forcella e chiedere un risarcimento sulla base di una perizia, di parte, ma pur sempre di un perito iscritto all'albo.

Ancora in bocca al lupo.
Ciao
 

marco

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Marco (il moderatore) è esperto come pochi e se ha scritto che ha segnalato che la forcella aveva problemi, metto la mano sul fuoco e ti dico che sicuramente la forcella aveva dei problemi.

In questi casi, specie quando ci sono danni fisici evidenti ed importanti, andare a parlare con un legale può chiarirti il daffarsi. Al massimo paghi il colloquio.
In questo caso avrebbe potuto far periziare la forcella e chiedere un risarcimento sulla base di una perizia, di parte, ma pur sempre di un perito iscritto all'albo.

Ancora in bocca al lupo.
Ciao

Non ho segnalato che la forcella avesse dei problemi, visto che:
1) è un modello che non conosco affatto
2) Non so cosa sia successo o come sia stata tenuta.

Ho solo segnalato il caso alle due aziende, e ho detto che la foto dove si vede la forcella piegata è raccappricciante (la foto, non la forcella in sé), perché è uno di quei cedimenti che popolano gli incubi dei ciclisti. Sul come sia avvenuto, non saprei proprio.
 

masadellenevi

Novellino
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Hai fatto benissimo Marco a precisare, e ti ringrazio per lo sbattimento della segnalazione.

Sono anche io molto curioso di scoprire (se e) quale sara' il riscontro delle aziende.

Ad ogni modo, se vuoi avere la forcella sotto gli occhi (per tue valutazioni personali, per inviarla ad un tecnico, per metterla in una bacheca "Incubi ricorrenti dei ciclisti" ad uso del forum o-o, o solo per curiosita'...), io volentieri te la invio, anche a mie spese, no problem.

Dopo tutto e' stata smontata, mai piu' toccata... ed in questo momento ruba solo spazio, appesa ad un gancio in cantina ;nonzo%

E di sicuro non ci sono sentimentalmente legato: me ne libero volentieri!

Fatemi sapere,
grazie,
Giovanni
 

Zac36100

CANCELLO
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una vicenda davvero terribile, soprattutto perchè ci hai "messo la faccia" nel pieno senso della parola.

Innanzitutto mi dispiace e trovo che il comportamento di Bianchi che ha stigmatizzato la cosa sia davvero poco chiaro. Credo che una risposta o una comunicazione anche informale avrebbe fatto la sua parte.
Purtroppo il risarcimento andrebbe chiesto alla parte con cui hai concluso il negozio giuridico, il negoziante, che poi si potrebbe rivalere su Bianchi

Il paradosso è che se questo incidente fosse capitato con una bici top di gamma, gravando potenzialmente sugli aspetti tecnici e commerciali della vicenda, avresti avuto più attenzione.
 

caballero72

Novellino
5 Dicembre 2017
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il sospetto delle riviste "foraggiate" dal alcune case produttrici ce l'ho anche io: guarda caso devo cambiare BDC e sto leggendo le recensioni delle BIANCHI e sono sempre entusiastiche, addirittura gira un sondaggio su quale sia la migliore marca ed una percentuale fuori statistica mette (guarda caso) BIANCHI al primo posto... mah... mi sa che vado a leggermi BIKE in tedesco per avere un po' più di obiettività!

Ti faccio i miei migliori auguri!!!