Danilo Di Luca squalificato a vita

Di Luca tenta di indossare i panni dell'agnello sacrificale... poverino !!!
Le norme antidoping parlano chiaro. Alla seconda infrazione scatta la radiazione. Punto.
Il problema è che in Italia, si vorrebbero solo leggi "ad personam"... :angrymod:
E magari ha pure il coraggio di ricorrere in appello !!!

Finalmente,Rispettano le Regole!
Questa è la 2° Volta,che viene Beccato Positivo all'EPO !!!
Senza Contare la 1° volta che fu squalificato,solo perchè frequentava il Famoso Dottore!
Frequentava...!!??!!
E ora,fà Tanto il Sarcastico!!!
Deve Accettare Questa Squalifica Esemplare e Stare MUTO !!!
Intanto,Comunque,è Un Corridore(Si fà x Dire)FINITO !!!!
Con Questo,Non Voglio Dire Che Sia l'Unico,Ma è Recidivo !!!
QUINDI,BASTA! DANILO NON ROMPERE E TOGLITI DAI COGLIONI !!!

baduone ha scritto:

Finalmente un pò di legalità, e che siamo la Repubblica delle banane?

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il nostro è un paese per così dire strano
comunque abbiamo un problema :asd:
abbiamo la repubblica
ma non abbiamo le banane


visto che sembra sia stata accertata una seconda irregolarità per Di Luca la squalifica era dovuta.
però sarebbe bene chiudere definitivamente la questione, qual'ora qualcuno volesse ritirarla in ballo.

Mamma mia........, neanche un po' di vergogna......

Ma cosa vuoi che si vergognino, guarda Riccò cosa continua a fare. Non mi stupirei di vedere Di Luca come ds tra una decina di anni, magari in una società dilettantistica. I nomi non li faranno mai, questa gente sa solo correre in bicicletta, tolta quella sono nessuno, per cui per rimanere nell'ambiente omertà assoluta.

Ma secondo voi, un ormai ex corridore come il signore oggetto dell'articolo me lo posso trovare accanto in una granfondo? Una squalifica a vita preclude anche un futuro amatoriale? Se è una stupida domanda ditemelo ma con garbo e gentilezza, oggi ho già avuto una giornata bieca e non sono ben disposto a battutine sarcastiche. Fieri saluti a chi fatica e in bici e nella vita con durezza e senza barare.

Diego56 ha scritto:

Ma cosa vuoi che si vergognino, guarda Riccò cosa continua a fare. Non mi stupirei di vedere Di Luca come ds tra una decina di anni, magari in una società dilettantistica. I nomi non li faranno mai, questa gente sa solo correre in bicicletta, tolta quella sono nessuno, per cui per rimanere nell'ambiente omertà assoluta.

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La radiazione comporta anche l'impossibilità di tesserarsi per qualsiasi incarico previsto dal CONI, incluso pertanto quello dirigenziale.
A meno che nel frattempo non cambino le regole... :angrymod:

pilade66 ha scritto:

Ma secondo voi, un ormai ex corridore come il signore oggetto dell'articolo me lo posso trovare accanto in una granfondo? Una squalifica a vita preclude anche un futuro amatoriale? Se è una stupida domanda ditemelo ma con garbo e gentilezza, oggi ho già avuto una giornata bieca e non sono ben disposto a battutine sarcastiche. Fieri saluti a chi fatica e in bici e nella vita con durezza e senza barare.

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Mi ricollego alla risposta precedente.
Niente più tesseramenti in qualsiasi categoria prevista dal CONI, per i radiati a vita.

...era pure brutto da vedere, in bici....

Penso che le sue parole si commentino da sole. Oltre che schifo mi fa anche un pò pena. Una cosa mi fa piacere: si percepisce palesemente che si rende conto di essere finito. Questo, per uno come lui "schiavo" del doping, penso sia la peggior sconfitta.

che peccato.
che peccato che non l abbiano bekkato a 23-25 anni, almeno avremo evitato di sorbirci, e *soffrire* con le sue imprese

questa squalifica a vita arriva a fine carriera, e ciò che è statp è stato. peccato

Non ne sentiremo la mancanza e ora mi auguro che la pulizia continui....

Fieri saluti a chi fatica e in bici e nella vita con durezza e senza barare.

Grande!

forse troppo tardi a fine carriera, non so se basti il solito meglio tardi che mai, speriamo serva di monito ai giovani ...prima o poi i nodi vengono al pettine

PS: mi ha fatto divertire solo una volta leggendo il labbiale all'arrivo della tappa a squadre al giro

Altra vittima sacrificale. Tutti gli altri sono infatti pulitissimi e vanno a 60 all'ora con il polase...che ipocrisia.

Fuori dalle bip bip... Che schifo "quel ciclismo" spero che oggi il gruppo sia "pulito" e possiamo ancora emozionarci come al giro 2013 (nibali miha fatto commuovere, epico, grandissimo!!!) guardando le corse in tv. Penso che si possa fare di piu,ci sono troppi integratori/sostanze che fanno differenza e non vengono considerati doping, ma dico, non sarebbe meglio tutto natural?solo cibo, allenamento, biciclette uguali per tutti!!! lo so, é fantaciclismo!!!!

Una squalifica che arriva a fine carriera, ha vinto tanto è stato controllato decine e decine di volte, possibile che lo abbiano beccato solo a fine carriera? Se non si arriva alla radice del problema non si risolverà niente. A quando un provvedimento per i vari direttori sportivi che fingono di ignorare ma che accettano e incentivano il doping di squadra? e i medici sociali? e i controllori corrotti ( la vicenda armstrong insegna). I corridori vanno puniti, ma sono solo un anello di un sistema molto piu' complesso.

Finchè non si farà pulizia a tutti i livelli non si risolverà niente.
Se anche uno che viene squalificato a vita, non parla, non denuncia, significa che la cupola è molto potente e radicata. Una vera mafia che specula e guadagna su questo sport.

Diego56 ha scritto:

Ma cosa vuoi che si vergognino, guarda Riccò cosa continua a fare. Non mi stupirei di vedere Di Luca come ds tra una decina di anni, magari in una società dilettantistica. I nomi non li faranno mai, questa gente sa solo correre in bicicletta, tolta quella sono nessuno, per cui per rimanere nell'ambiente omertà assoluta.

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Credevo che anche Riccò fosse radiato a vita

ma invece della situazione di santambrogio si sa qualcosa di nuovo?

Ser pecora ha scritto:

Riccò è stato squalificato 12 anni.
Di Luca con una squalifica a vita credo non potrà ricoprire ruoli di DS.

E non credo che l'abbia presa come un fulmine a ciel sereno a 36 anni...infatti si era già adoperato per crearsi una nuova professione come imprenditore col suo marchio di bici.

ps
non scrivete solo insulti che alla fine non ci facciamo una bella figura neppure noi

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Sono dell'idea che Di Luca abbia incarnato più di tutti i valori del ciclismo che hanno governato l'intero movimento per questi 15 anni. Vincere a tutti i costi, per i soldi e per gli ingaggi in squadre di primaria importanza. Lui nelle giovanili era già forte e vincente, i dubbi a questo punto vengono. La sua fine è quella di un'era di corridori che dovevano doparsi ma che volevano doparsi. Vorrei però spingere ad una riflessione anche coloro che attorno al ciclismo hanno creato le proprie fortune. I tempi sono cambiati, gli sponsor vogliono pulizia per primo loro, non vogliono legarsi a nomi "implicati" in oscure faccende. A questo punto si sta affermando un nuovo valore nel ciclismo, l'onestà, questo è il risultato della lotta al doping, creare sensibilità e quindi spingere le società che sponsorizzano a chiedere per prime pulizia. Il discorso del DS dell'Androni mi sembra chiaro.