Attenzione, tra i più grandi produttori MONDIALI di bici ci sono due brand asiatici, MERIDA e GIANT.
A mio parere i marchi yankee la fanno ancora da padrona, soprattutto tra agonisti, ma in italia si considerano tutti agonisti quindi...
I marchi italiani sono fuori di testa, propongono bici a prezzi folli, sfruttano ancora la gloriosa scia del passato nobile, ma ora come ora sono in picchiata.
Qui in veneto per ovvie ragioni si vedono molte wilier e pinarello, ma l'aria sta cambiando già da un paio d'anni.
I marchi tedeschi spaccano di brutto, danno prezzo e qualità, da un paio d'anni hanno raggiunto buoni livelli di estetica e marketing e stanno dando il colpo di grazia agli italiani (che di italiano ormai non hanno più nulla a parte il nome, non fatevi illusioni).
ma i marchi italiani debbono proporre prezzi folli, li sta il brand, la nicchia, l'esclusiva. all'estero, di fronte a campagnolo, bianchi, colnago etc, sbavano letteralmente. e noi dobbiamo andare orgogliosi di questo. anche se magari il 105 funzia meglio. ma vuoi mettere il blasone?
il ciclista medio- tedesco-nord-europeo e'molto meno pretenzioso-evoluto di noi latinos. li, il tubone in alu, + ultegra, + aksyum va ancora alla grande. loro sono molto essenziali. ultimamente spinge abbastanza pinarello, fp4-5 etc..cmq il livello medio , se visto da noi, e'abbastanza basso. vengono venduti telai in alu con nome vagamente italiano che da noi costerebbero max 200 euro a prezzi folli..tanto la plastica arriva tutta da li, quindi la differenza la fa il brand. ed bisogna pagarlo. se poi si giusto, sbagliato etc questo altro discorso.