Freni a disco: pregi e difetti

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sagatme

Apprendista Passista
13 Giugno 2010
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Canyon CF SLX (Road) - Giant TCX Advanced Pro (Cross)
Difetti:
-Su alcuni telai,se la pinza non è delle più snelle, ed i mozzi hanno parecchia campanatura,ci possono essere problemi di pinze che sfiorano i raggi

Uso i tuoi stessi freni TRP Spyre sulla mia Caadx, ho risolto il problema montando questi spessori (in foto) tra mozzo e disco (5 x 0,2 mm = 1 mm).
In teoria servono per compensare differenze tra ruote con mozzi diversi, senza dover regolare le pinze dei freni tra un cambio ruota e l'altro.

Con 1 mm di distanziali ho regolato la pinza freno ed i raggi non sfiorano più :)

Non sarà un sistema "pulito" e non ho idea se possa influire sull'efficienza della frenata, ma a me sembra che freni bene come prima e il peso è così basso da essere irrelevante.
 

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eliflap

Velocista
31 Dicembre 2007
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LTK gravel, Flash Di2 29er
Sì, sram s700, abbinati a dischi alligator windcut. Ti confermo che problemi in tal senso non li ho, a parte quelle circostanze che però hanno una durata limitata. Una volta centrato bene il disco stai a cavallo!

io li andrò a montare invece coi formula monolitici in acciaio, gli S700

li ho abbinati ad un cambio red a 10v ma wiflii
 

eliflap

Velocista
31 Dicembre 2007
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Pavia ma son di Firenze
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LTK gravel, Flash Di2 29er
Sì, sram s700, abbinati a dischi alligator windcut. Ti confermo che problemi in tal senso non li ho, a parte quelle circostanze che però hanno una durata limitata. Una volta centrato bene il disco stai a cavallo!

li hai installati tu ?

hai accorciato i tubi ?

hai fatto passare il tubo internamente?

ho visto che bisogna smontare dalla pinza, c'è l'inserto da 8mm da svitare e oliva e insertino da tagliare/rimuovere ...

ho nel kit il "tappino" rosso con anello per facilitare il tiraggio interno del tubo, lo userò ben volentieri ...
 

carlo70

Apprendista Passista
13 Aprile 2007
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Klein Quantum - YS FM145 disc
li hai installati tu ?

hai accorciato i tubi ?

hai fatto passare il tubo internamente?

ho visto che bisogna smontare dalla pinza, c'è l'inserto da 8mm da svitare e oliva e insertino da tagliare/rimuovere ...

ho nel kit il "tappino" rosso con anello per facilitare il tiraggio interno del tubo, lo userò ben volentieri ...

Sì, li ho montati io. Ho svitato il tubo dalla pinza, ho accorciato il tubo e ho avvitato all'estremità il nuovo "tappino", ho rimesso l'oliva e poi ho riavvitato tutto sulla pinza. Non avevo passaggi interni al telaio. Visto poi che il lavoro è venuto pulito, ho deciso di non spurgare l'impianto. Alla prova ho avuto conferma della bontà della scelta.
 

albertissimo

Apprendista Cronoman
1 Settembre 2008
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Cannondale S6 Dura Ace
Eccomi di ritorno (non esattamente oggi) da una prova con una bici con i freni a disco (pinarello Dogma) Sram Red (non conosco il modello ma è quella con i copricomandi sovradimensionati).
Premetto che partivo dall'idea che questa innovazione sia esclusivamente frutto del (giusto) marketing delle case costruttrici e non determinato da una reale esigenza dei ciclisti.
E in realtà questa idea mi è rimasta anche dopo la prova su strada.
Mi ritengo un ciclista che "fa scorrere" la bici e rimane attaccato ai freni poco ed in maniera decisa prima della curva. (Piccolo dettaglio: ho i freni invertiti rispetto alla tradizione italiana -anteriore sul destro- in quanto guidando da sempre moto e scooter mi viene istintivo pinzare con più sensibilità con la mano destra per ottenere la giusta decelerazione. Il freno sinistro -mano nella quale ho meno sensibilità- mi serve per dare stabilità al mezzo).
Finora l'unica discesa nella quale ho avvertito il fading (più precisamente odore di pattini "cotti") è stato dal Fedaia lato di Malga Ciapela. Discesa nella quale occorre avere "pelo" sullo stomaco ma che ad un certo punto è giusto frenare per non raggiungere velocità pericolose e difficilmente controllabili (oltre gli 80 Km/h).
In tutte le altre discese i freni tradizionali mi sono sempre bastati ed avanzati.
Anche ipotizzando discese bagnate, non credo che i dischi mi facessero decidere di andare più veloce. In condizioni di bagnato ogni tanto freno leggermente per pulire la pista e prepararla alla staccata vera e propria. E lo faccio anche in pianura continuando a pedalare al fine di non trovarmi con brutte sorprese. Avere il cerchio caldo e pulito può fare la differenza anche in gruppo ad andature sostenute.
Sinceramente non vedo in giro fenomeni della discesa che portino così tanto al limite i propri mezzi da aver assoluto bisogno dei dischi.
Ritornando alle condizioni di bagnato l'anello debole (oltre al "coraggio" e alla sensazione di sicurezza che ognuno non deve mai superare) è a mio avviso rappresentata dal battistrada e dalla impronta a terra.
Questa la mia riflessione.
Aggiungiamoci poi la maggiore "difficoltà" di manutenzione e di possibili errori non rimediabili con le comuni conoscenze meccaniche, oltre al rischio reale ed assoluto che il sistema sia più rumoroso di quello tradizionale. Io il rumore in salita i fuorisella il rumore l'ho sentito con le mie orecchie. Che forse sono un po' troppo sensibili. Lo ammetto.
Discorso completamente diverso in MTB. Sono uno stradista puro e quindi non ho cose interessanti da dire ma da osservatore esterno credo che in quell'ambito i dischi facciano una reale differenza percepibile da tutti gli utilizzatori.
Grazie dell'attenzione.
A.
 

flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
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Bianchi Specialissima CV
Eccomi di ritorno (non esattamente oggi) da una prova con una bici con i freni a disco (pinarello Dogma) Sram Red (non conosco il modello ma è quella con i copricomandi sovradimensionati).
Premetto che partivo dall'idea che questa innovazione sia esclusivamente frutto del (giusto) marketing delle case costruttrici e non determinato da una reale esigenza dei ciclisti.
E in realtà questa idea mi è rimasta anche dopo la prova su strada.
Mi ritengo un ciclista che "fa scorrere" la bici e rimane attaccato ai freni poco ed in maniera decisa prima della curva. (Piccolo dettaglio: ho i freni invertiti rispetto alla tradizione italiana -anteriore sul destro- in quanto guidando da sempre moto e scooter mi viene istintivo pinzare con più sensibilità con la mano destra per ottenere la giusta decelerazione. Il freno sinistro -mano nella quale ho meno sensibilità- mi serve per dare stabilità al mezzo).
Finora l'unica discesa nella quale ho avvertito il fading (più precisamente odore di pattini "cotti") è stato dal Fedaia lato di Malga Ciapela. Discesa nella quale occorre avere "pelo" sullo stomaco ma che ad un certo punto è giusto frenare per non raggiungere velocità pericolose e difficilmente controllabili (oltre gli 80 Km/h).
In tutte le altre discese i freni tradizionali mi sono sempre bastati ed avanzati.
Anche ipotizzando discese bagnate, non credo che i dischi mi facessero decidere di andare più veloce. In condizioni di bagnato ogni tanto freno leggermente per pulire la pista e prepararla alla staccata vera e propria. E lo faccio anche in pianura continuando a pedalare al fine di non trovarmi con brutte sorprese. Avere il cerchio caldo e pulito può fare la differenza anche in gruppo ad andature sostenute.
Sinceramente non vedo in giro fenomeni della discesa che portino così tanto al limite i propri mezzi da aver assoluto bisogno dei dischi.
Ritornando alle condizioni di bagnato l'anello debole (oltre al "coraggio" e alla sensazione di sicurezza che ognuno non deve mai superare) è a mio avviso rappresentata dal battistrada e dalla impronta a terra.
Questa la mia riflessione.
Aggiungiamoci poi la maggiore "difficoltà" di manutenzione e di possibili errori non rimediabili con le comuni conoscenze meccaniche, oltre al rischio reale ed assoluto che il sistema sia più rumoroso di quello tradizionale. Io il rumore in salita i fuorisella il rumore l'ho sentito con le mie orecchie. Che forse sono un po' troppo sensibili. Lo ammetto.
Discorso completamente diverso in MTB. Sono uno stradista puro e quindi non ho cose interessanti da dire ma da osservatore esterno credo che in quell'ambito i dischi facciano una reale differenza percepibile da tutti gli utilizzatori.
Grazie dell'attenzione.
A.

mah, sinceramente in parte concordo, ma sul discorso dei "rumori in fuori sella" tutto dipende da ruote e come sono sistemati pinze e disco...io sulla mia Focus posso fare ciò che voglio ma di rumori ZERO assoluto.

Cmq in discesa è bene sempre frenare "poco" e quando serve; io le uniche esperienze negative coi pattini le ho avute su Punta Veleno, Brenzone, Gardeccia con pioggia e neve e Costalunga con neve...in entrambe le occasioni avevo ruote in carbonio basso profilo con pattini dedicati.
Arrivato in albergo senza i pattini dietro e con quelli davanti ormai finiti (erano nuovi!).

Io sono andato di dischi per avere maggior sicurezza, e non preoccuparmi se delle volte tiro qualche volta in più la leva del freno...ed inoltre sono sempre pronti anche con pioggia e neve!
Oltretutto con l'avvento dei 25/28 mm di copertoncini/tubeless l'impronta a terra permette delle belle staccate davvero, provare per credere.o-o
 

_Flavio_

Apprendista Cronoman
19 Ottobre 2011
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Tarmac SL7
Oggi primo test con la nuova Tarmac Sworks Disc...:mrgreen:
Ricordo che la mia bici precedente era una Tarmac Sworks Nibali da 7,1kg con force 22 e ksyrium sls ( 6,8kg con le bora35 ) mentre questa è 7,3kg con Da e roval 40 copertoncino...quindi solo 2 etti di differenza e ruote più leggere

Sul telaio non posso dire niente di nuovo visto che è all'incirca uguale alla mia sworks di prima; magari più avanti vedrò differenze...forse è un poco più comodo ma ci son troppi fattori in ballo per attribuire questo comfort al solo telaio.

Quanto al gruppo Da non posso dire molto perché era regolato male; ottima però l'ergonomia delle leve, comodissime.
La guarnitura sworks è bellissima, ho trovato un pò duro il 52/36 e vedrò se tenerlo o tornare al 50/34 al termine delle vacanze natalizie.

I freni dopo qualche frenata si son slegati e devo dire che vanno benissimo...son sceso dal braida con la sola pressione di un dito in scioltezza.
Son sceso abbastanza veloce e sicuro nonostante era la prima volta che li usavo in bdc.
Come può confermare [MENTION=32293]Tabione[/MENTION] non sfregano neanche in fuorisella...silenziosissimi e promossi a pieni voti

Le ruote Roval rapide40 disc son fantastiche...poco più di 1400 gr per due full carbon copertoncino da 40 e dic CL.
mozzi già da ora scorrevolissimi.
Tengono bene la velocità e si rilanciano facilmente; essendo un po wide il gp 4000 sII da 25 si adagia anche meglio.

Nel complesso quindi son contento della nuova bici, ora che poi il cambio è stato sistemato non ho note negative da esporre.
peccato solo che al termine del giro si è preso pizzcata la camera d'aria anteriore (montata male credo) rovinandomi un pò l'uscita

Non vedo l'ora di farci un'altra sgambata domani

Ps : ho cercato di essere più pacato e obiettivo nei commenti proprio per dare un riscontro a tutti gli utenti interessati più "neutro" possibile o-o
 

_Flavio_

Apprendista Cronoman
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Tarmac SL7
Qualche foto ;-)

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albertissimo

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Cannondale S6 Dura Ace
Pongo una domanda: ma con l'andare del tempo ed il normale utilizzo delle ruote (ad esempio le buche per la strada prese a forte velocità) le stesse possono facilmente perdere anche di pochi decimi la corretta centratura. Orbene, mi chiedo se questa situazione (che normalmente con i pattini non si avverte immediatamente) con le tolleranze dei freni a disco ciò possa rappresentare un fastidioso problema. Mi chiedo se il sistema per funzionare al meglio abbia bisogno di una manutenzione più precisa e costante dei normali pattini. Manutenzione che richiede l'intervento delle mani esperte di un meccanico avvezzo a centrare ruote. A ciò si aggiunga che la manutenzione sistema idraulico dei freni a disco richiede conoscenze superiori rispetto a quello meccanico che chiunque di noi con un po' esperienza, voglia e tempo può tenere sempre sotto controllo anche senza l'aiuto esterno.
Le mie vogliono essere delle critiche e delle riflessioni costruttive che tendono ad evidenziare (con l'aiuto degli utilizzatori tra i quali al momento non sono annoverato) pregi e difetti di questo sistema.
Ritengo che si debba essere sempre pronti alle innovazioni e alle novità. Ma per natura tendo ad analizzare sempre se i benefici apportati dalle novità comportino in realtà delle complicazioni non necessarie ed, almeno a me, sgradite.
 

Fignon

Apprendista Scalatore
4 Settembre 2005
1.969
29
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Trek Boone disc - Gravel NoBrand disc
Pongo una domanda: ma con l'andare del tempo ed il normale utilizzo delle ruote (ad esempio le buche per la strada prese a forte velocità) le stesse possono facilmente perdere anche di pochi decimi la corretta centratura. Orbene, mi chiedo se questa situazione (che normalmente con i pattini non si avverte immediatamente) con le tolleranze dei freni a disco ciò possa rappresentare un fastidioso problema. Mi chiedo se il sistema per funzionare al meglio abbia bisogno di una manutenzione più precisa e costante dei normali pattini. Manutenzione che richiede l'intervento delle mani esperte di un meccanico avvezzo a centrare ruote. A ciò si aggiunga che la manutenzione sistema idraulico dei freni a disco richiede conoscenze superiori rispetto a quello meccanico che chiunque di noi con un po' esperienza, voglia e tempo può tenere sempre sotto controllo anche senza l'aiuto esterno.
Le mie vogliono essere delle critiche e delle riflessioni costruttive che tendono ad evidenziare (con l'aiuto degli utilizzatori tra i quali al momento non sono annoverato) pregi e difetti di questo sistema.
Ritengo che si debba essere sempre pronti alle innovazioni e alle novità. Ma per natura tendo ad analizzare sempre se i benefici apportati dalle novità comportino in realtà delle complicazioni non necessarie ed, almeno a me, sgradite.

se una ruota va fuori centro, non è il mozzo ma il cerchio che perde la centratura e non avere i classici pattini è senza'ltro un vantaggio per i sistemi a disco. Ho avuto modo di constatarlo personalmente: raggio rotto ruota anteriore fuori centro! e sono tornato a casa tranquillamente o-o
 

albertissimo

Apprendista Cronoman
1 Settembre 2008
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Cannondale S6 Dura Ace
se una ruota va fuori centro, non è il mozzo ma il cerchio che perde la centratura e non avere i classici pattini è senza'ltro un vantaggio per i sistemi a disco. Ho avuto modo di constatarlo personalmente: raggio rotto ruota anteriore fuori centro! e sono tornato a casa tranquillamente o-o

Interessante questa cosa....non ci avevo pensato!!!
 

_Flavio_

Apprendista Cronoman
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Tarmac SL7
Le leve sono Ultegra peró , giusto?

Tutta di serie quindi ?


iPhone + Topa tant

In realtà no...son partito dal kit telaio/ruote e lho assemblata come preferivo...

Quindi DA meccanico anziché elettronico, attacco e manubrio fsa kforce light, nastro doppio lizard skin nero gommato, Gp4000 sII da 25, ecc...

Le leve son shimano ne ultegra ne Da...un modello intermedio immagino...molto comode aggiungo

Tornassi indietro metterei solo più la curva sworks aero e l'attacco extralite...

complimenti!!! o-o

o-o
 
Stato
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