Esasperazione Granfondo

Fermick69

Apprendista Passista
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si ma non si possono confondere le parole



Obbligo è una cosa, prestare attenzione è un'altra.



La sospensione del traffico veicolare avviene solo e soltanto attraverso i meccanismi imposti dalla legge: un divieto segnalato, un ordine di un pubblico ufficiale.



La scorta tecnica, i volontari, la macchina inizio/fine non possono rappresentare obblighi. Aumentano la sicurezza e l'attenzione ma non rappresentano obblighi.



Da parte di chi?
 

cacciatorino

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Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
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Riguardo al volantinaggio non posso dire, ma mi par ovvio che lo stesso può funzionare solo e soltanto con i local, visto che chi viene da fuori non trova certo i volantini nella sua abitazione a qualche decina/centinaia di km da casa.


Questo e' vero, pero' di solito chi arriva da lontano di solito arriva da una strada che sara' una statale, una provinciale, al limite una comunale, e di solito li' trovi l'addetto della prot.civ. o assimilato. In genere il volantinaggio serve per le case che si affacciano direttamente in strada.

Considera che spesso i comuni non fanno difficolta' a farti una delibera di senso unico temporaneo su una certa strada comunale. Questo di solito l'organizzatore lo chiede quando si fanno strade in discesa dove il problema sono le automobili controcorsa, mentre quelle che viaggiano in senso corsa non creano criticita' sensibili. Se le cose vengono chieste con il giusto anticipo e con la giusta doc. di solito i comuni questi sensi unici te li accordano senza fare tante storie, mentre invece e' quai impossibile farsi accettare la chiusura totale al traffico per tutto il tempo della corsa (parlo del tempo successivo al fine gara agonistico ovviamente).
 

andre.road

Scalatore
11 Ottobre 2012
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:-)
Poi in caso di dolo,nel caso verranno accertate le colpe ma però non facciamo passare il messaggio che te ne puoi infischiare di un'ordinanza prefettizia.

Hai ragione. Però il CdS funziona sulla base di divieti e ordini. E questi, in regime di gestione straordinaria del CdS, non possono essere su ogni via secondaria che insiste sul percorso.

Il vecchio col cappello che esce dalla strada sterrata se non vede divieti o ordini non può essere sanzionato. Se malauguratamente entra nel percorso e sta regolarmente sulla sua carreggiata è molto probabile che venga sollevato da ogni responsabilità.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Questo e' vero, pero' di solito chi arriva da lontano di solito arriva da una strada che sara' una statale, una provinciale, al limite una comunale, e di solito li' trovi l'addetto della prot.civ. o assimilato. In genere il volantinaggio serve per le case che si affacciano direttamente in strada.

Considera che spesso i comuni non fanno difficolta' a farti una delibera di senso unico temporaneo su una certa strada comunale. Questo di solito l'organizzatore lo chiede quando si fanno strade in discesa dove il problema sono le automobili controcorsa, mentre quelle che viaggiano in senso corsa non creano criticita' sensibili. Se le cose vengono chieste con il giusto anticipo e con la giusta doc. di solito i comuni questi sensi unici te li accordano senza fare tante storie, mentre invece e' quai impossibile farsi accettare la chiusura totale al traffico per tutto il tempo della corsa (parlo del tempo successivo al fine gara agonistico ovviamente).
Mi spiace ma non è come dici e non è affatto la regola. Non posso dire che non sia così nella gara che contribuisci a organizzare, perchè non la ho mai fatta. Ma nel 99% delle gare che ho fatto (e tieni presente che spesso, almeno un terzo me lo faccio col gruppo di testa e il resto entro i 15 minuti quasi sempre), gli incroci presidiati erano molto meno di tutti, soprattutto i piccoli accessi non erano quasi mai presidiati. In alcune parti d'Italia è meglio. In altre la giungla più totale. Non solo a Roma e dintorni.
Mi dice bene che di solito ho la staffetta di scorta davanti che precede il mio gruppo....ma MdD e Oetztaler a parte, non faccio alcun affidamento sul percorso chiuso e nel 99% dei casi me ne sto quieto dalla mia......salvo tratti sgombri e visibili per tempo.
 

cacciatorino

Scalatore
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Mi spiace ma non è come dici e non è affatto la regola. Non posso dire che non sia così nella gara che organizzi, perchè non lo ho mai fatta. Ma nel 99% delle gare che ho fatto (e tieni presente che spesso, almeno un terzo me lo faccio col gruppo di testa e il resto entro i 15 minuti quasi sempre), gli incroci presidiati erano molto meno di tutti, soprattutto i piccoli accessi non erano quasi mai presidiati. In alcune parti d'Italia è meglio. In altre la giungla più totale. Non solo a Roma e dintorni.

In genere vengono lasciati impresidiati i passi delle case e le strade bianche, mettendo il cartello di "gara ciclistica in corso". Per il resto si provvede con persone in carte e ossa. Questa almeno e' la prassi qui' nelle Marche. sono d'accordo con te che contromano comunque non si va, neanche nel periodo di sospensione del traffico, che per forza di cose e' un concetto sempre un po' teorico. Il cingolato sul percorso di gara penso lo puoi trovare anche alla MDD per dire, se lui ha finito di portare da mangiare alle mucche e deve tornare a casa non penso che si possa fare molto per fermarlo.
 

samuelgol

Flughafenwächter
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In genere vengono lasciati impresidiati i passi delle case e le strade bianche, mettendo il cartello di "gara ciclistica in corso". Per il resto si provvede con persone in carte e ossa. Questa almeno e' la prassi qui' nelle Marche. sono d'accordo con te che contromano comunque non si va, neanche nel periodo di sospensione del traffico, che per forza di cose e' un concetto sempre un po' teorico. Il cingolato sul percorso di gara penso lo puoi trovare anche alla MDD per dire, se lui ha finito di portare da mangiare alle mucche e deve tornare a casa non penso che si possa fare molto per fermarlo.
In 3 MdD non ho trovato nulla di nulla, mai. Lì sono rispettosi e sanno perfettamente che quel giorno le mucche non moriranno di fame.
Peraltro la MdD si corre in luglio e le mucche brucano libere. Non serve portar loro da mangiare.
Già alla Oetzy, un paio di moto e 3/4 auto nei sobborghi di Innsbruk solamente, li ho trovati.
 

pietrogrip

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In 3 MdD non ho trovato nulla di nulla, mai. Lì sono rispettosi e sanno perfettamente che quel giorno le mucche non moriranno di fame.
Peraltro la MdD si corre in luglio e le mucche brucano libere. Non serve portar loro da mangiare.
Già alla Oetzy, un paio di moto e 3/4 auto nei sobborghi di Innsbruk solamente, li ho trovati.

si ma in quel caso (mi sembra, correggimi se dico una bischerata), si parla di chiusura totale del percorso con avvisi e cartellonistica appesa gia' da tempo e non di semplice sospensione della circolazione che avviene tramite le consuete staffette x fare accostare le auto.
 
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samuelgol

Flughafenwächter
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si ma in quel caso (mi sembra, correggimi se dico una bischerata), si parla di chiusura totale del percorso con avvisi e cartellonistica appesa gia' da tempo e non di semplice sospensione della circolazione che avviene tramite le consuete staffette x fare accostare le auto.

Guarda. Ho citato quelle due gare come esempio virtuoso....non è che li c'è la chiusura totale....c'è lo stesso divieto che altrove se non che è per molto più tempo.....ma non copre tutti tutti anche se quasi.....soprattutto quel che è diverso è che il tipo di percorso è più facile da presidiare xchè essendo in fondovalle stretto la strada è una e gli accessi pochi e tutti o quasi ciechi, quindi non è che la gente possa sbucare dal Sass Pordoi piuttosto che dal ghiacciaio dell'Oetztal. Inoltre la densità della popolazione è limitata e avvertire tutti è agevole. Inoltre il tipo di evento è noto a tutti come una tradizione. È come fosse il Natale. Tutti sanno quando è. Infine lì tutti remano nella stessa direzione, popolazione e autorità. Quindi problemi di non rispetto non ce ne sono...Men che meno ad opera di gente abituata al buon convivere civile.
 

longjnes

Maglia Rosa
10 Luglio 2008
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Gianni2
Questo e' vero, pero' di solito chi arriva da lontano di solito arriva da una strada che sara' una statale, una provinciale, al limite una comunale, e di solito li' trovi l'addetto della prot.civ. o assimilato. In genere il volantinaggio serve per le case che si affacciano direttamente in strada.

Considera che spesso i comuni non fanno difficolta' a farti una delibera di senso unico temporaneo su una certa strada comunale. Questo di solito l'organizzatore lo chiede quando si fanno strade in discesa dove il problema sono le automobili controcorsa, mentre quelle che viaggiano in senso corsa non creano criticita' sensibili. Se le cose vengono chieste con il giusto anticipo e con la giusta doc. di solito i comuni questi sensi unici te li accordano senza fare tante storie, mentre invece e' quai impossibile farsi accettare la chiusura totale al traffico per tutto il tempo della corsa (parlo del tempo successivo al fine gara agonistico ovviamente).
il caso più comune è che uno possa uscire di casa tra le due staffette senza averle viste o che qualcuno in cerca di funghi esce da una mulattiera.
insomma siccome la sicurezza 100% di strada libera non esiste vale l'osservanza al cds. e poi comunque tu pensi di essere tra le due staffette, ma come fai ad esserne sicuro? poi a volte il traffico nel senso opposto viene solo fatto accostare, altre volte è consentito. regole soggettive anche per le moto che a volte vengono fatte passare a seconda dei tratti.
 

lupo solitario

Ammiraglia
3 Febbraio 2008
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Quelle che testo.
Interessante articolo:
http://capodacqua.blogautore.repubb...do-evitare-il-soccorso-per-arrivare-ennesimo/

Mi scuso se fosse già stato postato, e nel caso cancello questa discussione

Hai fatto bene a postare questo articolo, forse aiuterà qualcuno a non entrare nel vortice delle GF esasperate; per quelli che ne sono stati già travolti non c'è più nulla da fare, per essi si potrà solo aspettare che si "cucinino nella propria acqua".
Sono pienamente d'accordo con l'opinione di Capodacqua. Superfluo osservare che molti hanno perso il senso della misura e "dell'orientamento sociale", non sanno più chi sono veramente e si immaginano campioni del nulla, professionisti del niente. Tra loro c'è persino chi pensa di usare la bicicletta da corsa per umiliare gli altri. Ne ho conosciuti molti di questi "fenomeni", che io chiamo " clown della bici da corsa". E mi fermo qui.
 
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Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Ho da poco iniziato ad andare in bici. Sono stato investito 2 volte (1 volta in bdc) e sono già per questo impaurito quando vado in strada. Ora però ho capito che il rischio durante le gran fondo aumenta perché siamo portati a pensare di essere protetti dall'organizzazione e magari ci si lascia andare di più

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Rispondo a te, ma vale per chiunque, in quanto ex-membro organizzatore di granfondo.

Se uno pensa di essere tutelato al 100% in una granfondo si sbaglia. Le variabili che entrano in gioco sono talmente tante che nemmeno al Giro un professionista è tutelato. Diciamo che a quei livelli, la cassa di risonanza e l'importanza dell'evento è tale, che è quasi impossibile che qualcuno entri nel percorso di gara. Ma rimane sempre il quasi.
Quello che le organizzazioni possono fare è cercare di ridurre al minimo il rischio che ci sia un'invasione sul terreno di gara. E può avvenire solo in questo modo:
  • Attenta pianificazione del percorso di gara
  • Affidarsi a persone scelte e coscienziose
Una volta fatto questo si è a buon punto, ma non è sufficiente perché:
  • Potrebbe succedere che l'automobilista entri nel percorso di gara forzando un blocco
  • Potrebbe essere che la persona incaricata non se ne accorga
  • Potrebbe essere che la persona incaricata non abbia valutato correttamente il pericolo e abbia lasciato entrare una macchina durante la gara
  • Potrebbe essere che per quanto si è stati attenti quel varco è sfuggito alla nostra attenzione
A parte il primo caso, dove la responsabilità è dell'automobilista, in tutti gli altri la colpa ricade sull'organizzazione e in seconda battuta sul singolo operatore, laddove è accertata la sua responsabilità.

Personalmente, da partecipante alle granfondo non ho memoria di aver mai percorso in discesa tratti contromano, al massimo al centro della strada. In pianura sì, ma ero in gruppo; e pure in salita (anzi, quasi sempre), ma la velocità è talmente ridotta che hai tutto il tempo per schivare l'ostacolo, benché non sia sicuro al 100%.

Da addetto ai varchi, ho battibeccato in diverse occasioni, ma mi sono sempre fatto rispettare, e gli automobilisti hanno perso i loro minuti senza protestare più di tanto. Ma sono stati episodi rari, nella quasi totalità delle occasioni ho constatato che le persone quei minuti li perdevano volentieri, era l'occasione per vedere qualcosa di diverso.

Quello che voglio dire - anche se già diversi l'hanno già detto - che in gara andare al massimo va benissimo, quello che non va bene è prendersi rischi inutili e spegnere il cervello, pensando che siccome siamo in gara non ci potrà succedere niente. Non è così.
Dobbiamo ricordarci che al termine della gara - un giorno di divertimento - dobbiamo tornare dalle nostre famiglie e il giorno dopo a lavorare.
 

Fermick69

Apprendista Passista
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Se uno pensa di essere tutelato al 100% in una granfondo si sbaglia. Le variabili che entrano in gioco sono talmente tante che nemmeno al Giro un professionista è tutelato. Diciamo che a quei livelli, la cassa di risonanza e l'importanza dell'evento è tale, che è quasi impossibile che qualcuno entri nel percorso di gara. Ma rimane sempre il quasi.
Quello che le organizzazioni possono fare è cercare di ridurre al minimo il rischio che ci sia un'invasione sul terreno di gara. E può avvenire solo in questo modo:
  • Attenta pianificazione del percorso di gara
  • Affidarsi a persone scelte e coscienziose
Una volta fatto questo si è a buon punto, ma non è sufficiente perché:
  • Potrebbe succedere che l'automobilista entri nel percorso di gara forzando un blocco
  • Potrebbe essere che la persona incaricata non se ne accorga
  • Potrebbe essere che la persona incaricata non abbia valutato correttamente il pericolo e abbia lasciato entrare una macchina durante la gara
  • Potrebbe essere che per quanto si è stati attenti quel varco è sfuggito alla nostra attenzione
A parte il primo caso, dove la responsabilità è dell'automobilista, in tutti gli altri la colpa ricade sull'organizzazione e in seconda battuta sul singolo operatore, laddove è accertata la sua responsabilità.

Personalmente, da partecipante alle granfondo non ho memoria di aver mai percorso in discesa tratti contromano, al massimo al centro della strada. In pianura sì, ma ero in gruppo; e pure in salita (anzi, quasi sempre), ma la velocità è talmente ridotta che hai tutto il tempo per schivare l'ostacolo, benché non sia sicuro al 100%.

Da addetto ai varchi, ho battibeccato in diverse occasioni, ma mi sono sempre fatto rispettare, e gli automobilisti hanno perso i loro minuti senza protestare più di tanto. Ma sono stati episodi rari, nella quasi totalità delle occasioni ho constatato che le persone quei minuti li perdevano volentieri, era l'occasione per vedere qualcosa di diverso.

Quello che voglio dire - anche se già diversi l'hanno già detto - che in gara andare al massimo va benissimo, quello che non va bene è prendersi rischi inutili e spegnere il cervello, pensando che siccome siamo in gara non ci potrà succedere niente. Non è così.
Dobbiamo ricordarci che al termine della gara - un giorno di divertimento - dobbiamo tornare dalle nostre famiglie e il giorno dopo a lavorare.

Sottoscrivo ciò che hai espresso.
Per coloro che pensano che la sicurezza dipenda solo dalla chiusura delle strade si sbagliano. Ci sono regolamenti e sentenze al riguardo.

https://www.miolegale.it/notizie/gara-ciclistica-rispetto-codice-della-strada/


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mescal

Bioesorcista
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alla fine è quello che si è sempre detto, la strada per la competizione deve'essere chiusa, l'onere di tutto questo spetta al destinatario dell'autorizzazione e agli enti preposti alla vigilanza, ognuno per le proprie competenza. Se un ciclista subisce un sinistro dovuto a fattori esterni in regime di strada chiusa, la responsabilità, per quanto può valere, non può essere sua.
 
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pietrogrip

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questo e' un parere legale che vale quanto il mio e tuo, ogni fattispecie fa casistica a se, servono per farsi un "idea" ma non sono legge xche' non fanno giurisprudenza.
 

Docste

Apprendista Scalatore
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Quello che le organizzazioni possono fare è cercare di ridurre al minimo il rischio che ci sia un'invasione sul terreno di gara. E può avvenire solo in questo modo:
  • Attenta pianificazione del percorso di gara
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Una volta fatto questo si è a buon punto, ma non è sufficiente perché:
  • Potrebbe succedere che l'automobilista entri nel percorso di gara forzando un blocco
  • Potrebbe essere che la persona incaricata non se ne accorga
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  • Potrebbe essere che per quanto si è stati attenti quel varco è sfuggito alla nostra attenzione
A parte il primo caso, dove la responsabilità è dell'automobilista, in tutti gli altri la colpa ricade sull'organizzazione e in seconda battuta sul singolo operatore, laddove è accertata la sua responsabilità.

Personalmente, da partecipante alle granfondo non ho memoria di aver mai percorso in discesa tratti contromano, al massimo al centro della strada. In pianura sì, ma ero in gruppo; e pure in salita (anzi, quasi sempre), ma la velocità è talmente ridotta che hai tutto il tempo per schivare l'ostacolo, benché non sia sicuro al 100%.

Da addetto ai varchi, ho battibeccato in diverse occasioni, ma mi sono sempre fatto rispettare, e gli automobilisti hanno perso i loro minuti senza protestare più di tanto. Ma sono stati episodi rari, nella quasi totalità delle occasioni ho constatato che le persone quei minuti li perdevano volentieri, era l'occasione per vedere qualcosa di diverso.

Quello che voglio dire - anche se già diversi l'hanno già detto - che in gara andare al massimo va benissimo, quello che non va bene è prendersi rischi inutili e spegnere il cervello, pensando che siccome siamo in gara non ci potrà succedere niente. Non è così.
Dobbiamo ricordarci che al termine della gara - un giorno di divertimento - dobbiamo tornare dalle nostre famiglie e il giorno dopo a lavorare.
Ottimo intervento. Pensare che "strada chiusa" equivalga a libertà assoluta nei comportamenti è semplicemente da irresponsabili. Personalmente nelle GF mi attengo, soprattutto in discesa, a regole di comportamento prudenti e di buon senso. Vero è che non mi interesso particolarmente di tempi e classifica

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mescal

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in realtà è il contrario:
"Il potere di disporre la sospensione, seppur per il tempo necessario al passaggio dei ciclisti – tempo normalmente intercorrente tra il passaggio dell’auto con il cartello inizio gara ciclistica e quella con il cartello fine gara ciclistica -, è un provvedimento assunto in fase di autorizzazione della manifestazione, e non automaticamente previsto dall’articolo 9 del Codice della Strada.
In buona sostanza dice che esiste un'autorizzazione a svolgere la competizione e un ulteriore Atto che dispone la sospensione della circolazione, questo perchè non tutte le manifestazioni pubbliche temporanee necessitano di una chiusura del traffico veicolare ex art.9 cds. Poniamo ad esempio una corsa campestre (o una gara di mtb), che non prevede la circolazione su strade carrabili, in questo caso dovrà esserne autorizzato lo svolgimento ma non sarà necessaria la chiusura delle strade.

Parimenti ulteriori deroghe alla normale circolazione stradale sono sempre contenute nei provvedimenti autorizzativi rilasciati dai comuni, dalle provincie o dalle regioni, che vieppiù prevedono, oltre che alla sospensione della circolazione su un determinato tratto di strada per il tempo della gara, a disporre il divieto di sosta lungo il percorso per non creare intralcio sulla carreggiata o a bloccare talune intersezioni stradali e, in generale, ad adottare disposizioni di simile tenore volte ad agevolare il transito dei corridori sul percorso di gara."
Questo è un corollario, ovvero, quando lo ritengono opportuno possono imporre anche il divieto di sosta con rimozione.