Ieri ho visto mezzora di Radiocorsa su Rai Sport HD.
Ho sentito che Visconti e De Marchi non saranno nella squadra azzurra ai mondiali.
La cosa mi sembra quantomeno strana, sono due corridori che hanno dimostrato di poter e saper vincere corse singole, e sicuramente non valgono meno di metà dei corridori che correranno a Richmond.
Cè sotto qualcosa?
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Ho letto unintervista a Fabio Aru. Lintervistatore chiedeva come mai Aru da dilettante NON fosse un vincente, e poi snocciolava i nomi di chi invece da dilettante vinceva a mani basse nel periodo in cui correva lui (e che ora sono praticamente degli emeriti sconosciuti). Ecco la risposta di Aru (non riporto le testuali parole che non ricordo, ma il senso è questo):
Quello che sto facendo adesso e le vittorie e le soddisfazioni che raccolgo ora sono il frutto delle mie sconfitte da dilettante. Se non avessi perso tanto allora probabilmente vincerei meno adesso.
Sempre da Radiocorsa, 4 brevi servizi televisivi su 4 gare Under23 in Italia.
Allarrivo, in una della 4, il vincitore (per distacco) si alza dritto in sella mollando il manubrio 100 metri prima del traguardo, si sistema la maglia, esulta in modo plateale e fa segno a se stesso in modo tronfio indicando a lungo e ripetutamente con i pollici il proprio petto.
Un atteggiamento da divo affermato assolutamente sopra le righe, che strabordava quella che avrebbe dovuto essere una giusta e genuina esultanza per la soddisfazione della vittoria. Nemmeno i pro che vincono gare super importanti esultano così.
Chissà se fra qualche anno questo signore sarà un pro vincente, gli farei comunque leggere lintervista di Aru, male non gli farebbe.