L'importanza della preparazione mentale per il recupero dagli infortuni

wamoo

Pedivella
15 Giugno 2008
360
24
Firenze
Visita sito
Bici
Cannondale Six Carbon
Un ottimo articolo, mi sarà sicuramente utile averlo come riferimento.

Purtroppo l'estate scorsa durante un'uscita sono caduto in seguito allo scoppio del copertoncino anteriore, con conseguente frattura alla testa dell'omero e un difficoltoso periodo di riabilitazione dovuto all'estate torrida e alle complicazioni di un difficile recupero del movimento della spalla.

Nel mese di Settembre, quando sono risalito in sella, demoralizzato ma con molta voglia di riprendere, ho avuto una delle peggiori batoste della mia vita: paura di ricadere e farmi male, una vera e propria pugnalata alla schiena, quella che consideravo la mia isola felice era diventata una fonte di disagio e di paura, tanto che il primo giorno sono tornato a piedi.
L'immagine della ruota che perde l'appoggio e la caduta sono ancora davanti a me, è un brutto senso di impotenza di fronte a qualcosa di totalmente imprevedibile e contro cui non si può fare nulla.

Sono riuscito a migliorare con fatica nei mesi successivi, e ad oggi la pioggia e il brutto tempo non hanno permesso di fare molte uscite, per cui quello che ho notato è un calo della paura, ma anche un calo del divertimento e della gestione della fatica (la fatica non è più piacevole come lo era prima, ma "copre" la sensazione di benessere e divertimento).

Per la mia esperienza, la difficoltà principale non è solo il trauma della caduta e l'aspetto psicologico che deriva questo singolo evento, ma riuscire a non mischiare gli altri aspetti negativi della vita (che inevitabilmente ci sono, per tutti) e che vanno a pesare sul recupero nel ciclismo (e viceversa).
Penso che avrò bisogno di un aiuto psicologico per farlo, comunque terrò a mente i consigli di questo articolo e userò gli esercizi per riacquistare l'entusiasmo che ho perso.
 

BartMan

Apprendista Passista
29 Maggio 2010
864
12
Visita sito
Bici
Masciarelli
Anch'io come Wamoo sono reduce da un investimento, purtroppo non in borsa, andato male.....
Da solo ho cercato di adottare la tecnica di imagery, e prima di uscire sembra andare tutto a gonfie vele, ma quando si tratta di prendere la bici, il cervello inizia un suo percorso di negazione...
Comincio a pensare di essere stanco, che il tempo non è poi ideale, che in fin dei conti sarebbe meglio fare i rulli, che non ho tanto tempo e che quindi l'uscita è quasi inutile...
Mi tanto autoconvinco che sento di non avere più forza nelle gambe, un vero e proprio attacco di panico...
Sono risuscito a fare due uscite, ma la paura resta sempre tanta...
e almeno fino a che non do le prime pedalate, ho sempre le gambe molli...

Forse devo decidermi a rivolgermi ad un terapeuta.

La cosa bella è che i rulli riesco a farli senza alcun problema ;)
 

frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
11.088
1.065
Visita sito
Bici
Specialized sworks sl6
Se posso invece raccontare la mia esperienza io ho avuto 3 infortuni gravi con diverse fratture (anche vertebrali) a causa di 3 investimenti, ma sono sempre tornato più cocciuto e forte di prima.
Sarà che mi piacciono le sfide, sarà che sono un "bastion contrario" ma per me è andata così.
 

BartMan

Apprendista Passista
29 Maggio 2010
864
12
Visita sito
Bici
Masciarelli
Se posso invece raccontare la mia esperienza io ho avuto 3 infortuni gravi con diverse fratture (anche vertebrali) a causa di 3 investimenti, ma sono sempre tornato più cocciuto e forte di prima.
Sarà che mi piacciono le sfide, sarà che sono un "bastion contrario" ma per me è andata così.

Da oggi sei il mio eroe...
Ci vuole grinta e tenacia...
E forse un po di incoscienza
 

frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
11.088
1.065
Visita sito
Bici
Specialized sworks sl6
Da oggi sei il mio eroe...
Ci vuole grinta e tenacia...
E forse un po di incoscienza

Me lo dicono tutti che sono un po' incosciente, anche perchè ho sempre ripreso a pedalare e lavorare molto ma molto prima che mi dessero l'ok i medici.
Te pensa che sono stato il primo a chiedere all'inps di brescia di interrompere i giorni di mutua perchè volevo tornare al lavoro! E non sapevano come fare!

Comunque io son fatto così..più il muro è duro e più ci sbatto la testa. Talvolta è un vantaggio talvolta è uno svantaggio.

Coraggio! Non devi lasciare che la sfortuna sia più forte della passione! volere è potere!:eek::eek::eek:
 

robi69

Novellino
13 Maggio 2012
31
0
Arezzo - Monte S. Savino
Visita sito
Bici
Cannondale SuperSix EVO
Un anno fà sono rimasto schiacciato da un cancello aziendale
che mi ha fratturato l'ala iliaca dx alloggiamento femore,
osso pubico sx fratture costole, vertebre e 3 processi trasversi.
Da pochi mesi il chirurgo ha acconsestito ad andare nella cyclette
o mountain bike ma non posso fare ne salite e nemmeno stare in piedi
nei pedali per affrontare una leggera salita, tutti rapporti agili.
La mia meta è molto lunga ma cerco il coraggio e la forza avendo visto
persone messe peggio, la strada è lunga ma quando sono in giro mi guardo
il paesaggio che mi rasserena e mi inorgogliesce...
 

CONTERALLY

Pignone
5 Febbraio 2012
201
4
Castenedolo BS
blog.libero.it
Bici
Bianchi - citybike
Prevenire è meglio che curare. Nel ciclismo da strada ho notato una fatica a sviluppare una coscienza della sicurezza, maggiore rispetto alle altre discipline, che hanno una dotazione di sicurezza, soddisfacente. Guardando superficialmente il fenomeno, devo solo stupirmi della tranquillità con cui atleti spinti all'estremo lungo discese velocissime, od in insidiose volate di gruppo, non si curano dei sottili vestiti cui affidano le loro sorti in caso di caduta, tutt'altro che improbabile. Cercando di capire meglio la situazione, mi pare di attribuire ad un sentimento di appartenenza al gruppo la ceca obbedienza con cui si ignorano i rischi. Anche la smania di prestazione, complica la situazione, facendo preferire alla salute qualche grammo in meno come se potesse effettivamente darci il vantaggio, che invece lo stress del timore di cadute divora in misura ben maggiore. Mi auguro che questo abbozzo di psicanalisi, che in fondo si riferisce ad una stato di caduta relativo, venga sviluppato maggiormente da chi pratica attivamente la disciplina sportiva e si cerchi di ottenere una sicurezza allineata all'off-road, rimarginando la ferita che al momento soffre. Biciclette sempre più potenti e veloci mi fanno appendere una spada di damocle, sulla testa di chi, anche questa volta, penserà di preferire la sorniona ed infida complicità del silenzio, che già tanto a fatto per il doping, ad una seria analisi dei sinistri e delle protezioni da promuovere. A chi tocca?
Il male: Tour de France Crash Compilation - YouTube.
 

BartMan

Apprendista Passista
29 Maggio 2010
864
12
Visita sito
Bici
Masciarelli
Prevenire è meglio che curare. Nel ciclismo da strada ho notato una fatica a sviluppare una coscienza della sicurezza, maggiore rispetto alle altre discipline, che hanno una dotazione di sicurezza, soddisfacente. Guardando superficialmente il fenomeno, devo solo stupirmi della tranquillità con cui atleti spinti all'estremo lungo discese velocissime, od in insidiose volate di gruppo, non si curano dei sottili vestiti cui affidano le loro sorti in caso di caduta, tutt'altro che improbabile. Cercando di capire meglio la situazione, mi pare di attribuire ad un sentimento di appartenenza al gruppo la ceca obbedienza con cui si ignorano i rischi. Anche la smania di prestazione, complica la situazione, facendo preferire alla salute qualche grammo in meno come se potesse effettivamente darci il vantaggio, che invece lo stress del timore di cadute divora in misura ben maggiore. Mi auguro che questo abbozzo di psicanalisi, che in fondo si riferisce ad una stato di caduta relativo, venga sviluppato maggiormente da chi pratica attivamente la disciplina sportiva e si cerchi di ottenere una sicurezza allineata all'off-road, rimarginando la ferita che al momento soffre. Biciclette sempre più potenti e veloci mi fanno appendere una spada di damocle, sulla testa di chi, anche questa volta, penserà di preferire la sorniona ed infida complicità del silenzio, che già tanto a fatto per il doping, ad una seria analisi dei sinistri e delle protezioni da promuovere. A chi tocca?
Il male: Tour de France Crash Compilation - YouTube.

Io su le protezioni ho aperto anche un tread apposito.
Purtroppo al momento sembra che il mercato non offra nulla
 

CONTERALLY

Pignone
5 Febbraio 2012
201
4
Castenedolo BS
blog.libero.it
Bici
Bianchi - citybike
Io su le protezioni ho aperto anche un tread apposito.
Purtroppo al momento sembra che il mercato non offra nulla

Ho fatto una ricerca on line ed in effetti è vero che il mercato langue in una completa assenza di risposte. Non c'è neanche una protezione alle anche così duramente colpite durante le cadute.
1940914632_euro-cyclocross.jpg


Dedicato ai pedali c'è qualcosa nel freeride, che andrebbe sviluppato per l'impiego sulle biciclette da corsa. Ecco alcuni esempi.
Sixs11a2.jpg

Sixs11a1.jpg

bluegrass-wolverine_.jpg_x600.jpg.jpeg

Come si è potuto osservare nei video questi punti sono esposti a traumi di varia entità e le protezioni ci vanno tutte, al pari del casco. L'incoscienza non regge.
 

BartMan

Apprendista Passista
29 Maggio 2010
864
12
Visita sito
Bici
Masciarelli
Guarda e' giudizio unanime che per gli stradisti siano indumenti troppo pesanti.. Quasi a rischio disidratazione
Si trova anche qualche divisa per il rugby con le imbottiture...
Ma niente di specifico.
C'era qualcosa con gli inserti ceramici della brico ma più che altro per le scivolate
 

CONTERALLY

Pignone
5 Febbraio 2012
201
4
Castenedolo BS
blog.libero.it
Bici
Bianchi - citybike
Capisco perfettamente che l'impressione di solidità che il ciclismo su strada trasmette attraverso i media che coinvolge nelle sue manifestazioni, indori la situazione al punto da venirne ammaliati e persuasi a restare immobili sul trono. Se invece mi metto sul serio ad analizzare la sicurezza e faccio dei paralleli con discipline simili nel rapporto rischi-protezioni debbo ammettere che questa disciplina soffre il ritardo più alto e che è un segno di sotto sviluppo, di cui debbo veramente vergognami come un bambino. Se è vero che non posso trascurare le esigenze del movimento dell'atleta e anche vero che debbo provare a trasferire lo stesso principio in altri campi e considerare cosa ne sarebbe degli infortuni se la mettessimo sullo stesso piano. Dalla formula 1 al Down Hill, si può osservare come negli ultimi anni si sia dato più ascolto alle esigenze vere della sicurezza e che i rimedi introdotti hanno dato solo beneficio alle qualità professionali ed agonistiche. La sicurezza viene prima delle prestazioni e non viceversa. Un atleta deve avere gli stessi diritti al di là della disciplina in cui è impegnato e il livello di sicurezza è uno dei principali aspetti che ne rappresentano lo status. Serie A o serie B? Ho imparato che i difetti abbondano, dove già ce ne sono troppi ed auspico che la molla dell'orgoglio basti a colmare il gap.