La Sky gioca la carta trasparenza

warsaw

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Lapsus Freudiano? ;nonzo% Direi che il ciclismo sarebbe alla frutta, qualora lui fosse dopato, non qualora NON lo fosse.

ma noooo era geniale...

cioè nel caso frullino fosse pulito saremmo tutti alla frutta perché vediamo del marcio ovunque... ipotesi altamente improbabile a parer mio :mrgreen:

e aggiungo: stiamo assistendo allo stesso teatrino da 60 anni (da quando esiste la rai :asd: ) dalle lacrime di merckx in avanti. Meglio coppi che ci raccontava com'era composta la sua scialappa...
 

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No, contrario. Se fosse dopato, lo si becca, lo si squalifica e si torna a sperare.
Nel caso non sia dopato, difronte a dubbi continui e carrettate di merda tirate a sproposito contro un innocente il ciclismo non avrebbe proprio più niente da dire. Imho.
Concordo.
Di fronte alla posizione della squadra e dell'analisi fatta da Grappe, sarebbe il caso di tenersi per se i dubbi e aspettare che emerga altro ma vedo che ormai l'onda e' montata e c'e' chi non si da pace.
Non ha alcuna logica ma piu' leggo sti coplevolisti e piu' credo a Froome.

Capisco possa dar fastidio ma un'altra soluzione e' che il tipo sia veramente un campione.
 

Bettina

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dico la mia personalissima opinione...ossia che è sbagliato accusare o comunque rompere le scatole ad un atleta senza prove certe!!! Se passiamo ad accusare o comunque a rompere le scatole senza prove certe allora tutto diventa lecito, ed io posso accusare chiunque in merito ad un ipotetico furto che ho subito ieri.

Poi all'inizio volevano i dati per vedere se erano coerenti, ed una volta avuti ed analizzati dicono che anche i dati son truccati...qualsiasi cosa faccia froome a questo punto e inutile, per la gente che non capisce nulla (e non solo in merito di sport, perche qua si esce dall'ambito sportivo) sa solo accusare e non pensare...
 

Ser pecora

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ma noooo era geniale...

cioè nel caso frullino fosse pulito saremmo tutti alla frutta perché vediamo del marcio ovunque... ipotesi altamente improbabile a parer mio :mrgreen:

I processi non si fanno sulle probabilità, quelli si chiamano linciaggi.
O perlomeno...sarei curioso di vedere se lo facessero a te il processo sulle probabilità cosa ne penseresti...
 

freeroad

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Io nella mia ignoranza però mi chiedo (come mi chiesi ai tempi dello "scoop" L.A.) ...se ormai siamo certi di tutto, sappiamo altrettanto, ci facciamo films che beautiful a confronto è roba da poppanti...perchè mai continuiamo a seguire questo maledetto/benedetto sport? che cosa a che fare con noi..così sagaci, giudici pronti a decidere del bene e (soprattutto del male) degli atleti?
ci piace il cilicio e la gogna...tanti anni fa qualcuno- studiando il significato retributivo della pena- diceva che non aspettiamo altro...la condanna...per farci contenti. perchè non è tanto la storia che il colpevole deve pagare, ma la nostra soddisfazione nel sapere che "l'avevo detto io, ora l'hanno beccato"
e non veniamoci a dire che "è giusto così, perchè quelli innocenti hanno il diritto di essere premiati, visto che hanno giocato pulito". abbiamo appena detto che sono tutti pieni come uova.
forse è ora di smetterla di nascondersi dietro un dito. In un rozzo e superficiale teatrino del tirare a indovinare. continuiamo a dimenticarci che dietro le nostre valangate di cacca ci stanno dietro degli esseri umani, che hanno cuore testa e gambe. proprio come noi. a volte bisognerebbe unire il cervello alla sensibilità, alla comprensione, alla compassione. saremmo forse un po' meno incazzati col mondo e con noi stessi.
 
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Ser pecora

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Del 2010:

Nel mondo del ciclismo ormai la parola doping è tanto naturale quanto l’aria che si respira.
Le cronache sono piene ogni giorno di retate, annunci, licenziamenti, smentite, processi, provette, fialette, flebo, siringhe, manette.
Nei forum si leggono le opinioni più disparate. Si va dal colpevolismo più radicale e violento fino al “lo farei anch’io”.
I più disposti alla riflessione si chiedono cosa sia. I più pragmatici si chiedono che regole inventarsi per contrastarlo. In ogni caso, tutte le posizioni partono dal presupposto che il doping ci sia e che in qualche modo è entrato a far parte del panorama quotidiano.
Tutti conoscono almeno un nome di un campione “dopato”. Uno che abbia conosciuto la tiritera di giornalisti a caccia di scoop, PM, carabinieri, prelievi, e magari la pubblica gogna (magari seguita da, fatua, pubblica riabilitazione). Nel mondo un po’ meno dorato del professionismo di fascia bassa e del dilettantismo però i nomi sono più difficili da conoscere, almeno per i non appassionati, e si fanno a bassa voce. E’ un piccolo mondo.
Più per caso che per altro ho conosciuto alcune di queste persone. E ne sono sempre rimasto scosso per quello che mi hanno comunicato a livello umano. Perché quando li hai davanti, questi che prima erano solo “loro”, loro che vedevi solo su una bici, guizzanti e potenti, ora li vedi nella secchezza di fisici in cui la massa grassa è stata combattuta con allenamenti e diete ferree, provati da decine di migliaia di km al sole ed al freddo, al vento ed alla pioggia, o peggio da ore di rulli al chiuso, annaspando in pozze di sudore. Di colpo ti rendi conto, guardandoli, di una grande impressione di fragilità. Dietro quei fisici forgiati dalla fatica c’è rumore di cristallo rotto. Perché la passione per la bici, il sogno di essere campione, le gare vinte, il bacio della miss, anche se di paese, il sentirsi protetti, spronati dal dirigente, carezzati e incitati dal massaggiatore, le coppe, le braccia alzate sul traguardo, sono sogni.
Sono sogni che molti di noi "biciclisti" (ma non solo) almeno una volta abbiamo fatto.
Queste persone li hanno realizzati.
Magari in piccolo, ma tutto questo lo hanno provato. Poi, però è arrivata l’esclusione. Come negli orrendi reality che ci ammorbano alla tv, sono stati buttati fuori dalla “casa”, ma senza nomination o votazioni, così, di colpo, senza poter fare la valigia, ma magari con un carabiniere che la notte suona alla porta. Ed ecco che le ali del sogno vengono spezzate. Nelle loro parole c’è rabbia, tantissima rabbia. La rabbia di chi sente tradito, da chi si sente escluso, magari mentre in tv continua a vedere quelli che sono ancora dentro, nella dorata “casa” sotto le luci della ribalta. Esclusi da tutto quello che era a portata di mano o quasi. Traditi da chi ne sapeva più di te e ti ha consigliato, ti ha curato, ti ha protetto. Ed ora ti scarica, se ne frega.
La dura legge “del gruppo” è tanto implacabile sulla strada quanto poi, quando sei sceso di sella. Quando nessuno ti vuole più dare una bicicletta da pedalare e ti impone di stare zitto. Il silenzio.
Cosa resta a questi uomini dopo? Resta la schizofrenia dell’essere continuamente condannati ed assolti. Rifiutati ed adulati. Ora angeli ora diavoli. E così la rabbia cresce nelle loro parole. C’è l’orgoglio ferito da riscattare, ma il voto del silenzio che pesa come un masso sulla testa. E che alla fine schiaccia.
Ci sono attività in cui riciclarsi, ma sempre di ripiego si tratta, perché il loro posto è là, in sella, sui pedali, a lottare contro la fatica, a ruota o in fuga. O c’è il patto col diavolo ed il continuare nell’ambiente, sostituendosi a quelli che li hanno traditi. Mi lascia sempre scosso parlare con quelli che hanno provato tutto questo. Il dare un giudizio mi mette a disagio.
Ci sono troppe cose che non capisco e che mai capirò.
Mi fa davvero avere in odio però il doping. Un cancro che non agisce sul fisico in maniera così distruttiva che come nella testa. Ti illude e poi ti schianta. Instilla il dubbio.
Non solo nei ciclisti, ma in tutti.
E' un dubbio che logora, che fa perdere credibilità e che ammanta tutto il sistema di una retorica e di un'ipocrisia decisamente insopportabili.
Non cosi' tanto insopportabile pero'. Alla fine quel che conta...non lo so.
Tante risposte,nessuna risposta. Ed il dubbio che resta.
 

warsaw

Passista
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Ben8
Io nella mia ignoranza però mi chiedo (come mi chiesi ai tempi dello "scoop" L.A.) ...se ormai siamo certi di tutto, sappiamo altrettanto, ci facciamo films che beautiful a confronto è roba da poppanti...perchè mai continuiamo a seguire questo maledetto/benedetto sport? che cosa a che fare con noi..così sagaci, giudici pronti a decidere del bene e (soprattutto del male) degli atleti?
ci piace il cilicio e la gogna...tanti anni fa qualcuno- studiando il significato retributivo della pena- diceva che non aspettiamo altro...la condanna...per farci contenti. perchè non è tanto la storia che il colpevole deve pagare, ma la nostra soddisfazione nel sapere che "l'avevo detto io, ora l'hanno beccato"
e non veniamoci a dire che "è giusto così, perchè quelli innocenti hanno il diritto di essere premiati, visto che hanno giocato pulito". abbiamo appena detto che sono tutti pieni come uova.
forse è ora di smetterla di nascondersi dietro un dito. In un rozzo e superficiale teatrino del tirare a indovinare. continuiamo a dimenticarci che dietro le nostre valangate di cacca ci stanno dietro degli esseri umani, che hanno cuore testa e gambe. proprio come noi. a volte bisognerebbe unire il cervello alla sensibilità, alla comprensione, alla compassione. saremmo forse un po' meno incazzati col mondo e con noi stessi.


lo seguiamo per vedere come va a finire... per vedere chi vince e per vedere la faccia dello sconfitto, per vedere le cadute le volate la fatica le salite e perché ci identifichiamo in uno o nell'altro, perché è uno show e come tutti gli show sono un po' veri e un po' finti...

Ma vero o falso che sia lo seguono sempre più appassionati, nonostante gli scandali doping. La presunta fuga di sponsor c'è stata ma ne sono arrivati altri non meno abbienti, e non sembra che le squadre siano in ambasce, anzi.

Tanti lo seguono perché è bello praticarlo, questo sport, per poi emulare le gesta degli ammirati/criticati pro.

Lo seguono anche quelli scettici perché lo seguono per poi criticarlo qua sul forum

e lo seguono anche quelli che sanno che tanto ci sarà sempre un legame strettissimo tra sport e medicina, così come quelli che seguono il wrestling sanno che è fasullo ma lo seguono perché è uno show grandioso.

Bisogna solo guardarlo con un po' di sana disillusione...


che poi ci siano dei frustrati che buttano fango addosso agli altri perché sono, appunto, frustrati, è un altro paio di maniche... forse sono i primi che dovrebbero aprire gli occhi.
 

warsaw

Passista
11 Giugno 2008
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Tannhäuser
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Ben8
Del 2010:

...Alla fine quel che conta...non lo so.
Tante risposte,nessuna risposta. Ed il dubbio che resta.

molto bello, molto ingenua la chiosa... ma nel 2010 era ancora comprensibile tale dubbio... bisogna ancora ripeterlo allo sfinimento che non esiste sport professionistico senza appoggio della scienza farmacologica? (legale o no dipende dai regolamenti)...
 
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joe66

Gregario
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specialized tarmac sl4
a me questi scheletri che mulinano a 120 pedalate al mminuto mi hanno rotto...sono tutti uguali,con i controlli gli cercano i tortellini ma loro mangiano gli spaghetti e non li becchi fino a quando i controlli nn si affinano.
Ma proprio GRAPPE doveva chiamarsi il tipo della conferenza stampa?
 
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frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
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Specialized sworks sl6
mi mi sembra che ci fossero fior fior di preparatori pronti a mettere la mano sul fuoco anche sulla pulizia di armstrong quindi...
 

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Casati Ellisse II, Specy SJ FSR, Cervélo R3 2013
Al processo alla tappa c'e' chi ha scritto a rai sport che oggi Froome ha finto una crisi per allontanare i dubbio.
Siamo veramente al ridicolo.
 

Maverik89

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lsdb 666 road XCr
a me questi scheletri che mulinano a 120 pedalate al mminuto mi hanno rotto...sono tutti uguali,con i controlli gli cercano i tortellini ma loro mangiano gli spaghetti e non li becchi fino a quando i controlli nn si affinano.
Ma proprio GRAPPE doveva chiamarsi il tipo della SkY?

Grappe non è della sky
 

utah

Maglia Amarillo
18 Dicembre 2006
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Pampas Lacustre.
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Sembra che a Grappe la cosa sia capitata tra capo e collo, la sua risposta o almeno da come è stata messa giu' dalla stampa non allontana nessun dubbio a chi se li è creati, visto che se li è creati attraverso congetture.

Da un punto di vista comunicatvo la SKY non ci fa un gran affare, fino a qualche giorno fa tutto blindato e a chi chiedeva perchè Froome non rendesse acessibili i dati come un Tem Dam qualsisi, rispondevano che non era il caso. Ora tra poco inviteranno i giornalisti in camera di Froome.

Ormai il Tour 2013 volge alla fine e almeno di capovolgimenti clamorosi che possono sempre succedere il vincitore sarà il Keniota con la varicella.
Quindi si conoscono i vincitori di Giro e Tour 2013, Nibali ha vinto il giro con tempi in salita quasi equiparabili a quelli di Froome, secondo al Giro è arrivato un compagno di squadra di Froome, che aveva fatto la campagna del nord ed aveva perso un fracco di tempo ed energie nelle prime tappa a trascinarsi lo sfasciato Wiggins, magari arrivandoci in altro modo poteva pure impensierire Nibali od oltre..


Ma.......;nonzo%
Nessuno che abbia chiesto questo o quello..
Froome già era discusso dopo il tour 2012 e vuelta 2011, prima no, prima forse il ministro Francese sapeva neppure chi fosse..
 

marko62

Pedivella
9 Ottobre 2011
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mycustom
Probabilmente sfiniti dalle accuse e dai sospetti alla Sky hanno pensato di giocarsi la carta della trasparenza per alleviare la pressione. O quantomeno provarci.

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ma saranno veri? fossi in loro li avrei forniti falsi, tanto se servono solo a scopo di immagine perchè mai cedere informazioni alla concorrenza?