Tu si?Leggendo questo articolo datato 2009 mi sembra impossibile che non siano falliti prima.
Certo lo stile Toyota è il massimo,
vallo a raccontare alle 68 persone(operai) licenziate.
Corriere del Veneto 09/05/2009
La Campagnolo fattura ma ristruttura. «Riorganizziamo l'azienda, 60 esuberi»
VICENZA - Razionalizzazione interna alla «Campagnolo», l'azienda di biciclette da corsa leader nel mondo: cessazione del rapporto di lavoro per 60 impiegati e operai dello stabilimento vicentino. L'annuncio è stato dato ieri, entro maggio i licenziamenti saranno effettivi. «Puntiamo a una riorganizzazione della produzione 'per processi', sullo stile della Toyota - spiega l'amministratore delegato Valentino Campagnolo - nonostante anche il nostro settore sia colpito dalla crisi pensiamo di concludere questo esercizio in positivo, con circa 110 milioni di euro di fatturato e ordini in crescita del 6 cento».
La ristrutturazione aziendale è stata concordata con i sindacati Fim Cisl e Fiom Cgil per ammortizzatori sociali e accompagnamenti alla pensione. Il gruppo Campagnolo conta 438 occu¬pati nel Vicentino - fra la casa madre e il marchio «
Fulcrum» di Arcugnano - oltre a 230 lavoratori, prevalentemente operai, in una terza fabbrica a Bitesti in Romania. «L'82 per cento del nostro mercato è stra¬niero, soprattutto americano che assorbe il 14 per cento della produzione totale - spiega l'ad - subiamo la concorrenza di competitors particolarmente aggressivi. In¬tendiamo continuare ad essere leader, e per questo ci stiamo riorganizzando: da un lato con forti investimenti in innovazione, abbiamo stanziato due milioni centomila euro per nuovi marchi e brevetti, dall'altro con una razionalizzazione della produzio¬ne ».
L'anno fiscale in Campagnolo si apre il primo giugno e si chiude il 31 maggio successivo: il bilancio 2007-2008 è stato chiuso con 104 milioni di euro fatturati, e un utile di un milione e mezzo. «Dei 60 esu¬beri, 20 saranno accompagnamenti alla pensione, 20 andranno in mobilità e i rima¬nenti in cassa integrazione e poi mobilità - spiega Paolo Buratto, responsabile del personale - a Vicenza rimarranno le lavora¬zioni ad alto valore aggiunto, come la pro¬duzione di stampi e la prototipazione.
Lì servono elevate professionalità, che conti¬nueranno a rimanere in Italia. Il fatto è che l'azienda sta passando da una struttura pi¬ramidale a una organizzazione per proces¬si, più agile.
Certi ruoli non hanno più ra¬gione di esistere, e vanno a incidere negati¬vamente sul costo del prodotto». L'azien¬da ha previsto uno stanziamento con fon¬di propri di circa mille euro per ognuno dei dipendenti in esubero per avviare un percorso di riqualificazione personalizza¬to, scelto dallo stesso lavoratore.