telaio in titanio rotto

pantera

Passista
5 Marzo 2009
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Napoli
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Bici
da corsa
Io è 5 anni che vado in bici.
Quando mi anno consigliato di comprare quella bici(un mio amico, che aveva anche lui) per me era buona,non sono andato in cerca altre marche del venditore mi fidavo e ho preso quella
non te la prendere ora per continuare a sostenere la bonta del titanio denigrano l'azienda difetti e dobolezze possono averle tutte le bici e con qualsiasi materiale
 

observer65

Novellino
31 Agosto 2008
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Mai sentito parlare di percentuali?... :mrgreen:

E' vero, probabilmente non sono molte le bici in titanio che si rompono in quel modo, ma è anche vero che non sono nemmeno molte quelle che circolano. Quindi ricavale tu le percentuali.
E poi sono davvero così eterni? Usiamoli mettendoli alla frusta...che dici?Stressiamolo il materiale con un uso agonistico, altro che giretto della domenica, e poi possiamo parlare di percentuali.

Bye Bye
 

LEGEND BIKE

Pedivella
30 Giugno 2009
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E poi sono davvero così eterni? Usiamoli mettendoli alla frusta...che dici?Stressiamolo il materiale con un uso agonistico, altro che giretto della domenica, e poi possiamo parlare di percentuali.

Bye Bye
Possiamo chiedere a Bartoli, Cipollini, Armstrong, Chiappucci... potremmo andare avanti, che il titanio lo hanno usato e non proprio per il giretto della domenica.
 

cicquetto

Apprendista Velocista
14 Novembre 2006
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massa [BN]
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E' vero, probabilmente non sono molte le bici in titanio che si rompono in quel modo, ma è anche vero che non sono nemmeno molte quelle che circolano. Quindi ricavale tu le percentuali.
E poi sono davvero così eterni? Usiamoli mettendoli alla frusta...che dici?Stressiamolo il materiale con un uso agonistico, altro che giretto della domenica, e poi possiamo parlare di percentuali.

Bye Bye

se il limite di fatica del titanio non viene raggiunto questo resisterà nel tempo sia ad un uso agonistico continuo che all'uso tranquillo della domenica.

ovvio che se c'è un difetto nel materiale è un altro discorso ma questa è una possibilità da considerare per ogni materiale.
 
6 Settembre 2008
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como e livigno
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Bici
cannondale supersix
se il limite di fatica del titanio non viene raggiunto questo resisterà nel tempo sia ad un uso agonistico continuo che all'uso tranquillo della domenica.

ovvio che se c'è un difetto nel materiale è un altro discorso ma questa è una possibilità da considerare per ogni materiale.
il titanio e da vegett......senza offesa.......saluti
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
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Mi piacerebbe sapere il parere di Legend che lavora col titanio: dalla foto avrei detto che la "cricca" era partita dalla saldatura tra il verticale e la zona del mov. centrale, per poi propagarsi sull'obliquo e sul verticale stesso, nel retro.

Ma c'è la possibilità che abbia fatto un altro percorso, dall'obliquo alla saldatura, ad esempio? Certo che se fosse stata la saldatura il solo punto debole la crepa sarebbe rimasta circoscritta...

Mi chiedo anche: è un processo che è avvenuto per gradi, un punto ha ceduto e si è portato dietro gli altri, oppure tutto in un colpo?
 
6 Settembre 2008
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como e livigno
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Bici
cannondale supersix
invece sei stato offensivo e poco comprensibile. Che vuol dire vegett....???

Se hai qualcosa da dire dilla chiara, qua nessuno sta difendendo un materiale rispetto ad un altro: non è questo l'argomento del topic
ho solamente detto che dalle mie parti la maggior parte delle persone che usano il titanio sono persone anziane (sicuramente rampanti). non era mia intenzione offenderti.......di nuovo saluti.
 

-GURU OIRO-

Pedivella
17 Novembre 2007
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TN
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Rewel CSL
E' vero, probabilmente non sono molte le bici in titanio che si rompono in quel modo, ma è anche vero che non sono nemmeno molte quelle che circolano. Quindi ricavale tu le percentuali.
E poi sono davvero così eterni? Usiamoli mettendoli alla frusta...che dici?Stressiamolo il materiale con un uso agonistico, altro che giretto della domenica, e poi possiamo parlare di percentuali.

Bye Bye
Mi spiace ma proprio non concordo...
E' fuori discussione che i telai in titanio in circolazione sono percentualmente molti meno di quelli in alluminio o in carbonio. La cosa è ovvia.
Tuttavia fatte le dovute proporzioni, per mia esperienza diretta, i telai che ho visto in giro rotti sono decisamente più quelli in carbonio o in alluminio.


"Usiamoli mettendoli alla frusta..." Eh eh, lasciamo perdere, :mrgreen: Ho visto in giro mtb in titanio di 20 anni ancora perfette... Ho seri dubbi che lo stesso telaio se fosse fatto in carbonio tra 20 anni sia ancora in vita... o-o
 

LEGEND BIKE

Pedivella
30 Giugno 2009
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ho solamente detto che dalle mie parti la maggior parte delle persone che usano il titanio sono persone anziane (sicuramente rampanti). non era mia intenzione offenderti.......di nuovo saluti.
Possiamo chiedere a Bartoli, Cipollini, Armstrong, Chiappucci... potremmo andare avanti, che il titanio lo hanno usato e non proprio per il giretto della domenica.

Infatti, tutta gente che portava o porta a spasso il nipotino.
 

LEGEND BIKE

Pedivella
30 Giugno 2009
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Mi piacerebbe sapere il parere di Legend che lavora col titanio: dalla foto avrei detto che la "cricca" era partita dalla saldatura tra il verticale e la zona del mov. centrale, per poi propagarsi sull'obliquo e sul verticale stesso, nel retro.

Ma c'è la possibilità che abbia fatto un altro percorso, dall'obliquo alla saldatura, ad esempio? Certo che se fosse stata la saldatura il solo punto debole la crepa sarebbe rimasta circoscritta...

Mi chiedo anche: è un processo che è avvenuto per gradi, un punto ha ceduto e si è portato dietro gli altri, oppure tutto in un colpo?
Impossibile stabilire a vista da dove è partita la crepa e per quale motivo,
bisognerebbe fare una radiografia per saperne di più.
A naso sembrerebbe un difetto di saldatura ma è solo una sensazione personale, nulla di scientifico.
Riguardo alle rotture dei vari materiali mi permetto di dire che tutto quello che vediamo noi in giro, e quando dico noi ci metto anche i produttori a tutti i livelli, non ha e non può avere un dato statistico attendibile su cosa si rompe di più. Al massimo abbiamo i dati sul nostro marchio.
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
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Impossibile stabilire a vista da dove è partita la crepa e per quale motivo,
bisognerebbe fare una radiografia per saperne di più.
A naso sembrerebbe un difetto di saldatura ma è solo una sensazione personale, nulla di scientifico.
Riguardo alle rotture dei vari materiali mi permetto di dire che tutto quello che vediamo noi in giro, e quando dico noi ci metto anche i produttori a tutti i livelli, non ha e non può avere un dato statistico attendibile su cosa si rompe di più. Al massimo abbiamo i dati sul nostro marchio.

Grazie per la risposta, sei stato molto chiaro.

Quanto alle statistiche di rottura la tua riflessione è corretta e giustamente cauta, come era corretta l'ipotesi di Guru Oiro che abbinava la percentuale di rotture con la percentuale di telai in commercio.

L'idea che mi sono fatto è che è vero che quando il mercato era dominato dall'alluminio le rotture di telai in alluminio erano all'ordine del giorno, così come ora quando si parla di carbonio. Ma il nodo sta qui: queste statistiche sono falsate dal fatto che il 99% dei marchi sul mercato sforna telai in carbonio, e ciò vuol dire che statisticamente l'incidenza sarà più alta. Ma non solo: è la qualità della lavorazione a mio avviso che fa la differenza sul numero delle rotture e non il numero alto di aziende.
La stessa cosa valeva per l'alluminio, telai come Klein in alluminio Gradient oppure come certi Caad Cannondale, sono andati oltre il tempo, altri lavorati e prodotti con criteri di massa hanno evidenziato tutti i loro limiti. Però capiamoci, anche i caad si rompevano, certi caad5 da mtb avevano dei punti nevralgici poi riveduti dal progetto successivo, ma ci stava, erano telai tirati al limite per l'epoca, che offrivano il massimo in termini di prestazione, non erano destinati alla massa, erano telai in cui si cercava il limite: non c'era altro di meglio sul mercato.

Se ragioniamo in questi termini capiamo come possano essere percentualmente basse le rotture del titanio in rapporto al numero dei telai circolanti: non perché il rapporto sia favorevole, ma perché si tratta di una lavorazione che richiede una certa "arte", che non è stata massificata, che non viene prodotta con criteri di lavorazione medio/bassi, che non è destinata ad invadere il mercato offrendo il miglior prodotto per qualità/prezzo rispetto alla concorrenza. Tutte queste cose insieme concorrono a mantenere una produzione che vorrei definire di elite, e su una produzione del genere ci sta che anche le rotture siano molto molto basse in percentuale, perché la qualità è alta.
La conseguenza è che chi ha tentato di fare il titanio cercando una scorciatoia per vendere di più, ha messo sul mercato prodotti che non sono neanche lontani parenti dei telai in titanio.
 

LEGEND BIKE

Pedivella
30 Giugno 2009
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La conseguenza è che chi ha tentato di fare il titanio cercando una scorciatoia per vendere di più, ha messo sul mercato prodotti che non sono neanche lontani parenti dei telai in titanio.
Hai toccato il punto centrale che io non voglio approfondire perchè sono di parte.
Hai però perfettamente ragione quando sostieni che la difficoltà di lavorazione del titanio, e di conseguenza anche i margini ridotti rispetto ad altri materiali, lo rendono scarsamente appetibile a chi ha l'esigenza di fare grandi numeri.
Qualche grande marchio lo ha presentato a corollario di collezioni incentrate su altri materiali, e proprio perchè manca l'esperienza di fondo indispensabile per la lavorazioni di questi materiali, i prodotti presentati hanno raramente avuto successo.
Il prezzo poi è determinato da una moltitudine di fattori, a scapito del cliente finale che ha sempre più difficoltà a capire se effettivamente il prezzo pagato corrisponde alla qualità del prodotto.
Oggi secondo me è indispensabile far percepire al cliente che dietro a quegli 8 tubi non c'è solo marketing. Questo è quello che secondo me ci manca a livello italiano. Altrimenti non si spiega come mai 4/5 marchi tedeschi relativamente giovani stiano imperversando sul mercato prendendosene fette non indifferenti. La tecnologia è sempre stata al centro della loro cultura.
Stanno facendo esattamente quello che hanno già fatto da tempo con le auto.
Ci ricordiamo che cosa era Audi 25 anni fa?
Ricerca, sperimentazione e tecnologia, quello che da noi, in moltissimi settori, manca ormai da qualche secolo.
SCUSATE IL MEGA OT!