granfondo Il Lombardia 2017

badlands ha scritto:

La prima edizione di Roma (in cui ero presente) ha avuto seri problemi di gestione del traffico nel finale.
E poi in effetti sì, Roma non è Como, cioè una città in cui esiste una sola strada per passare da un lato all'altro del lungolago.
E' vero, bisogna saperle scegliere, e conoscendo il traffico di Como la domenica ho scelto di evitare di rischiare la vita.

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Nella prima edizione ci fu qualche problema anche per il doppio percorso, poi hanno fatto tesoro degli errori e da 4 anni non ci sono più problemi

Corvo Torvo ha scritto:

Non so se tu sia mai stato a Como. Roma è abituata a ricevere e gestire milioni di visitatori. Como si blocca con qualche migliaio, anche senza una GF: chiudi 2 strade e ti ritrovi come pacman in mezzo a 4 fantasmini.

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Certo che ci sono stato, sia individualmente che durante la Randolario e ho capito che da quelle parti l'intolleranza verso i ciclisti assume i contorni di allarme sociale. Quanto accaduto era stato ampiamente annunciato...

Io quelle zone le frequento quotidianamente ed in effetti Como è a livello di Milano in quanto a traffico; ho fatto questa GF nel 2008 ma è stata l' ultima, proprio per il livello di intolleranza; già non trovo sensata l' idea di correre Granfondo a livello amatoriale, se in più la sicurezza è quasi peggiore che in un' uscita tradizionale, la domanda che mi sorge spontanea è perchè la gente vada ancora a farle, mah...

Zarathustra87 ha scritto:

Io quelle zone le frequento quotidianamente ed in effetti Como è a livello di Milano in quanto a traffico; ho fatto questa GF nel 2008 ma è stata l' ultima, proprio per il livello di intolleranza; già non trovo sensata l' idea di correre Granfondo a livello amatoriale, se in più la sicurezza è quasi peggiore che in un' uscita tradizionale, la domanda che mi sorge spontanea è perchè la gente vada ancora a farle, mah...

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più che altro perché vada a farle a Como!!

Da comasco posso dire che il problema del traffico deriva dal fatto che c'è una sola strada che porta a Bellagio (statale Lariana) ed una sola strada che permette di girare la città (il girone, a senso unico), per cui basta solo il mal funzionamento di un semaforo per creare il caos, figuriamoci una manifestazione che sega in due la città impedendo di entrare, uscire o spostarsi nella viabilità principale. Traffico locale e traffico da città turistica nel fine settimana fanno il resto. Ne deriva così il logico taglio del San Fermo (che comunque non è certamente la salita più significativa della granfondo, ma solo l'ultima in ordine di successione). Sensata l'ipotesi di far terminare la parte agonistica in cima al Civiglio (spazi però limitati) e poi il trasferimento libero in piazza Cavour (stile Gf Laigueglia con arrivo al Colle e la logistica sotto alla partenza). Suggestiva ma più problematica l'idea di proseguire da Civiglio per 3/4 chilometri fino ad Albavilla per poi fare l'arrivo in salita (tosta) in cima all'Alpe del Vicerè (ma questa sarebbe una cosa completamente diversa e più difficile da gestire).

Airone del Chianti ha scritto:

Certo che ci sono stato, sia individualmente che durante la Randolario e ho capito che da quelle parti l'intolleranza verso i ciclisti assume i contorni di allarme sociale. Quanto accaduto era stato ampiamente annunciato...

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Io sono ligure (tigullino) però mi è capitato qualche volta di uscire in bici in quelle zone, partendo da Monza fino al Lago, salendo al Ghisallo e poi rientrando. Posti belli. Però ho registrato anch'io una notevole intolleranza da parte degli automobilisti nei "nostri" confronti. Cosa che, dalle mie parti, fortunatamente è meno frequente, pur in presenza di poche strade con unica corsia per senso di marcia. Devo però ammettere che anche il comportamento di molti ciclisti brianzoli sia certe volte prepotente. Sembra quasi che più che uscire in bici si vada in guerra: ciclisti vs automobilisti. Io credo che sia una conseguenza del fatto che il tessuto sociale, in Italia ed in particolare in determinate zone geografiche dove ha trionfato da decenni il mito dell'individualismo, sia ormai sfilacciato e ridotto ai minimi termini. In ogni ambito sociale: sulle strade, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, in famiglia, sembra prevalere il tutti contro tutti. Credo che l'amara realtà sia questa...

Nel 2008 o 2009 ho fatto la scorta tecnica alla GF che finiva a Como, ho rischiato la vita, come molti ciclisti, scappando da automobilisti inferociti fuori dalle macchine che ci inseguivano.

Vedo che le cose in questi anni non sono cambiate.

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Scaldamozzi ha scritto:

Nel 2008 o 2009 ho fatto la scorta tecnica alla GF che finiva a Como, ho rischiato la vita, come molti ciclisti, scappando da automobilisti inferociti fuori dalle macchine che ci inseguivano.

Vedo che le cose in questi anni non sono cambiate.

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Alle GF il carro scopa bisognerebbe usarlo per far salire un po' di maleducati e portarli in questura.

Io guardo il lato positivo: nel tratto muro-como ho visto tante auto ferme a bordo strada per farci passare anche in assenza di vigili o volontari.
Sinceramente per come si comporta la (ahimè) maggioranza di noi i comaschi mi sono sembrati, in quest'occasione, fin troppo disponibili.
Ricordo che tra quelli che pretendono il rispetto dagli automobilisti ci sono gli idioti che sabato si sono rimessi a pedalare sul San fermo dopo che erano transitati non più di 20 corridori

Premessa: sono nato e cresciuto a Magreglio, per chi non lo sapesse il comune dove c'è il Ghisallo, quindi conosco perfettamente le strade su cui avete corso la GF e le dinamiche del traffico da quelle parti ...

Airone del Chianti ha scritto:

Certo che ci sono stato, sia individualmente che durante la Randolario e ho capito che da quelle parti l'intolleranza verso i ciclisti assume i contorni di allarme sociale. Quanto accaduto era stato ampiamente annunciato...

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Suvvia ... la situazione di Como e del Triangolo Lariano non è peggiore rispetto a tante altre parti d'Italia ...
Certo è che se mi porti ad esempio quanto successo durante una Randolario, perdonami, ma il confronto non regge: è una manifestazione con partenza alla francese e che per questo riversa sulle strade gruppi di varie dimensioni molto scaglionati e che ovviamente allungano di molto i tempi di transito della manifestazione ...
Mettiamoci anche che nonostante si tratti di una Randonnè, gli scalmanati ci sono sempre (basta leggeri i commenti qui, a tutte le edizioni ...)

Una GF sulle mie (passatemelo dai ) strade ritengo sia fattibilissima ... basta saperla organizzare a modo e nel periodo più idoneo (ad esempio in primavera, con luce fin dalla mattina presto che consente una partenza anticipata ... )

Domenica, da quanto ho letto, l'unico problema è stata una organizzazione che è ben rodata per le corse dei pro ma che ha molto da imparare sulla gestione di una manifestazione amatoriale ...

seste ha scritto:

Io sono ligure (tigullino) però mi è capitato qualche volta di uscire in bici in quelle zone, partendo da Monza fino al Lago, salendo al Ghisallo e poi rientrando. Posti belli. Però ho registrato anch'io una notevole intolleranza da parte degli automobilisti nei "nostri" confronti. Cosa che, dalle mie parti, fortunatamente è meno frequente, pur in presenza di poche strade con unica corsia per senso di marcia. Devo però ammettere che anche il comportamento di molti ciclisti brianzoli sia certe volte prepotente. Sembra quasi che più che uscire in bici si vada in guerra: ciclisti vs automobilisti. Io credo che sia una conseguenza del fatto che il tessuto sociale, in Italia ed in particolare in determinate zone geografiche dove ha trionfato da decenni il mito dell'individualismo, sia ormai sfilacciato e ridotto ai minimi termini. In ogni ambito sociale: sulle strade, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, in famiglia, sembra prevalere il tutti contro tutti. Credo che l'amara realtà sia questa...

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Ricordiamoci sempre, come hai giustamente scritto, che spesso siamo noi ciclisti a fare la parte dei prepotenti per strada eh

Scaldamozzi ha scritto:

Nel 2008 o 2009 ho fatto la scorta tecnica alla GF che finiva a Como, ho rischiato la vita, come molti ciclisti, scappando da automobilisti inferociti fuori dalle macchine che ci inseguivano.

Vedo che le cose in questi anni non sono cambiate.

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Visto gli anni che citi, direi che ti riferisci alla Casartelli ... giusto?

Ecco ... vale lo stesso discorso che ho fatto sopra per la Randolario ... partenza alla francese ... gruppi sparpagliati e lungo tempo di transito ...

Corvo Torvo ha scritto:

Io guardo il lato positivo: nel tratto muro-como ho visto tante auto ferme a bordo strada per farci passare anche in assenza di vigili o volontari.
Sinceramente per come si comporta la (ahimè) maggioranza di noi i comaschi mi sono sembrati, in quest'occasione, fin troppo disponibili.
Ricordo che tra quelli che pretendono il rispetto dagli automobilisti ci sono gli idioti che sabato si sono rimessi a pedalare sul San fermo dopo che erano transitati non più di 20 corridori

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:eek: :eek: :eek:

CHIAPPA ha scritto:

Visto gli anni che citi, direi che ti riferisci alla Casartelli ... giusto?



Ecco ... vale lo stesso discorso che ho fatto sopra per la Randolario ... partenza alla francese ... gruppi sparpagliati e lungo tempo di transito ...

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No, la Casartelli la conosco e l'ho fatta in bici diverse volte, l'ultima nel 2015.

Era una GF e se non ricordo male il giorno prima o dopo il Lombardia.

L'hanno fatta solo una volta e poi non l'hanno più ripetuta.

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[/QUOTE]
Una GF sulle mie (passatemelo dai ) strade ritengo sia fattibilissima ... basta saperla organizzare a modo e nel periodo più idoneo (ad esempio in primavera, con luce fin dalla mattina presto che consente una partenza anticipata ... )

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Per me la formula del giorno prima o del giorno dopo come si fa per le classiche del nord rende la cosa più accattivante.
A mio avviso andrebbe eliminata la componente agonistica (no classifiche) e credo che la partenza alla francese (tipo tra le 7 e le 9) con la consapevolezza che le strade sono aperte ci farebbe godere molto di più il percorso. Al Fiandre partecipano 15000 persone su un tracciato (dal percorso medio a scendere) che si snoda in un'area di dimensioni simili al triangolo lariano: non si lamentano gli abitanti, non si lamentano i ciclisti.

Domanda per chi c'era. Annunciati 1400 partenti. Arrivati in 700 (da classifica su Endu.net)
Possibile che ci siano 700 tra ritirati e non partiti?

Corvo Torvo ha scritto:

Per me la formula del giorno prima o del giorno dopo come si fa per le classiche del nord rende la cosa più accattivante.
A mio avviso andrebbe eliminata la componente agonistica (no classifiche) e credo che la partenza alla francese (tipo tra le 7 e le 9) con la consapevolezza che le strade sono aperte ci farebbe godere molto di più il percorso. Al Fiandre partecipano 15000 persone su un tracciato (dal percorso medio a scendere) che si snoda in un'area di dimensioni simili al triangolo lariano: non si lamentano gli abitanti, non si lamentano i ciclisti.

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Secondo me la partenza alla francese complica soltanto le cose ...

Paragone con il Fiandre ... poco applicabile ... da quelle parti hanno tutta un'altra cultura della bicicletta (mezzo di trasporto in primis, poi mezzo sportivo/ludico) oltre al fatto che le strade percorse sono molto meno trafficate e le aree molto meno densamente popolate ...

seste ha scritto:

Io sono ligure (tigullino) però mi è capitato qualche volta di uscire in bici in quelle zone, partendo da Monza fino al Lago, salendo al Ghisallo e poi rientrando. Posti belli. Però ho registrato anch'io una notevole intolleranza da parte degli automobilisti nei "nostri" confronti. Cosa che, dalle mie parti, fortunatamente è meno frequente, pur in presenza di poche strade con unica corsia per senso di marcia. Devo però ammettere che anche il comportamento di molti ciclisti brianzoli sia certe volte prepotente. Sembra quasi che più che uscire in bici si vada in guerra: ciclisti vs automobilisti. Io credo che sia una conseguenza del fatto che il tessuto sociale, in Italia ed in particolare in determinate zone geografiche dove ha trionfato da decenni il mito dell'individualismo, sia ormai sfilacciato e ridotto ai minimi termini. In ogni ambito sociale: sulle strade, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, in famiglia, sembra prevalere il tutti contro tutti. Credo che l'amara realtà sia questa...

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condivido pienamente la tua analisi

CHIAPPA ha scritto:

Secondo me la partenza alla francese complica soltanto le cose ...

Paragone con il Fiandre ... poco applicabile ... da quelle parti hanno tutta un'altra cultura della bicicletta (mezzo di trasporto in primis, poi mezzo sportivo/ludico) oltre al fatto che le strade percorse sono molto meno trafficate e le aree molto meno densamente popolate ...

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Tutto vero sulla logistica e sulla densità di popolazione, ma non parliamo di raggiungere le 10000 partecipazioni, ma magari 2000... Porti gente che viene a vedere la gara Pro, porti le famiglie, riempi gli alberghi... insomma un po' di indotto si crea.

Corvo Torvo ha scritto:

Tutto vero sulla logistica e sulla densità di popolazione, ma non parliamo di raggiungere le 10000 partecipazioni, ma magari 2000... Porti gente che viene a vedere la gara Pro, porti le famiglie, riempi gli alberghi... insomma un po' di indotto si crea.

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Ah guarda che con me sfondi una porta aperta eh

Sono fermamente convinto che la zona del Triangolo Lariano abbia tutte le caratteristiche per poter ampliare i propri bilanci alla voce "Turismo" cavalcando l'onda della bicicletta nelle sue varie forme e declinazioni ...

Ci sono strade tutto sommato ben tenute, salite mitiche e conosciute in tutto il mondo, ottima recettività alberghiera, paesaggi e scorci splendidi ...

Ed è davvero un peccato che in una zona simile non si riesca mai ad organizzare un evento senza uno strascico di polemiche lungo come la fame

Ok, le amministrazioni comunali che spesso si mettono di traverso, ma a mio parere sta anche tanto alla capacità dell'organizzatore riuscire a mettere in luce le potenzialità (anche in termini di indotto) che eventi del genere possono portare ...

Certo ... alla base ci deve stare la capacità di organizzare un evento a prova di bomba ... nulla deve essere lasciato al caso ...

Driiiin .... ok ... è suonata la sveglia ... stavo sognando .. scusate :-) :-) :-)

Corvo Torvo ha scritto:

Ricordo che tra quelli che pretendono il rispetto dagli automobilisti ci sono gli idioti che sabato si sono rimessi a pedalare sul San fermo dopo che erano transitati non più di 20 corridori

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Quoto in pieno! Ero a pochi metri dallo scollinamento e a nulla sono valse le mie grida che "Via dalla strada!". Qualcuno ha creato anche rallentamenti a chi era in gara! Parlo di una gara di professionisti.
Quelli andrebbero sanzionati a norma di codice della strada!:angrymod:
Se noi ciclisti amatori non abbiamo rispetto dei nostri idoli "ciclisti professionisti" come pensiamo di pretendere rispetto dagli automobilisti?

Aggiungo tra i "somari" [termine civile] anche quelli che si sono messi a ridere quando è arrivato con molto ritardo un gruppetto in cui c'era anche chi Il Lombardia l'ha vinto più di una volta e ha vinto anche un Giro d'Italia. Con 20 minuti di ritardo significa che hanno iniziato il SanFermo quando Nibali era già arrivato, avrebbero potuto ritirarsi girando a destra a Como anziché fare la salita e onorare la corsa! Questi sono i veri ciclisti, quelli che anche se arrivano ultimi onorano il proprio impegno con la squadra, con gli organizzatori, con i tifosi e con se stessi. Altro che prenderli in giro!

EliaCozzi ha scritto:

Quoto in pieno! Ero a pochi metri dallo scollinamento e a nulla sono valse le mie grida che "Via dalla strada!". Qualcuno ha creato anche rallentamenti a chi era in gara! Parlo di una gara di professionisti.
Quelli andrebbero sanzionati a norma di codice della strada!:angrymod:
Se noi ciclisti amatori non abbiamo rispetto dei nostri idoli "ciclisti professionisti" come pensiamo di pretendere rispetto dagli automobilisti?

Aggiungo tra i "somari" [termine civile] anche quelli che si sono messi a ridere quando è arrivato con molto ritardo un gruppetto in cui c'era anche chi Il Lombardia l'ha vinto più di una volta e ha vinto anche un Giro d'Italia. Con 20 minuti di ritardo significa che hanno iniziato il SanFermo quando Nibali era già arrivato, avrebbero potuto ritirarsi girando a destra a Como anziché fare la salita e onorare la corsa! Questi sono i veri ciclisti, quelli che anche se arrivano ultimi onorano il proprio impegno con la squadra, con gli organizzatori, con i tifosi e con se stessi. Altro che prenderli in giro!

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Mi auguro fosse gente che non è mai salita su una bici, altrimenti sarebbero da sopprimere
Purtroppo il linguaggio televisivo che grida alla crisi o che "non aveva la squadra" quando l'Aru o di turno si stacca di 15 secondi, porta ad atteggiamenti come quelli

Io ho applaudito Cunego come è più di Nobili, proprio per quello che hai detto tu