La paura di una BDC.

freeroad

Apprendista Scalatore
25 Settembre 2012
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preferibilmente dove la strada sale
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qualcuna
Pur pedalando ogni giorno non nascondo che un filo di timore ce l'ho sempre ...poi col tempo ho imparato a riconoscere qualche situazione pericolosa in piu', cosi' come imparare a guidare la bici aiuta...per esempio quando vedo persone in discesa con le mani in presa alta mi si imbiancano i capelli...nel limite del possibile cerco di prestare sempre attenzione, poi non si puo' prevedere cosa faranno gli altri. Certo e' che se cominciamo noi a evitare rischi siamo gia' a buon punto. Un'altra cosa che evito come la peste sono le ciclabili, piene di persone senza alcuna cognizione e piuttosto pericolose.:wacko:
 

pelourinho

Novellino
8 Maggio 2016
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Roma
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MTB-Olmo Deep
Dico la mia, potrebbe aiutare per il momento come inizio, una Free Road anziché una BDC classica?
Forse, ma potrei dire anche una cazzata, in questo modo si potrebbe dedicare di più l'attenzione alla strada anziché all'impugnatura del manubrio, le leve del cambio posizionate in un certo modo ecc... ecc

Poi è chiaro che le insidie ci sono sia se stai su una bdc o su una free road, ovvio.
 

marmar

Apprendista Scalatore
31 Ottobre 2008
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savona
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Wilier 100 Hybrid
Si, è pericoloso. Ma la scarsa abitudine fa amplificare la percezione del pericolo. Con l'esperienza ci si attesta su una percezione equilibrata ed una attenzione più "attenta" nel senso che, sapendo quali sono i pericoli reali, la nostra attenzione sarà volta a quelli e non a quelli solo percepiti ma non reali.
Si è un po' contorto, ma spero si capisca:mrgreen:
 

ino

Pignone
10 Ottobre 2010
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Cannondale SuperSix Ultegra 2011
Condivido tutto quanto già detto, e riesco a comprendere la paura di chi non ha dimestichezza col traffico su una strada asfaltata, ben diverso dalla solitudine di un percorso in fuoristrada!
Io consiglio massima attenzione, evitare spostamenti improvvisi, brusche frenate, ecc. ma anche evitare quei comportamenti che danno fastidio agli automobilisti, dal passare col rosso ai semafori allo stare affiancati chiacchierando tranquillamente. Quando guido l'automobile e raggiungo un ciclista, essendo anch'io ciclista, se la strada è stretta rallento e attendo il momento buono per superarlo (senza suonare il clacson), ecc. Però sinceramente mi danno fastidio quei ciclisti che vogliono dimostrare di essere loro i padroni della strada con comportamenti scorretti e/o che mettono a rischio la loro e l'altrui incolumità.
La strada non è nè dell'automobilista nè del ciclista, la strada deve essere condivisa ognuno nel proprio spazio e con le proprie regole nel rispetto reciproco!
Rientrando nel tema della discussione ti dico che la mtb e la bdc sono due modi diversi di "gustare" la bici: è bello pedalare in un sentiero in mezzo alla natura, ma per me è altrettanto bello (forse di più) una bella pedalata su una bici leggera e performante, su una strada asfaltata e vedere che il mio ciclocomputer indica velocità max e velocità medie sempre migliori! o-o
 

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
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Gios Prodigiosa
La paura non è mai un buon presupposto per condurre un mezzo in sicurezza, proprio perchè determina un grado di insicurezza pre determinata. Questa condizione ti farà fare manovre sbagliate, tirare troppo i freni anche quando non è il caso, oppure non avere la giusta decisione e determinazione per rendere palese agli altri le tue intenzioni (vedi ingresso nelle rotonde, in prossimità di una svolta,ecc.). Questo si ripercuote anche sugli altri, anche sui compagni che pedalano vicino a te. In bici è importante avere una guida fluida, senza strappi (accelerazioni e frenate), dare sempre la giusta impressione agli altri di cosa stai per fare (ciclisti e non), saper prevenire ogni situazione di potenziale pericolo (un'auto che ci precede può decidere anche di svoltare davanti a noi all'ultimo momento, oppure decidere di fermarsi... se sei in testa ad un gruppo lo devi poter segnalare a tutti, non solo a te stesso), cosi come occorre avere sempre la percezione della velocità che si sostiene, soprattutto in discesa, per poter frenare in tempo senza rischiare di dover inchiodare e cadere.
Per esperienza personale, dopo 25 anni che vado in bici, mi sembra che le situazioni di pericolo potenziali siano molto spesso determinate dal ciclista, soprattutto quando pedala in gruppo, piuttosto che dagli automobilisti che provengono da dietro e quasi sempre ti vedono.
Esempio: Immagina di essere alla guida di un'auto e vedi due ciclisti affiancati che pedalano al margine della strada: in quel momento ritieni che lo spazio per sorpassarli sia sufficiente per la tua auto e allora acceleri... la buca o il tombino che si ritrovano davanti i due ciclisti per te è invisibile, cosi come è impossibile per te pensare che il ciclista più a destra lo vorrà evitare, portando il ciclista a sinistra verso il centro della strada... ed ecco che uno stupido tombino di 40cm determina un pericolo enorme!
Ma di esempi cosi se ne potrebbero fare all'infinito... quando auto e bici viaggiano sulla stessa carreggiata sono tante le variabili da valutare, e non possiamo aspettarci che l'automobilista di turno si faccia tutti sti ragionamenti preventivi ogni volta che vede qualche ciclista sul bordo strada...
 

tornoindietro72

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13 Ottobre 2015
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Berta2 Bmc SLR01 RIM
condivido in parte il pensiero di abatta68, la paura per me non è negetiva se poi si tramuta in consapevolezza dei pericoli, di ciò che potrebbe accadere di inaspettato, che poi si traduce spesso nel guidare cercando di prevenire, pensando a quel che potrebbe fare o non fare chi ci precede, ci segue, chi potrebbe attraversare col rosso, non rispettare lo stop e via dicendo. Questo modo di aver paura per me è utile in bici, come in moto e in macchina. Certo poi se la paura ti porta a manovre avventate allora un altro paio di maniche.
Per la guida in gruppo...la mandria...io la giudico pericolosa a priori per chi pedala e per chi circola sulle strada con veicoli a motore, basta pensare alla caduta del singolo che innesca effetto domino, visto di persona, con conseguenze funeste.una briciola di paura e un pizzico di "grano salis" consiglierebbe di evitare i grupponi invincibili ed intoccabili virtualmente.
 

pantanina.64

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spezzotto
Le automobili sono pericolose ma credo che anche noi ciclisti dobbiamo rispettare il codice della strada al fine di ridurre i pericoli. In MTB i pericoli ci sono comunque, anche se diversi. Quello che mi sento di dirti è che se dobbiamo fermarci per paura di quello che può accadere non si va da nessuna parte
 

patroclo

via col vento
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Dimenticavo di dirti che io esco in bdc dal 1984 e non mi è mai accaduto nulla. Ho sempre rispettato il codice della strada, indossato il casco e non ho mai desiderato provare l' emozione della velocità in discesa.

cioe' , quando ti vedono........ti schivano :mrgreen::mrgreen::mrgreen:?


p.s. battutaccia accia acciao-o
 

patroclo

via col vento
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Dimenticavo di dirti che io esco in bdc dal 1984 e non mi è mai accaduto nulla. Ho sempre rispettato il codice della strada, indossato il casco e non ho mai desiderato provare l' emozione della velocità in discesa.

vabbe' , pero' a me succede ancora di trovarmi la macchina davanti che mi svolta all'improvviso senza mettere la freccia.....:wacko:
come al solito si tratta di cul.. :wacko:ah no ...volevo dire : fortuna ..si' , si tratta di fortuna :mrgreen:
 

tombazosana

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da corsa
Appena rientrato fradicio, mega temporale, strada allagata,scivolosa, occhiali annebbiati, scuro, lampi e un po' di grandine...... Bellissimo!!! Fantastico!!

si parte piano e dopo si rallenta..
 

patroclo

via col vento
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Vogliamo parlare delle mucche dietro a una curva in discesa?:wacko:

e quelle che ti sbucano dai cespugli entrando sulla ciclabile e guardandoti , incuriosite ti vengono incontro con i loro occhioni neri neri ; mica si scansano , mentre tu te le trovi davanti ai 30all'ora ? i roveti sono bellissimi :wacko:perche' ci sono le more , ad agosto , pero' le loro spine ti strappano la maglietta fighissima la salopette ultimo grido , ti graffiano la pelle e anche la bici :wacko: sobh...piu' che altro per i graffi alla bici.
senza contare che il cane pastore ( che non capisce un caz.. ) ti abbaia pure contro:mrgreen:
 

pantanina.64

Apprendista Scalatore
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spezzotto
Io ne vedo fin troppi di ciclisti che vanno a tutta o quelli che pur di non perdere la ruota passano anche se il semaforo è rosso o c'è lo stop. Se uno si limita a guardare la ruota di quello davanti i pericoli non li vede. Nella vita ci vuole fortuna ma non si può sfidare la sorte continuamente sperando che la Dea Fortuna ci vede sempre
 

patroclo

via col vento
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Io ne vedo fin troppi di ciclisti che vanno a tutta o quelli che pur di non perdere la ruota passano anche se il semaforo è rosso o c'è lo stop. Se uno si limita a guardare la ruota di quello davanti i pericoli non li vede. Nella vita ci vuole fortuna ma non si può sfidare la sorte continuamente sperando che la Dea Fortuna ci vede sempre

parole Sante o-o
 

obysamkenoby

Cronoman
4 Agosto 2015
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Reggello (FI)
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una mtb e una bdc... tutt'e due troppo per me :)
[MENTION=68446]pantanina.64[/MENTION] hai perfettamente ragione... Peccato che l'altro giorno ero fuori con mio figlio (un bambino di 8 anni), eravamo sì per strada ma sulla destra (davvero sulla destra) e io gli ero dietro e leggermente sulla sinistra per coprirlo... E' passata una macchina e gli è sfilata a venti centimetri scarsi, se avessi avuto l'autista tra le mani non l'avrebbe raccontato, a volte non c'è il minimo rispetto per gli altri :(
Comunque mi sa che il nostro amico rimanderà indietro la Deep se continuiamo :mrgreen: