Nn riesco a capire il senso ..se uci dice ..potete usarli..
usali ..se ti trovi..
sennò cazzi tuoi vai avanti con il vecchio sistema ma nn ti lamentare..
vedrete che dopo la prima gara con certi dislivelli vinta da una bdc disc il problema nn si porra piú. li useranno tutti
poi sul discorso sicurezza tagli o scottature penso si possa fare molto con il tempo.
a me sulla bdc nn piacciono ma nn x questo puoi fermare il progresso.
scr1 ti ho citato nel messaggio per errore
eh eh eh se sei bravo e coraggioso lo infili ..dischi o nn dischi..Infatti... usa i dischi.
Se quello davanti a te coi caliper frena 20 metri prima o lo infili o freni anche tu e gli stai dietro in sicurezza...
Un po come se Sagan dicesse che sono pericolosi quelli che in discesa non vanno come lui...
Pienamente d'accordo. Credo che la polemica sia sul fatto che o tutti o nessuno, uno come Sagan tanto per fare un nome , con i dischi stacca ad un metro, lo vedano sparire
Il problema è che a questo momento, la gran parte di quelli che hanno cambiato bici solamente per passare ai dischi, è chi aveva già problemi da prima a scendere coi caliper, e quindi non si tratta di draghi in discesa... prima ti infilano (ammesso che abbiano il coraggio di farlo) e poi percorrono la curva più piano di te che invece sai scendere e te li trovi in uscita curva piantati da sorpassare ancora...
Infatti ripeto uno come Sagan o anche Nibali, forti già in discesa gli dai uno strumento come il disco, staccano al limite e guadagnao secondi , mentre gli altri, un po menoEsatto, ne parlavo con un prof ad inizio stagione e la sua preoccupazione era quella della differente frenata, in sintesi diceva o tutti o nessuno.
Ps lui e la sua squadra montano i dischi
Probabilmente, chi deriva esclusivamente dalla strada non ne vuole sapere, ma del resto non volevano nemmeno il casconon è del tutto vero, Valverde pare non voglia i dischi pur essendo uno che in discesa problemi ne ha parecchi!
Giusto i cicloamatori sicuramente avranno tutti il disco.Mi riferivo ai cicloamatori, perdonami non l'ho specificato.
Nn riesco a capire il senso ..se uci dice ..potete usarli..
usali ..se ti trovi..
sennò cazzi tuoi vai avanti con il vecchio sistema ma nn ti lamentare..
vedrete che dopo la prima gara con certi dislivelli vinta da una bdc disc il problema nn si porra piú. li useranno tutti
poi sul discorso sicurezza tagli o scottature penso si possa fare molto con il tempo.
a me sulla bdc nn piacciono ma nn x questo puoi fermare il progresso.
queste sicurezze "li useranno tutti"... come si vede con elettronico.
Ma fate un pò come vi pare è un topic pesante e noioso. chi è chiavica resterà chiavica anche con i dischi, mettetevelo in testa.
Vedrai che nel 2018 LI USERANNO TUTTI!!!
Anche i nonni per andare alla bocciofila!
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Infatti ripeto uno come Sagan o anche Nibali, forti già in discesa gli dai uno strumento come il disco, staccano al limite e guadagnao secondi , mentre gli altri, un po meno
Probabilmente, chi deriva esclusivamente dalla strada non ne vuole sapere, ma del resto non volevano nemmeno il casco
Giusto i cicloamatori sicuramente avranno tutti il disco.
Però c'è sempre un però, poi un giorno trovarono LUI:
https://www.youtube.com/watch?v=_2_nDekAyZY
sembra proprio che i prof siano d'accordo con quanto espresso io stesso in una discussione con alcuni amatori ed un paio di prof.
Se io professionista so già frenare bene, ho manico in discesa, quanto posso "staccare" dopo coi dischi? qualche metro sicuro.
E se i miei compagni in gruppo usano bici caliper con ruote in carbonio...quanto può essere pericoloso per me frenare 5 metri dopo?? insomma...si pone un problema che già 3 anni fa avevo posto io con l'avvento dei primi dischi da strada.
Oggi ne stanno discutendo anche i livelli più alti, per cui non era così campata in aira la mia supposizione; nel mio TEST effettuato con 2 bici top di gamma ma con differenti sistemi frenanti il risultato in termini cronometrici non è dissimile troppo ( su 10 minuti di discesa ho avuto un delta pari a 35 secondo in favore dei dischi, ma non è imputabile solo a tale sistema, quanto anche al tipo di ruote adottato secondo me), ma ho testato io stesso che con i dischi rispetto ai punti di riferimento classici per la frenata caliper andavo a pinzare in presa bassa circa 5/6 metri dopo ottenendo una frenata addirittura migliore che coi caliper.
Praticamente col Garmin 1000 verificavo che dai 61 km/h rallentavo a 19 km/h per il tornante in minor spazio; pneumatici da 25 mm per entrambe le ruote, miglior bilanciamento (però) con la FOcus Izalco MAx (ruote ALchemist spettacolari).
Ecco...io sono da solo, ma in gruppo cosa potrebbe accadere? sono in quasi 170 corridori, una discesa come il passo San Pellegrino, il Mostacin nella sua brevità, potrebbero generare forti differenze in termini di frenata, per non parlare di discese importanti quali Stelvio, ma ancor di più un Mortirolo e/o Punta Veleno...
concordo totalmente con chi è della opinione: "o tutti o nessuno".
le differenze in termini anche prestazioni e di stabilità della bici cambiano, magari meno a favore della prestazione pura, ma anche allungando di 1 cm l'interasse la bici acquisisce maggior stabilità specie nei curvoni veloci...
Diciamo che sono curioso di vedere come andranno ad affrontare in UCI questa correttissima problematica.
Io imporrei anche la monogomma! [emoji23][emoji23][emoji23]
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Allora vediamo se spiegato in questo modo risulta essere più chiaro: partendo dal concetto che la velocità in curva (a parità di manico) sarà la stessa indipendentemente dal sistema frenante, con i dischi la decelerazione è maggiore, motivo per cui puoi iniziare a frenare dopo, il che significa che riuscirai a mantenere per più tempo la velocità pre-frenata rispetto ai caliper. Tradotto: minor tempo coi dischi per percorrere il segmento diciamo dal punto A posto 200m prima del tornante al punto B 50m dopo il tornante. Moltiplica questi pochi secondi per ogni curva di una lunga discesa alpina e il gioco è fatto.
Il rischio evidenziato da Bennati riguarda appunto il diverso punto di inizio frenata tra dischi e caliper. In questo senso, è chi inizia prima la frenata (caliper appunto) a rappresentare un rischio "ostacolo" per gli altri (dischi), non il contrario! La loro richiesta secondo me è comprensibile, della serie "o tutti o nessuno".
Questo ovviamente vale per i pro, a me di questi secondi guadagnati non interessa nulla, io sto passando ai dischi per comodità e sicurezza, stop. Ma se si vuole trovare un vantaggio dei dischi nelle gare, ecco questo potrebbe essere un punto importante, anche sull'asciutto e a maggior ragione sul bagnato.
Ti ha risposto pons, è semplice fisica e anche se non si ha una laurea è facilissimo da capire ovvero se x (disc) e y (caliper) affrontano con la stessa n velocità la curva il tempo di percorrenza minore che mi danno i disc nella staccata sono secondi guadagnati, ripeto non è difficile da capire
temo che all'utente che fa i disegnini ... e pennella col freno dietro... alla prima staccata lo sverniciano in 20 !!
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sembra proprio che i prof siano d'accordo con quanto espresso io stesso in una discussione con alcuni amatori ed un paio di prof.
Se io professionista so già frenare bene, ho manico in discesa, quanto posso "staccare" dopo coi dischi? qualche metro sicuro.
E se i miei compagni in gruppo usano bici caliper con ruote in carbonio...quanto può essere pericoloso per me frenare 5 metri dopo?? insomma...si pone un problema che già 3 anni fa avevo posto io con l'avvento dei primi dischi da strada.
Oggi ne stanno discutendo anche i livelli più alti, per cui non era così campata in aira la mia supposizione; nel mio TEST effettuato con 2 bici top di gamma ma con differenti sistemi frenanti il risultato in termini cronometrici non è dissimile troppo ( su 10 minuti di discesa ho avuto un delta pari a 35 secondo in favore dei dischi, ma non è imputabile solo a tale sistema, quanto anche al tipo di ruote adottato secondo me), ma ho testato io stesso che con i dischi rispetto ai punti di riferimento classici per la frenata caliper andavo a pinzare in presa bassa circa 5/6 metri dopo ottenendo una frenata addirittura migliore che coi caliper.
Praticamente col Garmin 1000 verificavo che dai 61 km/h rallentavo a 19 km/h per il tornante in minor spazio; pneumatici da 25 mm per entrambe le ruote, miglior bilanciamento (però) con la FOcus Izalco MAx (ruote ALchemist spettacolari).
Ecco...io sono da solo, ma in gruppo cosa potrebbe accadere? sono in quasi 170 corridori, una discesa come il passo San Pellegrino, il Mostacin nella sua brevità, potrebbero generare forti differenze in termini di frenata, per non parlare di discese importanti quali Stelvio, ma ancor di più un Mortirolo e/o Punta Veleno...
concordo totalmente con chi è della opinione: "o tutti o nessuno".
le differenze in termini anche prestazioni e di stabilità della bici cambiano, magari meno a favore della prestazione pura, ma anche allungando di 1 cm l'interasse la bici acquisisce maggior stabilità specie nei curvoni veloci...
Diciamo che sono curioso di vedere come andranno ad affrontare in UCI questa correttissima problematica.
Io non sono per niente d'accordo con o tutti o nessuno, non ne capisco il senso.
Nella storia della bici le novità hanno sempre convissuto con ciò che aveva performance inferiori, sia per quello che riguarda i cambi, sia per le ruote, sia per i freni.
Quando sono arrivati i primi cambi che non obbligavano a girare la ruota per cambiare, quando sono stati abbandonati i freni a bacchetta, quando sono arrivate le ruote scorrevoli, etc...
Al limite vietare i dischi perché pericolosi (sempre che lo siano) lo posso anche accettare, ma vietarli perché altrimenti chi li usa va più veloce e frena dopo gli altri mi sembra assurdo.
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